In cerca di te
di
Recensire un romanzo denso di emozioni è complicato, ci provo, sperando di giungere a voi lettori con la stessa intensità con cui Emma Fenu ha ricamato e intrecciato le parole in questo romanzo.
In cerca di te non è un romanzo e nemmeno un diario, sarebbe troppo riduttivo dire che lo è, allora cosa ha scritto questa autrice che seguo fin da quando è "nata" e "cresciuta" su Facebook e l'ho incontrata nel 2016, per il suo primissimo evento insieme con altre belle persone, parte del piccolissimo gruppo iniziale composto da circa mille persone, adesso ne conta più di ventimila.
Emma ha scritto uno scrigno di emozioni, segrete e spirituali, per rivelarsi e farci conoscere la sua parte più vera e più intima.
Emma ci vuole prendere per mano e accompagnarci in questo lungo e doloroso percorso di desideri e delusioni sulla maternità cercata, immaginata, sognata e inseguita da anni.
Con questo libro ha voluto mettersi a nudo per mostrarci la parte delicata di sé, quella che non tutti percepiscono al primo contatto, lei non è solo una donna forte e tosta come immaginiamo, non è solo un vulcano di idee, non è solo una perfezionista in tutto ciò che intraprende, lei non è solo una letterata con una grande cultura.
Emma è anche lacrime, è un groviglio di emozioni, è una donna che ha sofferto già dal concepimento con il bagaglio di dolore edificato nel suo utero, eredità di tutte le donne della sua genealogia.
Emma è una figlia ma non lo è mai stata, lei è stata madre della madre, suo malgrado, la vita ha tessuto questo ruolo per lei ma non era il suo desiderio, il suo era quello di essere figlia ma il tempo non può spostare le lancette e gli eventi dolorosi. No. Puoi diventare madre e dare a tuo figlio ciò che è mancato a te. Così non è stato!
Scaglie di carne e polvere di gesso. Senza più sangue. Senza più lacrime. La principessa guerriera dentro di me si è rotta come una bambola di porcellana scaraventata sull’asfalto, tendendo le mani in attesa di un abbraccio materno. Ho retto a tutto. Ho retto all’ictus di mia madre e le ho salvato la vita in pochi eterni minuti. Ho retto all’attesa in ospedale, insanguinata e spaventata. Ho retto alle molteplici diagnosi formulatemi in faccia dai medici del pronto soccorso, prima di quella definitiva, esito di una TAC. Ho retto alle ipotesi di pazzia e isteria. Ho retto agli sguardi di commiserazione e a quelli di biasimo. E poi, quella risposta data da mia madre, che aveva ripreso l’uso della parola, a un’infermiera dolce e sorridente. «Signora, lei ha figli?» «No.» Mia madre non mi riconosce. Io non ci sono, non ho storia, non ho memoria, non ho ventre, non ho nome. Non ho sangue.
Lei voleva essere ventre accogliente per il suo bambino, cullarlo nel suo liquido e sentirlo suo ad ogni battito del cuore e a ogni piccolo movimento in quel ventre che ospita l'endometriosi e le nega quella piccola e calda creatura, con una testolina di capelli neri e ricci.
Ogni riga del suo percorso è tratteggiato con una scrittura scorrevole, elegante, delicata, perfetta, che scorre come il sangue nelle vene, pulsa in ogni parola, vibra in ogni emozione descritta, freme in ogni riga del suo desiderio di essere madre, piange per ogni tentativo non riuscito, guizza ogni volta che il sangue macchia il sogno di maternità.
Sono stata un addome scintillante e generoso che ti ha nutrito della propria carne, silente e calda. Sono stata una lucciola alata nel crepuscolo di giugno, ti ho offerto me stessa poggiandoti sul mio palmo. Ti ho dato la luce, nel dolore, squarciando il buio di mille limbi. Ti ho dato la luce, Bambino, anche se non sei mai nato, anche se sei senza nome e senza storia
Emma non si arrende, si stanca, si ferma, ma si rialza sempre e noi con lei nel gruppo di letteratura la seguiamo, l'abbracciamo e le porgiamo il braccio quando per un attimo si sente ferita.
Ogni pagina ci porta nella sua vita tempestata di gioia e dolore, di lacrime e sorrisi e su ogni gesto prevale sempre l'amore per la vita, per la madre/figlia, per il padre e per Pietro dagli occhi verdi che con delicatezza e amore l'accompagna in questo percorso.
Una lettura che vi consiglio vivamente, le emozioni di Emma devono entrare nel vostro cuore come sono entrate nel mio.
Valutazione:💛💛💛💛💛💖
Scheda libro
Autore: Emma Fenu
Titolo: In cerca di te
Casa Editrice: Pub Me
Pagine: 120
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Trama
Emma, la protagonista di questa storia, affronta con coraggio e sincerità le sfide di un viaggio fatto di attese, esami medici e trattamenti dolorosi. Non si risparmia le lotte emotive legate alla fertilità e all’endometriosi, la pressione sociale sulle donne per generare nuova vita, né i demoni che si frappongono tra lei e il suo sogno di diventare madre.
Tra queste prove, non mancano le dinamiche familiari fatte di momenti commoventi, teneri e drammatici.
In cerca di te è intima esplorazione di sé, racconto di un percorso nella sua interezza e nelle sue sfaccettature più profonde.
«Questa non è la storia della mia vita, ma solo di una parte di essa. Ci sono molti aspetti che in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni. Ora voglio liberare la mia parte in ombra, quella più fragile, quella che cede al dolore, quella che subito viene messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.»
Emma Fenu ai suoi lettori:
Caro Lettore,
questa non è la storia della mia vita, ma solo una parte di essa. O, meglio, la parte di una parte.
Raccontarmi è difficile, perché molti sono i miei volti di donna e bambina, di madre e figlia; molte sono perfino le mie vite, racchiuse nel baccello di una sola, a sua volta frammento di una Storia che mi appartiene da prima di nascere.
Tuttavia, questa è sicuramente una storia.
La protagonista sono io, impegnata nella lunga e ardua ricerca di un figlio, il personaggio chiave attorno a cui tutto ruota.
Ci sono molti aspetti, infatti, che, in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni.
Ma, in questa occasione, voglio liberare la mia parte in ombra, la più fragile, quella che cede al dolore e viene subito messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.
Questa è, dunque, la storia di una donna segreta.
Biografia
Sono Emma, nata e cresciuta respirando il profumo maestrale e il mare di Alghero, ora vivo fra fate e folletti in Danimarca, dopo aver trascorso un periodo nella magia del Medio Oriente.
No, l’espatrio non è una fiaba e non è neppure semplice, ma è un’avventura arricchente e una sfida quotidiana che la vita mi ha donato, scegliendo meglio di quanto avrei fatto io, che non avevo tracciato un altro disegno sul libro destino.
Laureata in Lettere e Filosofia, ho, in seguito, conseguito un Dottorato in Scienze dei Sistemi Culturali con specializzazione in Storia delle Arti, due Master in Counseling Relazionale e ho frequentato vari corsi di storytelling della scuola Holden.
Leggo e scrivo per passione e per lavoro.
Mi occupo da anni di Storia, Letteratura e Iconografia delle Donne; recensisco libri e intervisto scrittori e artisti per vari siti web; ho fondato e presiedo un’associazione culturale, “Cultura al femminile”, con rispettivi portale web e gruppo Facebook, “Letteratura e Cultura al Femminile”, che annovera più di 21.000 utenti; sono tutor di scrittura creativa e emotiva; tengo seminari di antropologia, iconografia, storia e letteratura; insegno lingua Italiana agli stranieri; ho partecipato come giurata e autrice a numerose antologie; organizzo, presento e presenzio eventi, concorsi letterari, festival, convegni, conferenze, spettacoli e laboratori in tutta Italia e non solo.
Scrivo romanzi storici, saggi storico – antropologici e psicologici, fiabe per bambini. Indico un concorso letterario, faccio parte della giuria e mi occupo di curarne l’antologia che ne segue.
A volte sono sfinita, eppure inebriata di vita.
E tutto questo mondo in cui vi accompagno lo ho costruito giorno per giorno, durante quindi anni di ricerca accademica e bibliografica, ma non solo: nove tentativi, purtroppo senza successo, di Fecondazione Assistita per avere un figlio. Ho pianto, mi sono rialzata, sono ricascata in mille pozzi e ho trovato meraviglie: basta tenere gli occhi aperti e trasformare i sogni in altri sogni per farne progetti. E sognare ancora.