lunedì 29 maggio 2023

Il volo del Cormorano di Pier Bruno Cosso

 

Il volo del Cormorano

di

Pier Bruno Cosso
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Il verde turchese del mare della spiaggia Ezzi Mannu, nella splendida Sardegna, è un luogo magico, la limpidezza dell'acqua salata lenisce la tristezza e il dissapore per la fine di un amore e ne attenua le ferite,  ti indica nuove vie dove tutto può accadere, come nelle fiabe e i sogni si trasformano in realtà. 

Il mare  fa annegare l'amarezza di un amore finito, come quello con Cinzia, che lo lascia per non fargli più male, parole ipocrite che rimbombano nella testa di Stefano. Ma la trasparenza cristallina del mare è  presagio di nuova vita, ecco... arriva un cormorano, lo sfiora e gli mostra che all'orizzonte del mare ci sono altri mondi e si può rinascere, sempre.

Stefano comprende che deve cambiare vita, allontanarsi per ritrovare se stesso, ed ecco che senza pensarci segue l'istinto di librarsi come il volo del cormorano, deve volare via, lasciare il lavoro banale e noioso della banca e cercare una vita nuova, poi se sul tuo conto ti ritrovi la cifra pazzesca di diciotto milioni di euro comprendi che il cielo ti ha inviato un messaggio chiaro. Da dove sono arrivati quei soldi, che importa saperlo, questa volta non farà il diligente cittadino che va in questura a denunciare questo enorme introito, assolutamente no, quei soldi gli appartengono, sono arrivati da un volo planare e lui si divertirà a fare il milionario. 

Prima cosa da fare: prendere una lunga aspettativa. 

Seconda cosa: andarsene,  dove? a Bergamo e poi sarà il fato a indicargli la via.

Se poi in aeroporto incontri una bionda, stangona danese....il percorso è stabilito e ha decisamente preso una piega da favola. Non è un sogno, è tutto reale e la biondona lo abborda. Da non crederci, lui che ha già qualche filo grigio tra i capelli e una squallida storia di tradimento con il suo direttore per giunta.

 Soldi donne e amore in una sola giornata, un film? No è la seconda chance che ti viene concessa, quella che tante volte ciascuno di noi sogna. Stefano non sta sognando.

Come inebriato segue la scia del fascino di  Karen. La segue nella sua città: Copenaghen, per lui qualsiasi città va bene, basta allontanarsi da quella quotidianità monotona e intristita dalla fine della sua relazione.

Stefano sognava una vita diversa da milionario, ma tranquilla, invece si ritrova nel vortice di una storia tra lo spy story, mafia russa e il poliziesco con inseguimenti, travestimenti, nascondigli, spari, polizia...troppo, decisamente, ma il fascino ambiguo di Karen lo avvolge come una spirale tra sesso e amore, certo devi guardarti le spalle, continuamente, ma il suo respiro le sue labbra, meritano di rischiare la vita e affrontare il suo inseguitore : Luca Lo Squalo.

Stefano è nel mezzo di una maxi operazione finanziaria sommersa, di antiriciclaggio e deve combattere per Karen e per la sua stessa vita. 

Tutto gli appare surreale, pazzesco, ma non è un sogno: è la realtà.

Poi la direzione nuova di Stefano subisce un'altra deviazione e incontra una dolce e affascinante cantante: Isola. Ma è solo una cantante o una poliziotta in incognita?

Ancora una volta Stefano si ritrova catapultato in una nuova avventura che sa di mare e del verde turchese della sua spiaggia ma anche di progetti e idee. cosa succederà ancora e chi è Isola, questa donna dal nome insolito e ancora premonitore di nuovi cammini...

A voi lettori il compito di leggere questo accattivante romanzo.

La penna di Pier Bruno Cosso scorre brillantemente in questo nuovo e movimentato romanzo, il ritmo è vertiginoso, le azioni si susseguono tenendo alta la curiosità del lettore, lo stile fluido e frizzante danno una nota in più a questa avvincente e affascinate storia dal profumo di mare e da voli forieri.

Buona lettura

Estratto: 

So che si chiama Karen ed è danese perché lo diceva al poliziotto che la controllava ai cancelli di sicurezza. Ha un qualcosa di angelico e un qualcosa di sfrontato nel suo viso squadrato, incorniciato da un caschetto di capelli biondo naturale. Poco più alta di me e un sorriso affilato come un fioretto; e poi quegli occhi chiari, azzurro profondo, con dentro lampi di tempesta. Noto tutto questo, e anche di più, mentre la fisso forse troppo, e ricambia dandomi anche un sorriso di resto. Forse ho fatto colpo: lo so che i miei capelli tendenti al grigio molto precocemente mi fanno apparire affidabile, e nascondono i miei demoni. L’aeroporto di Alghero stasera è piuttosto affollato, e dopo i controlli di polizia la perdo di vista nel fiume di passeggeri che si accalca per l’imbarco. Ma subito il suo casco biondo spunta sopra le altre teste. Non so cosa di lei mi affascini profondamente, forse solo il mio sentirmi libero, e, dopo stamattina, sentirmi libero per scampato pericolo. Il mio cuore è ancora più ferito, ma è come se respirasse aria pura ogni volta che ne incrocio lo sguardo. Poi sparisce di nuovo, pazienza. Comunque è stata una discesa a perdifiato che mi rilancia nella vita. «Scusa, tu non hai bagaglio a mano?» Alla mia destra una parlata fluida in italiano perfetto con quell’accento duro di tante consonanti che si scontrano, tipico dei popoli di molti paralleli più su. Prima di rispondere mi volto, e perdo la pedalata delle parole stentando un assenso a filo di voce: «Cioè, sì, nel senso di no, che non ho bagaglio a mano…». Mirino verso l’alto per entrare nei suoi occhi che sorridono già. Se le piacciono quelli impacciati, sono stato grande. Faccio un passo avanti scartando una persona, per entrare nella sua bolla d’aria: «Ho una valigia sola che ho già consegnato, e adesso vedi: mani libere». Vicinissimi, il suo profumo è aria di neve. «Allora, scusa se approfitto, ma se non ti secca potresti prendere una delle mie? Che con due mi bloccano e mi fanno pagare un supplemento superiore al costo del biglietto.» «Ma certo, dai pure a me», mi fermo un attimo per cercare di andare inutilmente in profondità nel blu del suo sguardo, «ma prima giurami che dentro non c’è una bomba o una mitragliatrice». «Ah, mi hai scoperto! Trasporto materiale esplosivo: diversi completini di mutandine e reggiseno in pizzo… uno rosso acceso; e anche tre paia di scarpe tacco dodici luccicanti… Ma silenzio, non lo diciamo in giro.» «Ma sei matta? Cosa ci fai col tacco dodici: devi cambiare le lampadine dei lampioni? Sei già abbastanza… mi pare.» E scoppia a ridere poggiandomi una mano sul braccio. Liquido, ritorno al mare verde smeraldo di stamattina, la stessa identica sensazione liquida. Prendo la borsa che mi porge sfiorando la sua mano. Questa volta penso all’abbraccio del sole caldo quando ero disteso sulla spiaggia: «Dai, dai a me. Ho già capito che con te sto rischiando. Speriamo solo che non mi facciano aprire la valigia, altrimenti mi arrestano per feticismo internazionale». «Hai capito bene: con me rischi, e tanto.»

SCHEDA LIBRO

Autore: Pier Bruno Cosso

Titolo: Il volo del Cormorano

Casa Editrice: Marlin Editore

Pagine: 240

TRAMA

Prendi i soldi e scappa, il titolo di un grande film di Woody Allen, sembra ispirare Stefano, il protagonista di questo romanzo, che, dopo un misterioso accredito di diciotto milioni, sogna una nuova vita da ricco, ma si ritrova catapultato tra delitti, spari, e ragazze belle e incantatrici – dalla danese Karen alla sarda Isola – che forse lo vogliono solo imbrogliare. Da cassiere frustrato di una piccola banca si deve reinventare eroe per sfuggire alla mafia russa, alla polizia, e a un assassino che lo insegue fino alla fine. La storia parte da una bellissima spiaggia della Sardegna dove Stefano s’incanta davanti a un cormorano che lo sfiora in volo. Da lì l’idea di mollare lavoro e compagna infedele per un lungo viaggio senza meta. Con solo l’idea di fuggire. Ma lo scossone più grosso, appena prima della partenza, glielo dà il suo conto corrente improvvisamente cresciuto di più di diciotto milioni di euro, così, come un mistero senza tracce. Da Cagliari a Bergamo, da Copenaghen a Salerno tra colpi di scena, effetti a sorpresa e fughe rocambolesche e senza sosta, finché tutto trova una sua spiegazione, che ha a che fare con il perverso mondo dei social e della sua potente influenza sull’opinione pubblica e la politica.

sabato 27 maggio 2023

V edizione Premio Letterario “Etnabook - "Cultura sotto il Vulcano”

 L’Associazione Culturale NO_NAME     bandisce 

 V edizione Premio Letterario “Etnabook                   

 "Cultura sotto il Vulcano” 

 inserito all’interno del palinsesto dell’evento “Etnabook” - Festival Internazionale del Libro e della Cultura.

In questa V edizione il Concorso prevede TRE SEZIONI: 

 A) – POESIA Per la sezione Poesia, i partecipanti potranno inviare fino a un massimo di tre poesie, in lingua italiana, a tema libero. Nessun limite di lunghezza. Le opere dovranno essere inserite nel medesimo file in formato word (Times New Roman, carattere 12). I partecipanti dovranno inviare anche una breve biografia dell’autore.

 B) – NARRATIVA / SAGGIO Per la sezione Narrativa / Saggio, i partecipanti potranno inviare un romanzo o un saggio a tema libero in lingua italiana, per un minimo di 30 cartelle e un massimo di 350 cartelle (per cartella si intende una pagina di circa 30 righe e 60/65 caratteri per riga). I partecipanti dovranno inviare oltre all’opera integrale, una piccola sinossi e una breve biografia dell’autore. 

 C) – UN LIBRO IN UNA PAGINA Per la sezione speciale “Un libro in una pagina”, i partecipanti dovranno inviare un racconto breve, in lingua italiana, della lunghezza massima di una cartella (una pagina di circa 30 righe con 60/65 caratteri per riga) a tema libero. I partecipanti dovranno inviare anche una breve biografia dell’autore. 

 REGOLE GENERALI DEL CONCORSO

 1) Ogni partecipante potrà concorrere per ognuna delle sezioni di riferimento (A, B, C). Le opere delle sezioni A e B possono essere INEDITE o EDITE, mentre le opere delle sezioni C dovranno essere ORIGINALI e INEDITE, ovvero mai pubblicate in qualsivoglia forma, su qualsivoglia supporto e/o attraverso qualsivoglia strumento e/o piattaforma distributiva e in qualsiasi sede o luogo. 

 2) A pena di inammissibilità alla partecipazione al Concorso, il testo completo e definitivo dell’opera – corretto, riveduto e opportunamente rielaborato ai fini delle migliori esigenze editoriali – dovrà essere inviato entro il 20 giugno 2023, in uno dei due seguenti modi (a oppure b): a) Mezzo posta tradizionale all’indirizzo “Associazione Culturale NO_NAME c/o Cirino Cristaldi - Concorso Cultura sotto il vulcano”, via Etnea 328, Gravina di Catania (CT) - 95030  - in n° 1 copia in formato cartaceo e n° 1 in formato elettronico (file .doc, .rtf, .txt su CD o DVD o chiavetta USB), con posta tracciabile (vedi raccomandata o corriere privato). Farà fede al riguardo la data del timbro postale presente sulla busta apposto dall’Ufficio Postale ovvero dal Corriere accettante. Non saranno prese in considerazione opere scritte a mano o dattiloscritte. 

L’associazione culturale NO_NAME non risponde per eventuali disguidi o ritardi o altri accadimenti che impediscano il regolare ricevimento delle opere nei termini descritti; b) Tramite email all’indirizzo info@etnabook.it. ***Unitamente all’invio della/e opera/e l’autore dovrà inviare la scheda d’iscrizione (scaricabile anche sul sito ufficiale del concorso www.etnabook.it) debitamente compilata e firmata, una fotocopia del documento d’identità o della patente di guida e una copia della ricevuta di pagamento del contributo di partecipazione. 

3) A parziale copertura delle spese organizzative e di segreteria, i partecipanti dovranno inviare un contributo pari a €15,00 (quindici euro) per l’iscrizione alla sezione A (fino ad un massimo di tre poesie); €20,00 (venti euro) per l’iscrizione alla sezione B; un contributo pari a €15,00 (quindici euro) per la partecipazione alla sezione C. Il versamento può essere effettuato tramite: a) bonifico bancario intestato a Associazione Culturale NO NAME, IBAN: IT 51 D 02008 84020 000105025125 presso Banca Unicredit - Filiale di Mascalucia (CT) specificando la causale: Raccolta fondi spese organizzative per Concorso “Cultura sotto il vulcano”; b) PayPal all’indirizzo info@etnabook.it

 4) L'organizzazione del concorso effettuerà la selezione delle opere da sottoporre successivamente al giudizio delle giurie. Le giurie, a seconda delle sezioni, saranno composte da scrittori, editori, giornalisti, critici, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Il giudizio delle giurie è insindacabile e inappellabile. 

 5) I P R E M I del concorso letterario sono: 

 Sezione A 1° CLASSIFICATO: assegno da 150,00 euro più TARGA;

 2° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA; 

 3° CLASSIFICATO: assegno da 50,00 euro più TARGA. 3/3 È prevista la consegna di Menzioni Speciali.

 Sezione B 1° CLASSIFICATO: assegno da 200,00 euro più TARGA;

 2° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA;

 3° CLASSIFICATO: TARGA;. È prevista la consegna di Menzioni Speciali. Sezione C 1° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA; 2° CLASSIFICATO: TARGA; 3° CLASSIFICATO: TARGA. È prevista la consegna di Menzioni Speciali. 

 6) Scadenza e Cerimonia di premiazione Come descritto nel punto 2, la scadenza del concorso è fissata al 20 giugno 2023. La serata di premiazione si svolgerà presso il Palazzo della Cultura di Catania il 20 settembre 2023 durante la serata inaugurale del Festival Internazionale del libro e della cultura “Etnabook”. Gli autori premiati saranno avvisati per tempo via e-mail o telefonicamente e invitati a partecipare. L’assenza verrà intesa come rinuncia al premio assegnato. Informazioni ed aggiornamenti sul concorso saranno anche reperibili sul sito www.etnabook.it e sulla pagina Facebook ufficiale di Etnabook. Eventuali richieste di chiarimenti o ulteriori informazioni dovranno essere rivolte alla Segreteria del concorso via mail all’indirizzo info@etnabook.it 

V EDIZIONE PREMIO LETTERARIO “ETNABOOK - CULTURA SOTTO IL VULCANO”

 Nome: ………………………………………………………….…………………………………… Cognome:……………………..……………………………………………………………………. Nato a. …………………………………………………………il …………………………………. Residente in via………………………………………………………..…..……………n°………… Città:………………………………………………….. ……………CAP…………………………. Telefono……………………..…… email……………………………………………………… Sezione di partecipazione □ A (POESIA) □ B (NARRATIVA O SAGGIO) □ C (UN LIBRO IN UNA PAGINA) □ TITOLO DELL’OPERA (o delle opere) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… □ EDITORE (se edito) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… □ OPERA PRIMA (sez. B): barrare nel caso in cui la tua è un’opera edita d’esordio (narrativa o saggio). Il sottoscritto dichiara di essere compiutamente informato delle finalità e modalità del trattamento dei dati, consapevolmente indicati nella scheda, e di autorizzarne l’archiviazione nella banca dati del concorso “Etnabook, cultura sotto il vulcano”. Il sottoscritto dà il suo consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003). Il sottoscritto dichiara di aver letto il regolamento (bando) del concorso e di accettarne tutte le condizioni. Dichiara di essere l’unico autore degli elaborati presentati. Dichiara inoltre che il materiale presentato non viola in nessun modo i diritti di terzi, le leggi e i regolamenti esistenti e si assume ogni responsabilità relativa al contenuto, sollevando sin d’ora l’organizzazione da qualsiasi responsabilità. Data ……………………………….. Firma …………………..………………

martedì 23 maggio 2023

Maria Messina, una scrittrice dimenticata


Maria Messina


Maria Messina

Nacque a Palermo il padre Gaetano era un ispettore scolastico, la madre Gaetana Valenza Trajna era la  discendente di una famiglia baronale di Prizzi. 

 La scrittrice  trascorse l'infanzia a Messina e a Mistretta, mentre nell'adolescenza  viaggiò molto nel Centro e Sud per stabilirsi  a Napoli nel 1911,e contestualmente prese inizio alla sua carriera di scrittrice. A soli 20 vent'anni le fu diagnosticata la sclerosi multipla, ma questo evento cruciale della sua vita non le impedì di continuare a scrivere. Ebbe una fitta corrispondenza con il grande Verga e grazie al suo appoggio pubblicò la sua prima serie di Racconti con il titolo: LUCIUZZA . Con il racconto LA MERICA vinse anche il premio Medaglia d'oro.

Scrisse diversi racconti e tantissime novelle e anche racconti per ragazzi.

I suoi romanzi:

  • Alla deriva, Milano, Treves, 1920; 
  • Primavera senza sole, Napoli, Giannini, 1920;
  • La casa nel vicolo, Milano, Treves, 1921; .
  • Un fiore che non fiorì, Milano, Treves, 1923; 
  • Le pause della vita, Milano, Treves, 1926; 
  • L'amore negato, Milano, Ceschina, 1928

L'ultimo romanzo fu L'amore negato nel 1928, poi, a causa dell'aggravamento della malattia, dovette interrompere la scrittura.
 Morì nel 1944 a Pistoia. 

Nel 2009 fu dichiarata cittadina onoraria di Mistretta e le sue spoglie furono trasportate nel paesino descritto in tanti suoi racconti.
Le sue opere caddero nell'oblio, e fu ben presto dimenticata, nel 1980 fu riscoperta da Leonardo Sciascia che fece ripubblicare quasi tutte le sue opere con la casa editrice Sellerio, grazie a lui c'è stata una riscoperta di questa autrice che non viene citata nei libri di testo nella corrente letteraria del Verismo, le "vinte", "le oppresse " non hanno un luogo per essere ricordate.
La sua scrittura riflette molto l'influenza del Verismo e del suo autore preferito: Giovanni Verga, poi la sua linea letteraria si definirà come narratrice del reale quotidiano della società, ma sempre senza mai scostarsi dal narrare la realtà dei "vinti", scegliendo di mettere in luce le storie delle tante donne che aveva incontrato o ascoltato nei "cunti" delle donne nei cortiletti delle case della sua infanzia.
Racconterà di  donne che la vita ha provato molto, che hanno dovuto rinunciare, che non hanno lottato ma si sono lasciate abbattere da quella forza sottile della società che ti lega in certi ruoli dai quali è impossibile uscirne. Sono donne, ragazzette, bambine che conoscono l'impossibilità di sottrarsi ai giudizi, ai pregiudizi, alle regole del tempo, ma tutte hanno una dignità e una forza da accettare quasi con un sorriso l'ineluttabilità della vita. 

                   Non possiamo considerarla una femminista, ma solo una scrittrice che ha saputo
 raccontare al meglio le storie di vita delle "vinte", che nei suoi romanzi acquistano dignità e rispetto.
Leonardo Sciascia la definì la Mansflied italiana, per la sua capacità di raccontare la realtà quotidiana del sud e non possiamo che condividere la sua definizione.









Maria Lucia Ferlisi
(grazie a Wikipedia per la biografia)

lunedì 15 maggio 2023

Come le rane nell'acqua bollente di Dunja Badnjevic

 Come le rane nell'acqua bollente 

di 

Dunja Badnjevic

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

L'autrice non narra un racconto in questo suo libro, non è nemmeno una storia autobiografica, la scrittrice dedica ai lettori i ricordi e le emozioni di una donna che non ha più un paese , è straniera ovunque. Le sue radici si sono perse nella fine della Jugoslavia e non hanno attecchito a Roma o in Umbria. Lei soffre di quello che lei stessa ha definito apolitudine, vale a dire di tutti coloro che provano quello struggente malessere di solitudine di chi lascia il proprio paese per non ritrovarlo come per i cittadini della ex jugoslavia o se lo ritrova, non è più lo stesso come per tutti i migranti.

Il racconto è delicato e leggero, come una mano che accarezza la testa riccioluta di un bambino, la sua scrittura ci conduce nell'archivio dei ricordi freschi e speranzosi della gioventù nella sua terra natia, per arrivare consapevoli ma  senza più quella luce di chi a vent'anni vuole rivoluzionare il mondo.

Dopo la morte di Tito nel suo paese e successivamente la morte di Berlinguer in Italia, si sente sperduta, in quel marasma politico in cui non vi si riconosce più, vi è un decadimento morale e lei si sente come nella metafora di Chomsky una rana buttata nell'acqua fredda e lentamente portata all'ebollizione, ma si sente fortunata perché adesso sei buttato direttamente nell'acqua bollente  e non hai il tempo per abituarti a questa nuova società dove i simulacri sono stati abbattuti ma sostituiti dal nulla, dal vuoto.

Una metafora struggente che non da scampo ma solo tristezza per questa scelta "imposta" del non credere, siamo nella società dove non ci si sofferma più a cogliere la bellezza di ciò che stiamo vivendo, ma a soffrire sono rimasti solo coloro che hanno creduto, che hanno lottato, che hanno sperato...

Non è un romanzo nostalgico, è un libro che con delicatezza vuole spronarci,  perché l'unico modo per cercare la salvezza è il credere, ancora, non a ciò che è stato ma a ciò che possiamo ancora costruire insieme.

Un romanzo che mi ha restituito molto, mi sono ritrovata nelle sue emozioni per quel malessere di perdita delle radici  politiche e di questo nuovo mal di vivere in una società che non accoglie lo straniero che legge senza pensare, che si nutre di consumismo fino all'osso, che vive di apparenze.

Buona lettura a tutti/e

💛💛💛💛💛

Scheda

Titolo: Come rane nell'acqua bollente

Autore: Dunja Badnjevic

Casa Editrice: Bordeaux

Pagine: 159

Trama

«Noi altri ci siamo adattati – mi disse –, ci hanno messo nell’acqua fredda come le rane e poi, mentre la portavano a ebollizione, ci siamo abituati gradualmente. Tu invece arrivi di colpo da fuori, è come se ti avessero buttato direttamente nell’acqua bollente.» Nella vita si perdono molte cose, i genitori, gli amici, gli oggetti. Ma perdere il proprio Paese e il partito in cui si militava con entusiasmo non è molto frequente. In qualche modo ci si sente orfani due volte. Il ricordo spesso abbellisce il passato e la nostalgia rimane cocente. L’autrice ci porta su un doppio binario attraverso i ricordi di un Paese socialista molto diverso dagli altri e di un partito comunista occidentale unico nel suo genere. Gli anni dell’infanzia e della giovinezza in una Belgrado povera ma vitale, gli anni del lavoro e della militanza in Italia, degli incontri con i personaggi di una Sinistra che avanzava e dell’attività di traduttrice e interprete delle massime cariche di entrambi i Paesi.

mercoledì 10 maggio 2023

Alba de Cespedes, una scrittrice dimenticata

 



Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini 

Alba de Cespedes nacque a Roma 11 marzo 1911 e morì a Parigi il 14 novembre del 1997, di fatto era cittadina cubana e per ottenere quella italiana a soli quindi anni sposò il conte Giuseppe Antamoro, da cui ebbe un figlio, ma separandosi nel 1931.

 Fu scrittrice, poetessa ma anche partigiana con il nome di Clorinda, scrisse anche testi per il teatro, il cinema e la televisione. Crebbe in una famiglia benestante dalle idee progressiste e liberali,  la madre era romana, il padre un ambasciatore cubano.

Iniziò a scrivere da ragazza e a 24 anni pubblicò la prima raccolta di racconti brevi. Il suo primo romanzo NESSUNO TORNA INDIETRO fu pubblicato nel 1938, il regime fascista ne ostacolò la pubblicazione, in quanto la protagonista del libro è una donna scaltra e indipendente, non in linea con la visione femminile della donna fascista, per fortuna l'editore Mondadori si oppose alla censura e pubblicò ugualmente il libro.

Il romanzo ebbe uhnj enorme successo anche all'estero, vinse il premio Viareggio nel 1939, ma la scelta della giuria del premio venne annullata in quanto Alba De Cespedes non solo non aveva ritirato la tessera fascista ma era stata anche in carcere per le sue idee in opposizione al regime.

Durante la seconda guerra mondiale partecipò alla lotta partigiana con il nome di Clorinda.

fondò nel 1944 una rivista MERCURIO nella quale scrissero autori come Moravia, Hemingway, Alvaro, Saragat, Aleramo e molti altri. Nel dopoguerra ebbe relazioni culturali con grandi nomi come Anna Banti, Maria Bellonci, Elio Vittorini, Aldo Palazzeschi , Corrado Alvaro e Vitaliano Brancati.

Con l'amico scrittore italo Calvino fondò un'associazione di amicizia italo cubana.

Nel 1952 collaborò con il settimanale epoca dove tenne la rubrica DALLA PARTE DI LEI, la collaborazione venne interrotta senza alcun preavviso il 3 marzo del 1960 da Enzo Biagi, in quanto decise di dare significative trasformazioni al settimanale.

Successivamente si dedicò alla stesura dei suoi romanzi. La sua bibliografia è vasta citerò i più significativi: Fuga, Dalla parte di Lei, Quaderno proibito, Il rimorso e La bambolona.

Scrisse anche per il cinema e la più importante sceneggiatura rimane Le amiche con la regia del grande maestro Michelangelo Antonioni, nel 1955.

Nel 1989 la Repubblica Cubana ha insignito Alba de Céspedes dell'Ordine Feliz Varela, la onorificenza più alta prevista da quel Paese, in riconoscimento della sua difesa della Rivoluzione e  l'attività di diffusione della cultura cubana

La sua biblioteca e le sue carte, per sua espressa volontà, sono state depositate presso gli Archivi Riuniti delle Donne, Corso di Porta Nuova, 32, Milano.

Una sua ampia biografia è riportata nel volume curato da Marina Zancan, edito dalla Mondadori, casa editrice che ebbe una lunga collaborazione editoriale con la scrittrice. 


Grazie a Wikipedia.



lunedì 8 maggio 2023

Génie la matta di Inès Cagnati

 

Génie la matta

di 
Inès Cagnati
impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Scheda
Autore: Inès Cagnati
Titolo: Génie la matta
Casa Editrice: 
Adelphi
Pagine: 184
Génie non è una donna, non è nemmeno una vittima di uno stupro, lei è solo una matta che vive ai margini del paese, in solitudine con la figlia, indossa stracci, riceve elemosina e sguardi  di pietà.

Dalla sua famiglia riceve solo odio e disprezzo, quando  ha saputo che è rimasta incinta dallo stupro l'ha ripudiata. Lei ha rovinato il buon nome della famiglia, ha accettato il frutto di quella violenza senza mai pensare di disfarsene. Non le passano soldi, non le danno da bere o da mangiare, e sanno che lei vive in uno stato di indigenza insieme con la bambina. Tutti sanno ma nessuno nuove un dito per aiutarla, le sputano addosso solo il disgusto di averla in quel paese.
A Génie poco importa lei è orgogliosa della sua scelta, ha  la figlia. 

Vivono di poco, ma la figlia, io parlante della storia, l'ama, immensamente, anche se non riceve carezze, anche se ha poco, ma il profumo delle marmellate fatte da lei, investe quella stanza, umida e malsana e per lei è il modo in cui la madre le dimostra l'amore materno. Sa chi sono i nonni, vivono agiatamente, ma a loro non pensano mai se non per deriderla e umiliarla, lei è la bastarda e Génie è la matta. 

Una matta che lavora e viene ripagata con l'elemosina di un pezzo di carne o di pane. 

Tutti in paese sanno, nessuno aiuta e quando la vita può portare un cambiamento ecco il destino che si accanisce...

Una storia ruvida e amara raccontata con delicato equilibrio, a tratti si ha la sensazione che sia una storia vera, non inventata.
La scrittura procede con lentezza perché l'anima di Mariè è colma di parole non dette e non ascoltate, di dolore, di amarezza, di solitudine, mai un accenno di  rabbia o rancore, affiora solo  la triste consapevolezza della durezza del destino che si accanisce senza mai regalarti una possibilità di riscatto.
Una storia da non perdere. 💛💛💛💛💛

Trama

Questo romanzo è la storia dell'amore, lancinante e assoluto, di una figlia, Marie, nata da uno stupro, per la madre, Eugénie detta Génie, che, ripudiata dalla famiglia e respinta dalla comunità dopo che ha generato una bastarda, si è murata nel silenzio e nella lontananza.

 Una madre che sa dirle soltanto: «Non starmi sempre tra i piedi», che raramente la abbraccia; una che tutti, in paese, bollano come matta e sfruttano facendola lavorare nei campi e nelle fattorie in cambio di un po' di frutta, di un pezzo di carne. 

Ma l'amore di Marie è impavido, indefettibile – va oltre il tempo. Con una scrittura di assoluto nitore, laconica e bruciante, a tratti intensamente lirica, Cagnati ci racconta una vicenda in cui, sullo sfondo di una terra aspra e inclemente, si intrecciano brutalità e tenerezza, strazio e rancore, lutto e incantamento, riuscendo a raggiungere un'essenzialità trasognata che sembra dissolvere la tragicità degli eventi.

sabato 6 maggio 2023

Le bugie non salvano nessuno di Monica Coppola

Le bugie non salvano nessuno 
di
 Monica Coppola

“Le bugie non salvano nessuno” è un romanzo che parla di una famiglia in cui si usano le bugie per proteggere se stessi e gli altri. Per questo la piccola Anna passerà l’infanzia senza sapere perché suo fratello è sparito improvvisamente e tutti fanno finta di niente. Ma Anna non ci sta e una volta cresciuta si va a cercare le risposte.

SCHEDA

Autore: Monica Coppola

Titolo: Le bugie non salvano nessuno

Casa editrice: Las Vegas Edizioni

Pagine: 180 

Trama

Anna è solo una bambina quando suo fratello Enzo sparisce: intorno a questo mistero comincerà a ruotare tutta la sua vita. All’assenza del fratello maggiore si somma un complicato rapporto con una madre ossessiva e anaffettiva e con un padre apatico. E così durante l’adolescenza Anna si lega a Lara, una ragazza spregiudicata poco più grande di lei, e ai pochi adulti che le prestano attenzione. Ma il mistero della sparizione del fratello continua a tormentarla, e un po’ alla volta Anna comincia a scoprire i segreti familiari custoditi per anni dai genitori. "Le bugie non salvano nessuno" è un romanzo di formazione, ambientato nella periferia torinese tra gli anni Ottanta e Novanta, che racconta il percorso e l’evoluzione di Anna, da bambina a giovane donna, nel tentativo di sopravvivere alle verità nascoste degli adulti.

BIOGRAFIA
Monica Coppola è al suo terzo romanzo. È una lettrice vorace sia di libri sia di persone. Ha una passione per le storie di famiglie ed è un indagatrice instancabile dei vuoti che queste possono creare.


   
 

mercoledì 26 aprile 2023

PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI SALSOMAGGIORE

 



PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI SALSOMAGGIORE

I Edizione

L’Associazione Parma OperArt APS, con il patrocinio del Comune di Salsomaggiore-

Terme, annuncia la prima edizione del “Premio Letterario Città di Salsomaggiore Terme” in occasione del Centenario delle Terme Lorenzo Berzieri ed incluso in tutte le iniziative 2023 di “Sinestesia fra le arti”.

Il premio letterario si rivolge a scrittori, scrittrici, Case Editrici ed è dedicato ai libri editi di narrativa di qualsiasi genere letterario. Sono ammessi solo libri editi nel triennio 2020/2023.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 27 agosto 2023

Una giuria d’eccezione valuterà i testi e sarà così composta:

Presidente di giuria

Valerio Varesi, giornalista e scrittore

Vive in provincia di Parma e lavora alla redazione bolognese di Repubblica. Laureato in

filosofia a Bologna con una tesi su Soren Kierkegaard, è autore di quindici romanzi noir

con protagonista il commissario Soneri della questura di Parma interpretato da Luca

Barbareschi in 14 puntate televisive della serie “Nebbie e delitti” andate in onda su Rai2.

Autore eclettico, ha scritto anche romanzi storico-politici riuniti nel volume “Trilogia di una

Repubblica”. Varesi è tradotto anche in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania,

Olanda, Turchia Polonia e Romania.

Giuria:

Claudio Ardigò, critico letterario;

Luca Ponzi, giornalista RAI e scrittore;

Vive a Fidenza, in provincia di Parma. Giornalista prima alla «Gazzetta di Parma», ora alla sede RAI dell'Emilia Romagna, ha raccontato alcuni degli episodi di cronaca più importanti degli ultimi anni, dal crack Parmalat al rapimento del piccolo Tommaso Onofri.

 Ha pubblicato Mostri normali. Storie di morte e d’altri misteri, una raccolta di cold case avvenuti in Emilia Romagna dagli anni ’70 a oggi. I suoi ultimi due libri sono Favole di fiume e L’umanità che cura.

Giorgio Lambri, capocronista della “ Libertà” di Piacenza e scrittore; Manuela Bartolotti, giornalista della “Gazzetta di Parma”, critica letteraria e storica dell’arte.

Tutte le info, il bando di concorso e la scheda di partecipazione a questo link:

https://www.parmaoperart.com/premio-letterario-citta-di-salsomaggiore



giovedì 20 aprile 2023

La ragazza della Repubblica di Chiarastella Campanelli

 L A RAGAZZA DELLA REPUBBLICA DI CHIARASTELLA CAMPANELLI


Scheda libro

Autore: Chiarastella Campanelli

Titolo: Tina Anselmi

Casa editrice: Graphofeel

Pagine: 160

Trama

 La vita, appassionante come un romanzo, di Tina Anselmi, la prima donna a diventare ministro della Repubblica italiana, una figura straordinaria nella politica italiana di quei tempi. 

Energica, schietta e coraggiosa, non si tirò indietro di fronte a prove durissime, come quella di annunciare alla famiglia la morte di Aldo Moro.

Cattolica convinta, improntò la sua attività politica al rispetto della laicità dello Stato. Lottò per la parità salariale delle donne con fermezza e totale indipendenza di giudizio.

Consapevole che sarebbe stata la fine della sua carriera politica, accettò di presiedere la Commissione d’Inchiesta sulla P2, anteponendo il bene comune a ogni altra considerazione.

Conservò intatto per tutta la vita l’amore per la natura, per la semplicità e per la trasparenza. Interpretò concretamente i valori di quella democrazia che considerava una preziosissima e fragile conquista.

Nel progredire delle pagine, il lettore ha la possibilità di immergersi nella storia pubblica e privata di Tina Anselmi, condividendone il coraggio e le tumultuose tempeste personali.

Desideriamo chiudere affidando lo spazio finale alle parole di Chiarastella Campanelli, l’autrice del libro:

Tina era una persona ottimista e lungimirante. Aveva fiducia in un domani migliore. Questo la rendeva battagliera e forte.Teneva molto alle giovani generazioni, a farle crescere con una coscienza attiva e saggia. 

Per lei la memoria era fondamentale. L’animo nobile era la sua cifra distintiva. Trovava concretezza nell’accoglienza e nella tolleranza verso l’altro. Anche di chi la pensava diversamente da lei.

In uno sforzo di comprensione capiva che ognuno a suo modo ha qualcosa da dare e che questo è un arricchimento personale.

mercoledì 19 aprile 2023

La Cucina Incantata

La cucina incantata

Autori

Silvia Casini - Francesco Pasqua  - Raffaella Fenoglio

Dopo il successo de La cucina incantata, il libro di ricette dei film di Hayao Miyazaki, il volume torna in una versione aggiornata, con le illustrazioni di Manuel Terriaca e l'aggiunta di un ultimo lungometraggio, che va a completare l'opera del famoso regista giapponese. 

lLa cucina incantata illustrata. Le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki. Ediz. illustrata : Casini, Silvia, Fenoglio, Raffaella, Pasqua, Francesco: Amazon.it: Libri



lunedì 17 aprile 2023

Equilibri di Silvestra Sorbera



Scheda
Titolo: Equilibri
Autore: Silvestra Sorbera
Pagine: 200
La giornalista Silvestra Sorbera chiude con questo settimo volume la trilogia aperta con Ciccannina e seguita da Neve d’Aprile

Ancora una volta a Porto Scogliera, ancora una volta in zona rossa, il commissario dovrà chiudere il cerchio puntando tutto sulle dichiarazioni di Valerio, il suo primo fidanzato trasferitosi in Germania  che in Ciccannina torna a Porto Scogliera che chiudere i suoi affari.

Livia sarà in bilico tra il lavoro e la vita privata e ancora una volta dovrà cercare di incastrare i pezzi del puzzle che ha in mano.

TRAMA:

L’Italia è in zona rossa e il commissario Livia nella sua Porto Scogliera ha da poco arrestato il primo cittadino e parte della giunta.

Le indagini proseguono a rilento e Livia sente addosso il peso delle responsabilità più che mai.

Come un funambolo dovrà riuscire ad arrivare dall’altra parte senza cadere tenendo in piedi tutto. Vita sentimentale compresa.

L’AUTRICE:

Silvestra Sorbera

Classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi.

Ha iniziato la sua carriera presso il quotidiano La Sicilia per poi proseguire le sue collaborazioni con diversi giornali siciliani.

Dopo il trasferimento in Piemonte ha lavorato per l’emittente televisiva Telesubalpina, per il magazine sportivo Sprint&Sport.

Attualmente collabora con il webzine Unadonna e scrive per il sito generalista Notizie.it, cura il webzine Gocce di Spettacolo ed è responsabile della comunicazione di alcune case editrici nonché editor, correttore di bozze e coach letterario, cura la comunicazione di diversi autori per case editrici e autori auto-pubblicati.  È inoltre autrice di gialli, romance e racconti.

Per la serie “Il commissario Livia” ha pubblicato il racconto lungo “La prima indagine” (tradotto in russo), il romanzo  “I fiori rubati”, “Castelli di sabbia”, “Le quattro stagioni del Commissario Livia” “Ciccannina” e “Neve d’Aprile”. I romanzi della serie sul commissario Livia sono stati oggetto di studio da parte di diverse Università straniere. Nello specifico la dottoressa Maria Donata Tirone ha scritto diversi saggi sulle nuove scrittrici italiane, sui personaggi femminili e le donne poliziotto scritte da penne rosa.

 Nel 2019 la serie del commissario Livia è stata oggetto di studio all’interno del congresso: “Scrittrici italiane inedite nella querella femminile: traduzioni in altre lingue, prospettive e bilanci”.

Per la serie “Simone e la rana” ha scritto  nel  2013  la  favola “Simone e la rana: viaggio nel bosco magico”, nel 2017 “Simone e la rana: viaggio nel castello stregato” e nel 2018 “Simone e la rana: Viaggio tra i pianeti”. Tutte le favole sono state realizzate con la collaborazione del figlio Simone, classe 2011 e inserite all’interno di alcuni siti a stampo montessoriano.

Nel 2013 pubblica il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction” testo che riprende in parte la tesi di laurea precedente pubblicata sul sito ufficiale dell’autore Andrea Camilleri.

Nel 2018 il saggio “L’Allieva tra letteratura e fiction”.

Nel 2014 pubblica i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera”.

Nel 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio” e il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 20218 la commedia romantica “Numeri, amore & Guai”.  Nel 2019 il romance “Un errore perfetto”, nel 2020 “Più che amici” per la Butterfly edizioni. Nel 2021 una raccolta di racconti con la casa editrice Blitos e il romanzo “Martina”

Con la collega Mariantonietta Barbara scrive i romanzi “Amiche per caso”“10 ragazzi per me” e “Un cuore ballerino”.

Ha vinto per ben quattro volte il concorso “Racconti dal Piemonte” organizzato dalla casa editrice Historica, nel 2004 ha vinto il primo premio per un concorso avente come tema l’amore e ha partecipato alla realizzazione dell’antologia Veglia i cui proventi sono stati devoluti a delle associazione benefiche che si sono occupate della ricostruzione di Amatrice dopo il terremoto del 2016.

Nel 2022 vince il concorso della Land Editore con una racconto di genere regency, nel 2023 vince due concorsi della Pav Edizioni, uno avente come tema l’amore e il secondo la libertà. A febbraio del 2023 pubblica un racconto con la Rudis Edizioni.

Ama la cucina con grande gusto per il palato e disgusto per gli occhi.

Un marito paziente e due figli intraprendenti che si chiamano come i protagonisti dei suoi libri principali le riempiono le giornate fornendole la giusta dose di antistress.

 

 

 

 

 

LA SERIE

 

La serie sul commissario Livia è composta da sette volumi: Commissario Livia la prima indagine (tradotta in russo), I fiori rubati, Castelli di sabbia, Le quattro stagioni del commissario Livia (una raccolta di quattro racconti dal doppio valore simbolico. Parliamo infatti del quarto romanzo della serie pubblicato l’anno in cui la famiglia della scrittrice si allargava passando da tre a quattro con la nascita della figlia Livia), Ciccannina, Neve d’Aprile e adesso Equilibri.

La serie, di sui si occupata la professoressa Maria Donata Tirone scrivendone diversi saggi sulle autrici di oggi e sui giallo declinati al femminile, ha veduto nel mondo più di 20.000 (ventimila) copie ottenendo consensi e successi anche dai critici.

 


 


 

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.