lunedì 23 dicembre 2019

Buon Natale a tutti quanti


Buon Natale a tutti voi lettori e lettrici

Bambino Gesù, asciuga ogni lacrima
 Giovanni Paolo II

Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,
liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace
per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!

venerdì 20 dicembre 2019

Scrivere di Mafia - corso gratuito a Palermo

Carissimi scrittori e scrittrici
mentre cercavo dei libri da segnalarvi, ho letto questo interessante corso di scrittura presso la casa editrice Navarra a Palermo.
È dedicato ai giovani under 35 e si svolgerà a Palermo dal 20 gennaio al 3 febbraio, la scrittura verte sull'impegno civile, un dovere che non dovremmo dimenticare. Il tutto è completamente gratuito comprese le spese di viaggio e soggiorno.
Saranno ammessi sei corsisti, non male.
Allora cosa aspettate, inviate la vostra adesione, da parte mia..in bocca alla penna!!! 

Ecco tutte le informazioni necessarie:
Dodici docenti d’eccezione  Francesca Barra, Claudio Fava, Giovanni Impastato, Marco Rizzo, Piergiorgio Di Cara, Stefania Pellegrini, Alessandro Gallo, Annamaria Piccione, Antonio Lovascio, Marzia Sabella, Gisella Modica, Alessandro Chiolo e lo stesso Ottavio Navarra  per una residenze letteraria che verte sulla scrittura di impegno civile “Scrivere di mafia”: questa la nuova iniziativa lanciata da Navarra Editore, grazie al sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per chi crea” (Bando 2 – Residenze artistiche), e rivolta a giovani scrittori under 35, che abbiano o meno all’attivo una precedente pubblicazione. Il corso è gratuito per gli studenti selezionati e il progetto copre anche i costi di viaggio e soggiorno.
Dal 20 gennaio al 3 febbraio 2020, i docenti condurranno i partecipanti attraverso diverse forme di scrittura (biografia, libro intervista, inchiesta, saggio, narrativa per adulti e per ragazzi, giallo, sceneggiatura cinematografica, teatro, libro di memoria, graphic novel, libro illustrato per bambini), e approfondiranno sia la parte tecnica e metodologica che il necessario approccio etico alla scrittura di impegno civile, con particolare riferimento ai temi della mafia. Sia la residenza che le attività formative si svolgeranno simbolicamente in due beni confiscati alla mafia: l’EcoVillaggio Peppino Impastato a Terrasini e l’ex casa Badalamenti.

La partnership con l’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus e la Società Cooperativa Sociale Libera-Mente Onlus, che gestiscono le due sedi, rafforza il valore etico e sociale della proposta formativa: obiettivo fondamentale della residenza proposta è infatti non solo sviluppare le abilità narrative dei soggetti partecipanti, ma anche l’approfondimento della storia della lotta alla mafia, di chi ha perso la vita per combattere la criminalità organizzata – dai personaggi più illustri come Falcone e Borsellino a quelli meno noti – e di chi tutt’oggi lavora sul territorio in progetti di contrasto alla mafia, attività antiracket, progetti formativi e didattici di sensibilizzazione e divulgazione. La conoscenza approfondita della materia trattata, grazie anche a testimonianze dirette, è infatti fondamentale per gli scrittori selezionati affinché acquisiscano il giusto approccio, legato a un senso di responsabilità etica, per realizzare opere di narrativa che non strumentalizzino la delicata materia ma anzi siano strumentali a una corretta trattazione e diffusione degli argomenti scelti e del loro fondamentale valore sociale.
Al termine della residenza, e a seguito di un lavoro di editing, i testi realizzati dai corsisti saranno pubblicati in un’opera antologica da Navarra Editore che sarà presentata e distribuita sul territorio nazionale.
Per candidarsi è necessario inviare via mail a scriveredimafia@navarraeditore.it entro martedì 7 gennaio 2020 una prova narrativa e sui titoli: ai candidati sarà richiesto di inviare un testo breve, edito o inedito, a soggetto libero di massimo tre cartelle (1.800 battute cad., spazi inclusi) per dare saggio del proprio stile e delle capacità di scrittura e il proprio curriculum vitae (comprensivo di recapito mail e telefonico). In aggiunta è possibile mandare una bibliografia delle opere già pubblicate (romanzi, racconti, saggi, articoli), eventuale progetto di scrittura legato alle tematiche di impegno civile oggetto della residenza e il genere narrativo su cui si intende cimentarsi e una lettera motivazionale.
Al termine della selezione verranno ammessi solo i 6 corsisti ritenuti migliori e più promettenti, a insindacabile giudizio dei promotori del progetto formativo. La comunicazione dei selezionati avverrà entro il 14 gennaio, tramite elenco pubblico sul sito www.navarraeditore.it e avviso diretto ai partecipanti tramite mail o telefono.

mercoledì 18 dicembre 2019

7 romanzi per Natale

Carissimi amici ed amiche

questo è l'ultimo appuntamento per i consigli di lettura da regalare per Natale.
Mi auguro di esservi stata utile nella scelta, se volete potete aggiungere nei commenti quale altro libro si può far trovare sotto l'albero.
 Adesso non mi resta che augurarvi buoni acquisti!!

Il primo consiglio proviene dalla casa editrice Fazi Editore, non un romanzo ma cinque, l'intera saga famigliare dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard!

Sinossi

È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L’affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l’uno dei desideri dell’altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoë, un’attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali.  Ma c’è anche il mondo fuori, e la vita domestica dei Cazalet s’intreccia inevitabilmente con la vita di un paese sull’orlo di una crisi epocale. Mentre le vicissitudini private dei personaggi vengono messe a nudo e vicende grandi e piccole intervengono a ingarbugliare le loro esistenze, si comincia a mormorare di una minaccia che viene dal continente, e che assume sempre più spessore nelle consapevolezze dei protagonisti, fino a diventare tangibile: la seconda guerra mondiale è alle porte.
La prosa sapiente di Elizabeth Jane Howard, il suo sguardo acuto e la sua ironia affilata ci accompagnano in queste pagine mano nella mano, fino alla fine del primo libro della saga dei Cazalet, lasciandoci con la voglia di andare avanti.

Dalla casa editrice E/O non potevo non consigliarci l'ultimo romanzo di Elena Ferrante La vita bugiarda degli adulti, una scrittrice amata e odiata, ma rimane sempre una bella scrittura nel odierno panorama della letteratura italiana.

Sinossi
«Due anni prima di andarsene di casa mio padre disse a mia madre che ero molto brutta. La frase fu pronunciata sottovoce, nell'appartamento che, appena sposati, i miei genitori avevano acquistato al Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri. Tutto - gli spazi di Napoli, la luce blu di un febbraio gelido, quelle parole - è rimasto fermo. Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione».

Dalla casa editrice Ponte alle Grazie, vi suggerisco questo romanzo di Pia Pera Al giardino ancora non l'ho detto, una storia densa di umanità, di tristezza e di speranza sul percorso della vita..
Sinossi
"Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. 'L'orto di un perdigiorno' si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: "Ho la dispensa piena". Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha chiamato cose sagge e meravigliose, di un'altra speranza. È davvero un dono meraviglioso quello che in primo luogo Pia Pera ha fatto a se stessa e che poi, per nostra fortuna, dopo lunga riflessione ha deciso di condividere con i suoi lettori. Non posso aggiungere molto, se non raccomandare con tutto il mio cuore la lettura di un libro che, come pochi altri, ci aiuta a comprendere la straordinaria avventura di stare al mondo." 

Ancora un consiglio natalizio dalla casa editrice Elliot, La cena di Natale, titolo adattissimo come idea regalo, contiene racconti di O. Henry,  Louisa May Alcott,  Nathaniel Hawthorne e Charles Dickens
Sinossi
Prima di morire, un vecchio ed eccentrico gentiluomo ha disposto nel testamento che il 25 dicembre di ogni anno si dovrà tenere una cena, da organizzarsi con la sua eredità, che avrà per invitati i dieci cittadini più sfortunati del Paese. Ma è chiaro già dall’incipit de La cena di Natale, il racconto di Nathaniel Hawthorne che dà il titolo al volume, che le sue intenzioni sono tutt’altro che caritatevoli. Questa antologia racconta il Natale attraverso le penne dei grandi della letteratura, nel suo candore e – talvolta – nella sua doppiezza: ci sono l’umorismo di O. Henry e del suo protagonista vagabondo, che tra le piantagioni del Sud degli Stati Uniti si ritroverà tra le mani un regalo inatteso; le atmosfere tipiche di Louisa May Alcott, in una festa in campagna che ha tutto il sapore di una fuga dalla modernità; l’imprescindibile Charles Dickens, con un racconto che, per spirito e sentimento, è perfetto da leggere sotto l’albero.
Se amate la Sicilia e le sue splendide città vi consiglio Il segreto di Don Ciccio di Angela Sorace edito dalla casa editrice Bonfirraro, una storia di amori e segreti nella bellissima Catania.
Sinossi
Angelica, in un momento molto difficile della propria vita, decide di fare un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, durante il quale l’apparizione di una donna misteriosa in una tormenta di vento, che le restituisce il diario smarrito di una sua antenata, la convince a ripercorrere il vissuto della sua famiglia: i Marchese.Decisa a dare seguito ai segni che sembrano spingerla ad approfondire le sue origini, una volta tornata dalla Spagna, Angelica, si reca a Catania a trovare il barone Zappalà, che agli inizi del Novecento aveva dato in affitto alcuni locali dello storico palazzo di via Crociferi a Francesco Marchese, detto don Ciccio, che andò ad abitarvi con la moglie e tredici figli.Don Ciccio era un uomo severo e collerico, temuto in famiglia e famoso nel quartiere per le sue spettacolari sfuriate.Amori e segreti, intrighi e passioni, amicizia e ironia, nonché il delizioso profumo dei piatti di Ninetta, attraversano ogni vicenda e ogni anima di questa storia.Un romanzo, che celebra una terra e una città, Catania, che viene qui evocata e ripercorsa com’era all’inizio del Novecento, il periodo della Belle Époque, con la protagonista sempre attenta ai cambiamenti sociali e alle trasformazioni che riguardarono Catania e l’Italia intera.
Non poteva mancare il consiglio di un romanzo che metta in luce la straordinaria vita di una donna, forte, potente, istruita e in lotta per detenere il suo potere nel 197 d.c., Iulia, storia di un'imperatrice di Santiago Posteguillo, edito dalla casa editrice Piemme
Sinossi
197 d.C. È notte fonda quando Elio Galeno, medico personale della famiglia imperiale, decide di scrivere una pagina importante del suo diario. I segreti che conosce, le cose che ha visto, le battaglie cui ha assistito in anni e anni di vicinanza con le persone più potenti dell'impero: tutto viene registrato nel suo diario. Ma c'è una persona in particolare la cui storia Galeno vuole scrivere: Iulia Domna. La donna che passò, in soli dieci anni, dall'essere una sconosciuta adolescente nelle sconfinate province orientali a diventare augusta imperatrice, in un cursus honorum che nessuna donna ha mai potuto vantare nella storia dell'impero. Educata nel modo più raffinato, amante della poesia e della filosofia, sposa di Settimio Severoimperator, madre di Caracalla, fu mater senatus et patriæ(un titolo che non fu concesso neppure a Livia, moglie di Augusto), a consacrazione del suo posto speciale nelle gerarchie del potere imperiale. Ma non solo: Iulia, l'imperatrice filosofa, ebbe anche molti nemici, e dovette lottare sempre per proteggere se stessa e la sua famiglia. Molto più che semplicemente «la prima first lady della storia», Iulia Domna è la grande figura al centro di questo romanzo speciale, che non solo ci immerge nel mondo romano che abbiamo imparato ad amare nelle pagine di Santiago Posteguillo, ma ci dà anche qualcosa di nuovo: un personaggio femminile incredibilmente forte, universale e potente. La storia romana non è mai stata così vicina.
Breve storia del mio silenzio di Giuseppe Lupo è il mio ultimo consiglio per gli acquisti, edito dalla casa editrice Marsilio. Un romanzo che narra degli anni sessanta, di infanzia e ricordi, di vita e sogni.
Sinossi
'infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall'infanzia si esce e, quando si è fortunati, ci si torna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a quattro anni perde l'uso del linguaggio, da un giorno all'altro, alla nascita della sorella. Da quel momento il suo destino cambia, le parole si fanno nemiche, anche se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identità. "Breve storia del mio silenzio" è il romanzo di un'infanzia vissuta tra giocattoli e macchine da scrivere, di una giovinezza scandita da fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sempre all'insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna la vita del protagonista. Natalia Ginzburg confessava di essersi spesso riproposta di scrivere un libro che racchiudesse il suo passato, e di "Lessico famigliare diceva: «Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi di quanto abbiamo visto e udito». Così Giuseppe Lupo - proseguendo, dopo "Gli anni del nostro incanto", nell'"invenzione del vero" della propria storia intrecciata a quella del boom economico e culturale italiano - racconta, sempre ironico e sempre affettuoso, dei genitori maestri elementari e di un paese aperto a poeti e artisti, di una Basilicata che da rurale si trasforma in borghese, di una Milano fatta di luci e di libri, di un'Italia che si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l'epilogo di un Novecento dominato dalla confusione mediatica. E soprattutto racconta, con amore ed esattezza, come un trauma infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, anche quando non c'erano.
Spero di esservi stata d'aiuto nella non facile ricerca del libro giusto da regalare!
Buona lettura e Buone feste!



martedì 17 dicembre 2019

7 romanzi gialli per Natale

Carissimi amici ed amiche
continua il viaggio attorno ai libri per scoprire quale possiamo regalare per Natale, dopo i bambini e i romantici, oggi tocca agli amanti del mistero.
Vi suggerisco sette libri da acquistare e far trovare sotto l'albero.
Un consiglio, quando non sapete che romanzo regalare, perché non conoscete bene il genere letterario puntate dritto su un thriller, piace sempre a prescindere dal genere preferito!

Siete pronti/e per i nuovi suggerimenti? Ecco la nuova lista.

Tris di Natale dalla casa editrice Sellerio con una raccolta di vari racconti dalle più autorevoli penne del giallo sul tema natalizio.

Sinossi:

I libri sono pronti per essere regalati: all’interno della confezione infatti i lettori troveranno anche tre fogli di carta-regalo Sellerio e tre etichette copri-prezzo. Per preparare i regali di Natale, basterà aprire la confezione, estrarre i volumi, coprirne il prezzo e fasciarli nell’elegante carta regalo. I libri sono: Un Natale in giallo - Capodanno in giallo - Regalo di Natale. Nelle antologie compaiono i racconti di: Esmahan Aykol, Andrea Camilleri, Gian Mauro Costa, Maurizio de Giovanni, Carlo Flamigni, Alicia Giménez-Bartlett, Bill James, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Ben Pastor, Santo Piazzese, Francesco Recami.



Dalla casa editrice Piemme vi consiglio l'ultima uscita per Michael Connelly: La notte più lunga
Sinossi:
Come a ogni alba, la detective Renée Ballard torna al distretto con addosso tutta la stanchezza della notte. È la sua croce, fin da quando si è scontrata in malo modo con i suoi superiori: essere relegata al turno che va dalle sette di sera alle sette di mattina, quello che i poliziotti chiamano "l'ultimo spettacolo", e dove se resti troppo a lungo ti appioppano soprannomi come "il Relitto". Ma stavolta alla stazione di polizia c'è una sorpresa ad aspettarla: uno sconosciuto con i capelli grigi e i baffi, intento a frugare tra i vecchi schedari. Un intruso che si chiama Harry Bosch. Proprio lui, il detective del LAPD in pensione che adesso si occupa di cold case al distretto di San Fernando. Harry sta indagando sul caso irrisolto della quindicenne Daisy Clayton, una ragazzina scappata di casa e ritrovata morta in un cassonetto. Una giovane vita finita come un sacco di spazzatura. Bosch ha conosciuto la madre della ragazzina, e non riesce ad avere pace sapendo che chi ha fatto del male a Daisy è ancora a piede libero. Non è facile per Renée, la cui natura scontrosa le ha già alienato parecchie amicizie, superare la diffidenza: Harry Bosch l'ha sentito nominare, sì, ma per lei è un perfetto sconosciuto. E comunque, di solito, Renée non si fida degli uomini. Eppure, quando viene a saperne di più sul caso a cui Bosch è tanto interessato, qualcosa in lei si scioglie. Al punto che sarà proprio lei a voler partecipare alle indagini...
La casa editrice LOnganesi ci propone l'ultimo romanzo di Donato Carrisi: La casa delle voci
Sinossi:
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.
Non potevo mancare di suggerire l'ultimo romanzo della mia autrice preferita Patricia Cornwell: Quantum.
Sinossi:
Alla vigilia di una missione spaziale top secret, il capitano Calli Chase si rende conto che nei tunnel sotterranei del centro di ricerca della NASA qualcosa non va. Pilota della NASA, ingegnere aerospaziale e investigatrice specializzata in cybercriminalità, Calli sa bene che una tempesta incombente, unita a un guasto nei sistemi di sicurezza, può fornire la copertura perfetta per un sabotaggio, con conseguenze fatali. Ma il pericolo è persino peggiore: tracce di sangue secco nei sotterranei, un badge di sicurezza mancante, uno strano suicidio... tutto fa convergere i sospetti sulla gemella di Calli, Carme, scomparsa in missione da giorni. Nel disperato tentativo di evitare la catastrofe e riabilitare l'immagine della sorella, il capitano Chase deve mettere in campo tutte le sue conoscenze e affrontare un passato familiare doloroso. Mentre il tempo sta per scadere, Calli si rende conto che fallire significa mettere la parola fine non solo a un importante programma spaziale ma alla sicurezza di un'intera nazione. Una serie thriller dove cybercriminali, forze governative e un'eroina si danno la caccia nel disperato tentativo di impedire - o favorire - un drammatico sabotaggio.
Non ho ancora letto il libro Suburn di Laura Lippman,  ma mi incuriosisce che  S. King sia rimasto affascinato dalla sua scrittura,  allora perchè non provare a leggerla? 
Sinossi:
Quando approda al bancone dell’High-Ho con la schiena bruciata dal sole e un cocktail in mano, Polly Costello è una donna in fuga. Da un passato difficile, dai troppi errori commessi, o forse soltanto da se stessa. Ma l’energia diffidente e inquieta, da gatta selvatica, che tenta di nascondere dietro a una cascata di capelli rossi non passa inosservata. Neppure qui, nel vecchio diner per anime spiaggiate o in transito di Belleville, Delaware – un posto così trascurabile da sembrare assemblato alla meglio con gli avanzi di altre città. E infatti Adam Bosk la nota, altroché se la nota. E forse non è un caso se fa in modo di attaccare discorso. Un primo scambio di battute insinuanti presto diventa un flirt, e il flirt una passione inaspettata. Quando, all’indomani di un terribile incendio, i resti di una donna vengono ritrovati nell’appartamento di Polly, il gioco da pericoloso si fa letale. Perché in una storia in cui nessuno dice la verità, Polly è sempre un passo avanti agli altri, lettore compreso. E non si fermerà di fronte a nulla pur di riprendersi quello che ha perso e portare a compimento un piano che viene da molto, molto lontano. La “Maestra” Laura Lippman, vero e proprio nume tutelare dei più grandi scrittori di genere da Stephen King a Gillian Flynn, torna con un noir tesissimo che sprizza intelligenza e sorprese a ogni pagina. Dando vita a un personaggio femminile che non si limita a illuminare la storia, è la storia.
Dalla casa editrice Nord vi segnalo Linda Tugnoli con Le colpe degli altri un mistero..intrigante..
Sinossi:
La forma a ventaglio e il colore tipico di quel periodo autunnale, un giallo così acceso da sembrare innaturale. Impossibile sbagliarsi, per un giardiniere come lui: è una foglia di Ginkgo Biloba. Ed è la seconda cosa fuori posto che Guido nota in quel giardino trascurato, parte di una grande villa abitata solo per due settimane l’anno, in agosto. La prima, invece, è stata una ragazza bionda stesa a terra, con indosso un elegante vestito lungo, dello stesso punto di blu dei suoi occhi spalancati sul nulla. Forse per colpa di quel colore che lo riporta a un passato mai dimenticato, o per quella foglia inconfondibile in un giardino senza alberi di Ginkgo Biloba – un dettaglio che Guido, per qualche strana ragione, non fa notare alla polizia –, o magari per quel sentore di un profumo antico e familiare che solo lui, grazie al suo olfatto finissimo, ha percepito sulla scena del delitto, comunque sia quella ragazza sconosciuta e il suo triste destino diventano quasi un’ossessione per Guido. Sebbene abbia svariati motivi per mantenere un profilo basso, non resiste quindi alla tentazione d’intraprendere una sorta d’indagine clandestina parallela a quella ufficiale. E il punto di partenza è proprio la foglia di Ginkgo Biloba. Perché, a quanto ne sa, in effetti da quelle parti ci sono degli alberi di Ginkgo. Guido inizia così un pellegrinaggio nella valle che lo ha visto nascere e da cui se n’era andato per cercare fortuna in Francia, la valle dov’è tornato da qualche anno per ritrovare una certa tranquillità, una valle dove tutti si conoscono e dove tutti parlano poco, una valle dimenticata dal resto del mondo e dove all’apparenza non succede mai nulla. Ma dove forse sono nascosti segreti che non è più possibile tenere sepolti… 
Dalla casa editrice Guanda non perdetevi il nuovo romanzo tutto italiano di Marco Vichi: L'anno dei misteri.
Sinossi:
È il 6 gennaio del ’69 e molti italiani si preparano a vedere la «finalissima» di una delle trasmissioni più popolari e seguite, Canzonissima. Anche il commissario Bordelli si siede davanti al televisore per godersi la serata, ma una telefonata della questura lo strappa dalla poltrona e lo costringe a uscire di casa: una ragazza è stata uccisa, proprio mentre andava in onda la sigla... zum zum zum zuuum zum. Da quel momento le giornate del commissario si complicano, altri misteri dovranno essere risolti. Uno in particolare lo tormenta: la terribile vicenda del maniaco omicida che ha già ucciso sei prostitute, tutte e sei bionde, di media statura, una ogni nove mesi esatti. Bordelli si sente affaticato, e in mezzo alle ricerche concitate cerca di ritagliarsi momenti di tranquillità e di riflessione nel silenzio del bosco, che i versi degli animali rendono ancora più vero e profondo. Tra poco più di un anno andrà in pensione, e teme di lasciarsi alle spalle dei casi insoluti...

L'invenzione di noi due di Matteo Bussola

L'invenzione di noi due  di  Matteo Bussola Impressioni di Maria Lucia Ferlisi  Milo e Nadia si sono conosciuti al liceo tramite tanti m...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.