domenica 27 giugno 2021

Apettare.

 Carissimi amici ed amiche virtuali,

capita di rado che io sia da sola la domenica mattina, allora ne ho approfittato per dedicare una giornata a me e le cose che amo fare, per fortuna la mia città mi è venuta in soccorso, soprattutto la biblioteca dove si è svolto il mercatino del libro usato e ho acquistato qualche romanzo.


Sempre in biblioteca ho rivista una donna che svolge un lavoro bellissimo, almeno io lo trovo tale, potrei definirla la suggeritrice dei libri per il tuo stato d'animo o semplicemente una farmacista di libri. Lei si chiama Chiara Trevisan e ama definirsi una lettrice itinerante o Vis a Vis, svolge il suo lavoro nelle strade, nelle piazze o in qualsiasi  evento letterario e riesce sempre a trovare "la pagina giusta per la persona giusta". Utilizza una bici da donna con un ombrellino bianco ricamato dal sapore ottocentesco, porta con sé i romanzi che ama di più, dove ha sottolineato frasi e pensieri, un fisico asciutto, gli occhi chiari trasparenti e indossa un bizzarro cappello.


La sua figura si inserisce perfettamente in questo momento in cui è partito il nuovo nome del blog, dopo aver estratto dal suo cappello magico, si fa per dire, tre biglietti, rigorosamente scritti a mano, abbiamo conversato e lei attenta ascoltava cosa significassero per me quelle parole estratte a caso. La parola più significativa è stata aspettare, e io mi sento come Godot, aspetto una risposta, attendo la pensione, aspetto che si avveri il sogno del mio cassetto, attendo la risposta delle case editrice a cui ho inviato il mio manoscritto. Aspetto!


La conversazione è stata breve, ma piacevole, poi dopo l'ascolto Chiara mi ha letto una pagina del personaggio di nome Libero del libro La locanda dell'ultima solitudine di Alessandro Barbaglia,  ed io correrò a comprarlo...

Cosa mi ha lasciato? Una sensazione di leggerezza

Cosa mi prendo? L'idea di sottolineare e mettere post it nei libri per ricordarli meglio e magari suggerirli a voi nel blog!

Nell'attesa vi auguro una buona domenica

PS dimenticavo, io non amo aspettare.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.