martedì 31 ottobre 2023

Il vento tra le foglie di Elisabetta Fioritti

Il vento tra le foglie 
di 
Elisabetta Fioritti

RIFLESSIONI

Amare le piccole cose, osservare la natura in tutto il suo splendore, la genuina estasi che si genera di fronte a tutto ciò di meraviglioso che ci ha regalato Dio, sono ciò che troviamo negli intrecci di parole di Elisabetta  Fioritti .

    ..tutto è stato già detto ma solo un uomo è venuto al mondo per amore e solo per amore si è divertito a rovesciare le coordinate del pensiero....

L’autrice come un’abile tessitrice ricama versi e cerca colori per cesellare poesie, e come dal nulla nascono rime che trasmettono la musicale bellezza della natura e non solo.

    ...brillano lontani chiarori come pailletes su forme sinuose volano sogni di seta...

Elisabetta non ama le ridondanze, ma la semplicità e scaturisce in tutte le liriche e con poetica potenza esplodono in tutta la loro bellezza. Mi viene in mente Guido Gozzano, il poeta delle piccole cose, e l’autrice allo stesso modo maneggia i versi con delicatezza esaltando ciò che vediamo tutti i giorni e proprio per questo a volte ne bistrattiamo l’incanto. 

    ..il pane che profuma delle tue mani...

    ...il sorriso di quel bimbo..

    ..restano le cose, i tuoi ninnoli...

Con un bisbiglio garbato ci guida nel cammino lirico di un mondo che va risvegliato e mai dimenticato e la  Natura esplode in tutta la sua arcana bellezza attraverso le sue parole leggere.

    ...il cielo , cristallo splendente...

    ...il velo roseo rubato al mattino...

    ...sillabe intessute di luna...

Parole leggiadre vibrano in ogni poesia. Delicatezza e grazia distinguono le sue liriche. La sua anima ondeggia con delicatezza, si nutre e si mostra in tutta la  sua raffinatezza.

Buona lettura

💛💛💛💛💛

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Scheda libro:

Autore: Elisabetta Fioritti

Editore: Bertoni

Collana: Poesia edizioni

Pagine: 220

TRAMA

 «In queste liriche le parole tracciano linee di tensione linguistica nell’estetica di un senso nascosto, ma evocativo. Si addentrano negli abissi dell’anima così come nella bellezza della natura, intercettano il dolore, i colori, gli odori e diventano produzione artistica.

Esse, pur essendo ricche di significati sottesi, sono sempre dirette, assolutamente prive di ermetismi o metafore barocche. La narrazione poetica di Elisabetta Fioritti è pura, è semplice, ma potente. La musicalità del verso non è espressa formalmente, ma scaturisce dai contenuti. Il verso non si muove sottotraccia, ma è nudo e scoperto. 

Esso parla il linguaggio cenestesico dei sensi e noi che leggiamo avvertiamo dentro la nostra pelle il freddo, il caldo, mentre i nostri occhi sono abbagliati da “l’oceano di luce e di verde brughiera”, le nostre orecchie percepiscono “il canto melodioso di uccelli in volo, lo sciabordio dei flutti”.» (dalla prefazione di Bruno Brindisini)



lunedì 23 ottobre 2023

Una scrittrice dimenticata: Willy Dias

 Willy Dias

di Maria Lucia Ferlisi

Parlare di questa letterata e darvi informazioni sulla sua vita, risulta davvero difficile, ringrazio il sito "Le scrittrice dimenticate" dove si registra una breve biografia.

La scrittrice nacque a Trieste nel 1872, mori nel 1956. si sposò con G. Petronio dal quale ebbe una figlia: Maria Beata.

Anche lei come la maggior parte delle scrittrici italiane adotta uno pseudonimo: Dias Willy, ma il suo vero nome è Fortunata Morpurgo.

Dopo aver conseguito il diploma magistrale, inizia a lavorare come giornalista per riviste femminili a Trieste e respira la carica intellettuale presente di quella città. Inizia a scrivere romanzi sul genere sentimentale, libri "per signorine", di romance ne scrisse ben 50.

La sua passione restava sempre il giornalismo e dopo varie collaborazioni con giornali locali di Trieste, passò e  collaborò per anni con il Caffaro di Genova. 


Fondò anche un giornale di stampo femminista La Chiosa, chiuso poi dal regime fascista.

Nei suoi romanzi tuttavia vi è sempre una "denuncia" verso gli ambienti piccoli borghesi, sono sentimentali ma la sua naturale ironia è la base negli ambienti in cui da vita ai suoi personaggi.

La sua origine ebraica è sempre presente nei suoi romanzi e si scontra con la parte cattolica, nei suoi romanzi cerca anche di dare un'impronta "femminista" cercando di mediare le imposizioni del regime fascista, soprattutto per la figura femminile.





Qualche titolo:

  • Il romanzo di un cuore (1923) 
  • Gli occhi aperti (1927), 
  • Il pesco selvatico (1927),
  •  Ala (1928), 
  • La cattiva moglie (1929),
  •  La legge della vita (1930), 
  •  La villa della solitudine (1931),
  •  L'amica innamorata (1932)
  •  La rivale (1932),
  • La piccola ragazza (1933), 
  • L'amore più grande (1934), 
  • Il pesco selvatico (1934), 
  • La duplice fiamma (1935), 
  • Ansia di giovinezza (1937), 
  • Le anime nuove (1938), 
  • Il principe grazioso (1939), 
  • Il sentiero fra le pietre (1940), 
  • Donne nel mondo (1941),
  •  La forza nascosta (1941),
  •  Gioia ritrovata (1941).

Grazie a 

(scrittrici dimenticate (letteraturadimenticata.it)
Dalla soffitta riaffiora un romanzo "Una scrittrice che va riscoperta" (ilgiorno.it)





venerdì 20 ottobre 2023

CONCORSO LETTERARIO LA PAROLA ALLE DONNE Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano. XIV edizione

CONCORSO LETTERARIO LA PAROLA ALLE DONNE 

Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano.

 XIV edizione 

Scadenza  29 dicembre 2023

Premiazioni aprile 2024

LA PAROLA ALLE DONNE

 Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano

 ART. 1 Il concorso è aperto a uomini e donne, che abbiano compiuto il 18esimo anno di età, di qualsiasi nazionalità e cultura. 

ART. 2 Il concorso è articolato in un'unica sezione dedicata a racconti in prosa che mettano in luce uno o più aspetti della condizione femminile odierna collegati al tema “Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano”. 

ART. 3 I racconti dovranno essere scritti in lingua italiana, scritti a macchina o al computer, inediti, non essere stati spediti contemporaneamente ad altri concorsi. I limiti redazionali per gli elaborati sono: l’elaborato non dovrà superare le quattro cartelle (ogni cartella può contenere un massimo di 30 righe da 60 battute), pena l’esclusione. Può essere inviato un solo elaborato.

 ART. 4 I lavori dovranno pervenire esclusivamente all’indirizzo mail comune.noale.ve@legalmail.it – con oggetto la dicitura “Partecipazione al Concorso La Parola alle Donne”. Dovranno presentare due allegati: 1° allegato il racconto anonimo in formato pdf - 2° allegato una scheda contenente le generalità dell’autrice: nome cognome, indirizzo completo di via, numero civico e CAP, città, indirizzo e-mail, numero telefonico, età, professione, titolo dell’opera e la dichiarazione firmata: “Autorizzo il trattamento dei dati ai fini istituzionali (art. 13 del Regolamento UE 2016/679)”, insieme a una dichiarazione di autenticità dell’elaborato rilasciata sotto la propria responsabilità. Gli indirizzi dei partecipanti al premio verranno usati solo per comunicazioni riguardanti il Concorso. Gli elaborati non saranno restituiti. 

 ART. 5 La mail contenente gli elaborati dovrà pervenire, pena l’esclusione, all’Ufficio Protocollo del Comune di Noale entro le ore 12.30 del 29 dicembre 2023.

 ART. 6 La Giuria del Premio sarà composta da rappresentanti del mondo del giornalismo e della cultura designati dal Sindaco. La Giuria a suo insindacabile giudizio assegnerà i seguenti premi: 1° Premio: targa e pacco sorpresa 2° Premio: targa e pacco sorpresa 3° Premio: targa e pacco sorpresa 

ART. 7 La Giuria designerà i testi vincitori e nominerà anche altre opere segnalate a cui verrà consegnata una pergamena di merito ed una eventuale particolare menzione ad un’opera legata al territorio. La premiazione avrà luogo durante una pubblica cerimonia, alla presenza delle autorità, che si terrà a Noale in data da definire che verrà comunicata a tutte le partecipanti (presumibilmente aprile 2024). Le vincitrici dovranno ritirare il premio personalmente o delegando una persona di fiducia, pena la decadenza dal premio. L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà della pubblicazione successiva delle opere vincitrici e segnalate, senza obbligo di remunerazione alle autrici. La proprietà letteraria rimane sempre delle autrici. L’Amministrazione si riserva altresì la facoltà di presentare i testi vincitori e selezionati in successive letture e in manifestazioni promosse dal Comune, e di pubblicarle nel sito ufficiale del Comune di Noale www.comune.noale.ve.it. 

ART. 8 La partecipazione al Concorso implica l’accettazione delle norme contenute in questo regolamento e costituisce automatica autorizzazione alla pubblicazione dei testi inviati, con la citazione della fonte, senza pretesa di compenso alcuno per i diritti d’autore. 

LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Venezia Città Metropolitana di Venezia Ufficio della Consigliera di Parità Viale Sansovino, 3-5 30173 Mestre (Ve) Tel. 041.2501813-814-849 consigliera.parita@cittametropolitana.ve.it 

Per Informazioni specifiche sul concorso: Assessorato alle Pari Opportunità Comune di Noale Piazza Castello 18 – 30033 Noale (Ve) Tel. 041.5897275 – fax 041.5897242 noale@comune.noale.ve.it www.comune.noale.ve.i


martedì 17 ottobre 2023

L'EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE DI VALERIA TRON

 

L'EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE 
DI 
VALERIA TRON
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Leggere questo libro è un tuffo nel passato, quello che si viveva tra le montagne, dove nelle poche famiglie esisteva la solidarietà e la vera amicizia.

Adelaide ha bisogno di questo ritmo di vita che non trova nella città e nella famiglia che si era costruita e che improvvisamente si sfascia senza che lei abbia potuto fare nulla. 

Per rimarginare le ferite, i dolci ricordi dell'infanzia sono un toccasana, e poi c'è Nenè, che ha 90 anni e vive ancora tra quelle rigide montagne, ed è lei la custode dei mille segreti di quella valle abbandonata. 

Nenè le racconta della vita di quelle montagne che nasconde ricette, essenze, ma anche amori persi, speranze perdute, le mostra le sue scatole di latta, ognuna con un'etichetta diversa, dove ha appuntato tutti i ricordi di quelle montagne, sentimenti compresi.

Un mondo segreto che le apre il cuore e la vita per ricreare un nuovo equilibrio nella sua vita.
La scrittura dell'autrice mostra tutta l'abilità tecnica con tutti gli elementi per catturare l'attenzione del lettore, un libro perfetto uscito da qualche corso di scrittura. La trama è accattivante ma manca il coinvolgimento emotivo, troppe pagine, troppo preciso, troppo perfetto. 
Certo come prima prova è buona, ma consiglierei all'autrice di lasciare spazio all'emotività per avvicinare il lettore.
Votazione:💛💛💛

SCHEDA TECNICA

Autore: Valeria Tron

Titolo: L'equlibrio delle lucciole

Casa editrice: Salani

Pagine: 400

TRAMA

Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d'amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: ‘fare la muta al cuore', come scrive nelle lettere al figlio.

 Ad aspettarla – insieme a una bufera di neve – c'è Nanà, ultima custode di casa, novant'anni portati con tenacia. Levì, l'altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l'una dell'altra. Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l'anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. 

Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio.

 La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.

BIOGRAFIA


Valeria Tron

è nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno. È illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno. Questo è il suo primo romanzo.

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

 Le otto vite di una centenaria senza nome  di  Mirinae Lee Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Un impiegata di un istituto di riposo decide ...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.