lunedì 6 giugno 2022

Jacu di Paolo Pintacuda

Jacu
di 
Paolo Pintacuda
Riflessioni di lettura
di
Maria Lucia Ferlisi

Siamo a cavallo tra due secoli il 1899 e il 1900 nascente, in un piccolo e sperduto paese siciliano, accade un evento straordinario: è nato un bambino settimino e secondo le credenze popolari , il nascituro avrà poteri curativi straordinari. 

Giacomo, detto Jacu è subito oggetto di venerazione  dai suoi paesani e dai paesi vicini. Il bambino cerca di avere un'infanzia normale a fatica, per fortuna Padre Leonardo, prete del paese,  gli insegna a leggere e scrivere, oltre ai poteri magici ha capacità d'ascolto e voglia di imparare. 

Ben presto arriva la guerra e tutti i giovani del piccolo paese di Scurovalle vengono chiamati alle armi, una guerra di cui non sanno nulla, ma la lettera è chiara devono andare al Nord e affrontarla, l'unico in paese a non aver ricevuto la lettera è Jacu.

Subito la venerazione viene soppressa per fare posto alla rabbia, all'odio, all'invidia, alle domande senza risposta. Jacu è disperato, lui non si è sottratto volontariamente, non ha escogitato nessun espediente, ma il paese gli ha voltato le spalle e adesso deve affrontare le prime morti dei suoi coetanei. 

Decide allora di raggiungere i suoi amici al fronte, per utilizzare il suo potere di riportarli in vita...

L'autore Paolo Pintacuda ci regala una storia potente ed evocativa, dal sapore drammatico, in cui le credenze popolari si mescolano con la realtà misera di quel piccolo paese.

 La storia ti avvolge in un'aurea di sentimenti che vengono scavati e messi in risalto nello svolgimento della storia condotta con maestria e consapevolezza storica.

Una storia dove l'indagine storica si sposa con l'intensità delle emozioni che si scatenano. 

Un romanzo che parla dell'insensatezza della guerra, mettendone in risalto le atrocità e l'incapacità del piccolo soldato di porvi rimedio, anche se ha poteri taumaturgici.  

Un romanzo che non può mancare nelle vostre letture.

“La verità e che attorno alle vicende di Jacu si consolidò presto l’abitudine ad alterare la realtà. E come accade spesso nelle piccole comunità, assieme all’interesse morboso crebbero con la stessa rapidità storie talvolta troppo improbabili perfino per essere valutate come leggende di paese”.

 SCHEDA LIBRO

Autore: Paolo Pintacuda

Titolo: Jacu

Casa Editrice: Fazi Editore

Pagine 150

SINOSSI

 Negli ultimi giorni del 1899, la misera quiete di Scurovalle, grumo di case su di un anonimo monte siciliano, è turbata da un incredibile evento: Vittoria, ventidue anni e già vedova, partorisce l’ultimo settimino del secolo, un bambino che, secondo le credenze popolari, avrà poteri curativi e magici e sarà in grado di assistere qualsiasi sventurato. Sebbene Vittoria tenti di assicurare a suo figlio un’infanzia normale, sin dalla tenera età il piccolo Jacu dimostra di possedere un dono prodigioso, diventando un punto di riferimento per tutti i compaesani. 

Anni dopo, però, gli effetti della guerra raggiungono perfino la sperduta comunità di Scurovalle, riempiendo i cuori di paura, diffidenza e rancore. Jacu, che per un errore dell’anagrafe non viene spedito al fronte insieme ai suoi coetanei, vede il proprio paese natale voltargli le spalle. Inizia così un periodo di profonda solitudine e di crudeli angherie, a cui Jacu decide di mettere fine arruolandosi volontario. Ma la guerra non risparmia nessuno e né Jacu né la sua amata Scurovalle saranno mai più gli stessi.

Pagina dopo pagina, in Jacu emergono gli scorci di una Sicilia arcaica e perduta. Una comunità appartata, quella dell’immaginaria Scurovalle, con una manciata di anime in cui si ritrovano tutte le sfumature dell’indole umana: la superstizione, l’invidia, il rancore, ma anche la generosità e la speranza.

lunedì 30 maggio 2022

Una bellissima storia sbagliata di Margherita Guglielmino


 Una bellissima storia sbagliata

di

Margherita Guglielmino

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Luisa è stanca del rapporto che vive in famiglia e delle loro aspettative, tutta una vita programmata e con il peso ingombrante di una madre depressa e di un parente politico in Parlamento.

Decide di allontanarsi e scegliedi fare il medico per Emergency e parte per Sierra Leone. 

Durante le battaglie quotidiane di vita e di morte e dei tanti feriti che sopraggiungono nel campo, s'innamora di Giorgio, affascinate medico, sposato, ma l'amore fa perdere la testa e non si cura di questo dettaglio, vuole vivere fino in fondo il suo amore. 

Poi una sera un violento incendio devasta il campo e i guerriglieri seminano morte, una notte concitata, durante la quale una donna, ormai morente, affida la  figlia a Luisa.

Scappano tutti dalla morte e anche loro devono abbandonare il campo e rientrare in Italia, con loro la piccola scampata alla morte. Il rientro in Italia comporta la presa di coscienza che il loro amore non può continuare ma la passione resiste e li trascina nel suo vortice.

Gli eventi cambiano e si devono arrendere perché quella notte, mentre tutti erano a tavola sereni e gioiosi, Luisa viene chiamata dall'ospedale per un'emergenza. Succede qualcosa d'irreparabile e Lisa e Giorgio ne dovranno subire le conseguenze...

L'autrice Margherita Guglielmino regala ai lettori una bellissima storia d'amore e passione, avvincente e scorrevole.

Una trama ben architettata dove gli eventi si susseguono con un buon ritmo e i lettori possono assaporare  emozioni diverse, si passa dal pianto al sorriso, dalla tristezza alla visione di un futuro roseo. 

Mi è piaciuta molto la seconda parte del romanzo dove l'autrice si destreggia bene con le emozioni dei suoi personaggi e ne scava i sentimenti, portando in luce verità anche spiacevoli, ma necessarie per far respirare e liberare la protagonista dalle sue ansie per diventare una donna matura e consapevole delle sue scelte.

Un romanzo indicato per tutti coloro che credono nell'amore e nei buoni sentimenti. 

Un romanzo rosa da non perdere.


SCHEDA LIBRO

Titolo: Una bellissima storia sbagliata

Autore: Margherita Guglielmino

Casa Editrice: Gaeditori

Pagine: 190

SINOSSI

Luisa è una donna che all’apparenza ha tutto: bella, intelligente, di buona famiglia, aiuto primario a soli 35 anni, cos’altro chiedere alla vita? Eppure lei si sente terribilmente sbagliata! 

Durante una missione umanitaria in Sierra Leone, conosce Giorgio un affascinante medico, per cui perde la testa, dimenticando che lui è un uomo sposato con una famosa creatrice di gioielli non vedente. Una notte i guerriglieri arrivano in un villaggio vicino l’ospedale da campo, distruggendo e incendiando tutto ciò che incontrano. 

Tra il fuoco e la desolazione si fa strada una donna con una bambina in braccio, salvare quella piccola vita che la madre morente le affida, darà inizio ad una catena di eventi che la cambierà per sempre, trascinandola verso un viaggio introspettivo per domare i suoi demoni, tra un passato familiare nebuloso e dal quale non vuole più scappare, ed un futuro incerto, divisa tra un amore impossibile e la paura di aprirsi ad una nuova relazione.

venerdì 27 maggio 2022

Neve D'Aprile di Silvestra Sorbera


È uscito il nuovo romanzo della giornalista e scrittrice Silvestra Sorbera, il sesto della serie “Commissario Livia” dal titolo Neve d’Aprile


TITOLO: Neve d’Aprile

SERIE: Commissario Livia

VOLUME: 6

PAGINE: 275

PREZZO: 0,95 (ebook) 6,99 (cartaceo)

GENERE: Giallo

SINOSSI: In questa nuova indagine il commissario Livia e i suoi uomini avranno a che fare con qualcuno che tira le fila nella tranquilla Porto Scogliera annoiata e silente nel pieno della pandemia.
Livia insegue il suo intuito che la porterà a scoperchiare un sistema ben oleato e pronto a delinquere senza guardare in faccia nessuno.
Non mancheranno i problemi quotidiani con Gabriele che cercherà di trovare il bandolo della matassa nella quale Livia si è aggrovigliata da sola.
Tra problemi familiari, indagini a cascata e sensi di colpa Livia si troverà di fronte a un puzzle tutto da costruire.

LA SERIE:

Commissario Livia – La prima indagine
I fiori rubati
Castelli di sabbia
Le quattro stagioni del Commissario Livia
Ciccannina
Neve d’Aprile

BIOGRAFIA AUTRICE

Silvestra Sorbera

Classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Per la serie “Il commissario Livia” ha pubblicato il racconto lungo “La prima indagine” (tradotto in russo), il romanzo “I fiori rubati”, “Castelli di sabbia”, “Le quattro stagioni del Commissario Livia” e “Ciccannina”. I romanzi della serie sul commissario Livia sono stati oggetto di studio da parte di diverse Università straniere. Nello specifico la dottoressa Maria Donata Tirone ha scritto diversi saggi sulle nuove scrittrici italiane, sui personaggi femminili e le donne poliziotto scritte da penne rosa. Nel 2019 la serie del commissario Livia è stata oggetto di studio all’interno del congresso: “Scrittrici italiane inedite nella querella femminile: traduzioni in altre lingue, prospettive e bilanci”.

Per la serie “Simone e la rana” ha scritto nel 2013 la favola “Simone e la rana: viaggio nel bosco magico”, nel 2017 “Simone e la rana: viaggio nel castello stregato” e nel 2018 “Simone e la rana: Viaggio tra i pianeti”. Tutte le favole sono state realizzate con la collaborazione del figlio Simone, classe 2011 e inserite all’interno di alcuni siti a stampo montessoriano.

Nel 2013 pubblica il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction” testo che riprende in parte la tesi di laurea precedente pubblicata sul sito ufficiale dell’autore Andrea Camilleri.

Nel 2018 il saggio “L’Allieva tra letteratura e fiction”.

Nel 2014 pubblica i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera”.

Nel 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio” e il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 20218 la commedia romantica “Numeri, amore & Guai”.

Nel 2019 il romance “Un errore perfetto”, nel 2020 “Più che amici”. Nel 2021 una raccolta di racconti con la casa editrice Blitos e il romanzo “Martina”.

Con la collega Mariantonietta Barbara scrive i romanzi “Amiche per caso”, “10 ragazzi per me” e “Un cuore ballerino”.

Ha vinto per ben tre volto il concorso “Racconti dal Piemonte” organizzato dalla casa editrice Historica, nel 2004 ha vinto il primo premio per un concorso avente come tema l’amore e ha partecipato alla realizzazione dell’antologia Veglia i cui proventi sono stati devoluti a delle associazione benefiche che si sono occupate della ricostruzione di Amatrice dopo il terremoto del 2016.

Scrive per diversi giornali online occupandosi di donne e cultura, ama la cucina con grande gusto per il palato e disgusto per gli occhi.

Un marito paziente e due figli intraprendenti che si chiamano come i protagonisti dei suoi libri principali le riempiono le giornate fornendole la giusta dose di antistress.




mercoledì 25 maggio 2022

Salone Internazionale del Libro di Torino 2022


Salone Internazionale del Libro di Torino 2022

Sono appena rientrata dal Festival Internazionale del Libro di Torino, quest'anno ho deciso di cambiare le giornate d'ingresso per assistere a questa grande kermesse letteraria, non più nel fine settimana ma all'apertura.

La scelta è stata tra le più azzeccate, certo l'ideale sarebbe stato essere presente per  tutta la durata della fiera, ma si fanno sempre delle scelte in base al lavoro e alla famiglia.

Giovedì le file non erano impossibili e lo stesso venerdì, anche se già nella seconda giornata di apertura gli ingressi erano triplicati. sono riuscita a muovermi bene, senza troppe persone e file interminabili per gli eventi come negli scorsi anni.

Sono riuscita ad assistere a tanti eventi, incontrando personaggi famosi e meno famosi, già al Salone ti può passare accanto Donato Carrisi e mentre pensi "io questo l'ho già visto", ti giri per l'autografo ma lui è sparto.. 
Ti capita  che mentre sei in fila nei bagni, proprio quando hai conquistato il posto per entrare, accanto a te, nel bagno degli uomini, c'è in fila Paolo Cognetti, l'autore del Premio Strega "Otto montagne", la scelta è dura, chiedergli una foto non mi sembrava il caso, così ho deciso di accedere al bagno!

Mentre passi vicino all'Arena bookstock senti un urlo da stadio, è per  Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano dei Maneskin, autrice di un libro di poesie presso l'arena  che è strapiena! 

 Ma ho avuto altre belle opportunità come quella di assistere all'evento con Loredana Lipperini, il mio mito degli anni settanta!



Subito all'ingresso sono stata avvicinata da due ragazze, vestite come le assistenti del festival, che mi hanno consegnato un volantino con l'augurio del direttore del festival, con la frase sessista pronunciata anni fa contro una giovane scrittrice Melissa Panarello. Sul momento non avevo compreso, sono rimasta perplessa, ma non potevo certo tornare indietro. Penso che molti di voi che seguono Striscia la notizia sapessero del misfatto, io non amo le polemiche che fanno. 

La frase è terribile, anche se è stata rivolta 20 anni fa, volgare, sessista e denigrante, tuttavia non capisco perché è stata sollevata solo oggi, invidia tra colleghi che vogliono prendere il suo posto? In ogni caso le dimissioni sono un atto dovuto perché consapevolezza o no, la frase è stata pronunciata e il compito degli scrittori è di allargare gli orizzonti, non di chiuderli.

Detto questo, credo che la fiera sia una delle più belle degli ultimi anni.

Si è aggiunto un nuovo padiglione chiamata OVAL, più piccolo rispetto agli altri ma più ampio e spazioso che si raggiunge dall'esterno. Sono state aggiunte delle bellissime sale esterne: Magenta e Bianca. 

È stato creato un bel spazio esterno, una bella fila di tavolini e sedie, protetti da gazebo, dove sedersi per riposarsi o mangiare.

Gli stand che sicuramente hanno attratto la mia attenzione sono stati:  

Aboca, con un piccolo giardino all'interno della fiera, un angolo di natura in linea con le loro pubblicazioni.





Ippocampo tra canne di bambù dal sapore giapponese e giardini segreti.


Quest'anno ho tralasciato le grandi case editrici e ho scelto di guardare quelle piccole e devo dire che non sono rimasta delusa. 

Ho fatto nuove belle conoscenze con amiche virtuali del gruppo di Facebook e un incontro nuovo con la direttrice di una piccola realtà editoriale "Concavalle" che vi presenterò nei prossimi giorni. 

Ho comprato tanti libri e camminato tanto ma ne è valsa la pena.


PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.