lunedì 11 giugno 2018

Donne che leggono

Carissime amiche ed amici del blog
mi piace quando lavoro al pomeriggio, così ho la mattina libera per scrivere sul blog. 

Mi sono svegliata presto e sono andata a camminare per oltre mezz'ora sulla ciclabile del borgo antico dove abito, da una parte c'è una statale sulla quale sfrecciano, come schegge impazzite, le auto, dall'altra parte una vegetazione selvaggia, naturale che compensa e riempie per metà i  polmoni di aria buona.

Al rientro stanca e sudata, ho ripreso a camminare dopo tre anni in cui ho subito varie interventi alle ginocchia, ho dovuto riposarmi, così ho deciso di leggere un po'.

Frequento un bellissimo gruppo di lettura presso la biblioteca di Mantova. Lei è un guru della lettura, scova piccoli capolavori tra tutte le case editrici, conosciute o meno, tra tutti gli autori, italiani e stranieri, e cosa che più le invidio: ricorda tutti i titoli ed autori!

Anch'io leggo molto, non come lei, lei lo fa per lavoro, anche, ma non ricordo i titoli, oppure li ricordo alla mia maniera, storpiata, ad esempio ho letto un romanzo davvero potente, intimo, suggestivo e maledettamente reale, nel proporlo al gruppo ho detto: appunti di un naufrago, c'ero quasi vicina, il titolo corretto era Appunti di un naufragio di Davide Enia.

Ritornando alla conduttrice del gruppo, Simonetta, al termine delle nostre impressioni sul libro scelto, ci ha condotti in biblioteca per consigliarci dei libri da leggere. 

Risultato ho portato a casa 4 libri da leggere, più quelli che già mi eri ripromessa di leggere a giugno, più le recensioni...

Sul divano, che ha accolto la mia stanchezza mattutina, ho deciso di leggere Cani Selvaggi di Helen Humphreyes, suggerito da Simonetta. 

Ebbene, non sono riuscita a scollarmi dal divano, ho dovuto terminarlo. Tutto e subito. 
La storia narrata non poteva aspettare. Un romanzo duro, forte, come lo è la vita, come lo è la vita dei cani selvaggi,  alla fine anche la nostra vita è selvaggia.

Adesso mi sento svuotata, una sensazione che mi assale quando leggo un romanzo talmente bello, che la mente non riesce a staccarsene, e sono passate solo poche ore.
Non posso prendere un altro romanzo ed iniziarne la lettura. Non riesco, la mente è avvolta nei personaggi, devo chiedergli tante cose. Non posso fare nemmeno la recensione. devo aspettare qualche giorno.

Questa sensazione di mancanza. di vuoto che ti prende lo stomaco quando termini un bel libro a voi capita? Come vi comportate?

Un abbraccio a tutti voi che mi leggete e a tutti coloro che fanno parte dei lettori fissi.

mercoledì 6 giugno 2018

Tenebre di Elia Gonella


Carissime amiche ed amici del blog eccomi anche oggi con voi.

Vorrei segnalarvi una nuova uscita nella casa editrice Las Vegas edizioni, una raccolta di racconti noir ambientate nella notte.

Raccolta di storie indicatissime per questo periodo estivo, quando la nostra mente è più rilassata e non vuole impegnarsi con romanzi troppo lunghi. 

Il titolo è : TENEBRE di Elia Gonella.

Adatto anche a chi viaggia in treno o in autobus, è perfetto, un libro veloce, con il giusto grado di terrore per tenervi svegli durante il tragitto mattutino, come un caffè forte, molto forte. 

Non mi resta che augurarvi buona lettura . 

Maria Lucia

Scheda libro
Autore: Elia Gonella
Titolo: Tenebre
Casa editrice: Las Vegas Edizioni
Pagine 128

Sinossi
Notte. Tornata in città per seppellire il padre, una ragazza trova il suo appartamento infestato da presenze più oscure dei cattivi ricordi. Un uomo rivede un amico d’infanzia e scopre che entrambi sono ancora rinchiusi nello stesso labirinto. Un bambino sogna di incontrare il suo idolo, un campione di boxe, fino a quando il buio gli rivela la sua vera natura. Ai confini della periferia, sette torri di cemento – ciò che resta di un futuro fatiscente – stanno per conoscere il tritolo.
Nell’ora più nera escono allo scoperto scarafaggi dalla corazza lucida, l’occhio di una civetta prigioniera, le zanne di un cane randagio. Nel buio brillano i tasti di un clarinetto mai suonato, la lama di un pugnale, giocattolo per bambini crudeli. Basta un piccolo bagliore, e le tenebre della memoria si squarciano. Ne escono sussurri e grida, tutti gli addii mai pronunciati, i lamenti degli amori spezzati, degli amici rinnegati.
Dieci storie ambientate nel cuore della notte, dieci personaggi soli davanti alle loro paure più profonde.

martedì 5 giugno 2018

L'isola di Corentin di Cristiano Pedrini


L'isola di Corentin 
di 
Cristiano Pedrini

recensione di Ferlisi Maria Lucia

A 19 anni hai tutto dalla vita, sei giovane, pieno di speranze e di vita, Corentin lo sa bene, anche se è rimasto solo, prima la perdita dei genitori, poi del nonno, adesso gli rimane solo la speranza, anche se spesso vacilla. 

Abbandona tutto, lascia la sua città per recarsi in un luogo di ricordi, una piccola eredità lasciata dal nonno, una libreria all'interno di un battello ormeggiato nella Senna nel quartiere Quai delle Tuileries, da cui si intravede il Louvre. 

Una libreria specializzata nella vendita di fiabe, proveniente da tutto il mondo, suo nonno l'ha chiamata Monet Verde, un piccolo gioiello che galleggia nella Senna.

Corentin si rifugia in questo quartiere, dove incontra persone che lo sostengono e l'aiutano, soprattutto nel suo sogno, ha scritto un libro e sogna di diventare famoso. Ma non è facile, le librerie rifiutano il romanzo. Corentin non si scoraggia ed accetta un lavoro, dovrà fare da modello per un noto pittore: Flavie Cosse'.
  E come pensa di realizzarla? Cosa, insomma...come vuole ritrarmi. < Desidero solo catturare la luce che riesce a preservare tua figura ciò che la circonda» rispose candidamente Flavie 
Questo incontro è determinante per il ragazzo, attraverso la pittura Corentin comprende se stesso, Flavie lo libera da tante paure e soprattutto lo aiuta ad accettare quella parte di sé che rifugge, che non vuole accettare. 

Flavie lo aiuta ad aprirsi e a smettere di usare la sua isola dove escludere la realtà che lo circonda,  Corentin deve allargare il suo cuore alla realtà e alla consapevolezza di sé. 

 Corentin deve accettarsi e amarsi, l'unica via per combattere ed affrontare la realtà esterna.

Lui ama Bastien, un suo compagno di classe. 
Chissà ora come stava Bastien… Probabilmente aveva finito con il dimenticarsi di quel ragazzetto timido e scostante che a quel semplice gesto aveva risposto con la paura dandosela a gambe e a distanza di mesi le cose non erano cambiate poi molto, anzi, sentiva quei suoi punti deboli erano intatti, ancor anzi, di più, mitigati dalla pericolosa illusione che aver incontrato sulla sua strada persone come Colberte Madame Touillerie l’avrebbe messo al riparo  da spiacevoli conseguenze del suo carattere spiacevoli conseguenze del suo carattere.
Accettare il proprio corpo che si mette a nudo per essere ritratto lo porta alla consapevolezza del suo amore ed alla accettazione della sua diversità. Riuscirà adesso a ritrovare il suo amore Bastien?

La scrittura di Cristiano Pedrini ancora una volta mette in luce un amore contrastato dai dubbi, dalla paura, dalla mancata apertura mentale delle persone che non accettano gli amori arcobaleno. 

Il personaggio di Corentin  esprime in pieno le difficoltà che si incontrano lungo la strada, ma non solo, la battaglia più dura d'affrontare è sempre verso se stessi. Non è facile accettarsi, comprendere che si ama una persona dello stesso sesso. 
Ci vuole tanta forza interiore, solo in questo modo puoi affrontare la realtà esterna.

Con uno stile garbato ci conduce nell'isola di Corentin con delicatezza per arrivare alla crescita personale del personaggio, tra pennellate e libri di favole.

Un romanzo che affronta un tema delicato come l'amore tra due ragazzi, ma la scrittura di Cristiano è sempre attenta, leggera  degna di un romanzo rosa.

Un romanzo avvolto nei colori, nei sogni e nelle speranze che ci regala una storia di fiducia e superamento dei limiti di ognuno di noi.

Un romanzo d'amore e d'ottimismo, di emozioni e di formazione, di fiducia e di scelte.


SINOSSI
Corentin ha la sua isola, quel luogo sicuro nel quale si protegge dal mondo, dove non lascia entrare nessuno. Scrive romanzi e sogna un grande domani, che tarda ad arrivare, visto il suo straziante passato e il suo faticoso presente . Le sue giornate trascorrono tra il Monet Verde, la libreria galleggiante sulla Senna, lasciata in eredità dal nonno e il suo girovagare per le vie di Parigi.Corentin, seppur abbia la forza di superare e osare, è chiuso nel suo mondo, nella sua isola fino all'incontro con Flavie, un noto pittore che lo aiuterà a uscire allo scoperto e a osare rimettendo in discussione ciò che vuole mostrare di sé agli altri.La vita, l'amore, l'arte, la cornice romantica Parigina, i sogni e le speranze…Tutto sarà trascinato dalla ruota di un destino che porterà i due a riscoprire se stessi, mostrando la bellezza delicata di quei giorni che sembrano scaturire dalle pagine di una fiaba tinta dai colori della speranza.


SCHEDA LIBRO
Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: Corentin
Casa Editrice:Amazon Media EU
Pagine: 200

lunedì 4 giugno 2018

Amiche di salvataggio

Carissime amiche ed amici del blog
mi ha molto colpito la morte della scrittrice e giornalista Alessandra Appiano.
Morire per propria volontà mi lascia sempre sgomenta. 

Osservare il viso sorridente della foto che circola sul web, ma anche quella che ricordiamo in vari salotti televisivi, non traspare traccia di malessere, e non comprendi il suo gesto.

Il viso è dolce, sorridente e garbato, come nei suoi interventi. Una donna che credeva nella lotta per e con le donne. Un'autrice che ha fatto dell'amicizia solidale ed empatica, con le donne, la sua bandiera. 

Alessandra era la portavoce delle donne e della loro amicizia. 

Donna Moderna ne ha testimoniato più volte i suoi interventi, sempre a favore delle donne. Come i suoi libri.

 Una donna che aveva le amiche di salvataggio, non solo quelle scritte nel libro, le aveva nella realtà.,ma il suo malessere è stato più grande del suo ideale, è stata avvolta da questa spirale che non ti lascia respiro, non ti lascia speranza, non ti lascia più sorrisi.

 Questo male sottile, poco compreso, non lascia scampo, non riesci più a vedere il lato positivo, non vedi la luce ed i colori, e come una spirale che ti avvolge, ti stritola e non lascia passare nulla di positivo, le amiche aiutano, le persone vicine pure, ma se la spirale si è stretta troppo attorno al tuo corpo, difficilmente le parole di chi ti è vicino ti arrivano.

Dicono che un attimo prima di porre fine alla propria vita, si diffonda nel corpo e nella mente, una calma ed una pace infinita, mi auguro che sia stato così anche per te Alessandra, permetti il tono confidenziale, ma eri una di noi, una donna che credeva nell'amicizia.

Portati, nel luogo dove andrai, questa pace e diffondi i sorrisi e la garbatezza come hai sempre fatto.
Un abbraccio Alessandra

Difendete angoli di sana  frivolezza,  evitate di immedesimarvi troppo nei ruoli, giocate al gioco della meravigliosa ragazza che vi immaginavate di diventare. Date spazio ai personaggi dell’immaginario infantile, quando il lieto fine delle fiabe sembrava sempre possibile. Ogni giorno scrivete sulla vostra agenda: e visse felice e contenta.

Non smettete mai di credere nel potere salvifico della solidarietà femminile. E non dimenticate mai che la cura più efficace contro i radicali liberi e lo scoramento improvviso sono le amiche di salvataggio. Per sentirsi invitati alla festa della giovinezza non occorre un baby fidanzato (o peggio un baby spogliarellista) ma una coetanea con cui ridere e sdrammatizzare. Ammettere con ironia le proprie magagne  (fisiche e non) è il più bel mazzo di mimose da mandarsi ogni giorno. Non appassisce e profuma di allegria.

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.