mercoledì 10 maggio 2023

Alba de Cespedes, una scrittrice dimenticata

 



Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini 

Alba de Cespedes nacque a Roma 11 marzo 1911 e morì a Parigi il 14 novembre del 1997, di fatto era cittadina cubana e per ottenere quella italiana a soli quindi anni sposò il conte Giuseppe Antamoro, da cui ebbe un figlio, ma separandosi nel 1931.

 Fu scrittrice, poetessa ma anche partigiana con il nome di Clorinda, scrisse anche testi per il teatro, il cinema e la televisione. Crebbe in una famiglia benestante dalle idee progressiste e liberali,  la madre era romana, il padre un ambasciatore cubano.

Iniziò a scrivere da ragazza e a 24 anni pubblicò la prima raccolta di racconti brevi. Il suo primo romanzo NESSUNO TORNA INDIETRO fu pubblicato nel 1938, il regime fascista ne ostacolò la pubblicazione, in quanto la protagonista del libro è una donna scaltra e indipendente, non in linea con la visione femminile della donna fascista, per fortuna l'editore Mondadori si oppose alla censura e pubblicò ugualmente il libro.

Il romanzo ebbe uhnj enorme successo anche all'estero, vinse il premio Viareggio nel 1939, ma la scelta della giuria del premio venne annullata in quanto Alba De Cespedes non solo non aveva ritirato la tessera fascista ma era stata anche in carcere per le sue idee in opposizione al regime.

Durante la seconda guerra mondiale partecipò alla lotta partigiana con il nome di Clorinda.

fondò nel 1944 una rivista MERCURIO nella quale scrissero autori come Moravia, Hemingway, Alvaro, Saragat, Aleramo e molti altri. Nel dopoguerra ebbe relazioni culturali con grandi nomi come Anna Banti, Maria Bellonci, Elio Vittorini, Aldo Palazzeschi , Corrado Alvaro e Vitaliano Brancati.

Con l'amico scrittore italo Calvino fondò un'associazione di amicizia italo cubana.

Nel 1952 collaborò con il settimanale epoca dove tenne la rubrica DALLA PARTE DI LEI, la collaborazione venne interrotta senza alcun preavviso il 3 marzo del 1960 da Enzo Biagi, in quanto decise di dare significative trasformazioni al settimanale.

Successivamente si dedicò alla stesura dei suoi romanzi. La sua bibliografia è vasta citerò i più significativi: Fuga, Dalla parte di Lei, Quaderno proibito, Il rimorso e La bambolona.

Scrisse anche per il cinema e la più importante sceneggiatura rimane Le amiche con la regia del grande maestro Michelangelo Antonioni, nel 1955.

Nel 1989 la Repubblica Cubana ha insignito Alba de Céspedes dell'Ordine Feliz Varela, la onorificenza più alta prevista da quel Paese, in riconoscimento della sua difesa della Rivoluzione e  l'attività di diffusione della cultura cubana

La sua biblioteca e le sue carte, per sua espressa volontà, sono state depositate presso gli Archivi Riuniti delle Donne, Corso di Porta Nuova, 32, Milano.

Una sua ampia biografia è riportata nel volume curato da Marina Zancan, edito dalla Mondadori, casa editrice che ebbe una lunga collaborazione editoriale con la scrittrice. 


Grazie a Wikipedia.



lunedì 8 maggio 2023

Génie la matta di Inès Cagnati

 

Génie la matta

di 
Inès Cagnati
impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Scheda
Autore: Inès Cagnati
Titolo: Génie la matta
Casa Editrice: 
Adelphi
Pagine: 184
Génie non è una donna, non è nemmeno una vittima di uno stupro, lei è solo una matta che vive ai margini del paese, in solitudine con la figlia, indossa stracci, riceve elemosina e sguardi  di pietà.

Dalla sua famiglia riceve solo odio e disprezzo, quando  ha saputo che è rimasta incinta dallo stupro l'ha ripudiata. Lei ha rovinato il buon nome della famiglia, ha accettato il frutto di quella violenza senza mai pensare di disfarsene. Non le passano soldi, non le danno da bere o da mangiare, e sanno che lei vive in uno stato di indigenza insieme con la bambina. Tutti sanno ma nessuno nuove un dito per aiutarla, le sputano addosso solo il disgusto di averla in quel paese.
A Génie poco importa lei è orgogliosa della sua scelta, ha  la figlia. 

Vivono di poco, ma la figlia, io parlante della storia, l'ama, immensamente, anche se non riceve carezze, anche se ha poco, ma il profumo delle marmellate fatte da lei, investe quella stanza, umida e malsana e per lei è il modo in cui la madre le dimostra l'amore materno. Sa chi sono i nonni, vivono agiatamente, ma a loro non pensano mai se non per deriderla e umiliarla, lei è la bastarda e Génie è la matta. 

Una matta che lavora e viene ripagata con l'elemosina di un pezzo di carne o di pane. 

Tutti in paese sanno, nessuno aiuta e quando la vita può portare un cambiamento ecco il destino che si accanisce...

Una storia ruvida e amara raccontata con delicato equilibrio, a tratti si ha la sensazione che sia una storia vera, non inventata.
La scrittura procede con lentezza perché l'anima di Mariè è colma di parole non dette e non ascoltate, di dolore, di amarezza, di solitudine, mai un accenno di  rabbia o rancore, affiora solo  la triste consapevolezza della durezza del destino che si accanisce senza mai regalarti una possibilità di riscatto.
Una storia da non perdere. 💛💛💛💛💛

Trama

Questo romanzo è la storia dell'amore, lancinante e assoluto, di una figlia, Marie, nata da uno stupro, per la madre, Eugénie detta Génie, che, ripudiata dalla famiglia e respinta dalla comunità dopo che ha generato una bastarda, si è murata nel silenzio e nella lontananza.

 Una madre che sa dirle soltanto: «Non starmi sempre tra i piedi», che raramente la abbraccia; una che tutti, in paese, bollano come matta e sfruttano facendola lavorare nei campi e nelle fattorie in cambio di un po' di frutta, di un pezzo di carne. 

Ma l'amore di Marie è impavido, indefettibile – va oltre il tempo. Con una scrittura di assoluto nitore, laconica e bruciante, a tratti intensamente lirica, Cagnati ci racconta una vicenda in cui, sullo sfondo di una terra aspra e inclemente, si intrecciano brutalità e tenerezza, strazio e rancore, lutto e incantamento, riuscendo a raggiungere un'essenzialità trasognata che sembra dissolvere la tragicità degli eventi.

sabato 6 maggio 2023

Le bugie non salvano nessuno di Monica Coppola

Le bugie non salvano nessuno 
di
 Monica Coppola

“Le bugie non salvano nessuno” è un romanzo che parla di una famiglia in cui si usano le bugie per proteggere se stessi e gli altri. Per questo la piccola Anna passerà l’infanzia senza sapere perché suo fratello è sparito improvvisamente e tutti fanno finta di niente. Ma Anna non ci sta e una volta cresciuta si va a cercare le risposte.

SCHEDA

Autore: Monica Coppola

Titolo: Le bugie non salvano nessuno

Casa editrice: Las Vegas Edizioni

Pagine: 180 

Trama

Anna è solo una bambina quando suo fratello Enzo sparisce: intorno a questo mistero comincerà a ruotare tutta la sua vita. All’assenza del fratello maggiore si somma un complicato rapporto con una madre ossessiva e anaffettiva e con un padre apatico. E così durante l’adolescenza Anna si lega a Lara, una ragazza spregiudicata poco più grande di lei, e ai pochi adulti che le prestano attenzione. Ma il mistero della sparizione del fratello continua a tormentarla, e un po’ alla volta Anna comincia a scoprire i segreti familiari custoditi per anni dai genitori. "Le bugie non salvano nessuno" è un romanzo di formazione, ambientato nella periferia torinese tra gli anni Ottanta e Novanta, che racconta il percorso e l’evoluzione di Anna, da bambina a giovane donna, nel tentativo di sopravvivere alle verità nascoste degli adulti.

BIOGRAFIA
Monica Coppola è al suo terzo romanzo. È una lettrice vorace sia di libri sia di persone. Ha una passione per le storie di famiglie ed è un indagatrice instancabile dei vuoti che queste possono creare.


   
 

mercoledì 26 aprile 2023

PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI SALSOMAGGIORE

 



PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI SALSOMAGGIORE

I Edizione

L’Associazione Parma OperArt APS, con il patrocinio del Comune di Salsomaggiore-

Terme, annuncia la prima edizione del “Premio Letterario Città di Salsomaggiore Terme” in occasione del Centenario delle Terme Lorenzo Berzieri ed incluso in tutte le iniziative 2023 di “Sinestesia fra le arti”.

Il premio letterario si rivolge a scrittori, scrittrici, Case Editrici ed è dedicato ai libri editi di narrativa di qualsiasi genere letterario. Sono ammessi solo libri editi nel triennio 2020/2023.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 27 agosto 2023

Una giuria d’eccezione valuterà i testi e sarà così composta:

Presidente di giuria

Valerio Varesi, giornalista e scrittore

Vive in provincia di Parma e lavora alla redazione bolognese di Repubblica. Laureato in

filosofia a Bologna con una tesi su Soren Kierkegaard, è autore di quindici romanzi noir

con protagonista il commissario Soneri della questura di Parma interpretato da Luca

Barbareschi in 14 puntate televisive della serie “Nebbie e delitti” andate in onda su Rai2.

Autore eclettico, ha scritto anche romanzi storico-politici riuniti nel volume “Trilogia di una

Repubblica”. Varesi è tradotto anche in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania,

Olanda, Turchia Polonia e Romania.

Giuria:

Claudio Ardigò, critico letterario;

Luca Ponzi, giornalista RAI e scrittore;

Vive a Fidenza, in provincia di Parma. Giornalista prima alla «Gazzetta di Parma», ora alla sede RAI dell'Emilia Romagna, ha raccontato alcuni degli episodi di cronaca più importanti degli ultimi anni, dal crack Parmalat al rapimento del piccolo Tommaso Onofri.

 Ha pubblicato Mostri normali. Storie di morte e d’altri misteri, una raccolta di cold case avvenuti in Emilia Romagna dagli anni ’70 a oggi. I suoi ultimi due libri sono Favole di fiume e L’umanità che cura.

Giorgio Lambri, capocronista della “ Libertà” di Piacenza e scrittore; Manuela Bartolotti, giornalista della “Gazzetta di Parma”, critica letteraria e storica dell’arte.

Tutte le info, il bando di concorso e la scheda di partecipazione a questo link:

https://www.parmaoperart.com/premio-letterario-citta-di-salsomaggiore



giovedì 20 aprile 2023

La ragazza della Repubblica di Chiarastella Campanelli

 L A RAGAZZA DELLA REPUBBLICA DI CHIARASTELLA CAMPANELLI


Scheda libro

Autore: Chiarastella Campanelli

Titolo: Tina Anselmi

Casa editrice: Graphofeel

Pagine: 160

Trama

 La vita, appassionante come un romanzo, di Tina Anselmi, la prima donna a diventare ministro della Repubblica italiana, una figura straordinaria nella politica italiana di quei tempi. 

Energica, schietta e coraggiosa, non si tirò indietro di fronte a prove durissime, come quella di annunciare alla famiglia la morte di Aldo Moro.

Cattolica convinta, improntò la sua attività politica al rispetto della laicità dello Stato. Lottò per la parità salariale delle donne con fermezza e totale indipendenza di giudizio.

Consapevole che sarebbe stata la fine della sua carriera politica, accettò di presiedere la Commissione d’Inchiesta sulla P2, anteponendo il bene comune a ogni altra considerazione.

Conservò intatto per tutta la vita l’amore per la natura, per la semplicità e per la trasparenza. Interpretò concretamente i valori di quella democrazia che considerava una preziosissima e fragile conquista.

Nel progredire delle pagine, il lettore ha la possibilità di immergersi nella storia pubblica e privata di Tina Anselmi, condividendone il coraggio e le tumultuose tempeste personali.

Desideriamo chiudere affidando lo spazio finale alle parole di Chiarastella Campanelli, l’autrice del libro:

Tina era una persona ottimista e lungimirante. Aveva fiducia in un domani migliore. Questo la rendeva battagliera e forte.Teneva molto alle giovani generazioni, a farle crescere con una coscienza attiva e saggia. 

Per lei la memoria era fondamentale. L’animo nobile era la sua cifra distintiva. Trovava concretezza nell’accoglienza e nella tolleranza verso l’altro. Anche di chi la pensava diversamente da lei.

In uno sforzo di comprensione capiva che ognuno a suo modo ha qualcosa da dare e che questo è un arricchimento personale.

mercoledì 19 aprile 2023

La Cucina Incantata

La cucina incantata

Autori

Silvia Casini - Francesco Pasqua  - Raffaella Fenoglio

Dopo il successo de La cucina incantata, il libro di ricette dei film di Hayao Miyazaki, il volume torna in una versione aggiornata, con le illustrazioni di Manuel Terriaca e l'aggiunta di un ultimo lungometraggio, che va a completare l'opera del famoso regista giapponese. 

lLa cucina incantata illustrata. Le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki. Ediz. illustrata : Casini, Silvia, Fenoglio, Raffaella, Pasqua, Francesco: Amazon.it: Libri



lunedì 17 aprile 2023

Equilibri di Silvestra Sorbera



Scheda
Titolo: Equilibri
Autore: Silvestra Sorbera
Pagine: 200
La giornalista Silvestra Sorbera chiude con questo settimo volume la trilogia aperta con Ciccannina e seguita da Neve d’Aprile

Ancora una volta a Porto Scogliera, ancora una volta in zona rossa, il commissario dovrà chiudere il cerchio puntando tutto sulle dichiarazioni di Valerio, il suo primo fidanzato trasferitosi in Germania  che in Ciccannina torna a Porto Scogliera che chiudere i suoi affari.

Livia sarà in bilico tra il lavoro e la vita privata e ancora una volta dovrà cercare di incastrare i pezzi del puzzle che ha in mano.

TRAMA:

L’Italia è in zona rossa e il commissario Livia nella sua Porto Scogliera ha da poco arrestato il primo cittadino e parte della giunta.

Le indagini proseguono a rilento e Livia sente addosso il peso delle responsabilità più che mai.

Come un funambolo dovrà riuscire ad arrivare dall’altra parte senza cadere tenendo in piedi tutto. Vita sentimentale compresa.

L’AUTRICE:

Silvestra Sorbera

Classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi.

Ha iniziato la sua carriera presso il quotidiano La Sicilia per poi proseguire le sue collaborazioni con diversi giornali siciliani.

Dopo il trasferimento in Piemonte ha lavorato per l’emittente televisiva Telesubalpina, per il magazine sportivo Sprint&Sport.

Attualmente collabora con il webzine Unadonna e scrive per il sito generalista Notizie.it, cura il webzine Gocce di Spettacolo ed è responsabile della comunicazione di alcune case editrici nonché editor, correttore di bozze e coach letterario, cura la comunicazione di diversi autori per case editrici e autori auto-pubblicati.  È inoltre autrice di gialli, romance e racconti.

Per la serie “Il commissario Livia” ha pubblicato il racconto lungo “La prima indagine” (tradotto in russo), il romanzo  “I fiori rubati”, “Castelli di sabbia”, “Le quattro stagioni del Commissario Livia” “Ciccannina” e “Neve d’Aprile”. I romanzi della serie sul commissario Livia sono stati oggetto di studio da parte di diverse Università straniere. Nello specifico la dottoressa Maria Donata Tirone ha scritto diversi saggi sulle nuove scrittrici italiane, sui personaggi femminili e le donne poliziotto scritte da penne rosa.

 Nel 2019 la serie del commissario Livia è stata oggetto di studio all’interno del congresso: “Scrittrici italiane inedite nella querella femminile: traduzioni in altre lingue, prospettive e bilanci”.

Per la serie “Simone e la rana” ha scritto  nel  2013  la  favola “Simone e la rana: viaggio nel bosco magico”, nel 2017 “Simone e la rana: viaggio nel castello stregato” e nel 2018 “Simone e la rana: Viaggio tra i pianeti”. Tutte le favole sono state realizzate con la collaborazione del figlio Simone, classe 2011 e inserite all’interno di alcuni siti a stampo montessoriano.

Nel 2013 pubblica il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction” testo che riprende in parte la tesi di laurea precedente pubblicata sul sito ufficiale dell’autore Andrea Camilleri.

Nel 2018 il saggio “L’Allieva tra letteratura e fiction”.

Nel 2014 pubblica i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera”.

Nel 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio” e il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 20218 la commedia romantica “Numeri, amore & Guai”.  Nel 2019 il romance “Un errore perfetto”, nel 2020 “Più che amici” per la Butterfly edizioni. Nel 2021 una raccolta di racconti con la casa editrice Blitos e il romanzo “Martina”

Con la collega Mariantonietta Barbara scrive i romanzi “Amiche per caso”“10 ragazzi per me” e “Un cuore ballerino”.

Ha vinto per ben quattro volte il concorso “Racconti dal Piemonte” organizzato dalla casa editrice Historica, nel 2004 ha vinto il primo premio per un concorso avente come tema l’amore e ha partecipato alla realizzazione dell’antologia Veglia i cui proventi sono stati devoluti a delle associazione benefiche che si sono occupate della ricostruzione di Amatrice dopo il terremoto del 2016.

Nel 2022 vince il concorso della Land Editore con una racconto di genere regency, nel 2023 vince due concorsi della Pav Edizioni, uno avente come tema l’amore e il secondo la libertà. A febbraio del 2023 pubblica un racconto con la Rudis Edizioni.

Ama la cucina con grande gusto per il palato e disgusto per gli occhi.

Un marito paziente e due figli intraprendenti che si chiamano come i protagonisti dei suoi libri principali le riempiono le giornate fornendole la giusta dose di antistress.

 

 

 

 

 

LA SERIE

 

La serie sul commissario Livia è composta da sette volumi: Commissario Livia la prima indagine (tradotta in russo), I fiori rubati, Castelli di sabbia, Le quattro stagioni del commissario Livia (una raccolta di quattro racconti dal doppio valore simbolico. Parliamo infatti del quarto romanzo della serie pubblicato l’anno in cui la famiglia della scrittrice si allargava passando da tre a quattro con la nascita della figlia Livia), Ciccannina, Neve d’Aprile e adesso Equilibri.

La serie, di sui si occupata la professoressa Maria Donata Tirone scrivendone diversi saggi sulle autrici di oggi e sui giallo declinati al femminile, ha veduto nel mondo più di 20.000 (ventimila) copie ottenendo consensi e successi anche dai critici.

 


 


 

mercoledì 12 aprile 2023

II edizione del Premio Letterario SquiLibri per Racconti Lampo


 II edizione  Premio Letterario 

SquiLibri 

REGOLAMENTO

 II Edizione Premio Letterario SquiLibri Per Racconti Lampo La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie indice la II edizione del Premio Letterario SquiLibri per Racconti Lampo. 

 ART. 1 - DESTINATARI Il concorso è rivolto a tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto la maggiore età in data 1° gennaio 2023. 

 ART. 2 – QUOTA D’ISCRIZIONE È prevista una quota di iscrizione pari a 15 euro, da versarsi presso: Banca di Credito Cooperativo Abruzzese Cappelle sul Tavo - Filiale di Santa Teresa di Spoltore (Pe) - IBAN: IT09E0843477430000000201206 Nell’intestazione occorre inserire “Associazione Promozione Sociale Macondo” mentre nella causale la dicitura “Premio Letterario SquiLibri” e il nome e il cognome del partecipante (Es. Premio Letterario SquiLibri Mario Rossi)

 ART. 3 – ELABORATI Si partecipa inviando un unico racconto a tematica libera di propria produzione, edito o inedito, in lingua italiana, anche già premiato in altri concorsi, di massimo 5000 caratteri spazi inclusi.

 ART. 4 – MODALITÀ E SCADENZA DI PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI Inviare l'elaborato in forma anonima (non deve essere firmato e non deve contenere i dati dell’autore) all'indirizzo premiosquilibri@gmail.com. I formati accettati sono .doc / .odt / .docxAllegare nell’email la ricevuta dell'avvenuto versamento e un file con le generalità dell'autore (nome, cognome, data di nascita e indirizzo di residenza) e i propri recapiti. L'invio del materiale è consentito fino alle ore 24.00 del 14 maggio 2023. 

 ART. 5 – PREMI Primo classificato: Targa di Merito + 500 euro (al lordo delle imposte) Secondo classificato: Targa di Merito Terzo classificato: Targa di Merito La Scuola Macondo – l'Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione n. 3 borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli. I finalisti e i vincitori saranno avvisati per tempo del giudizio della giuria. La presenza dei vincitori è obbligatoria e conditio sine qua non per l'attribuzione del premio. 

 ART. 6 – GIURIA La giuria sarà composta da: Marco Marrucci Kristine Rapino Giampaolo Rugo Francesca Scotti Paolo Zardi Il giudizio della giuria sarà inappellabile e insindacabile.

 ART. 7 – CERIMONIA DI PREMIAZIONE La cerimonia di premiazione si terrà in un fine settimana di giugno, nell’ambito del Festival SquiLibri organizzata dal comune di Francavilla al mare.

ART. 8 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ Ogni Autore, per il fatto stesso di partecipare al Premio, dichiara la paternità e l’originalità delle opere inviate e del loro contenuto e autorizza il trattamento dei suoi dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/2003. Gli organizzatori del Premio non rispondono di eventuali plagi o violazioni di legge. Gli autori dei racconti finalisti o vincitori, in caso di pubblicazione di suddetti racconti, si dovranno impegnare a far comparire sulla quarta di copertina e/o su un’apposita fascetta la loro provenienza dal Premio Squi-libri. 

ART. 9 – PRIVACY In base alla vigente normativa sulla privacy, gli indirizzi e i dati personali dei partecipanti verranno utilizzati esclusivamente ai fini del Premio, per comunicazioni inerenti al Premio e alla Scuola Macondo – l'Officina delle Storie.

 ART. 10 – DIRITTO D’AUTORE E PUBBLICAZIONE È in facoltà dell’organizzazione pubblicare in eventuali antologie i testi inviati, premiati e non, senza obbligo di remunerazione, ma con l’obbligo di indicare chiaramente l’autore; la proprietà letteraria rimane sempre e comunque dell’autore. 

ART. 11 – INFORMAZIONI SUL PREMIO Tutte le informazioni sull’andamento del concorso saranno costantemente aggiornate sulla pagina Facebook del Premio (https://www.facebook.com/SquiLibriFestivaldelleNarrazioni) e sul sito del Premio (https://www.squilibrifestival.it/)

 12 – ALTRE NORME La partecipazione al concorso implica l’accettazione integrale del presente regolamento, senza alcuna condizione o riserva. La mancanza di una sola delle condizioni che regolano la validità dell’iscrizione determina l’automatica esclusione dal concorso letterario. Per informazioni potete contattare il numero 3201775781 o scrivere all'indirizzo email premiosquilibri@gmail.com




giovedì 6 aprile 2023

Come trasformare l'infelicità in bellezza letteraria: Una minima infelicità di Carmen Verde

 
Una minima infelicità 

                                                                                        di  Carmen Verde

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Scheda Libro

Autore: Carmen Verde
Titolo: Una minima infelicità
Casa editrice: Neri Pozza bloom
Pagine: 156

Annetta è una donna il cui corpo è rimasto esile e piccolo come una bambina e cresce come tale in simbiosi con la madre eterea, elegante, bella e alta.
Sul suo corpo che non vuole crescere pendono due figure femminili che destinano la sua vita in una eterna fanciullezza con due spade di Damocle sopra la testa: essere folle come la nonna o puttana come la madre.
Lei rivive le tappe della vita della madre attraverso le vecchie foto conservate in quella casa troppo grande per lei rimasta sola.
Rivede il padre, lavoratore instancabile nel negozio storico di tessuti.
Rivede la nonna Adelina, folle ma dolce
Rivede Clara Bigi. la domestica che mandava missive infamanti contro la madre.
Rivede LEI, Sofia Vivier, una madre scomoda e infelice.
<<L'infelicità è irragionevole. C'è chi ne è oppresso già dalla nascita e chi, sopperendo alla mancanza di predisposizione naturale, rimane così a lungo a contemplarla in sua madre da arrivare a sentirne nella pelle gli spini.>>

L'autrice Carmen Verde al suo esordio debutta con un meraviglioso romanzo. Lo stile limpido, elegante, ricercato e intenso aiutano il lettore a divorare la storia e restare incantati da come l'autrice, pur parlando di dolore, ne fa prevalere  bellezza struggente e leggera. 
Annetta questa donna che ha avuto l'ostinazione di non crescere,  per restare sempre  bambina all'ombra della madre che assiste e sorregge, che prende per mano, che  culla e infine  ne diventa la madre.
In questo romanzo il dolore sparisce per lasciare posto allo sguardo amorevole della figlia nella casa chiusa agli altri che sanno solo giudicare senza riuscire a penetrare le anime belle come lei, Adelina e Sofia la madre.
L'infelicità è anche  armoniosa e leggiadra.

Un romanzo che merita di essere in lista per il Premio Strega e che invito voi tutti/e a leggere.
Valutazione💝💝💝💝💝
Trama
Una minima infelicità è un romanzo vertiginoso. Una nave in bottiglia che non si può smettere di ammirare. Annetta racconta la sua vita vissuta all’ombra della madre, Sofia Vivier. Bella, inquieta, elegante, Sofia si vergogna del corpo della figlia perché è scandalosamente minuto.

Una petite che non cresce, che resta alta come una bambina. Chiusa nel sacrario della sua casa, Annetta fugge la rozzezza del mondo di fuori, rispetto al quale si sente inadeguata. A sua insaputa, però, il declino lavora in segreto. È l’arrivo di Clara Bigi, una domestica crudele, capace di imporle regole rigide e insensate, a introdurre il primo elemento di discontinuità nella vita familiare. Il padre, Antonio Baldini, ricco commerciante di tessuti, cede a quella donna il controllo della sua vita domestica. Clara Bigi diventa cosí il guardiano di Annetta, arrivando a sorvegliarne anche le letture.
La morte improvvisa del padre è per Annetta l’approdo brusco all’età adulta. Dimentica di sé, decide di rivolgere le sue cure soltanto alla madre, fino ad accudirne la bellezza sfiorita. Allenata dal suo stesso corpo alla rinuncia, coltiva con ostinazione il suo istinto alla diminuzione.
Ogni pagina di questo romanzo ci mostra cosa significhi davvero saper narrare utilizzando una lingua magnifica che ci ipnotizza, ci costringe ad arrivare all’ultima pagina, come un naufragio desiderato. Questo libro è il miracolo di una scrittrice che segna un nuovo confine nella narrativa di questi anni.

mercoledì 5 aprile 2023

Sacro Amor Profano di Lodovica San Guedoro

 

Sacro Amor Profano 

di 

  Lodovica San Guedoro


Scheda Libro

Autore: Lodovica San Guedoro

Titolo: Sacro Amor Profano

Casa editrice: Les Flâneurs Edizioni 

Pagine: 158

Proposto da Franco Cardini al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«Mi sono deciso a proporvi Sacro Amor profano, lavoro di una nobildonna italiana dal cognome che farebbe invidia a Guido Da Verona, ma che non è uno pseudonimo. Accintomi a leggiucchiare il manoscritto in un pomeriggio domenicale di quelli in cui, potendo, si ama oziare in poltrona col gatto sulle ginocchia e un bicchiere a portata di mano, mi sono scoperto con sorpresa ad appassionarmi alla lettura. 
Non dirò, non dico, non voglio dire che sia “nata una stella”. Ma non mi è dispiaciuto uno stile forse talora un po‘ troppo letterario, tuttavia qua e là etereo e mordace, lieve e corrosivo, aulico e semplice. Un po‘ ingenuo forse: ma chissà…? Il libro di una «scrittrice in esilio» in molti sensi, desueto forse ma dotato di intensità espressiva ed emozionale. Propongo questa autrice all’edizione 2023 del Premio Strega per la sua sorvegliata immaginazione, il suo serio artigianato e la sua fedeltà ai valori modesti ma anche eterni della non necessariamente grande, tuttavia vera e buona letteratura.»
Trama
La dimensione dell’amore, esplorato in ogni sua tappa evolutiva, dal conforto di un sentimento che sboccia al disincanto amaro di chi ha visto sfiorire troppe rose, è l’oggetto di indagine di questa raccolta di racconti. 

La penna dell’autrice dipinge con delicato acume e raffinata ironia personaggi ora sbarazzini ora maestosi, collocandoli all’interno di atmosfere distanti tra loro, dalla melanconia partenopea al fascino delle metropoli europee, trascinando il lettore, fra vertigini creative e picchi di razionalità, in un viaggio nei meandri delle emotività indisciplinate, in cui si smarrisce il confine fra l’arte e la vita. 

Brevi storie intense, che disvelano la poetica sentimentale di Lodovica San Guedoro in tutta la sua limpidezza.

lunedì 3 aprile 2023

Quattro galline di Jackie Polzin

Quattro galline 
di
 Jackie Polzin 

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

La trama del romanzo si basa essenzialmente sulle cure che una donna presta al suo piccolo pollaio realizzato in un quartiere povero del Minnesota. Il pollaio diventa un piccolo microcosmo in cui la signora di mezza età cerca di comprenderne i movimenti associandoli all'esistenza umana. 
Inizia a dare un nome e a osservale, ne comprende la personalità e da un nome a ognuna, c'è Hennepin County  la gallina alfa, Gam Gam è timida,  aspetta sempre che le altre abbiano finito di mangiare prima di farlo lei,  Gloria è lenta mentre Testanera è casinista.
La storia continua descrivendo alla perfezione il pollaio, come si pulisce, quale cibo dare, come comprendere se stanno bene o no.
Il romanzo continua così per 200 pagine, la scrittura è chiara, perfetta, piacevole, ma non è sufficiente per definirlo un grande best seller, non ho ritrovato, nella scrittura dell'autrice, l'ironia necessaria per rendere più viva la lettura, rimane la malinconia ma appiattisce la storia.
Il fatto di aver usato le galline per rendere la similitudine  con l'umanità maggiormente divertente non è sufficiente, i capitoli scarni e brevi peggiorano la dinamica della storia e ne mostra l'inconsistenza.

 Non tutto ciò che è straniero è accettabile. 

La decantata ironia, citata da alcuni scrittori recensori, non la trovo e sarebbe stata necessaria per elevare il romanzo, in questo modo è solo una storia piatta e insignificante, utilissima come manuale per allevare galline.

Valutazione: 💛

 SCHEDA LIBRO
«Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull'assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C'è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia). «Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l'unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).

Autore: Jakie Polzin

Titolo: Quattro galline

Casa Editrice; Einaudi

Pagine: 200

TRAMA

Quattro galline: la vita, nient'altro che la vita. «Nell'occhio della gallina è custodita la verità del mondo. La gallina non pensa, sa. Doveva arrivare il romanzo sulla migliore e più derisa amica dell'uomo» (Niccolò Ammaniti). «Le colombe di Mercè Rodoreda, i pavoni di Flannery O' Connor e le galline di Jackie Polzin, tutti volatili letterari che sanno raccontare le donne, i loro pensieri intimi e le loro assurdità. Un romanzo che sotto l'ironia e la lingua ben misurata cova speranze e perdite, un universo umano sodo e compatto» (Giulia Caminito). «Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull'assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C'è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia). «Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l'unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).



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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.