La trama del romanzo si basa essenzialmente sulle cure che una donna presta al suo piccolo pollaio realizzato in un quartiere povero del Minnesota. Il pollaio diventa un piccolo microcosmo in cui la signora di mezza età cerca di comprenderne i movimenti associandoli all'esistenza umana.
Inizia a dare un nome e a osservale, ne comprende la personalità e da un nome a ognuna, c'è Hennepin County la gallina alfa, Gam Gam è timida, aspetta sempre che le altre abbiano finito di mangiare prima di farlo lei, Gloria è lenta mentre Testanera è casinista.
La storia continua descrivendo alla perfezione il pollaio, come si pulisce, quale cibo dare, come comprendere se stanno bene o no.
Il romanzo continua così per 200 pagine, la scrittura è chiara, perfetta, piacevole, ma non è sufficiente per definirlo un grande best seller, non ho ritrovato, nella scrittura dell'autrice, l'ironia necessaria per rendere più viva la lettura, rimane la malinconia ma appiattisce la storia.
Il fatto di aver usato le galline per rendere la similitudine con l'umanità maggiormente divertente non è sufficiente, i capitoli scarni e brevi peggiorano la dinamica della storia e ne mostra l'inconsistenza.
Non tutto ciò che è straniero è accettabile.
La decantata ironia, citata da alcuni scrittori recensori, non la trovo e sarebbe stata necessaria per elevare il romanzo, in questo modo è solo una storia piatta e insignificante, utilissima come manuale per allevare galline.
Valutazione: 💛
SCHEDA LIBRO
«Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull'assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C'è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia). «Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l'unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).
Autore: Jakie Polzin
Titolo: Quattro galline
Casa Editrice; Einaudi
Pagine: 200
TRAMA
Quattro galline: la vita, nient'altro che la vita. «Nell'occhio della gallina è custodita la verità del mondo. La gallina non pensa, sa. Doveva arrivare il romanzo sulla migliore e più derisa amica dell'uomo» (Niccolò Ammaniti). «Le colombe di Mercè Rodoreda, i pavoni di Flannery O' Connor e le galline di Jackie Polzin, tutti volatili letterari che sanno raccontare le donne, i loro pensieri intimi e le loro assurdità. Un romanzo che sotto l'ironia e la lingua ben misurata cova speranze e perdite, un universo umano sodo e compatto» (Giulia Caminito). «Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull'assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C'è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia). «Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l'unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).
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