lunedì 18 ottobre 2021

La quercia dell'orfano di Cristiano Pedrini

 La quercia dell'orfano

di

Cristiano Pedrini


SCHEDA LIBRO

Autore: Cristiano Pedrini 

Genere: Narrativa 

 Pagine 255 

Pubblicato con Youcanprint 

SINOSSI

La vera nobiltà si acquista vivendo, e non nascendo…

L’abbazia di Saint-René d'Angers, sorge da secoli sulle colline che circondano il villaggio di Sainte-Eulalie, forse a voler proteggere quel luogo della Francia centrale dove il tempo sembra essersi fermato. La Reverenda Madre Antoinette e le sue consorelle attendono con gioia l’arrivo di René Fontaine. Ventuno anni prima, era stata proprio la donna a trovarlo in fasce sotto una quercia in una fredda mattina di novembre. 

René oggi è uno dei modelli più famosi e richiesti di Francia, ma nonostante il suo successo è rimasto un ragazzo con i piedi per terra ed ora pensa sia giunto il momento di trascorrere alcuni giorni di vacanza nel luogo dove venne ritrovato, sperando di scoprire qualcosa di più sui suoi natali. 

In quel soggiorno, il giovane incontrerà molte persone: Maxime, un intagliatore del legno, Martin de Rohan, appartenente ad una nobile famiglia della regione, e un solitario e misterioso lupo che sembra seguirlo ovunque, quasi a volerlo proteggere dal suo stesso passato che potrebbe emergere di colpo, travolgendolo. Queste presenze renderanno la visita di René assai diversa da quella che aveva immaginato, squarciando il velo che da sempre cela le sue vere origini. 

ESTRATTO

René chiuse la lettera e se la rimise in tasca. L’aveva aperta da poco, come aveva promesso ai suoi genitori, ed era felice che non fossero lì con lui in quel momento, altrimenti avrebbe mostrato loro emozioni che non sapeva nascondere. Si sfregò gli occhi lucidi tornando a fissare fuori dal finestrino dell’auto. Mille parole non avrebbero potuto descrivere il panorama che agli occhi di René era rimasto immutato, nonostante dalla sua ultima visita in quei luoghi fossero trascorsi undici anni. Aveva attraversato il piccolo paese di Sainte-Eulalie e ora percorreva la strada che risaliva la collina dove si affacciavano gli alti alberi, noci per la maggior parte, che, con i loro caldi colori autunnali, sembravano essersi raccolti per osservare il suo ritorno. Il loro foliage si offriva come solenne saluto, un semplice incanto che indusse René a credere di vivere in una sorta di favola. La sua fronte batteva in modo discontinuo sul finestrino. La strada era in parte sterrata, proprio come se la ricordava, e nemmeno la guida attenta del tassista era in grado di evitare che l’abitacolo sballottasse. Ma il giovane non sembrava preoccuparsene: aveva fatto di tutto per riuscire a tornare nei luoghi che lo avevano visto nascere, luoghi ben diversi dal mondo che in seguito lo aveva accolto e innalzato alle vette più alte della sua professione. L’auto svoltò all’ultimo tornante, e l’elegante sagoma dell’abbazia di Saint-René d’Angers si mostrò instillando nel cuore di René gli stessi sentimenti di sollievo e gioia che nei secoli addietro i pellegrini avevano provato nel trovarsi dinnanzi alle sue mura, dopo lunghi ed estenuanti cammini. Da semplice miraggio, l’abbazia si trasformava in un’oasi capace di mitigare le loro fatiche, una realtà che, varcato il portale d’ingresso scolpito nella pietra millenaria, era fatta di carità e accoglienza. Il taxi si fermò all’inizio del viale che portava all’ingresso dell’abbazia. René prese il borsone lasciato sul sedile accanto, scese e si avvicinò al finestrino anteriore per porgere il dovuto all’uomo di colore, che gli rivolse un sorriso compiacente. «Grazie ancora per il suo autografo. Quando stasera mia figlia lo vedrà, andrà in estasi e mi sommergerà di domande.» «Sono io che la ringrazio per essere venuto fino a qui. Sono luoghi un po’ fuorimano», ricambiò il ragazzo salutandolo. Quando si voltò il suo sguardo corse all’alto campanile, che con la sua mole massiccia e il tetto a punta sembrava capace di sorreggere il cielo terso di quella giornata novembrina. Era sempre stato attratto dalla semplicità di quegli edifici e da come sapessero fondersi in un perfetto insieme: la basilica con le sue tre navate, la torre campanaria e il monastero, uno dei più noti e pregevoli esempi d’arte romanica, che da secoli ospitava una piccola comunità religiosa. Camminò lungo il viale, scorgendo il taxi che si allontanava lentamente, e infine si fermò davanti al portale di legno massiccio che si ergeva come solido baluardo a protezione di quanto le mura di Saint-René d’Angers contenevano. I vecchi chiodi con la grande capocchia di ferro brillavano alla luce del sole, e René allungò la mano per sfiorarli. La loro superficie consumata dal tempo instillò in lui una strana sensazione, del tutto nuova, essendo abituato a essere a contatto con una realtà che imponeva la perfezione, una realtà che aveva sempre tentato di non subire, e grazie agli insegnamenti dei suoi genitori poteva ammettere a sé stesso di esservi riuscito. Si guardò attorno prima di sistemarsi il borsone a tracolla e premere il pulsante del campanello.

giovedì 14 ottobre 2021

Usi, consumi e tradizioni della carota.

La carota sicuramente è l'ortaggio più conosciuto e mangiato mette d'accordo bambini e adulti, grazie al suo colore arancione, che mette allegria nel piatto, e alla ricca proprietà di betacarotene, la famosa vitamina A.

La carota contiene fibra, vitamine, ferro, magnesio, rame, zinco, acqua, sali minerali e zuccheri, è un vero concentrato di energia con pochissime calorie, pensate solo 40 ogni etto, ecco perché sono sempre inserite nelle diete dimagranti.

Siamo abituati a conoscere le carote dal colore arancio, eppure esistono varietà rosse , bianche, viola, e addirittura nere,  incredibile vero? Ogni colore possiede proprietà nutritive differenti, l'arancione abbiamo detto il betacarotene,  il giallo è un concentrato  di luteina, importante per la vista,  il viola contiene il ricco antiossidante come i  flavonoidi , la carota nera è antibatterica, tutte possiedono ottime capacità coloranti.

Una carota al giorno toglie il medico di torno, infatti, contiene il falcarinolo ed è considerata un alimento antitumorale, il suo utilizzo costante aiuta a prevenire il tumore al seno, è anche un ottimo protettore dello stomaco, del colon, delle vie respiratorie e della vista.

Quanti di noi da piccoli mangiavano le carote per proteggere la vista? 

La carota sembra aver avuto origine nell'Afghanistan  e poi i suoi semi hanno raggiunto l'oriente e l'occidente adattandosi ogni volta alla diversità di terreno e mutando il proprio colore, si legge che la carota originariamente era solo nella colorazione viola, poi si è "scolorita" nei vari viaggi e ambienti climatici. Gli effetti benefici del consumo delle carote è davvero ampio

La presenza di fibre solubili e anche di una buona quota di fibre insolubili, permette alle carote di: aumentare la massa fecale, favorendo l'attività intestinale; aumentare lo stato di idratazione delle feci, migliorando così la consistenza delle stesse; esercita un’azione prebiotica, facilitando la crescita di batteri benefici nell’intestino; proteggere le mucose, sia quella gastrica che intestinale, dalle sostanze nocive ed irritanti presenti negli alimenti.  Quindi, se hai il colesterolo ed i trigliceridi alti, ricorda di consumare 2-3 carote crude prima di ogni pasto. Le fibre solubili presenti nelle carote, creeranno una patina gelatinosa sulla superficie dell’intestino, riducendo l’assorbimento del colesterolo e dei grassi presenti nel pasto.

Meglio evitare di mangiare troppe carote se si ha il diabete in quanto contiene zuccheri.

Il suo utilizzo è ampio e va dalla cucina all'uso fitoterapico e cosmetico.

In cucina è utilizzato sia crudo che cotto, come antipasto ma anche come dolce, ha un'incredibile varietà di ricette, la radice può essere utilizzata sia nella sua interezza , ma anche grattugiata, a Julienne, frullata, a rondelle...

Cosmesi

Da ragazza quando i mie capelli era lunghi e di colore castano chiaro usavo molto le carote per dargli dei riflessi dal colore arancio, un metodo semplice ed economico: frullavo un paio di carote, aggiungevo un cucchiaio di olio di oliva, amalgamavo bene il tutto fino a formare una pappetta omogenea e lo applicavo sui capelli, tenevo in posa, con un asciugamano vecchio, per almeno un'ora, quindi sciacquavo e facevo uno shampoo leggero. Vi assicuro che erano lucenti e con riflessi stupendi, sparivano dopo pochi passaggi, ma erano assolutamente naturali!

Avevo anche creato un'ottima crema colorata, dopo aver frullato una carota, anche solo mezza, raccoglievo il succo filtrato e aggiungevo alcune gocce nel palmo della mano insieme con un po' della solita crema idratante, il colorito del mio viso assumeva un aspetto "sano", di una che era appena stata al mare...era il fondotinta di chi crede nelle virtù naturali degli alimento, ma anche di chi ha pochi soldi in tasca.

Le carote in cucina.

L'utilizzo delle carote in cucina è davvero vasto, pertanto mi limiterò a darvi una ricetta per ogni portata.

Antipasto

Polpette di carota: frullate mezzo kilo di carote, leggermente scottate vi facilita, mettete in una terrina, aggiungete due uova, grana grattugiato, circa un etto, altrettanto di pane grattugiato, aggiungete sale pepe, un pizzico di zenzero e prezzemolo tritato, amalgamate bene e formate delle polpettine, potete friggerle in abbondante olio di oliva, oppure disponetele in una terrina,  su fondo adagiate la  carta forno e infornateli per 10/15 minuti come piace a voi la doratura delle polpettine. Servitele con delle fettine di formaggio di capra e sarà un antipasto sfizioso.

Primo

Mezze maniche al pesto di carote

Frullate  3 etti di carote già cotte, unite 1 etto  formaggio cremoso, un pizzico di zenzero. quando la pasta sarà cotta amalgamate bene la crema, quindi decorate con del prezzemolo tritato e delle mandorle tritate grossolanamente. 

Secondo

Frittele di carote e lenticchie

Frullate circa mezzo kilo di carote già cotte, unite 3 etti di lenticchie cotte, aggiungete 1 uovo e mescolate bene, se il composto risulta troppo morbido aggiungete del pane tritato, unite dell'erba cipollina tritata sottile e formate delle frittelle,  friggete o mettete in forno, servite con una misticanza sarò un secondo leggero e vegetariano.

Dolce

Di torte e tortine con la carote esistono diverse ricette, io di solito amo fare la classica torta alle carote con una piccola variante, il pistacchio.

Grattugiate 350 gr. di carote, se volte potete aggiungere qualche buccia di arancia o limone, per un profumo più intenso.  In una ciotola lavorate 3 uova con 2 h di zucchero, aggiungete lentamente la farina, 2 h, e 120ml di olio di semi, mescolate a lungo e unite una bustina di lievito, a questo punto potete unire la crema di carote e se vi piace, 1 h di pistacchi tritati bene, non dimenticate un pizzico di sale.

Mettete nel forno caldo a 180° per 30/35 minuti. Servite coperta di zucchero a velo!


Nel linguaggio dei fiori la carota rappresenta la felicità.


Le carote nella letteratura.

Le carote hanno dato anche vita a delle bellissime opere letterarie, come non ricordare:

Pel di carota, un classico della letteratura per l'infanzia scritto da Jules Renard.

Rosso malpelo, celebre novella di Giovanni Verga

Aforisma di Cechov


Le carote negli usi delle medichesse

Nell'antica arte delle erbe anche la carota nascondeva delle proprietà magiche, indossare il fiore delle carote, meglio se selvatiche, aiutava la donna ad aumentare la capacità di concepire un figlio. Le antiche medichesse facevano indossare i fiori sul ventre della donna, nel  plenilunio,  questo le rendeva in poco tempo di essere in grado di restare incinte.

Si possono mangiare anche i semi, sembra che avessero lo stesso potere, non ci è dato sapere quanto ne mangiassero, per cui, non provate a farlo, se non dopo aver chiesto al vostro medico. Mangiare le carote durante l'allattamento ne aumenta la produzione.

Lo stesso si ripeteva per l'uomo i fiori venivano messi a contatto con il pene e la potenza e fertilità magicamente aumentava.

I fiori bolliti nel vino, sempre raccolti durante la luna piena,  aumentano l'eccitazione sessuale!


Non dimenticate per Natale di lasciare le carote davanti alla porta, le renne di babbo Natale sono stanche ed hanno bisogno di energia per riprendere il loro volo con il carico di regali.


Maria Lucia 


Mi è stato utile consultare: 

https://www.cure-naturali.it/articoli/alimentazione/nutrizione/carote-colorate-proprieta-e-usi.html

https://www.my-personaltrainer.it/benessere/carote.html

https://ricette.donnamoderna.com/idee-in-cucina/carote-proprieta-benefici-controindicazioni

lunedì 11 ottobre 2021

Premio Urania Edizione 2021


Premio Urania 

Edizione 2021 


 nuova edizione del premio Urania 

per il miglior romanzo di fantascienza italiano inedito.


Urania Mondadori bandisce la nuova edizione del premio Urania per il miglior romanzo di fantascienza italiano inedito. 

IL CONCORSO SI SVOLGERÀ SECONDO LE SEGUENTI NORME: 

1 Sono ammesse solo le opere in lingua italiana, inedite, mai pubblicate neppure parzialmente, né partecipanti ad altri concorsi nello stesso anno. I romanzi dovranno avere una lunghezza minima di 200 cartelle dattiloscritte e una massima di 300. La cartella dattiloscritta deve essere di 30 righe di 60 battute circa, fino a un massimo di 2000 battute, spazi inclusi. 

2 È consentito partecipare con una sola opera. 

3 Il contenuto dovrà essere strettamente fantascientifico. Non saranno accettate opere di fantasy o weird/horror. 

4 È ammessa la partecipazione di autori già pubblicati in “Urania” o collane a essa collegate.

 5 I romanzi dovranno essere inviati via posta al seguente indirizzo:

 PREMIO URANIA 2021 c/o URANIA - ARNOLDO MONDADORI EDITORE 20090 SEGRATE (MILANO) entro e non oltre il 30 novembre 2021. 

Vale la data del timbro postale. Non si accettano manoscritti e i dattiloscritti non saranno restituiti Le opere dovranno essere inviate in due copie e i concorrenti dovranno indicare chiaramente le proprie generalità e il domicilio, nonché il numero di telefono e l’indirizzo e-mail. 

Sarà cura della redazione comunicare a tutti i partecipanti, esclusivamente via e-mail, i nomi dei finalisti, che saranno anche pubblicati sul blog (www.uraniamondadori.it). Non saranno fornite ulteriori informazioni sulle opere in concorso. 

ATTENZIONE: per partecipare è indispensabile allegare al dattiloscritto il Certificato di Partecipazione (CdP) originale che si trova nelle ultime pagine dei fascicoli di “Urania” usciti in edicola nel 2020-2021 (triangolino al piede della pagina del colophon).

 6 Una giuria composta da esperti esaminerà i dattiloscritti, assieme alla redazione, e decreterà il vincitore, il cui romanzo sarà pubblicato su “Urania” nel 2022.

mercoledì 6 ottobre 2021

L'essenza del tempo di Brunella Giovannini

L'essenza del tempo

 di 

Brunella Giovannini

recensione di
Maria Lucia Ferlisi

A volte basta poco per cambiare la vita di una persona che fino a qualche giorno prima festeggiava felice i traguardi raggiunti. Un soffio e la vita cambia e ti pone altre prospettive e tu che hai il "tempo" tra le mani, un bene prezioso,  devi essere artefice del cambiamento.

Questo è il messaggio che l'autrice Brunella Giovannini ha voluto trasmettere ai lettori e lo fa con garbatezza, con gentilezza: come è lei nella vita di tutti i giorni. 

Le  piccole storie cesellate attorno a Ombretta , protagonista del romanzo, sono pillole di saggezza quella popolare, quella eterna e si riflette nei vari personaggi che ci regala attraverso la sua scrittura equilibrata ed elegante.

Possiamo definirla una piccola saga dal sapore padano con qualche intrusione partenopea per rendere il romanzo di ampio respiro e reale, e dove i sentimenti prevalgono.

Tutte le storie sono collocate alla perfezione, una dietro l'altra,  per poi arrivare al finale per ricongiungersi. 

Una storia di emozioni, di solidarietà, di  sentimenti e affetti che vi consiglio di leggere.

Scheda libro

Autore: Brunella Giovannini

Titolo: L'essenza del tempo

Casa editrice: Leucotea

Pagine: 182

Sinossi

Abbiamo tutti la presunzione di tenere saldamente tra le mani le redini della vita, ma ciò che deve accadere, accadrà, con o senza il nostro benestare. Ombretta non avrebbe mai immaginato che nel giorno del suo ventitreesimo compleanno un grave incidente le avrebbe sconvolto l'esistenza. Da quel momento, solo il tempo e gli affetti l'aiuteranno ad accettare la sua nuova condizione. 

Dopo tanti anni, il destino riporta sulla sua strada un amico di vecchia data e tra i due si manifesta finalmente quel sentimento rimasto sopito da sempre. Insieme iniziano a programmare il domani auspicando tanta serenità, ma una nube scura minaccia il futuro.



lunedì 4 ottobre 2021

Vittoria Aganoor, una grande poetessa dimenticata.

Vittoria Aganoor
una grande poetessa dimenticata. 
Un’altra grande poetessa di cui non risulta alcuna traccia nei libri di letteratura  sicuramente è Vittoria Aganoor.

Vittoria Aganoor è nata a Padova il 26 maggio del 1855 e morì a Roma nel  , il padre Edgar era un conte di origini armene per cui insieme con le sorelle ebbe una vita agiata. I suoi  studi furono di formazione classica con il noto maestro giacomo Zanella e sotto la sua guida iniziò a comporre delle liriche e nel 1876 pubblica il suo primo saggio poetico.

Luna, i bei tempi andati

sempre mi stanno in cor

quando al tuo dolce albor

gli occhi volgea.

Laghi, montagne e prati

diffusi di seren

nel candido tuo sen

scorger credea.

Scorger credea la danza

d' alati abitator.

Oh come sogna il cor

quando è contento!

[p. XIV]

Triste, deserta stanza,

cupo cinereo mar

ora quel tuo m' appar

disco d' argento.

Ed or coi rai bagnati

di memore dolor,

Luna, il tuo mesto albor

seguo pel cielo. [1]

 Nello stesso anno si trasferisce a Venezia ma trascorre lunghi periodi a Padova per continuare i suoi studi con il maestro, inizia anche una forte corrispondenza con il poeta Domenico Gnoli e riesce a pubblicare una sua lirica nella riovista  letterario dell’amico poeta. Nel frattempo morì il padre e a lei toccò prendersi cura della madre malata. Aveva un carattere chiuso e le lue poesie riflettevano malinconia. 

“Estremamente garbata e piacevole all'esterno, nascose sempre il suo carattere tormentato e depressivo, che trovava sfogo, invece, in alcune sue liriche in cui si parla di incomunicabilità, desiderio di morte e di potenza, desiderio di libertà dalle regole e costrizioni del vivere civile. Si occupò per lunghi anni della madre, cui era legata da un forte legame affettivo, e solo dopo la sua morte, nel 1899, cominciò a pensare ad un proprio percorso di vita autonomo.”

Anche Benedetto Croce ebbe parole lusinghiere per le poesie di Vittoria, peccato che il suo perfezionismo e la sua timidezza le impedirono di pubblicare tutte le sue opere, molte sono rimaste chiuse nei suoi quaderni e lette solo a pochi amici.

Orgoglio mio, dunque a sopir non vali

Questo che il cor tormenta

Pensier, cui serva io torno?

Dunque non sai più vincere?

Dunqe ogni possa è spenta?

E tanto forte io t' ho creduto un giorno!…

Un superbo mortal, che te non cura

Nè sa quanto m' ha offeso;

Ecco a chi ceder sai!

E soffri ch'ei mi soffochi

Sotto l' ingiusto peso

D'una pietà che non gli ho chiesta mai?

Nel 1901 si sposò a Napoli un deputato dalle origini nobili: guido Pompilj e con lui si trasferì a Perugia. La sua felicità e l’amore per il marito migliorarono il suo carattere e si rifletté anche nelle sue opere che diventarono meno malinconiche e il tema dell’incomunicabilità viene abbandonato.

Purtroppo la vita coniugale che la rende felice dura poco e nel 1910 si ammala di un tumore e durante un tentativo di operazione muore l’otto maggio, il giorno successivo, a poche ore dalla morte della moglie, il marito si toglie la vita con un colpo di pistola alla tempia.

Ecco l’elenco delle sue opere:

I cavalli di San Marco, Venezia, Stab. Tip. C. Ferrari, 1892.

A mio padre. Versi, Venezia, Stab. Tip. Lit. C. Ferrari, 1893.

Leggenda eterna, Milano, Treves, 1900.

Nuove liriche, Roma, Nuova Antologia, [1908].

Poesie complete, a cura e con introduzione di Luigi Grilli, Firenze, Successori Le Monnier, 1912; successiva edizione, premessavi una lettura tenuta dall'autrice al Collegio Romano, Firenze, F. Le Monnier, 1927.

Nuove liriche, a cura di John Butcher, Bologna, Nuova S1, 2007.

Lettere e carteggi:

Lettere a Domenico Gnoli, 1898-1901, per la prima volta edite a cura di Biagia Marniti, Caltanissetta, Roma, Sciascia, 1967.

Lettere a Giacomo Zanella (1876-1888), a cura di Adriana Chemello, Mirano, Eidos, 1996.

Lettere scelte di Vittoria Aganoor ad Antonio Fogazzaro, a cura di Brunone De Toffol, Mansue, Comune, Biblioteca comunale, 2002.

Aganoor, la brezza e il vento, corrispondenza di Vittoria Aganoor a Guido Pompilj, a cura di Lucia Ciani, Bologna, Nuova S1, 2004.

Vittoria Aganoor, Almerigo da Schio: lettere (1886-1909), a cura di Lucia Ciani, S.l., Ribis, 2005.



Notizie tratte da:

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_Aganoor

https://www.lib.uchicago.edu/efts/IWW/texts/htmlfiles/A0001-T003/

mercoledì 29 settembre 2021

Game Day di Federica Tronconi

tutti i lettori segnalo questo sport romance di Federica Tronconi, un romanzo scorrevole e piacevole che leggerete con piacere.

                                                    Game Day di Federica Tronconi 

 Titolo: Game Day

 Autore: Federica Tronconi 

Editore: ode edizioni

 Genere: sport romance 

 Pagine: 170 

Prezzo ebook: € 2.99 Prezzo cartaceo: € 12.99

Sinossi: 

La sezione sportiva non era certo ciò che si aspettava Stefania. Dopo anni di gavetta desiderava il salto, invece si ritroverà a seguire il campionato e la squadra della sua città. Oltre alla forte delusione dovrà affrontare Andrea Castaldi... l'uomo dell'anno. 

Lui è tutto ciò che lei odia... o forse no. Si ritroverà così a dover compiere per l'ennesima volta una scelta tra ciò che vuole e ciò che deve. Estratto: Cammino nel tunnel che collega lo spogliatoio al parquet di gioco. Una lunga penombra in cui l’unica fonte di luce sono dei piccoli e deboli neon che stanno facendo gli straordinari. 

È un tragitto breve, ma che ogni volta che lo percorro mi costringe, per diversi motivi, all’introspezione, a chiudermi nel silenzio: nel pre-partita, durante gli allenamenti, nell’intervallo del match. 

Penso a quante benedette volte ho calpesto quel pavimento: almeno cinque al giorno escludendo gli extra. Noi giocatori lo consideriamo il grande “contenitore” dove finiscono i nostri segreti, dove l’ansia spesso ti prende, dove sfoghiamo le frustrazioni e tutto rimane qui, in disparte, non pubblico. 

Biografia

Federica Tronconi è classe 1980, laureata allo IULM in Scienze della Comunicazione. Lavora nel mondo della comunicazione da quindici anni. Ha mosso i primi passi nel giornalismo locale e nazionale, per poi passare a Radio24 – Il Sole24Ore. Ha maturato esperienza in diverse agenzie di pr e comunicazione sul territorio nazionale. Ha lavorato per Giunti e Mondadori. Studia ed è appassionata della Parola, in tutte le due declinazioni: scrive per sé stessa e per gli altri (come ghostwriter). Attualmente è libero professionista in ambito marketing/comunicazione e editoriale. È ideatrice del progetto online L'ultima riga (www.ultimariga,it), da anni punto di riferimento per i lettori che vogliono condividere il piacere della lettura. Ha intervistato, tra gli altri, Ken Follett, Nicholas Sparks, Carlos Ruiz Zafron, Wilbur Smith, Veronica Roth, Lauren Kate, Pierre Lemaitre, Brian Freeman, Frank Ostaseski, Jean-Michel Guenassia. Gira i palazzetti dello sport d'Italia per vedere pallacanestro con in borsa sempre un libro

mercoledì 22 settembre 2021

Anna Guendalina Lipperini - Regina di Luanto

 

Anna Guendalina Lipperini

Regina di Luanto

Anna Guendalina Lipperini nasce a Terni il 22/02/1862 e morì a Pisa nel 1914. Quando si trasferì a Roma con la famiglia conobbe il vice console Alberto Roti che sposò, assumendo il titolo di contessa,  e con lui si trasferì a Firenze dove ebbe iniziò la  sua attività letteraria con il nome di REGINA di LUANTO, anagramma dei due nomi

Dopo la morte del marito nel 1898, si trasferì a Pisa dove  visse a lungo con il gioiellere  Alfredo Gatti per sposarlo solo  dopo 11 anni di convivenza.

collabora con diverse riviste letterarie tra cui La donna di Torino e scrive storie d'amore anche scabrose suscitando pettegolezzi, nella società di allora. Il suo primo romanzo s'intitola Acque forti, 1890.

Il racconto La scuola di Linda viene definito "un esempio di malcostume", mentre lei incurante delle maldicenze continua a far conoscere alle lettrici le donne italiane contemporanee, diverse dallo stereotipo desiderato,  amanti del sesso in una società mondana libera da falsi pregiudizi come nel suo romanzo Le virtuose.

Il suo romanzo più amato fu Il martirio libro in cui espone le difficoltà di un rapporto tra marito e moglie ormai finito, tenuto in piedi solo per la società ipocrita che non vuole spezzare un matrimonio senza più comprensione e amore.


La scrittura era chiara, audace ed esplicita, importante dal punto di vista femminile per capire l'identità di una donna colta dal punto di vista di un'altra donna, priva del pensiero maschile che le voleva solo madri di famiglia. 

Amava viaggiare e si recava spesso in Algeria e in Egitto.

Una donna coraggiosa che si batteva contro un mondo ipocrita e tradizionalista e con i suoi romanzi ha dato uno scossone mettendo in luce la realtà difettosa con il giusto linguaggio senza incipriamenti.

Femminista? Forse, sicuramente una donna vera che sapeva filtrare la realtà nella giusta luce.

Morì nel 1914 a soli 52 anni.

Titoli di alcune sue opere.

Acque forti (1890)
Salamandra (1892)
Ombra e luce (1893)
La scuola di Linda (1894)
Un martirio (1894)
Libera! (1895)
La prova (1896)
Tocchi di penna (1898)
Gli agonizzanti (1900)
La servetta (1901)
Il nuovissimo amore (1903)
Le virtuose (1910)
Per il lusso (1912)

Se volete leggere una suo racconto, nel 2012 Einaudi ha pubblicato : Passione,  nell'antologia Quello che le donne.

Ferlisi Maria Lucia

grazie a : https://it.wikipedia.org/wiki/Regina_di_Luanto

lunedì 20 settembre 2021

A est del Blu - antologia LGBT- autori vari

 Il lettore e scrittore Dario Ghiglino mi ha chiesto, ed io ho accettato con piacere,  di segnalare l'antologia  A EST DEL BLU,  nove racconti di autori vari con il tema LGBT.

Lo scopo, oltre che culturale, vuole essere il sostegno per alcune associazioni che vi elenco:

BALI RAINBOW COMMUNITY, un'associazione LGBT friendly con sede a Bali che si occupa di dare sostegno, soprattutto economico, alle persone che vivono con HIV / AIDS e non si possono permettere alcuni tipi di esami o ricoveri ospedalieri che in Indonesia, purtroppo, sono a pagamento.
RETE L’ABUSO, associazione italiana, dal 2010 sostiene le vittime di pedofilia, supportandole dal punto di vista legale e sociale.
Una piccola donazione simbolica a JOSHUA WONG, attivista per i diritti umani, attualmente prigioniero politico a Hong Kong per conto della dittatura cinese.
SUDENTS FOR A FREE TIBET (STF), un'organizzazione con sede a New York formata da tibetani rifugiati e con l'obiettivo di aiutare il Tibet a ottenere l'indipendenza.

Gli autori sono:
LA VERITÀ - Angelo Longoni
VIAGGIO IN MEDIO ORIENTE - Bruno Casini
A EST DEL BLU - Christiano Cerasola
MEMORIE IMPERFETTE DA SAN PEDRO SULA - Damiano Dario Ghiglino
IL RAGAZZO DI MONACO - Rosa Elena Colombo
LA BAMBOLA DI BANGKOK - Carlo Kik Ditto e Andrea Ventura
FRATELLANZA BALCANICA - Roberto Mauri
NOTTE ALHAMBRA - Andrea Mauri
COME LA NOTTE SENZA STELLE - Sara Coccimiglio

Un antologia con racconti di vario genere e lo scrittore stesso definisce: 

Dieci autori, nove racconti, un viaggio LGBT attorno al mondo, tra coming out, violenza, prostituzione e diritti negati. Fino a tornare alle radici, in Italia, dove tutto comincia e finisce.

Buona lettura a tutti voi.

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giovedì 16 settembre 2021

Concorso Letterario: Ceresio in Giallo

 Per tutti gli amici ed amiche che amano scrivere romanzi polizieschi, noir, gialli e thriller, ecco il concorso per voi. Punti di forza: non prevede nessun contributo di partecipazione, inoltre il premio  è in denaro. Importante anche la divisone dedicata ai giovani under 35.
Prendete il vostro libro dal cassetto e inviatelo entro le ore 12 del 15 ottobre2021. 
Leggete il regolamento e in bocca alla penna a tutti/e!!!

Concorso Letterario Internazionale 2021

Ceresio in Giallo


La ProLoco di Porto Ceresio indice il Concorso Letterario Internazionale Ceresio in Giallo 2021, composto da tre sezioni: 

a) ROMANZI EDITI gialli, noir, thriller e polizieschi;

b) RACCONTI INEDITI ambientati sui laghi di genere giallo, noir, thriller e polizieschi; 

c) ROMANZI INEDITI gialli/noir di indagine ambientati in località italiane. 

Il concorso, gratuito, vuole sostenere la scrittura in lingua italiana, la lettura e, al contempo, promuovere i territori dei laghi, il loro patrimonio ambientale, culturale, architettonico e le loro tradizioni. 

Il premio letterario è patrocinato e sostenuto dalla Comunità di Lavoro Regio Insubrica, patrocinato da Regione Lombardia, dall’Accademia della Crusca, dalla Camera di Commercio di Varese e da AIME Associazione Imprenditori Europei, con la collaborazione ed il sostegno di Comitato Premio Claudio De Albertis, Assicurazioni Generali Musajo Somma s.n.c. - Varese Città Giardino, Vox Libri, Il Gigante, Yop Comunicazione. 

La GIURIA del concorso è composta da rappresentanti dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia della letteratura della Svizzera italiana, da direttori di quotidiani, giornalisti, editor, scrittori, docenti, rappresentanti di sistemi bibliotecari italiani e svizzeri, gruppi di lettori e librai indipendenti. (

Allegato 1) REGOLAMENTO - Sezione Romanzi Editi - 

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE Possono partecipare le opere di narrativa gialla, noir, thriller, poliziesca in lingua italiana di autori viventi e maggiorenni, pubblicate tra il 1° gennaio 2019 e il 5 ottobre 2021 e provviste di ISBN. 

La partecipazione è gratuita. 

Sono ammesse più opere dello stesso autore. 

PREMI 

L’opera prima classificata riceverà il premio Regio Insubrica di Euro 1.500 

L’opera seconda classificata riceverà un premio di Euro 700 

L’opera terza classificata riceverà un premio di Euro 500 

Premio speciale “Giovani Autori” Comitato Claudio De Albertis (per scrittori fino ai 35 anni alla data della pubblicazione) di Euro 1.000 Premio speciale “Laghi” per il miglior romanzo che abbia una ambientazione anche parziale in una località di lago realmente esistente di Euro 300 - 3 - Il comitato organizzatore, di concerto con la giuria, si riserva di istituire ulteriori premi o menzioni speciali. La premiazione avrà luogo domenica, 8 maggio 2022, alle ore 15:00, a Porto Ceresio I premi saranno effettivamente attribuiti e consegnati solo se gli autori saranno presenti alla premiazione o assenti solo per giustificato motivo. Non sono previsti rimborsi spese. 

MODALITA’ DI INVIO E SCADENZA 

I romanzi editi possono essere inviati a scelta: a) in formato pdf a ceresioingiallo@gmail.com entro le ore 12.00 a.m. del 15 ottobre 2021, unitamente alla scheda allegata al presente bando debitamente compilata (Allegato 2) oppure b) in 8 copie cartacee, a mezzo posta, corriere o brevi manu, entro le ore 12.00 a.m. del 15 ottobre 2021 unitamente alla scheda allegata al presente bando debitamente compilata (Allegato 2) a: Segreteria Premio Ceresio in Giallo - ProLoco Piazza Bossi 1 c/o Centro socio ricreativo I-21050 Porto Ceresio (Va) Per gli invii farà fede la data del timbro postale. Nel caso dell’invio di copie cartacee, entro le ore 12.00 a.m. del 15 ottobre 2021 dovrà anche essere inviata la scheda allegata al presente bando debitamente compilata obbligatoriamente via email a ceresioingiallo@gmail.com 

DISPOSIZIONI 

Le opere inviate non verranno restituite. Le opere pervenute saranno esaminate dal comitato organizzatore per la verifica delle condizioni di ammissibilità al concorso. Il giudizio del comitato organizzatore è insindacabile e non sono ammessi ricorsi. Nella prima fase la giuria selezionerà 20 finalisti, 3 finalisti del Premio speciale “Giovani Autori” Comitato Claudio De Albertis e 3 finalisti per il Premio Speciale Laghi. Nella seconda fase verranno scelti i vincitori dei vari premi. Il giudizio della giuria è insindacabile e non sono ammessi ricorsi. I tre vincitori selezionati non sono esclusi dalla selezione per i Premi Speciali e viceversa. 

ACCETTAZIONE DEI TERMINI 

La partecipazione al concorso costituisce accettazione del presente regolamento nella sua totalità, compresi gli allegati. Non sono ammessi ricorsi. Per ogni altra informazione scrivere a ceresioingiallo@gmail.com



domenica 12 settembre 2021

Come affrontare la nostalgia con un romanzo: Il figlio del figlio di Marco Balzano

 Il figlio del figlio

 di 

Marco Balzano


Rcensione di Maria Lucia Ferlisi

Leggere il romanzo di Marco Balzano è come fare un tuffo nella nostalgia e nel rimpianto di tutti gli emigranti italiani  di chi lascia il proprio paese, già adulto, per dare un futuro migliore ai figli. Le valigie si riempiono, si portano poche cose con sè, si chiude a chiave la porta di casa con la promessa che presto tornerà. 

Ma il tempo decide diversamente e quella porta dopo alcune estati passate in compagnia, non si riapre più.

La casa al mare a Barletta di nonno Leonardo diventa il simbolo dell'estraneità. Prima per il figlio di Leonardo e poi per il figlio del figlio.

Leonardo, analfabeta ma grande lavoratore, con la moglie Anna, sono emigrati a Milano si costruiscono una vita di sacrifici continui  e ripongono  tutte le spera nze nel primo nipote laureato. Il nipote non ha ancora un lavoro fisso e continua a studiare. Partono insieme i tre uomini per decidere di cosa fare di quella casa, ormai in disuso e ammalorata, venderla o tenerla per aggrapparsi a dei ricordi che ormai svaniscono lentamente?

Un romanzo di ricordi e nostalgia per momenti dolci passati insieme a tutta la famiglia, una casa che si riempiva di nipoti e fratelli che il Nord ha rapito in cerca di un futuro migliore, ma è davvero così?

Barletta vecchia è un luogo magico di facce conosciute di accoglienza, di sorrisi e strette di mani, l'estraneo non esiste , tu fai parte di quella comunità, non sei un anonimo cittadino. 

Allora hai fatto bene ad allontanarti?

Domande impregnate di nostalgia che aiutano a comprendere meglio questo dolore che ti rapisce e ti immalinconisce,  non facendoti vivere il presente. Un romanzo consigliato a chi si tuffa crogiolandosi nel apatia della nostalgia. Nulla può spostare le lancette del tempo. 

Questo romanzo di Marco  Balzano è delicato e appassionante, con una scrittura garbata e leggera che quasi ti culla per farti assaporare le bellezze del sud. 

I ricordi s'intrecciano con i sapori e i profumi di Barletta vecchia e gioisci con nonno Leonardo per ogini singolo momento di una vita di felicità per le piccole quotidianità che la vita ci offre e che a volte non assaporiamo in tutta la loro pienezza.

Buona lettura


Scheda lettura

Autire: Marco Balzano

Itolo: IL figlio del figlio

Casa editrice: Sellerio.


mercoledì 8 settembre 2021

Segnalazione: 50 sfumature di caffè

 

50 sfumature di caffè




Segreti, curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo 

Sonda edizioni

scritto a tre mani
da
Francesco Pasqua Raffarella Fenoglio e Silvia Casini

Sinossi

«Il caffè è un piacere», diceva Nino Manfredi in un noto spot. Di più: è la coccola quando ci sentiamo scarichi, il rito per cominciare bene la giornata, il simbolo dello stare insieme. Tutto quello che c’è da sapere sulla bevanda per eccellenza: 50 curiosità, 50 modi di ordinarlo, 50 opere che lo hanno immortalato, 50 aforismi, 50 locali dove gustarlo (e come si dice in tutte le lingue del mondo). 50 percorsi gastronomico-culturali che abbinano una ricetta (non solo dolce!) a una canzone, un film e un libro. 

Infografiche, interviste a esperti, la lettura dei fondi di caffè, il galateo per assaporarlo, l’incredibile ventaglio di aromi, il tipo più adatto a ogni segno zodiacale, dimmi come lo bevi e ti dirò chi sei…

Scheda libro

Titolo:50 Sfumature di caffè

Autore: Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua

Casa Editrice: sonda Edizioni

Pagine: 256

Link per l'acquisto: 

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.