venerdì 11 ottobre 2019

La Rivoluzione - Le Chajim



          


La Rivoluzione - Le Chajim 

di
Roberto Fiorentini








Sinossi
LA RIVOLUZIONE – sequel di Le Chajim alla vita (Graphofeel) è il nuovo romanzo storico di Roberto Fiorentini. Ambientato nella Roma di fine Settecento vede ancora come protagonista l’ ebreo livornese  Avraham Mocada. Se nel primo libro era un ventenne ingenuo ora lo ritroviamo fervente giacobino inviato dalla Francia a Roma per svolgere una missione segreta. Deve scatenare una rivolta che obblighi Pio VI a lasciare la città perché si possa proclamare una Repubblica romana sotto il controllo del Direttorio. Avraham s'impegnerà a fondo trovandosi coinvolto in avventure ambigue e pericolose che vedono come protagonisti ufficiali francesi, ebrei del ghetto e donne dal fascino spregiudicato. Personaggi storici e altri di pura invenzione agiscono sullo sfondo della capitale in cui già era tragicamente emersa la questione ebraica, nel contesto di un radicale cambiamento dei costumi e della società.
“...Bisogna avere il coraggio di ammetterlo, non abbiamo capito la rivoluzione di cui siamo testimoni: a lungo l’abbiamo presa per un avvenimento. Sbagliavamo: essa è un’epoca... Sventurate le generazioni che assistono alle epoche del mondo”.
Joseph De Maistre. Lettera alla marchesa di Costa. 1794
Autore: Roberto Fiorentini
TitoloLa Rivoluzione - Le Chajim Vol. 2
Editore: Graphofeel Edizioni 
Pagine: 418

Roberto Fiorentini, romano, già docente di storia e filosofia nei licei, si è dedicato alla storia dell'antisemitismo, della Shoah e di Israele. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di storia, tra cui L'economia del mondo antico: la villa romana (Roma 2001) e ha curato la consulenza storica del volume di Guido Crapanzano Amadeo Peter Giannini Il banchiere che investiva nel futuro (Graphofeel 2017). Nel 2014 ha pubblicato, sempre per Graphofeel, il suo primo romanzo: Le Chajim. Alla vita.
Breve estratto 

CAPITOLO I

ESTATE DEL 1797La Storia non perdona gli sconfitti, nessuno si sarebbe ricordato di loro. Avevano perso. Il nuovo secolo che era alle porte non avrebbe più conosciuto rivoluzioni, la sorte degli oppressi era ormai segnata per sempre.«Cittadino Mocada in piedi! Hai ascoltato le accuse? Non hai nulla da dire?»Avraham ebbe un sussulto e uscì da quella specie di letargo in cui era caduto dall’inizio dell’udienza. Nella sala addobbata di vessilli e insegne cadde il silenzio, si alzò con lentezza dalla sedia e chiese con aria persa:«Su cosa, cittadino Presidente?»«Sui capi d’imputazione, è ovvio!», lo redarguì il giudice, irritato dal suo comportamento e dal gran caldo.«No, non ho nulla da dire».L’avvocato che lo affiancava, alzandosi in piedi, soggiunse precipitosamente:«Il cittadino Mocada si dichiara colpevole di tutti i reati contestati e si appella alla clemenza della corte».«Bene!», disse soddisfatto il magistrato, asciugandosi il sudore dalla fronte. «Questo ci semplifica il lavoro».A quelle parole il livornese alzò lo sguardo, fino a quel momento assente, e fissò la bandiera tricolore alle spalle dei giudici: una volta quel simbolo lo emozionava, gli provocava i brividi. Ora più nulla.«Che cosa fate ancora in piedi? Sedetevi cittadino!», intimò il magistrato dell’Alta Corte di Vendôme, che nel frattempo aveva iniziato a scrivere.«Giù!», disse a voce bassa l’avvocato tirandolo per la giacca. Avraham si sedette e abbassò lo sguardo, mentre una guardia apriva le finestre per far circolare un po’ d’aria e rinfrescare la sala.In cuor suo aveva deciso che se non fosse finito in mano al boia, quella sarebbe stata l’ultima volta che si faceva irretire dalle sirene della rivoluzione. Possibile che il Novantaquattro non gli avesse insegnato nulla? Arrestato, più volte picchiato e infine, un giorno di Termidoro[1] che neanche ricordava, era stato condannato a morte; sfuggito per miracolo alla ghigliottina, per più di un anno aveva percorso la Francia in lungo e in largo alla ricerca di un posto sicuro in cui nascondersi, sempre con la polizia del Direttorio[2] alle calcagna. Altre piccole scaramucce con il potere gli avevano dato la sensazione di contare ancora qualcosa; in realtà solo la fame, la paura e i rimpianti erano stati i suoi compagni di vita. Poi era bastato incontrare un amico, un fratello con cui aveva condiviso gli anni di Parigi, che gli proponesse una nuova avventura, gli prospettasse un’altra possibilità di cambiare il mondo ed ecco che, come un qualsiasi novellino, ci si era buttato a capofitto. I risultati? Neanche a dirlo, gli stessi di due anni prima: l’arresto, mesi di carcere e il processo. Se questa volta ne usciva vivo, sarebbe partito lasciando per sempre la Francia. Aveva deciso!«Cittadino Avraham Mocada, visti i capi d’imputazione, ravvisando la tua piena responsabilità dei fatti contestati, considerando la tua ammissione di colpevolezza e l’attenuante del ruolo secondario svolto nella cospirazione, oggi, quarto giorno della seconda decade di Messidoro dell’anno quinto[3] della Rivoluzione, questo Tribunale ti condanna alla pena di vent’anni di carcere duro».Ecco la sentenza. Sarebbe vissuto quindi. Non era più certo che fosse un bene: vent’anni di prigione erano un’eternità, altro che andarsene dalla Francia!Due guardie lo presero per le braccia e, quasi sollevandolo, lo spinsero verso la porta laterale che conduceva alle celle mentre le poche persone presenti all’udienza – chi erano? Perché erano lì? Se l’era chiesto in un momento di lucidità cercando qualche faccia conosciuta – uscivano lentamente dal portone principale che dava nel grande atrio d’ingresso al tribunale. Un uomo in particolare aveva attirato la sua attenzione: era seduto da solo nell’ultima fila delle sedie riservate al pubblico, non aveva fatto altro che prendere appunti durante il processo e quando i loro sguardi si erano incrociati, gli aveva rivolto uno strano sorriso. Era vestito con un soprabito scuro, un panciotto marrone e pantaloni neri; sulla sedia accanto a lui erano poggiati un alto cilindro e un magnifico bastone da passeggio che, ne era certo, nascondeva al suo interno una pregiata anima d’acciaio di Sheffield, affilata e micidiale. Insomma, un modo di vestire che Avraham conosceva bene: per ben due anni era stato il suo stesso abbigliamento.«Contento?», gli disse sottovoce una delle guardie che lo sospingeva. «Per un po’ avrai ancora la testa sul collo, ma non credo per molto… se ti ho capito bene sei uno che per natura i guai non li scansa, ne cerca sempre di nuovi!»Gli rivolse un sorriso triste; forse quella semplice guardia lo aveva capito meglio di tanti giudici e compagni di lotta. Ma l’Avraham alla ricerca di avventure apparteneva al passato, ora desiderava solo starsene in disparte da tutto e da tutti. Pensò ancora ai vent’anni da trascorrere in galera e si sentì mancare il respiro e le gambe: una stanchezza infinita lo assalì e dovette appoggiarsi alle braccia delle guardie che lo sostennero. Percorsero il lungo corridoio che nei giorni del processo aveva attraversato più volte; giunti davanti alla cella gli tolsero i ferri e, dopo averlo spinto all’interno, chiusero la pesante porta con violenza. Udì le quattro mandate, il tempo per accasciarsi supino sul pagliericcio e chiudere gli occhi stremato. Avrebbe voluto dormire, ma non vi riuscì; si ripresentarono ancora una volta i pensieri e le domande che gli avevano occupato la mente durante la prigionia, prima del processo: cosa sarà successo agli altri? Dopo l’arresto non aveva incontrato nessuno e durante gli interrogatori i poliziotti non gli avevano chiesto quasi nulla: forse erano già in possesso di tutte le informazioni sui congiurati e non avevano voglia di perdere tempo. Non gli chiesero neanche di confessare quale fosse stato il suo ruolo nell’organizzazione: il suo nome compariva negli elenchi della Società degli Eguali e ciò bastava.Già, la Società degli Eguali, quanto gli era piaciuto quel nome! Aveva aderito senza neanche leggere tutto il programma, gli erano bastate poche frasi che portava scolpite nella memoria:“La proprietà è la sorgente più importante di tutti i mali che pesano sulla società… Il sole brilla su tutti, e la terra non è di nessuno. Orsù, dunque amici miei, turbate, sconvolgete, buttate all’aria, questa società che non è per voi. Prendete, dove che sia, tutto ciò che vi abbisogna. Il superfluo appartiene di diritto a chi non possiede nulla. Sgozzate senza pietà i tiranni, i patrizi, il milione dorato, tutti gli esseri immorali che dovessero opporsi alla nostra felicità comune! La Repubblica degli Eguali, il grande asilo aperto a tutti gli esseri umani. Sono giunti i giorni della restituzione generale. Famiglie gementi, venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli”.

giovedì 10 ottobre 2019

Bando del Premio Letterario Nazionale "EquiLibri" - Edizione 2019




Carissimi amici e amiche tra poche settimane scade il concorso Letterario Nazionale "EquiLibri" 2019, vi consiglio di leggere attentamente il regolamento e di partecipare.

Vi sono diverse sezioni e scade per la precisione il 31 ottobre, quindi affrettatevi!

Come sempre un grande In bocca alla penna.






Bando del Premio Letterario Nazionale "EquiLibri" 
- Edizione 2019




Per opere edite (in formato E-book e cartaceo)
L’Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA” indice e organizza il Premio Nazionale Letterario "EquiLibri"
per opere edite in lingua italiana sia in formato cartaceo sia in formato E-book.
Il Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” si articola nelle seguenti sezioni:
A. Romanzo
B. Racconti
C. Saggistica
D. Poesia
E. Racconti e Narrativa per l’infanzia – ragazzi sino ai 14 anni
F. Fumetto/Graphic Novel
REGOLAMENTO
Art. 1: La Direzione Culturale, l’Organizzazione e la paternità del Premio sono gestite e curate 
dall’Associazione Culturale PIAZZA NAVONA, con sede in Via Abbiategrasso 92 Roma (Rm), cap 00135. 
Art. 2: Il Premio è rivolto agli Editori e a tutti gli Autori di cittadinanza italiana che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. 2
Art. 3: Sono ammesse opere edite a  tema libero scritte in lingua italiana. Le opere edite devono essere state  pubblicate – e possedere il proprio codice ISBN o ASIN - nel quinquennio precedente la scadenza del 
Premio (dal 1° gennaio 2014 ad ottobre 2019). 
Art. 4: L’iscrizione al Premio comporta la compilazione della Scheda di Partecipazione (Allegato A) e il 
pagamento della quota da versare tramite bonifico, alle seguenti coordinate bancarie: 
IT 30 T 02008 05242 000105196038 intestato ad ASSOCIAZIONE CULTURALE PIAZZA NAVONA. 
Nella Causale deve essere riportato: “Partecipazione Concorso Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 
2019” specificando la categoria/le categorie di partecipazione e se il libro è in formato cartaceo o E-book. 
In caso di opere collettive (due o più autori) l’utente partecipante al Concorso dichiara nel modulo di 
iscrizione di aver preventivamente condiviso la scelta di partecipare con gli altri Autori che a qualsiasi titolo 
abbiano diritto sull’opera. 
Art. 5: Il Premio si articola in sei sezioni, a tema libero: 
A. Romanzo (romanzo edito fino a 750.000 caratteri, spazi inclusi); quota iscrizione 20,00€ (Euro venti/00); 
B. Racconto (fino a 30.000 caratteri spazi inclusi) o raccolta di racconti (fino a 450.000 caratteri, spazi  inclusi); quota iscrizione 20,00€ (Euro venti/00);
C. Saggistica (fino a 750.000 caratteri, spazi inclusi); quota iscrizione 20,00€ (Euro venti/00); 
D. Poesia – Silloge edita (contenente un massimo di cento componimenti di non oltre 70 versi ciascuno); 
quota iscrizione 20,00€ (Euro venti/00);
E. Racconti e Narrativa per l’infanzia e ragazzi sino ai 14 anni: (racconto singolo fino a 50.000 caratteri, 
spazi inclusi; - raccolta di racconti, fino a 450.000 caratteri, spazi inclusi; - romanzi editi, fino a 550.000  caratteri, spazi inclusi); quota iscrizione 20,00€ (Euro venti/00). 
F. Fumetti/Graphic Novel: Non sono previste limitazioni del numero delle pagine. Per libro in versione 
cartacea si intende qualsiasi pubblicazione distribuita in libreria e/o in edicola, anche periodica, in cui  eventuali aspetti di serialità possano essere ricondotti a uno stesso personaggio (o a una stessa serie). 
Non sono ammesse al concorso opere di saggistica. Per libro in versione digitale si intende qualsiasi 
pubblicazione pubblicata e distribuita esclusivamente tramite circuiti digitali, piattaforme ed ebook, 
creati appositamente per piattaforme digitali. I volumi in versione digitale dovranno essere inviati 
all’indirizzo email piazzanavona2018@libero.it (quota iscrizione 20,00€ [Euro venti/00]). 
Ogni Autore può partecipare con una sola opera a sezione. La quota d’iscrizione è di 20,00€ (Euro venti/00) 
cui si devono sommare 5,00€ (Euro cinque/00) per ogni opera aggiuntiva da indicare nel Modulo di 
Partecipazione. Nel prezzo dell’iscrizione al concorso è compresa la “Blue Card”, la tessera di Socio 
sostenitore dell’Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA”. Ad ogni partecipante verrà data ulteriore 
conferma tramite e-mail dell’avvenuto pagamento. 
Art.6: I Soci dell’Associazione Culturale “Piazza Navona” con la tessera in corso di validità potranno 
partecipare al Concorso pagando una quota di iscrizione pari a 15,00€ (Euro quindici/00) cui si devono 
sommare 5,00€ (Euro cinque/00) per ogni opera aggiuntiva da indicare nel Modulo di Partecipazione. Nel 
prezzo dell’iscrizione al concorso è compresa il rinnovo della “Blue Card”, la tessera di Socio sostenitore 
dell’Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA”. Ad ogni partecipante verrà data ulteriore conferma tramite 
e-mail dell’avvenuto pagamento. 
Art. 7: Gli elaborati dovranno pervenire a mezzo posta tramite “piego di libri” o raccomandata entro e non 
oltre il 31 ottobre 2019 al seguente indirizzo: Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA”, Via Abbiategrasso 3
n. 92 cap 00135 Roma (Rm). L’Organizzazione non sarà responsabile di eventuuali disguidi e/o ritardi postali 
né del mancato reperimento dei partecipanti al Concorso per eventuali comunicazioni. 
Art. 8: Materiale da consegnare nel plico: 
PER OPERE IN FORMATO CARTACEO:
• Scheda di partecipazione al Premio Letterario Nazionale “PIAZZA NAVONA” compilato in ogni sua 
parte e firmato; 
• Breve presentazione dell’Autore; 
• N. 3 (tre) copie dell’opera, una delle quali deve essere firmata dall’Autore o dall’Editore che iscrive 
il proprio Autore; 
• Una copia dell’opera in format word o pdf (anche protetti) da inviare all’indirizzo e-mail 
piazzanavona2018@libero.it ad uso ESCLUSIVO della Giuria.
• Copia della ricevuta di pagamento della quota di iscrizione. 
PER OPERE IN FORMATO E-BOOK da inviare a piazzanavona2018@libero.it :
• Scheda di partecipazione al Premio Letterario Nazionale “PIAZZA NAVONA” compilato in ogni sua 
parte e firmato; 
• L’opera in formato pdf; 
• Breve presentazione dell’Autore; 
• Copia della ricevuta di pagamento della quota di iscrizione. 
Art. 9: Se l’opera è stata pubblicata in entrambi i formati (e-book e cartaceo), questa dovrà essere inviata 
nel formato della prima pubblicazione pena l’esclusione dal Premio. I plichi che pervverranno incompleti e/o 
diversamente da come riferito nell’art.7 non verranno ammessi al Premio. Si rammenta che per e-book si 
intende un’opera edita in tale categoria e formato e non una copia sostitutiva di un’opera in cartaceo. 
Anche in questo caso pena è la non ammissione al Premio. 
Art. 10: Gli Autori ed Editori accettando di partecipare al concorso cedono agli Organizzatori il diritto di 
utilizzare le opere e i loro nominativi con la sola finalità di garantire l’ottimale svolgimento del Premio. I 
suddetti, inoltre, sollevano gli stessi Organizzatori da qualsivoglia responsabilità e conseguenza 
pregiudizievole derivante da domande e/o pretese azioni formulate ed avanzate in qualsiasi forma, modo e 
tempo, anche per quanto riguarda il titolo dell’opera. Gli Autori egli Editori restano proprietari del copyright 
delle opere presentate. 
Art. 11: Nessun elaborato sarà restituito. Gli Autori o Editori sono liberi di scegliere - al momento della 
compilazione del modulo di adesione – se autorizzare o meno l’Organizzazione ad inviare, al termine della 
manifestazione (ovvero a seguito della cerimonia di premiazione), una delle tre copie delle opere pervenute
presso la sede legale dell’Associazione Culturale “Piazza Navona” per beneficenza all’Associazione “Annalisa 
Durante” costituitasi nel 2005 in risposta alla morte innocente della quattordicenne Annalisa Durante, 
avvenuta a Forcella il 27 marzo 2004 durante uno scontro armato tra esponenti di clan rivali.
Art. 12: La Giuria del Premio sarà composta da indiscusse personalità del mondo del Giornalismo, 
dell’Editoria e della Cultura italiana e internazionale. 4
Art. 13: Le Giurie selezioneranno n.3 (tre) opere finaliste per ogni sezione. Ai finalisti sarà data tempestiiva 
comunicazione in merito. Solo durante la Cerimonia di premiazione la Giuria renderà nota la classifica dei 
finalisti. Le decisioni della Giuria sono inappellabili e insindacabili. 
Art. 14: Consistenza dei premi: 
1° Classificato: Opera creata e realizzata dal Maestro d’Arte, scultore e ceramista salernitano Lucio De 
Simone e Promozione del libro vincitore (pacchetto comprendente intervista all’Autore che verrà poi 
pubblicata in rete e nei canali web dell’Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA”, recensione dell’opera, 
promozione sui social network); 
2° Classificato: Targa e pergamena personalizzata e recensione dell’opera diffusa in rete. 
3° Classificato: Pergamena personalizzata e recensione dell’opera diffusa in rete. 
A tutti i partecipanti del Premio che desiderano prender parte alla cerimonia di premiazione previa 
comunicazione verrà conferito l’Attestato di partecipazione. 
Premi, targhe, pergamene e attestati dovranno essere ritirati personalmente nella cerimonia di 
premiazione. Qualora un Autore non potesse esser presente deve avvertire - con un preavviso di almeno 7 
giorni - l’Organizzazione del Concorso scrivendo a piazzanavona2018@libero.it indicando i dati 
dell’eventuale delegato. Altre forme di deleghe non verranno prese in considerazione. La mancata 
partecipazione alla cerimonia di premiazione fa decadere dal diritto di accesso al Premio. 
L’Organizzazione si riserva il diritto di conferire premi, riconoscimenti e targhe “speciali” e di incrementare i 
premi già previsti. 
Art. 15: La proclamazione dei finalisti sarà pubblicata sul sito www.riccichiara.com almeno 15 giorni prima 
dalla data prevista per la serata della premiazione. La consegna dei premi avverrà il 25 gennaio 2020 presso 
il Comune di Cava de’ Tirreni. Le spese del viaggio e del pernottamento sono a carico dei partecipanti. 
Verranno resi noti i nomi degli alberghi del posto convenzionati i quali riserveranno agli Associati -
Partecipanti al Concorso uno sconto sulle proprie tariffe giornaliere. 
Alla serata della Cerimonia sarà presente un fotografo professionista con cui poter prendere liberamente 
accordi per l’acquisto di eventuali copie degli scatti ricordo della serata. 
Art. 16: La partecipazione al Premio e l’invio della Scheda di Partecipazione al Concorso implica l’automatica 
accettazione del presente bando. La mancanza a una sola delle condizioni che regolano la validità 
dell’iscrizione determina l’esclusione dalla partecipazione al Premio. 
Art. 17: Tutti i partecipanti al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” saranno costantemente aggiornati 
sulle eventuali modifiche e comunicazioni da parte dell’Organizzazione attraverso posta elettronica 
personale, visitando il sito www.riccichiara.com sezione “Associazione Culturale “PIAZZA NAVONA” o le 
pagine Facebook “Associazione Culturale PIAZZA NAVONA” e “Chiara Ricci – Scrittrice”. 
Art. 18: Tutela dei dati personali. 
Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e successive modifiche, la 
Segreteria organizzativa dichiara, ai sensi dell'art. 13, "Informativa resa al momento della raccolta dei dati",  che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è finalizzato unicamente alla gestione del premio e  all'invio agli interessati dei bandi degli anni successivi. Nel rispetto del Regolamento UE n. 679//2016 e per  riflettere le modifiche a seguito dell'entrata in vigore del GDPR del 25 maggio 2018 l’Associazione Culturale 
“PIAZZA NAVONA” deterrà gli indirizzi di posta elettronica dei partecipanti e degli associati e li conserverà in 
modo sicuro utilizzandoli esclusivamente per inviare informative sulle attività eseguite e sugli eventi 5
programmati assicurando che in nessun caso i dati saranno ceduti a terzi; dichiara inoltre, che con l'invio dei 
materiali letterari partecipanti al concorso l'interessato acconsente al trattamento dei dati personali. 
Per qualsiasi altra informazione scrivere a piazzanavona2018@libero.i

mercoledì 9 ottobre 2019

Questo amore sarà un disastro di Anna Premoli

Dalla regina del romanzo rosa italiano, eccovi il suo ultimo romanzo, sempre accattivante e dalla scrittura romantica e graffiante.

Consigliato alle amiche che amano le storie romantiche.

Questo amore sarà un disastro 
di
Anna Premoli






Scheda libro
Autore: Anna Premoli
Titolo: Questo amore sarà un disastro 
Casa editrice: Newton Compton editore
Pagine: 241


 SINOSSI
Edoardo Gustani è un rampante golden boy della finanza milanese, esperto di fusioni e acquisizioni, interessato a rilevare la maggioranza della Health Green, in difficoltà in seguito a qualche colpo di testa dell’ultimo amministratore delegato. Per portare a casa l’accordo Gustani deve convincere i membri della famiglia Longo, proprietari da comgenerazioni. C’è solo uno scoglio da superare: avere il parere favorevole di Elena, nipote delle quattro anziane azioniste. Elena non ha più nulla a che fare con la società, da quando il padre le ha preferito il figlio maschio come amministratore delegato. Ha voltato pagina e aperto un centro olistico nel quale le persone possono allontanarsi dal caos quotidiano. Edoardo non riesce a credere che Elena non voglia lasciarsi convincere dalle sue validissime ragioni. La sconfitta non fa parte del suo DNA. Decide quindi di trascorrere qualche giorno nel centro di Elena. È sicuro di riuscire a farla ragionare sfruttando il suo grande fascino. Ma ci sono imprevisti che nemmeno un cinico e calcolatore uomo d’affari può immaginare…


martedì 8 ottobre 2019

“Un’adorabile sognatrice” di Jill Barnet




“Un’adorabile sognatrice”
 di 
Jill Barnet


Per le amiche che amano i romanzi rosa suggerisco il nuovo libro di Jill Barnett, dopo la ragazza incantevole eccovi “Un’adorabile sognatrice” secondo libro della mini serie “Magia Regency”.

La storia di una giovane adolescente  che s'innamora di Richard, l'uomo dei suoi sogni! Ma come ogni storia d'amore, non sarà facile per lei conquistarlo...



Scheda libro

Titolo -  UN'ADORABILE SOGNATRICE
Autrice - Jill Barnett
Casa Editrice - Babelcube Inc. 
Pagine - 268
Clicca per l'acquisto:

Sinossi

Inghilterra, 1815. Il Conte di Downe è tornato a casa in campagna per allontanarsi dalla vita dissoluta che conduce a Londra -  spinto dal bisogno di dimostrare che suo padre aveva ragione a dire che non è altro che un libertino senz’arte né parte. Ma in una tenuta confinante Letty Hornsby crede che il caro Richard sia il suo eroe, l’uomo dei suoi sogni, il suo grande amore. È innamorata di lui fin da quando era bambina, da quando a undici anni lo fece cadere in un fiume, il primo di svariati incontri altrettanto disastrosi. Ora che gli amici  del conte, il Duca di Belmore e il Visconte Seymour, lo hanno convinto a lasciare la città per disintossicarsi dagli stravizi (donne, alcol e gioco d’azzardo), Letty ha intenzione di approfittare dell’occasione per tessere il suo piano e salvare Richard da se stesso.


Richard si aspetta che una volta tornato a casa la sua vita sia noiosa e rilassante, ma dopo un incontro casuale con l’invadente Letty e il suo odioso cane, Gus, scopre che non c'è pace per canaglie come lui. Ben presto si ritrova prigioniero a bordo di una nave di contrabbandieri con una giovane donna infatuata che è una catastrofe ambulante... e con il suo stupido cane. Letty non perde occasione per cacciarli in un esilarante pasticcio dopo l’altro, fino a quando Richard si rende conto che potrebbe essere l’unica donna che può salvare la sua anima nera con una fede in lui tanto luminosa da spazzare via le ombre dal cuore più ottenebrato. Se riesce a sopravvivere...




Questo libro è il seguito di “Una ragazza incantevole” ed è la traduzione integrale di “Dreaming”, precedentemente pubblicato da Mondadori in forma parzialmente ridotta con il titolo “Il Cavaliere dei suo sogni”. Se avete amato Letty e Richard,  adorerete la traduzione integrale del testo originale e la apprezzerete a maggior ragione se vi fosse sfuggita la precedente edizione.

lunedì 7 ottobre 2019

Marìa di Nadia Fusini



Marìa 
di 
Nadia Fusini

recensione di 
Maria Lucia Ferlisi


Marìa una donna dolce nell'aspetto e nel movimento, eppure ha commesso un delitto. Si  presenta nel commissariato per confessare il crimine commesso, tra lo stupore dell'appuntato di polizia  Santini, incaricato di redigere la confessione della donna. 
Ne rimane ammaliato e desidera sapere ogni cosa di quella donna, mesta e orgogliosa, semplice ma pervasa da una grande umanità. Racconta la sua storia da quando si è innamorata di Giovanni, violento e prevaricatore, ma lei lo segue pensa che la violenza sia dovuta al dolore che ha nell'animo e che esplode in questo modo,  anche nell'intimità è violento, ma lei ormai è legata a lui. Marìa ne subisce la violenza e le angherie, senza protestare come un fato da accettare...
Una storia forte, triste che tratteggia con consapevolezza la violenza che subisce Marìa, talmente reale che sembra una delle tante donne vittime di violenza che leggiamo sui giornali. 

La scrittura dell'autrice Nadia Fusini è perfetta, ci pone davanti alla protagonista e ne scandaglia in modo preciso e attento tutte le reazioni psicologiche che portano una donna ad arrivare a comprendere che di fronte al male della violenza di un uomo non ci sono molte soluzioni. La voce narrante ci aiuta a comprendere l'animo innocente di questa donna. 

Un romanzo da leggere per la caratterizzazione del personaggio di Marìa e per la bravura nell'aver affrontato questo tema delicato in maniera così realistica che ci sembra di essere all'interno di quel commissariato ad ascoltare anche noi la confessione di Marìa, impotenti, ma consapevoli di quanto sia dura per lei uscire da quella spirale di violenza di cui è stata vittima.

SCHEDA LIBRO
Titolo: Marìa
Autrice: Nadia Fusini
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 130
SINOSSI
«Sono venuta a confessare un delitto».  È una creatura docile e gentile a proferire questa frase terrificante. Si chiama María, ha la fissità di una statua e negli occhi una luce ardente, la stessa dell’isola da cui proviene. L’agente di polizia che in Questura redige la confessione, pur intuendone la pericolosa ambiguità, resta ammaliato e desidera immediatamente conoscere ogni cosa di lei – forse perché, a volte, orientarsi nella vita di una donna significa per un uomo avvicinarsi con ostinazione a se stesso.

 Fra l’aspirazione al divino e la condanna di avere un corpo, María racconta la sua storia. E rievoca quando rinunciò a tutto per andare a vivere con quello che sarebbe diventato suo marito e insieme il suo carceriere: le loro notti di amore accanito e la vergogna del giorno dopo, la gabbia della gelosia e il miracolo della libertà che non si compie mai. Ammette di essere finita nel labirinto di una passione tanto ineluttabile quanto assassina. Adesso sta scappando, alla ricerca del suo unico figlio. 

Nadia Fusini, dopo aver prestato la voce a Virginia Woolf ed Emily Dickinson, Mary Shelley, Katherine Mansfield e Sylvia Plath, disegna una figura di donna che resterà a lungo nella mente del lettore. Con appassionata intensità e nitido rigore, ci guida nei tormenti di una storia d’amore in cui verità e menzogna si spartiscono quel niente che il destino lascia nelle mani degli uomini. E delle donne.

sabato 5 ottobre 2019

Un inaspettato benefattore di Adele Ross


Un inaspettato benefattore 
di 
Adele Ross

Un romanzo dai toni delicati, romantici ed ironici, scritto dall'amica autrice e blogger Adele Ross.

Scheda Libro
Titolo: Un inaspettato benefattore
Autore: Adele Ross
Casa Editrice: Amazon
Pagine: 376


Per l'acquisto cliccate l'immagine. Grazie.

Sinossi

Jerusha è un'orfana che a diciotto anni ancora vive in istituto perché nessuno ha mai voluto adottarla.
È intelligente e dotata di un talento fuori dal comune per la parola scritta. Da sempre sola, al contrario delle sue coetanee, non vede la vita 
attraverso un paio di lenti rosa e romantiche ma nel suo reale cinismo e disincanto che ha sviluppato in lei un'ironia pungente e una sagacia al vetriolo.
Ormai arresa a dover lasciare l'orfanotrofio per superati limiti di età 
si prepara ad abbandonare il suo sogno più grande: quello di diventare una brillante giornalista.
Ma il destino le riserva una sorpresa inaspettata... o meglio un inaspettato benefattore 
che, improvvisamente, decide di prendersi in carico lei e la sua istruzione. 
Un solo obbligo: una volta a settimana inviare al misterioso benefattore, attraverso un indirizzo sconosciuto, 
una lettera sotto forma di articolo giornalistico con i progressi scolatici ed educativi raggiunti.
Un solo limite: mai cercare di scoprire chi sia in realtà l'inaspettato benefattore di cui Jerusha non conosce nemmeno il nome.
Una proposta strana ma impossibile da rifiutare. Ben presto, però, le lettere di Jerusha, 
che avrebbero dovuto essere a cadenza settimanale, 
aumentano sia di numero che di intensità cominciando a narrare tutti gli aspetti della sua vita, oltre ai progressi scolastici. Un rapporto epistolare che dura mesi ma che è a senso unico. Jerusha scrive ma non riceve mai nemmeno un cenno di risposta.
Così una sera, poco lucida per la stanchezza e la febbre alta, 
la ragazza invia una lettera al suo benefattore 
dai toni accusatori e polemici oltre che pregna di tristezza e frustrazione.
Una lettera che, lei si aspetta, come tutte le precedenti non avrà mai una risposta.
Invece, inaspettatamente, una risposta arriva...

AVVISO AI LETTORI. Questo romanzo è un omaggio alla scrittrice Jean Webster e, anche se la vicenda è frutto della fantasia dell'autrice, è doveroso avvisare che il libro è una rivisitazione di uno dei grandi successi di questa scrittrice, precisamente la storia è liberamente tratta da Daddy-Long-Legs (conosciuto in Italia con il titolo di Papà Gambalunga) di cui l'autrice ha volutamente mantenuto i nomi delle persone, dei luoghi e delle istituzioni oltre all’idea originale della trama anche se riadattata e modificata.

lunedì 30 settembre 2019

Consigli d'autunno

Carissime lettrici e lettori
oggi vi consiglio qualche nuova uscita tra le varie case editrici, prendete nota e se volete acquistateli direttamente dal blog...non posso che ringraziarvi anticipatamente.
Buone novità a tutti/e.

Il nuovo romanzo di Carla Maria Russo, autrice che trasmette emozioni attraverso le figure femminili vere e forti, come sanno essere le donne.

Il sequel del Racconto dell'Ancella, l'autrice dirà quale sarà il destino di Offred!

L'ultimo romanzo di Federica Bosco, la vita non rispetta mai le nostre previsioni e ci mette di fronte a scelte sbagliate...

Anna Vinci ci parla di Cosa Nostra attraverso la testimonianza di Gaspare Mutolo, braccio destro di Riina.

Un romanzo verità, scritto dall'autrice per spiegare il suo internamento forzato in una casa di riposo.

La scrittura precisa ed attenta di Michela Murgia che ci racconta storie di donne forte e "scomode".

Il nuovo romanzo di Erri De Luca, ambientato in un'aula di tribunale che vede il protagonista del romanzo impegnato a far comprendere la sua innocenza.

Per le mie lettrici romantiche consiglio l'ultimo di Anna Premoli


Buona lettura a tutti/e


venerdì 27 settembre 2019

L'isola scomparsa di Patrizia Lo Bue




L'ISOLA SCOMPARSA
DI 
PATRIZIA LO BUE
recensione di
Maria Lucia Ferlisi


Erano circa le nove e trenta quando un brontolio cupo che sembrava avesse origine nelle profondità  del sottosuolo, svegliò molte persone che già dormivano, mentre la terra iniziò a tremare e a scuotere tutto.
Siso ha solo 12 e vive a Sciacca,  piccolo paese affacciato sul mare,  insieme con gli altri abitanti, quasi tutti pescatori sta assistendo ad un evento naturale che nessuno sa spiegare. Ed è proprio  da questo evento che nasce in Siso la voglia di continuare a studiare, vuole capire e comprendere come avvengono certi fenomeni...
 Un giorno capirò tutto questo, e studierò la natura, visiterò posti lontani – diceva estasiato Siso, con gli occhi che gli brillavano

Un racconto breve scritto da Patrizia Lo Bue piacevole da leggere che ci mette in mostra la meraviglia  della natura contrapposta alla meraviglia di chi l'osserva con il candore e lo stupore tipico dell'adolescenza. Un racconto che nasce  dall'interesse dell'autrice su questa isola "Ferdinandèa" che nel 1831 emerse tra le coste di Sciacca e Pantelleria. con la figura di Siso l'autrice ci riporta indietro nel passato tra immaginazione e realtà


Scheda libro
Autore: Lo Bue Patrizia
Titolo: L'isola scomparsa
Casa Editrice:  Elison Publishing 

Per chi vuole saperne di più sul vulcano clicchi sul link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_Ferdinandea

            Sinossi
Anno1831. Al largo di Sciacca, cittadina affacciata sul Mediterraneo, emerge un isolotto, la bocca di un grande vulcano sottomarino in attività eruttiva, nominato in seguito Isola Ferdinandéa. Il fenomeno spettacolare, preceduto da fenomeni sismici, risveglia nei cittadini, che assistono sconvolti, paure ancestrali e memorie secolari di punizioni divine per i peccati commessi, ma richiama anche l’attenzione di studiosi, ai primi passi delle indagini scientifiche di tali manifestazioni. Non poteva mancare anche una disputa diplomatica tra le potenze europee, sempre in cerca di affermare il loro impero coloniale e un potere sempre più grande nel Mare Mediterraneo.Il grandioso avvenimento scatena in Siso, uno straordinario ragazzino del luogo, il desiderio e l’interesse di capire il fenomeno di cui è stato spettatore, ormai deciso a dare risposte e spiegazioni scientifiche verso ciò che che appare oscuro e spaventoso. Tale decisione modifica anche il corso della sua vita e lo porta a studiare e a dedicarsi con passione alla ricerca scientifica, rinunciando con dolore ad un nascente e tenero amore verso la dolce Rosaria che pur ricambiandolo, lo lascia andare via. 

mercoledì 25 settembre 2019

CHRISTOPHER LEGRADY APOCALISSE, 2000 ANNI DOPO

CHRISTOPHER LEGRADY
APOCALISSE, 2000 ANNI DOPO
Il mondo come lo conosceva era giunto alla fine.
Sì, la loro specie sarebbe sopravvissuta, ma si chiese se ne valesse la pena.
Siamo in un futuro  apocalittico dove il mondo è ancora diviso in due e si continua a lottare per paura dell'altro, uomini contro uomini, potenti senza scrupoli contro chi lotta per sopravvivere e restare in quel mondo senza annullare gli altri, in un sogno ipotetico di convivenza tra popoli
«Per l’ennesima volta Max, io ti capisco. Vorrei fare qualcosa, ma se facciamo questo, andiamo contro ciò che siamo, contro il nostro modo di essere. Noi lottiamo solo per sopravvivere».

Da una parte ci sono nove stati con nove sindaci nelle città nuove rifondate negli stati uniti, dall'altra parte ci sono sommersi nell'oscurità diversi gruppi che cercano di resistere contro la caccia spietata condotta contro loro con un esercito robotico.

Gli altri esseri sono tanti, Cinerei, Erborei, Acquatici e Nocturni, e resistono e lottano e rimediano tante vittorie, tali da preoccupare i vari sindaci,  costretti a richiamare il generale Mckenzie, noto distruttore senza pietà, forse.
I cinerei come lui, li distruggevano subendo poche ferite o nessuna, anche se ogni tanto ricevevano qualche colpo grave quando i nemici erano numerosi. Gli acquatici erano un po’ meno forti e avevano qualche difficoltà in più, ma riuscivano comunque a distruggere gli avversari. La loro arma segreta erano le mascelle e i denti. Quando ne facevano uso per strappare parti del corpo erano micidiali.
In fine c’erano gli erborei. Non erano forti, non sapevano volare e non avevano delle potenti mascelle, ma erano lo stesso pericolosi. Sfruttando la loro capacità di far crescere le piante a loro piacimento, appoggiavano le mani a terra e facevano spuntare tralci e radici dei generi più svariati che stritolavano i robot o li rallentavano permettendo agli altri di finirli. Inoltre potevano far crescere le piante su se stessi. Era forse la loro caratteristica più bizzarra e nemmeno essi stessi comprendevano appieno tale capacità, ma sapevano usarla bene.
Raech, Ashlee, Max, Jessie, Tommy, Cloe e Sarah sono tra i membri di quest'oscurità che lottano costantemente contro i Robot inviati per distruggerli, ma lo loro intelligenza umana, sottovalutata, risulta sempre vincente. 

Ma un nuovo pericolo sta per abbattersi su di loro, i primi a farne le spese sono gli erborei, i meno forti, il loro villaggio è il primo a cadere, e l'unica sopravvissuta racconto di nuovi robot, e l'uso del fuoco per decimarli.
«Tutto ha cominciato a esploderci intorno, tutte le case, gli alberi, tutto esplodeva e bruciava, c’erano grida ovunque. E lì, dove dovevano esserci i bambini..» cominciò a singhiozzare. «C’erano solo corpi, legna e terra in una massa confusa che bruciava».
Sono costretti ad abbandonare i loro villaggi, e spostarsi a sud, perché il nemico giunge dal nord e si preannuncia feroce e distruttivo.Il gruppo di soldati è capitanato da un veterano degli scontri contro "gli ostili": Rey Johnson, conosce alla perfezione il nemico, i loro punti forte di cui il viso ne porta le cicatrici e i loro punti deboli, gli occhi e la bocca, i punti dove devono essere colpiti.

L'esercito si prepara alla guerra quella che si preannuncia definitiva per l'estirpazione degli ostili. Quale sarà il risultato di questo scontro, chi vincerà? Chi sarà a restare come l'unico popolo abitante su questa terra?
Non ci resta che leggere il romanzo di Christopher Legrady.

Premetto che non amo leggere i romanzi distopici e affini come genere. 

Tuttavia devo riconoscere che il romanzo fantapolitico di Christopher Legrady ti prende da subito, sarà la scrittura chiara, precisa e descrittiva nei vari particolari che mette in moto la fantasia e le pagine volano veloci nella lettura del suo romanzo. 

La trama è condotta bene sia nel ritmo che nella successione degli eventi, ed i personaggi ben descritti. 
L'autore è alla prima prova e devo dire che l'ha superata molto bene!

SCHEDA LIBRO
Titolo: Apocalisse, 2000 anni dopo
Autore:CHRISTOPHER LEGRADY
Casa Editrice:Europa Edizioni
Pagine:598



SINOSSI
Il cielo è limpido e luminoso, Raech ed Ashlee della specie dei cinerei, stanno volando sopra la foresta. L'improvvisa carenza di animali e la scoperta di un attacco degli umani a un loro villaggio, li mette in allarme. Forti e impavidi decideranno insieme ad altri cinque amici di specie diverse di scoprire cosa sta succedendo. Raech, Ashlee, Jessie, Elizabeth, Tommy, Max e Sarah scopriranno villaggi distrutti e nuovi robot creati dagli umani. Lotteranno contro belve feroci. L'autore ci trasporta in un mondo straziato a metà: da un lato la foresta verde e lussureggiante abitata dai cinerei, dagli erborei, dagli acquatici e dai nocturni e dall'altro la foresta di pietra e metallo degli umani. Un romanzo di genere, un viaggio alla scoperta di se stessi, oscuro e rivelatore. Un'opera visionaria in cui si affronta soprattutto un grande tema: la paura dell'altro, del diverso. "Si chiese come facessero gli umani a vivere isolandosi dal mondo in quel modo: allontanavano tutto e tutti con la violenza, per poi barricarsi dietro a quelle alte mura. L'unica cosa per cui c'era spazio erano essi stessi."

martedì 24 settembre 2019

EXITUS DI SALVATORE ENRICO ANSELMI


Un altro giovane autore si è rivolto alla lettrice di carta per segnalare il romanzo: Salvatore Enrico Anselmi.

Il titolo del libro: EXITUS, un romanzo storico ed introspettivo, vi consiglio di leggere bene la sinossi e la biografia dell'autore.

Se notate è uno storico dell'arte ed appassionato di storia, quindi non correte il rischio di trovare delle incongruenze temporali nel suo lavoro! 


EXITUS
DI 
SALVATORE ENRICO ANSELMI






Exitus, la svolta, la virata degli eventi verso una direzione imprevista. Un rapido riassestarsi della condizione dei personaggi, un mutare del loro controllo sulla propria vita. Secondo un tenace ordine sotteso, si sovrappongono gli intrecci di una trilogia in cui emergono chiaroscuri che si fanno elementi unificatori delle vicende tratteggiate. Ne sono protagonisti uomini grandi e miseri – alle prese con la loro gracilità etica, i loro conflitti interiori, le macerazioni del cuore – le cui storie sono accomunate da unexitus, da un epilogo che diviene anche spiraglio e viatico per un repentino, non annunciato, approdo.


Salvatore Enrico Anselmi, storico e critico d’arte, alle attività di ricerca affianca la scrittura, con particolare dedizione per la narrativa d’introspezione. Alcuni dei suoi racconti e testi poetici sono stati pubblicati in Rapsodia. A magazine of art and literature. Cura inoltre la rubrica “Marginalia - cascami d’arte e letteratura” per Yawp: giornale di letterature e filosofie.

lunedì 23 settembre 2019

Un posto sicuro di Cristiano Pedrini



Carissimi amici ed amiche ecco un amico scrittore  che sin dall'inizio  ha scelto il mio blog per presentare i suoi romanzi.

Questa volta si presenta con un romanzo storico e sociale dove primeggia lo scontro tra due classi sociali contrapposte, non l'ho ancora letto ma mi fido della sua firma!


Un posto sicuro di Cristiano Pedrini

TITOLO: Un posto sicuro
 AUTORE: Cristiano Pedrini
 EDITORE: Queen Edizioni
 GENERE: Romanzo storico
 PREZZO: e-book € 1,99 cartaceo € 9,90
 PAGINE: 280

SE VUOI ACQUISTARLO CLICCA QUI


SINOSSI

Inghilterra 1863, nobiltà e povertà sono separate da un nettissimo e chiaro confine.

Il nobile Terence Arundell gestisce, suo malgrado, il grande opificio di famiglia, ereditiere di una ricchezza che tuttavia non gli inaridisce il cuore. Ben presto, infatti, Terence si rende conto di poter fare del bene con tutto quello che ha e il destino pone sul suo cammino Jamie, giovanissimo orfano destinato a essere venduto in un bordello.

Grazie all’aiuto di Edward, suo fedele maggiordomo, Terence ospita il tredicenne nella sua magione e ben presto il ragazzino impetuoso e sarcastico lo metterà a dura prova.
Per Jamie trovarsi immerso nella splendida cornice di Trerice Manor significherà avere ogni giorno davanti agli occhi una classe sociale alla quale non appartiene, che non lo vuole, ma che soprattutto gli ha sempre fatto del male. Sarà difficile confrontarsi, comprendersi e accettarsi per il nobile e il ragazzino. 

Nonostante ciò, i due si affezioneranno l’uno all’altro, legati da qualcosa di più grande che non è solo accettazione delle diversità, ma anche umano affetto e la ricerca di qualcosa che li renda completi, come individui e come uomini, sullo sfondo di una società che avanza rapidamente verso il progresso.


BIOGRAFIA AUTORE
Cristiano Pedrini bibliotecario dal 1998 nella provincia di Bergamo, giornalista pubblicista. Dopo numerose  esperienze nel campo del volontariato sociale e culturale, è stato direttore artistico della Fiera del Libro dell’Isola  Bergamasca dal 2006 al 2010 e del Cineteatro “Giuseppe Verdi” dal 2006 ad oggi.
I primi ricordi sul “piacere dello scrivere” appartengono alla scuola elementare dove attendeva con impazienza l’ora del tema in classe! Dopo una lunga pausa nell'estate del 2014 ha riscoperto, intatta la passione dello scrivere ritrovando se  stesso.
Ha pubblicato Klein Blue (Aletheia Editore), Le regole di Hibiki (Fdbooks), L’ombra del principe (Triskell) e diversi  altri titoli pubblicati in Self.

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.