venerdì 21 dicembre 2018

Aiuto, Babbo Natale mi ha rapito di Adel Ross

Carissimi lettori e lettrici di carta
siamo nel periodo natalizio e questo mi sembra il romanzo più adatto da leggere...

Aiuto, Babbo Natale mi ha rapito 
di 
Adel Ross

Babbo Natale esiste. 
Questa è l'unica certezza che ha Faith Snow,
giornalista di New York che dopo anni di stupidi e poco importanti articoletti si ritrova per le mani una notizia bomba: non solo Babbo Natale esiste e lei ha scoperto il suo laboratorio al Polo Nord, ma anche il segreto che nessuno è mai riuscito a svelare: come riesce Babbo Natale a consegnare regali in tutto il mondo in una sola notte.  
E come può una giornalista che punta alla prima pagina farsi scappare una simile opportunità? 
non può assolutamente perdere l'occasione. 

Così, nonostante il fermo divieto del suo capo,
decide di intraprendere le sue personali ricerche per raccogliere prove e scrivere la sua storia.
Ma il piano che ha studiato non va per il verso giusto e lei si ritrova, senza volerlo,
in viaggio per una destinazione sconosciuta in Polo Nord
dove scoprirà un'inaspettata verità su una delle figure più amate da grandi e piccini,
sul dolce vecchietto dalla barba bianca che ogni notte della vigilia vola per l'intero globo
a portare doni ai bimbi che lo attendono pieni di speranza e di fiducia anche se, in realtà, nessuno di loro lo ha mai visto veramente.
Faith si ritroverà prigioniera di un mondo incantato, popolato da elfi e magia, dove scoprirà che Babbo Natale non ha decisamente l'aspetto che la pubblicità ci ha sempre propinato e, come se non bastasse, Babbo Natale è molto, ma molto più umano di quanto si possa immaginare.


Il romanzo è già prenotabile su Amazon sia in formato cartaceo che ebook (anche con abbonamento KindleUnlimited),

anche per chi non potesse leggere il formato Kindle, l'ebook è leggibile scaricando gratuitamente l'APP direttamente dal sito di Amazon

martedì 11 dicembre 2018

Amara Libertà di Maria Lucia Ferlisi


Carissimi lettori e lettrici

oggi sul blog Un libro nel cassetto della mia amica blogger Alisya Rowiel una bellissima recensione del mio romanzo che voglio condividere con voi.

Vi posto alcuni stralci, ma vi invito a leggerla tutta sul blog:

Ringrazio Alisya che ha saputo cogliere l'essenza del libro,   e ringrazio voi per la lettura.
Maria Lucia

Angela è un personaggio splendidamente curato che ha un'evoluzione intensa, ma anche dolorosa. Il suo essere forte e indomita, il suo sfidare le convenzioni alla fine le costa tanto, pur regalandole la libertà a cui tanto ambiva.

Anche i personaggi secondari sono ben curati sia nei modi che negli atteggiamenti tanto da apparire estremamente realistici. Tra tutti quello che ho apprezzato di più è Amal per il ruolo dato all'amicizia che la lega alla protagonista e per il senso di solidarietà femminile che viene fuori da questo rapporto che in qualche modo fa rinascere la speranza nel cuore della ragazza.

La storia di Angela ha sicuramente un grande impatto e nel narrarla, nonostante i contenuti forti, Maria Lucia Ferlisi mostra una grande sensibilità. Inoltre lo stile semplice ed essenziale del racconto si sposa con un lessico molto curato riuscendo così a ricreare in modo molto efficace sia i contesti che le atmosfere in cui sono immersi i personaggi.

lunedì 10 dicembre 2018

Tecniche Oratorie di Elena Ferro

Carissimi amici ed amiche lettrici di carta
oggi partecipo ad un blogtour, non sono solita farlo, ma un'amica blogger che stimo molto e da tempo seguo il suo blog: Volpi che camminano sul ghiaccio, mi ha coinvolta ed ho accettato volentieri di farlo, alla mia maniera con una recensione del libro di Elena Ferro.
Leggete attentamente e se volete, regalatevi un po' di autostima per Natale con  i consigli di Elena.
Buona lettura Maria Lucia

Tecniche Oratorie 
di
 Elena Ferro
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi

Quanti di noi quando dobbiamo parlare in pubblico veniamo colti da crisi di panico, sudore e tremarella? Tanti! Questi sono i sintomi più eclatanti, anche l'insonnia e la perdita d'appetito e lo stato d'ansia sono altri aspetti importantissimi da non trascurare. Non è facile per nessuno, se poi apparteniamo alla categoria dei timidi la situazione si fa davvero critica. 
Sapevate che esiste una terminologia per definire la vostra ansia? Glossofobia, ansia di parlare in pubblico.


Affidatevi ai consigli di Elena e la glossofobia può sparire o almeno tenuta sotto controllo.
L'autrice di questo manuale ci aiuta a superare tutte le nostre paure e incertezze, attraverso la trasmissione di consigli tecnici e pratici per aiutarci ad affrontare il pubblico con disinvoltura e partecipare a convegni, o incontri senza aver più paura.

Impossibile? No!  La nostra paura nasce dalla mancanza di consapevolezza che con le tecniche di oratoria o comunicazione questo terribile impasse, che condiziona la vita a molti, può essere debellato con successo.

Certo, come dice  l'autrice, non servono solo le tecniche, occorre anche lavora sul blocco emozionale. Quindi un'analisi di se stessi aiuta a comprendere le emozioni che ci impediscono di parlare in pubblico, e l'accettazione delle stesse è un passo importante nel superamento del blocco emozionale.
Ciò che serve per far funzionare l'approccio emozionale siete voi stessi e soprattutto la fiducia che avete nelle vostre possibilità. Le emozioni esplicitano ciò che avete da dire molto meglio delle parole. Lasciatele lavorare, non abbiatene paura.


Riflettiamo su questo: uno degli aspetti fondamentali dell'apprendimento è il processo di identificazione con quanto è narrato, proposto, trasmesso e comunicato da chi in quel momento ha in mano la comunicazione. L'identificazione avviene tra colui o colei che sta tenendo un discorso o una relazione e chi sta ascoltando e le loro emozioni giocano un ruolo decisivo in questo contesto.


Quanto più sarete in grado di catturare l'attenzione del vostro uditorio e nel contempo offrire contenuti di qualità, tanto più sarete capaci di lasciare un'impressione positiva, che nel tempo diventerà efficacia, autorevolezza e riconoscimento sociale.

Aiuta molto pensare positivo e confidare nella propria capacità di essere in grado di affrontare il pubblico ed accettare le nostre emozioni, sono il primo passo che ci conduce alla liberazione da questa terribile ansia.

Un aspetto molto importante e che spesso viene trascurato è la positività del messaggio. Per positività del messaggio intendo proprio la costruzione e articolazione positiva del pensiero, ovvero utilizzare affermazioni al posto delle negazionii. Quando si comunica occorre fornire elementi che rafforzino la nostra tesi e non che ne contrastino un'altra.


Certo poi ci sono tutta una serie di aiuti per uscire da questo tunnel in primis I CONTENUTI, ovvero bisogna sapere bene l'argomento da trattare, la preparazione aiuta a contenere l'ansia. Elena Ferro consiglia di usare bene il linguaggio, stare attenti non solo a quello verbale, ma anche al linguaggio para verbale e non verbale; conoscere il target del pubblico può agevolare.
Dobbiamo misurare i gesti, modulare il tono della voce, avere una buona postura e per ultimo il sorriso ed il calore.
Mettetevi in piedi davanti allo specchio. Controllate la vostra postura abituale, con attenzione e senza giudicarvi.

Come sono le spalle, il viso, il collo, la schiena? Come sono le gambe e il bacino?
Poi, segnate su un taccuino cosa avete visto e provate a immaginare una risposta a questa domanda: che cosa comunica la mia postura?

Dobbiamo trasmettere autenticità!
P.S. Non dimenticate di ringraziare al termine del vostro discorso

Potrei continuare a citarvi i vari consigli e tecniche di questo prezioso manuale, ma svelerei troppo i contenuti del libro, togliendovi il piacere di leggerli e magari sottolinearli, un po' come facevamo a scuola.
Da laureata in scienze della comunicazione non posso che confermare la validità del testo, della chiarezza dell'esposizione. Leggendolo ho avuto la sensazione di essere ad un convegno ed ascoltare l'autrice, che con eleganza nei movimenti delle mani impartiva la sua lezione di oratoria.
Un testo immediato, adatto a tutti per affrontare piccoli e grandi pubblici.


Sinossi

l segreto di una buona comunicazione è la sintonia con il pubblico, la capacità di coniugare pathos e logos, contenuti ed emozioni. Ma come raggiungerlo quando si teme di essere preda dell'ansia e delle emozioni?Questo manuale, frutto della mia trentennale esperienza nella comunicazione pubblica in ambito politico e sociale, ti condurrà attraverso un percorso di conoscenza e di crescita insegnandoti le migliori e più efficaci strategie per catturare l'attenzione e lasciare un segno profondo e indelebile in chi ti ascolta.Attraverso una serie di informazioni e di suggerimenti pratici, acquisirai la naturale capacità di comunicare efficacemente valorizzando le tue emozioni e superando così le tue paure.Il metodo illustrato in "Tecniche di oratoria" è stato messo a punto in molti anni di duro lavoro, di studio e di relazione con gli altri. Questa è la ragione per cui funziona ed è anche il motivo per cui il mio manuale è in grado di aiutarti a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.


Scheda libro
Autore: Elena Ferro
Titolo: Tecniche di oratoria
Casa Editrice: Yucanprint
Pagine:156

mercoledì 5 dicembre 2018

Consigli di lettura


Lettori e lettrici di carta
oggi vi consiglio alcuni romanzi, da varie case editrici, in cui potete anche trovare un omaggio, visto che di libri non ne abbiamo mai abbastanza, passo ai suggerimenti.

Dalla casa editrice Neri Pozza acquistando due libri si riceve in omaggio un calendario letterario.
Tra i vari titoli vi consiglio il romanzo di Francesca Diotiallevi: Dai tuoi occhi solamente.

SINOSSI
New York, 1954. Capelli corti, abito dal colletto tondo, prime rughe attorno agli occhi, ventotto anni, Vivian ha risposto a un'inserzione sul New York Herald Tribune. Cercavano una tata. Un lavoro giusto per lei. Le famiglie l'hanno sempre incuriosita. La affascina entrare nel loro mondo, diventare spettatrice dei loro piccoli drammi senza esserne partecipe, e osservare la recita, la pantomima della vita da cui soltanto i bambini le sembrano immuni. La giovane madre che l'accoglie ha labbra perfettamente disegnate con il rossetto, capelli acconciati in onde rigide, golfini impeccabili. Dietro il suo perfetto abbigliamento, però, Vivian sa scorgere la crepa, il muto appello di una donna che sembra chiedere aiuto in silenzio. Del resto, questo è il suo lavoro: prendersi cura della vita degli altri. L'accordo arriva in fretta. A lei basta poco: una stanza dove raccogliere le sue cose; una città, come New York, dove potere osservare le vite incrociarsi sulle strade, scrutare mani che si stringono, la rabbia di un gesto, la tenerezza in uno sguardo, l'insopportabile caducità di ogni istante. Ed essere, nello stesso tempo, invisibile, sola nel mare aperto della grande città, a spingere una carrozzina o a chinarsi per raddrizzare l'orlo della calza di un bambino. Scrutare i gesti altrui e guardarsi bene dall'esserne toccata: questa è, d'altronde, la sua esistenza da tempo. Troppe, infatti, sono le ferite che le sono state inferte nell'infanzia, quando la rabbia di un gesto - di sua madre, Marie, o di suo fratello Karl, animati dalla medesima ira nei confronti del mondo...

La casa editrice Feltrinelli a chi acquista libri per più di 19 euro regala un racconto inedito di Chiara Gamberale.
Tra i vari titoli, se ancora non l'avete letto consiglio:  Le assaggiatrici di Rosella Pastorino.

SINOSSI

La prima volta in cui Rosa Sauer entra nella stanza in cui dovrà consumare i suoi prossimi pasti è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Siamo nell’autunno del 1943, a Gross-Partsch, un villaggio molto vicino alla Tana del Lupo, il nascondiglio di Hitler. Ha ventisei anni, Rosa, ed è arrivata da Berlino una settimana prima, ospite dei genitori di suo marito Gregor, che combatte sul fronte russo. Le SS posano sotto ai suoi occhi un piatto squisito: “mangiate” dicono, e la fame ha la meglio sulla paura, la paura stessa diventa fame. Dopo aver terminato il pasto, però, lei e le altre assaggiatrici devono restare per un’ora sotto osservazione in caserma, cavie di cui le ss studiano le reazioni per accertarsi che il cibo da servire a Hitler non sia avvelenato. Nell’ambiente chiuso di quella mensa forzata, sotto lo sguardo vigile dei loro carcerieri, fra le dieci giovani donne si allacciano, con lo scorrere dei mesi, alleanze, patti segreti e amicizie. Nel gruppo Rosa è subito la straniera, la “berlinese”: è difficile ottenere benevolenza, tuttavia lei si sorprende a cercarla, ad averne bisogno. Soprattutto con Elfriede, la ragazza più misteriosa e ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva un nuovo comandante, Albert Ziegler. Severo e ingiusto, instaura sin dal primo giorno un clima di terrore, eppure – mentre su tutti, come una sorta di divinità che non compare mai, incombe il Führer – fra lui e Rosa si crea un legame speciale, inaudito. Con una rara capacità di dare conto dell’ambiguità dell’animo umano, Rosella Postorino, ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza.

Dalla New Compton due libri della serie GOLD si pagano soltanto 9,90 euro, tra i vari titoli ho scelto: Il mercante di seta di Liz Trenow.

SINOSSI:
Londra, 1760. La vita di Anna Butterfield sta per cambiare per sempre. Rimasta orfana di madre costretta ad allontanarsi dalla sua casa natale per essere introdotta nella società londinese.
 Abituata alla pace del verde Suffolk, la metropoli fin troppo grande e caotica per lei. In pi gli zii sono rigidi e le impongono abitudini consone al loro status sociale. Un giorno Anna, guidata dalla sua passione per la pittura e dopo essere uscita di nascosto da casa, si ferma davanti a un banco di fiori al mercato e si mette a ritrarre ci che vede. Quel disegno finisce tra le mani di Henri, un tessitore di seta di origini francesi, giunto nella capitale in cerca di fortuna. E l'inizio di un idillio artistico: Henri, colpito dalla bellezza dell'opera di Anna, decide di utilizzarla per le sue nuove creazioni. Eppure il destino di Anna un altro, lontano dal tormentato mondo dell'arte. Lo zio, infatti, vuole sistemarla facendole sposare un giovane e ricco avvocato. Anna ed Henri dovranno lottare per difendere il loro amore clandestino e le loro aspira. Ispirato a eventi e personaggi storici realmente esistiti, Liz Trenow fa rivivere un'epoca segnata da persecuzioni religiose, tensioni razziali e rivolte sociali.

Buona lettura a tutti/e

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.