Tutto chiede Salvezza
di
Daniele una mattina si sveglia in un letto d'ospedale insieme con altri pazienti, ma non ne capisce la motivazione, fino a quando gli viene comunicato che la sera precedente ha avuto un crollo psichico ed è stato ricoverato in regime di TSO , presso il reparto psichiatrico dell'ospedale.
Lentamente riesce a ricostruire cosa è successo, dalla lite violenta con il padre a quella inarrestabile rabbia che gli ha fatto perdere il contatto con la realtà. Adesso medici psichiatrici dovranno aiutarlo a recuperare la calma necessaria per affrontare la quotidianità.
Nella stanza d'ospedale è in compagnia di altri che si trovano nella sua stessa condizione, Gianluca che si sente donna in un corpo maschile ed è rifiutato dalla madre che non accetta la sua diversità. C'è Giorgio, grande e grosso che ancora piange la morte della madre, c'è l'incendiario Madonnina, c'è Mario, c'è Alessandro. Tra loro nasce una particolare amicizia, sono uguali, sono tutti pazzi, uniti dallo stesso file di "normalità", la loro. Non sono come gli altri. quelli che stanno fuori e che seguono i dettami della società, loro non si sono omologati, hanno scelto la loro precaria e difficile esistenza nel bene e nel male. Per la prima volta Daniele si sente a suo agio, si sente normale, si sente SALVO.
Affrontare la vita è difficile, nessuno ti insegna come viverla giorno dopo giorno, senza ferire nessuno o essere feriti, è compito tuo cercare di comprenderlo senza rinunciare alla tua personalità in un mondo sempre più lontano e dove i rapporti personali languono, dove è l'apparenza a prevalere.
Daniele ha vent'anni e non ha ancora capito qual è il senso della vita, ha difficoltà a gestire la propria vita e i rapporti con le altre persone, è un ragazzo sensibile, in struttura potrà comprendere il senso della vita? Alla fine lui chiede solo Salvezza.
Poi ci sono i medici indifferenti e gli infermieri spaventati e minacciosi, e noi lettori ci troviamo proiettati in questo reparto difficile sul quale cala sempre la coltre dell'indifferenza e del silenzio.
I medici sono in grado di riportare il "malato" alla normalità attraverso i colloqui o è meglio lasciarli inghiottire dalla pasticche legalizzate che addormentano la psiche umana?
Parlare di follia è ancora oggi un tabù, per questo motivo il romanzo di Mencarelli acquista importanza.
La scrittura dell'autore è essenziale, semplice, interrotta dal dialetto romano che riporta a galla la quotidianità di questo male oscuro.
Il romanzo è più un diario ma è notevole la capacità di aver rotto il velo del silenzio che accompagna da sempre questi malati, ricordiamoci che fino agli anni "80, i malati erano anche tolti dalla vista, rinchiusi nei manicomi, a volte anche per sempre, l'autore ci offre uno squarcio di questa malattia ancora insondabile.
Una storia piacevole con una scrittura leggera che si legge con interesse e alla fine viene voglia di approfondire questo tema bruciante.
Voto: 💛💛💛💛
Scheda
Autore: Daniele Mencarelli
Titolo: Tutto chiede salvezza
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 204
Trama
Daniele ha vent’anni e questa è un’estate che non dimenticherà. Uno stanzone d’ospedale, con sei letti, è il luogo dove si ritrova quando si sveglia. Non ha idea di come ci sia arrivato, finché gli viene comunicato che è stato disposto per lui un TSO: trattamento sanitario obbligatorio, dopo che è stato colto da una crisi di rabbia molto violenta. Dovrà trascorrere sette giorni in osservazione, parlare con gli psichiatri, cercare di spiegare perché il mondo gli fa così male. In realtà Daniele è un ragazzo come tanti, dotato però di una sensibilità estrema, le sue esperienze sono un susseguirsi di picchi e abissi: possibile che nessuno si accorga di quanto siamo fragili ed esposti ai capricci del destino? Di quanto la vita sia una recita che ci allontana da come siamo davvero? Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria: personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura. Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all’uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla assoluto di Alessandro. Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. “Sono i cinque pazzi con cui ho condiviso la stanza e questa settimana della mia vita. Con loro non ho avuto possibilità di mentire, di recitare la parte del perfetto, mi hanno accolto per quello che sono, per la mia natura così simile alla loro.” In questo straordinario romanzo, vincitore nel 2020 del premio Strega Giovani, Daniele Mencarelli mette in scena la disperata, rabbiosa, ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza.
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