A New Beginning di Sarah Rivera
Scheda tecnica
A NEW BEGINNING
Autrice: Sarah Rivera
Editore: Self publishing
Numero pagine 240 circa
QUARTA DI COPERTINA:
Estratto
«Posso offrirti un caffè?» provò a
proporle.
Blanca si girò di scatto stupita, il
cervello era in funzione per trovare una scusa adatta per rifiutare. Lui fece
come per ringraziarla con lo sguardo e inclinò la testa indicando lo Starbucks
che si trovava a pochi passi.
«Noah, ti ringrazio, come ti ho già detto,
ho fretta.»
Scusa poco convincente…
«Giusto il tempo di un espresso, deve
essere per forza veloce si chiama es-pres-so.» Insistette lui con uno sguardo
dolce e divertito.
«Noah…» Blanca non sapeva più cosa dire e
lo osservava.
Il suo cervello stava cercando di elaborare
tutto quello che stava accadendo e molteplici campanellini di allarme erano
scattati in lei. Noah era ancora più bello di come lo ricordasse. Era alto e
forte, dolce e irruento, e poi aveva quegli occhi chiari e limpidi come non ne
aveva mai visti. Due pozze azzurre in cui tuffarsi. Il contatto avvenuto con la
sua mano poco prima l’aveva sconvolta; le aveva dato come una sferzata, e un
moto di nausea le era salito dallo stomaco… eppure lei lo trovava stupendo.
Sembrava molto più giovane della sua età in
quella tenuta, Skyler le aveva detto una volta che era coetaneo di Matt, ma
dimostrava meno di trent’anni con quei jeans attillati e strappati aderenti
alle gambe muscolose, uno smanicato nero e un cappellino militare. Era perfetto
per una rivista. Nonostante il suo fisico fosse notevole, era il viso a essere
molto particolare e il suo meraviglioso sorriso che, anche in quel momento,
stava sfoderando. Perché Noah Ross conosceva bene il suo arsenale, e lo sapeva
usare.
Si era nel frattempo avvicinato
pericolosamente. «Dai, non farti pregare. Sotterriamo l’ascia di guerra?»
Le allungò la mano in segno di pace. Blanca
sospirò.
«Oh Noah, non ce l’ho con te, davvero. È
che voglio andare…»
«… dopo il caffè» aggiunse il ragazzo e le
prese la mano, tirandola a sé, sorridendole dolcemente. Lei gliela tenne
esitando e lo seguì suo malgrado. «Okay, ma solo il tempo di un caffè.»
Sarebbe saltato per la felicità in
quell’esatto istante. Il contatto con la delicata mano di Blanca gli provocò un
brivido di eccitazione.
Lei era come potente dinamite, una fila di
mine per il suo equilibrio sulla quale inciampava ogni volta che la vedeva, era
stato così la prima volta ed era così anche in quel momento. Nessuna donna lo
aveva mai destabilizzato in quel modo; a lui piaceva avere il controllo,
soprattutto quando si trattava di sesso, e fino ad allora ci era riuscito con
tutte alla grande. Con Blanca era stato diverso, lei lo aveva provocato fino a
fargli perdere la testa. La osservò di nuovo, mentre lo precedeva attraverso
l’ingresso del bar. Anche in quel particolare frangente il suo essere era
totalmente preso da lei, che aveva tutta la sua attenzione.
Non appena entrarono nella caffetteria,
furono investiti dal calore e dai profumi di dolci e caffè.
«Accidenti»
disse Blanca con un sorriso spontaneo e con espressione sorpresa, eccitata,
quasi come fosse una bambina. Noah le sorrise di rimando. «Sì, questo è un
posto peccaminoso…» aggiunse divertito, «… e con la fame che ho dopo
l’allenamento spazzolerei tutto. Vieni… guarda!»
La
guidò tra le persone in fila fin davanti al banco dei dolci. C’erano centinaia
di muffin e biscotti, in un tripudio di profumi e forme. Blanca aveva iniziato
a fissarlo con sguardo interrogativo e per Noah ciò non andava affatto bene,
perché i suoi occhi puntati addosso gli facevano dimenticare anche il suo nome.
Aveva
detto che voleva solo del caffè, lui invece si fece dare un sacchetto pieno di
leccornie, con una decina di prelibatezze e le portò al tavolo dove la ragazza
si era nel frattempo accomodata su uno sgabello.
«Ma
cosa hai preso?» disse curiosa di guardare il contenuto di quella grande busta
e sorridendo ancora. Blanca realizzò in un secondo che Noah l’aveva fatta
rilassare ed era riuscito anche a farla sorridere.
Ed
era così tanto che non lo faceva…
Lui infilò la mano dentro il sacchetto,
estraendo un muffin glassato che le porse e che lei accettò. Dopo il primo
morso, commentò estasiata: «Mhmmm… Mamma mia, è favoloso. Come lo sapevi?»
Noah
la guardò stupito. «Cosa?»
«Come
sapevi che il muffin alla cannella glassato è il mio dolce preferito?»
Il
ragazzo le fece un sorriso ampio, era felice, nemmeno avesse vinto una coppa.
«Lo adoro anche io, non conoscevo i tuoi gusti e allora ho scelto in base ai
miei, sperando di essere fortunato.»
Riuscirono
a conversare animatamente del più e del meno, sorseggiando la calda bevanda e
assaporando i dolcetti. Blanca si sorprese a sorridere più volte e Noah riuscì
a rilassarsi vedendola finalmente tranquilla. Si avvicinò di più a lei in modo
delicato, perché una briciola di dolce le era rimasta su un angolo della bocca
e gli venne spontaneo di accarezzarle una guancia con le dita, andandole a
rimuovere proprio quel pezzetto.
Blanca
si irrigidì immediatamente, indurì lo sguardo e tornò fredda e distante come
era stata fino a prima di entrare in quel posto.
«Devo… andare, adesso. Grazie, Noah» gli si rivolse con voce tremante. Prese borsa, giacca e sciarpa, abbandonando il suo caffè sorseggiato a metà e un muffin che aveva sbocconcellato su un tovagliolino.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Sarah nasce in una città di mare a cui è molto legata in
un giorno di primavera. Nella vita è un matematico, ma questo lato razionale
non è l’unico che l’ha portata avanti, e non nasconde che non l’ha mai appagata
completamente. Coltiva da sempre un amore per la letteratura e la lettura, e in
particolare per i romanzi rosa, infatti le piace dire che un tempo era “Harmony
dipendente”. La scrittura le ha fatto compagnia in momenti molto difficili e di
forte sconforto, da cui può affermare di essere uscita più forte di prima.
“La vita mi ha preso a sberle, ma le ho risposto a
tono.”
(Cit. Sarah Rivera)
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