mercoledì 17 marzo 2021

La donna degli alberi di Lorenzo Marone

 La donna degli alberi

di

 Lorenzo Marone

recensione di

Maria Lucia Ferlisi


La città le ha fatto male ed è per questo che lei fugge e si ripara nel luogo dove è nata e cresciuta, la casa in montagna, una piccola baita sperduta dove ancora regna il profumo del padre e degli affetti passati.

Una baita che diventa il rifugio della sua anima ferita. Adesso deve lottare nel rendere abitabile quel luogo, deve lottare contro il freddo e le intemperie deve procurarsi la legna per scaldarsi e il cibo , deve risanare quelle ferite attraverso il sangue e il freddo.

La donna non è sola, nella montagna non si è mai soli, c'è il silenzio che ti avvolge e cura le tue ferite, c'è la neve che avvolge e protegge, poi ci sono delle persone che, incastonate in quel Monte incantato, ti sorvegliano e cercano di lenire il tuo malessere con la presenza e gli sguardi o con piccoli doni della natura che in quel luogo sono preziosi. 

C'è la volpe, ci sono le orme dell'orso, c'è lo straniero, in quel freddo invernale c'è più calore di una stanza riscaldata in città. In quel silenzio si ritrova ciò che si è perduto.

Se pensate di ritrovare in questo romanzo i personaggi della Napoli narrata nei romanzi precedenti di Lorenzo Marone, non li troverete. 

L'autore in questo romanzo da una grande prova della sua capacità narrativa, la sua penna si scosta dai suoi simpaticissimi ed amabili personaggi, per entrare nei pensieri intimi di una Donna, ferita e delusa, stanca e senza più energia. L'autore entra con lei in questo mondo ruvido e silente della Montagna. entra lentamente in questa Natura fredda e silente, per ritrovarvi ciò che manca nella frenetica città che è più fredda della neve, che è meno accogliente dei personaggi, la Guaritrice e la Benefattrice, descritti da Lorenzo Marone in questo romanzo.

Una storia intima, dolorosa, di rinascita e riscoperta della Natura che ci circonda, un romanzo lirico, confidenziale e interiore.

Un linguaggio essenziale e nitido, un ritmo incisivo ed elegante, uno stile fluido, a tratti poetico.

Bravo Lorenzo Marone, hai regalato ancora una volta un romanzo di vita, questa volta hai lascito Napoli, ma ti assicuro che se hai voluto provare a scrivere altro, ci sei riuscito in pieno, mi hai emozionata anche senza la tua arguta ironia.

SCHEDA LIBRO

Autore: Lorenzo Marone

Titolo: La donna degli alberi

Casa Editrice Feltrinelli

Pagine: 217

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SINOSSI

La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte.

Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura.

C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento.

A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile.

Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo.

Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.



Lorenzo Marone (Napoli, 1974) ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015; premio Stresa 2015, premio Scrivere per amore 2015, premio Caffè Corretto – Città di Cave 2016), che ha ispirato un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016; premio Como 2016), da cui è stato tratto un film omonimo con regia di Marco Mario De Notaris; Magari domani resto (Feltrinelli, 2017; premio Selezione Bancarella 2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli, 2018; premio Giancarlo Siani 2018); Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019) e i saggi Cara Napoli (Feltrinelli, 2018) e Inventario di un cuore in allarme (Einaudi, 2020).

Ha una rubrica domenicale, “i Granelli”, su “la Repubblica” di Napoli e collabora con “tuttolibri”. È tradotto in diciassette paesi

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.