“COME SPUTI NELLA SABBIA”
IRA INITIUM INSANIAE
Silloge poetica Noir di
PAOLO
BERTULESSI
Poesie belle da far male.
Un piccolo sputo nella
sabbia, a volte, può creare un cratere.
QUEL CHE RESTA DEL DOLORE
Sei a caccia di perchè,
perlustri alla cieca il buio
inciampando in ruvide pietre
e illudendoti di trovare
risposte.
Spari sferzate di timido coraggio
contro la tua testa,
incontrando soltanto
momentanee eutanasie.
Ti convinci di esser forte
e di indossare una solida
armatura,
per te e per gli altri,
asserendo che ora
nulla ti può ferire:
non è la verità!
Una parte di te
è morta per
sempre,
sei ferito,
mutilato,
fatto a pezzi e insepolto.
Non sei per nulla forte,
avanzi solo,
come un automa
dai meccanismi rotti,
ben sapendo che,
da ora,
niente altro sarai
che una porzione di uomo.
E sarai marchiato a vita
come un rassegnato
capo di bestiame
e di vergogna
BIOGRAFIA
Scrittore e poeta, nato a
Bergamo ma padovano d’adozione, si appassiona sin da adolescente alla
letteratura e consegue la maturità classica.
Titolare di un’enoteca a
Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, ed ex istruttore sportivo, dedica molto
del suo tempo libero alla scrittura di romanzi, prediligendo il genere noir e
intervallandoli con composizioni di sillogi poetiche uniche nel loro genere.
Il suo travolgente romanzo
d’esordio, pubblicato nel 2018 dalla casa editrice “Le Mezzelane”, è stato
“ESISTENZE PROIBITE”; solo sei mesi dopo pubblica con la “PAV Edizioni” di Roma
il suo secondo romanzo noir, “AURUM INFERNO OPERAIO”, opera che partecipa al
Premio Campiello 2019.
Sempre con “PAV Edizioni”
vede poi la luce “IN VIAGGIO PER LEI”, un libro sorprendente dedicato a tutte
le donne vittime delle molestie nei social e
scritto a quattro mani con l’amico Alberto Tacca.
La sua prima silloge
poetica noir, “NUOTANDO NEL MIO ASSENZIO”, viene pubblicata nel 2019 dalla
“Pluriversum Edizioni”.
Questa è la sua seconda
raccolta poetica.
SINOSSI
Esistono versi, quasi
troppo scontati, che si nutrono del suono di un’onda, della carezza di una
brezza marina, del tepore del sole, di cieli, di prati e ruscelli.
Ci sono poi versi, come
quelli contenuti in quest’opera, che nascono come ispirati dalla desolazione
invernale di una spiaggia, dal malessere sociale e da panorami urbani: Paolo
Bertulessi rivede la poesia e si
trasforma in moderno aedo, un cantore che scuote l’anima dei lettori con odi
spesso ruvide, taglienti, iraconde e introspettive, come una pioggia di dardi,
come un cielo plumbeo, come sogni dissolti…come sputi nella sabbia.
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