Un
giorno quasi perfetto
di
Mareike
Krugel
recensione
di
Maria Lucia Ferlisi
Scoprire che il tuo corpo subirà degli inevitabili cambiamenti, non è facile. Ti tocca doverlo dire a tuo marito, ai tuoi figli ancora piccoli, alla scuola dove insegna musica, ai vicini, alle amiche. Dentro di te scoppia il caos. Non sai come potrai affrontare tutto. Katharina, sa che dovrà affrontare il mostro del cancro al seno. Ha scoperto di avere un nodulo e sa cosa significa. Ma non è ancora pronta. È soltanto venerdì, meglio rimandare, passare il week end in pace, come se fosse un giorno uguale agli altri. Ridere scherzare, affrontare i mille problemi quotidiani come tutti gli altri giorni.
Una figlia Hellie problematica che ha scoperto il modo per farsi
uscire sangue dal naso e tutte le volete lei deve correre a scuola
per portarla a casa. Deve allora avvisare la scuola materna dove
insegna musica, deve correre dal figlio Alex.
La
sua giornata è senza respiro. Soccorre un vicino che si è amputato
un dito. Corre in casa perché si è incendiata la lavatrice. Deve
andare a prendere un amico di vecchia data. Sempre lei, sempre più
sola con un marito che lavora in un'altra città. Non ha quasi tempo
per pensare al suo male. Ma di fare un bilancio della sua vita si.
Tanti problemi, sogni mai realizzati, una passione a cui non ha
dedicato la giusta forza, e un marito assente che forse ha un'altra
relazione.
Cosa
può fare allora per cercare di rimediare? Vivere la concretezza dell'oggi per affrontare con grinta e forza l'incertezza de domani. Prima cosa da attuare subito: affrontare il marito...Un
romanzo centrato su un solo giorno, ma è perfetto. Viviamo le ansie
e i problemi quotidiani della protagonista come se fossero i nostri, perché è così la nostra vita. Correre, correre, correre e mai un
attimo di tempo per pensare a se stesse e a ciò che vogliamo. Non
abbiamo il tempo per fermarci a parlare con il partner. Un romanzo che
è uno specchio del quotidiano delle donne. Un libro che ci fa
fermare a riflettere con la protagonista, perché tanto di lei si
trova nei nostri comportamenti.
L'autrice ha una scrittura precisa, composta, forte e incalzante. Non risulta mia noiosa e ci da una mano a comprendere pregi e difetti di Katharina una donna qualsiasi, protagonista della quotidianità di vita.
"Non voglio morire, e non voglio nemmeno varcare questa soglia. Gli ingressi delle scuole sono le porte dell’inferno. Ma non c’è niente da fare, mia figlia ha bisogno di me.
La porta è pesante e si apre verso l’esterno. Subito mi assale l’odore di questa scuola, uguale a tutte le altre che conosco, a parte quella di musica in cui lavoro, dove c’è odore di polvere e di resina per violino. L’odore di scuola mi fa venire la nausea. È una reazione psicosomatica che con gli anni non svanisce. Sono venuta a prendere Helli già un sacco di volte, ma il mio stomaco ancora si ribella.
Il corridoio, decorato con i lavori di una classe di arte, è diritto, poi si svolta un angolo, un altro ancora, e ci si ritrova davanti alla porta a vetri che separa la parte con l’odore di scuola e il pavimento in linoleum dalla parte accogliente che profuma di caffè e moquette. "
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Sinossi
Oggi
è venerdì, e il compito dei venerdì è far concludere in modo
morbido la settimana. Così vuole che sia Katharina, decidendo di
ignorare la scoperta del Qualcosa, Qualcosa che dentro di lei non
funziona bene, e rimandando tutto a lunedì. Katharina insegna musica
ai bambini dell'asilo. Sua figlia Hellie soffre di disturbi
comportamentali, mentre suo figlio Alex è praticamente perfetto -
anche questa cosa la preoccupa - e ha ereditato la passione per le
note da lei. Suo marito Costas ora lavora a Berlino: da quando la
loro relazione è diventata "da fine settimana" litigano
parecchio. E in questo venerdì, in cui Costas non tornerà a casa e
Katharina vorrebbe mettere un po' di pace fra i pensieri, il tipico
caos che contraddistingue le sue giornate aumenta in modo
incontrollato.
Deve correre a scuola a prendere Hellie che perde
sangue dal naso e poi soccorrere il vicino che si è tranciato un
pollice con il tagliaerba e crede di poterlo ritrovare sul prato.
Alex le comunica che sta per portare a casa per la prima volta la
nuova fidanzata, proprio mentre lei si stava preparando ad accogliere
Kilian, il suo caro amico dei tempi dell'università. Intanto
l'asciugatrice prende fuoco... Katharina comincia a chiedersi se le
cose, nella sua vita, siano andate esattamente come voleva: la
passione per la musica, i figli, il matrimonio con Costas...
Probabilmente è tempo di rivelare a qualcuno il suo segreto, anche
se per farlo si ritroverà inaspettatamente in una situazione
piuttosto imbarazzante... Nel racconto di una sola giornata si
condensa il significato di un'esistenza intera:
Katharina ci mostra
cosa vuol dire essere madre e moglie oggi, affrontando
contemporaneamente le avversità più grandi. Insieme a lei ci
lanceremo in un'avventura on the road eccentrica e ironica:
piangeremo e rideremo, ci chiederemo se i nostri sacrifici hanno
avuto senso, se le nostre scelte sono state giuste e, in maniera del
tutto non convenzionale, riscopriremo ciò che davvero conta nella
vita.
Scheda libro:
Autore: Mareike Krugel
Titolo: Un giorno quasi perfetto
Casa editrice: Mondadori
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