Nel mare ci sono i coccodrilli
di
Fabio Geda
recensione di Maria Lucia Ferlisi
Il padre di Enaiatollah è morto durante il lavoro di camionista, ha perso il carico, ed è naturale che lui bambino decenne diventi una merce di scambio per il datore di lavoro. Siamo in Afghanistan ed è naturale che tu non sia considerato un bambino ma un risarcimento per la mentalità del datore di lavoro.
La madre lo nasconde ma sta crescendo e la buca non può contenerlo, non gli resta che affidarlo al destino, portarlo al confine, lo abbandona ma non ha altre alternative, con tutto l'amore del suo cuore lo lascia per offrirgli una possibilità e sperare che possa salvarsi per avere una nuova vita, la speranza è migliore della morte certa.
Comincia il lungo viaggio del ragazzo. Dal Pakistan dove la madre l'ha lasciato intraprende lavori manuali duri e ricambiati con una zuppa e un giaciglio.Gli anni passano lui è un ragazzo con alle spalle un passato duro e pesante, continua il viaggio attraversa montagne e mare in tempesta alla ricerca di un luogo dove fermarsi e iniziare a vivere come tutti coloro che hanno la fortuna di nascere altrove.
Fabio Geda questa volta non scrive una storia di fantasia, ma da voce a Enaiatollah, attraverso la voce vera di un migrante vuole mostrare chi sono queste persone e la storia è raccontata in prima persona da un protagonista diretto.
Una storia toccante, commovente che narra l'infanzia perduta del protagonista e di altre migliaia di bambini che non hanno vissuto né l'infanzia né l'adolescenza.
L'autore con una scrittura limpida e scorrevole traduce tutti i momenti tragici di questo lungo viaggio durato anni in cui il ragazzino è stato sfruttato, ha provato la fame, gli stenti e la paura, ha imparato ad affrontare il dolore per arrivare alla ricerca di una meta che gli regalasse il sogno di vivere in libertà ed assaporane tutto il sapore.
Le vicissitudini non sono filtrate , non sono raccontate, non c'è nessuna perdita di particolari. È narrata direttamente dal protagonista. All'età di 21 anni Enaiatollah ha raccontato la sua storia come monito per tutti coloro che pensano che sia facile attraversare mari e monti per cercare un futuro migliore
SCHEDA LIBRO
Autore: Fabio Geda
Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
Casa Editrice: Baldini Castoldi Dalai
Pagine: 150
SINOSSI
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età.Questa è la sua storia.
Nessun commento:
Posta un commento