mercoledì 28 marzo 2018

La meccanica del cuore di Mathias Malzieu


La meccanica del cuore di Mathias Malzieu
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

Il 16 aprile del 1874 ad Ediburgo, nella notte più fredda che un essere umano ricordi è nato Jack, il protagonista del romanzo. Una notte piena di neve e ghiaccio. È stato fatto nascere dalla dottoressa Madeleine, la levatrice delle puttane, forse lo era anche sua madre, o forse era soltanto una donna senza mezzi che ha rinunciato al suo bambino, un piccolo "fiocco di neve ", "un uccello bianco con i piedoni".

 La madre non lo guarda nemmeno,  lo lascia alla levatrice che gli procurerà una famiglia. Ma il cuore di Jack smette di battere, si è ghiacciato per il troppo freddo,  Madeleine non vuole lasciarlo morire, gli cuce addosso un nuovo cuore, un cuore particolare: un orologio a cucù.
"Tic, tac fa l'orologio. Bu-um, risponde il cuore, e e le arterie si colorano di rosso. Pococ a poco il tic-tac eil bu-um accelerano. Tic tac. Bu-um. Il cuore batte ad una velocità normale."

Il bambino cresce, diventa un fanciullo, nessuno ha voluto adottarlo, è rimasto con colei che l'ha fatto nascere. Lei lo ama come un figlio, quello che non ha avuto. Gli insegna tutto, ma soprattutto a stare attento al suo cuore, alle lancette. 
Non deve toccare le lancette, non deve mai arrabbiarsi, e non deve assolutamente innamorarsi. Perché ogni forte emozione rischia di spezzare quel cuore fragile che gli è stato cucito addosso.
E poi quel grande campanile che rintocca con un cuore dieci volte più grande del mio.
"È mio padre quello' "No, no, non è tuo padre...È la grande campana dell'una, suona solo una volta al giorno"
La prima volta che Jack  va in città, vede una bambina come lui, ed il suo cuore impazzisce, comincia a battere forte, sempre più forte. Si è innamorato di quella bambina andalusa, dalla voce soave e melodiosa. 

Quel sentimento che doveva nascondere è sfuggito alla razionalità ed ha vibrato forte,
fortissimo. Perché questo è l'amore ed al cuore non si comanda.
All'improvviso il mio cuore a cucù inizia a suonare, fortissimo, molto più forte di quando ho le mie crisi. Sento gli ingranaggi girare vorticosamente come se avessi ingoiato un elicottero. Il carillon mi rompe i timpani, mi turo le orecchie e ovviamente è perfino peggio. Le lancette mi taglieranno la gola.

Va a scuola per rivederla, ma lei non c'è più. Adesso che è uscito allo scoperto deve scontrarsi con gli altri ragazzi, i bulli odierni, lui è diverso, e tutti lo deridono, compreso Joe, anche lui innamorato di Miss Acacia. Per lei sfida Joe, e scappa in cerca di lei fino in Granada.
Il mio cuore fugge dal suo involucro-prigione. Vola attraverso le arterie, si sistema dentro il cranio per diventare cervello. In ogni muscolo e fino alla punta delle dita, il cuore!

E finalmente il suo cuore esploderà d'amore sfidando le dinamiche della meccanica del cuore.
Questa notte balzerò sulla luna, mi sistemerò nella falce come se fosse un'amaca e non avrò alcun bisogno di dormire per sognare.

L'autore in questo romanzo passa da pagine di una bellezza surreale a pagine più drasticamente realistiche e ci regala una storia che ha il sapore di una fiaba.

Un romanzo che parla di un amore puro, sublime, intenso, privo di qualsivoglia interferenza, non a caso nasce quando sono ancora dei bambini si sviluppa, cresce, e comincia a provare sentimenti contaminati, tipiche di età più adulte, come la gelosia, il tormento, la mancanza di fiducia. 

L'amore puro perde la sua fragilità e si trasforma, ma non è più lo stesso. Diventando adulti ogni purezza si dissolve per lasciare immancabilmente posto a sentimenti più "volgari".

Un romanzo che pone i suoi pilastri su due punti l'amore e la diversità. Due temi che si intrecciano con una scrittura leggera, limpida, in alcuni punti ironicamente amara. 

 Una stupenda metafora sull'amore dai primi ed innocenti palpiti del cuore, ai vari sentimenti che ne susseguono, come un ventaglio che si apre e ci mostra tutta la verità su questo sentimento sublime, innocente, ma  anche fragile, come l'orologio del protagonista, e bisogna stare molto attenti nell'averne cura, è un sentimento delicato, ogni sbaglio piccolo o grave può turbarlo e anche distruggerlo. 

La meccanica del cuore è solo apparentemente facile, basta girare la chiave del cuore e l'amore va... L'autore, come nelle favole per i bambini, ci spiega come deve essere curato per farlo crescere e diventare saldo, ma non sempre è così, gli ingranaggi sono delicati e possono rompersi o essere strappati via...

Nel romanzo ci sono alcune imprecisioni temporali come "Ho le rughe alla "Charles Bronson" o "ha il viso dei dipinti di Modigliani", che nell'ambientazione di fine ottocento sono sbagliati, ma non toglie nessuna bellezza a questo romanzo  e alla straordinaria fantasia surreale del nostro autore.


Scheda libro
Autore: Mathias Malzieu
Titolo: La meccanica del cuore
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine: 147

Sinossi
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato.

 La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai.

 L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. 

L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.









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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.