mercoledì 21 febbraio 2018

Absorption di Eugene Pitch

 

Absorption
I colori del sangue
 di 
Eugene Pitch

recensione di 
Ferlisi Maria Lucia


Le vite di David e Ray scorrono apparentemente tranquille.
David vive a Londra,  cerca di sopravvivere nella capitale lavorando come cameriere, sempre a corto di quattrini e di amici. L'unica persona con cui intrattiene una piacevole amicizia è il "professore", amano dialogare della loro passione comune l'arte, mentre il vecchio fuma la pipa, seduti in quel bar londinese un po' stantio. 
Vi troverà tutte le informazioni tecniche di cui avrà bisogno: turni di guardia, mappa delle telecamere, mappa degli impianti idroelettrici e di aerazione, sistemi di allarme, strumenti per il lavoro e un numero di telefono per riceverli in un posto sicuro.» «E cosa dovrei farci io?» «Lei deve rubare questo e in cambio libereranno il professore."

Ray è un fotoreporter, vive ad Amsterdam, ha una relazione con Miranda.
"una gemma incastonata tra le case signorili e i tipici canali"...  tutto pareva vecchio ed elegantemente decadente, come una regina attempata che, a testa alta e piena di orgoglio, arranca fino al suo trono."

Conduce una vita  piatta, che viene scossa da un terribile omicidio a cui assiste, inerte e inebetito, cerca di fotografare l'assassino, ma la fedele Nikon, s'inceppa, non gli resta che inseguirlo, in quella città piena di canali, silenziosa, e misteriosa.

Il cadavere appartiene a Eugenie, una giovane donna, affascinante, che lavorava in un hotel di proprietà del padre, fidanzata, e con un pretendente, che l'ama in silenzio, da anni: Vince, un giovane, senza un lavoro fisso, che non ha terminato gli studi, ma ama dipingere, ed è stato l'ultimo a vederla viva. Dopo la sua morte abbandona quella città e va a vivere a Parigi.
Seguiva solo la sua pena di vivere sfogandola nei suoi quadri primitivi. Giorno dopo giorno, all’aperto o al chiuso, lui creava come i grandi maestri del passato ma non riusciva mai a sentirsi all’altezza.


L'assassino è Youssef, un marocchino che conduce una vita tranquilla e insospettabile, ha moglie e figli, tra cui Ahmed, un ragazzino problematico, non integrato, che tutti rifiutano.
"Parigi e Londra cadevano a pezzi e così pure i sogni di una vera globalizzazione, di una vera Europa che potesse riunire sotto di sé tanti popoli diversi ma con un unico scopo: la felicità. Invece tutti odiavano tutti e nessuno aveva davvero voglia di integrarsi."

David riceve misteriosamente la pipa del professore al cui interno c'è un biglietto per Tokyo. Non comprende, ma prende il volo per il Giappone.
“David”. L’aprì e vi trovò un foglietto di carta. Si voltò per decifrarlo. Era pieno di numeri misteriosi, come in serie, tutti scritti a spirale attorno a un numero sottolineato due volte: 117. Che diavolo significavano? E chi glielo aveva lasciato? Richiuse il libro e poi andò.."

Anche Ray non comprende, Miranda la sua fidanzata è stata rapita e lui è ricattato durante una vacanza a Bali.
Non è facile comprendere, la storia comincia a indirizzare i fili verso l'obiettivo. Cominceremo allora a comprendere come mai le vite apparentemente tranquille e insospettabili dei due principali personaggi hanno un filo denominatore comune. 

Le loro vite cominciano ad essere simili, entrambi subiscono il  ricatto delle persone a loro care. 

Il mistero e i colpi di scena fanno il loro ingresso nel romanzo, la storia parla di attentati arabi? Oppure si tratta di furti di quadri d'autore? La nikon e dei documenti che importanza hanno? Sono criminali internazionali? Perchè hanno scelto loro?
Niente è come sembra, e nulla è scontato nell'intreccio della trama. Qual è la relazione dell'omicidio di Eugenie, con David, Ray e  Vince?
«Il mondo intero è precipitato nell’incubo. La memoria del terrore non può essere cancellata.»

Tanti interrogativi.Tante supposizioni. Tanti misteri. Non ci resta che leggerlo, capitolo dopo capitolo, per arrivare al finale che vi lascerà sorpresi...

L'autore Eugene Pitch, con questo thriller,  dimostra di saper mantenere un ritmo incalzante, per tutta la storia. Lo stile fluido e dinamico rende la lettura piacevole e avvincente.

 La trama bene scritta e appassionante conduce nel vortice della storia che si dipana tra quattro splendide città, incollandoci alla suspense e alla dinamicità della narrazione che dimostra ampia maturità dell'autore nel condurla.

I personaggi sono molto ben delineati, tutti, sia i principali, che le figure minori. Anche l'ambientazione e le varie città sono  descritte in modo non banale,  regalandoci piccolo tratti  di vita reale e quotidianità.

Un avvio ben riuscito, e già maturo per Eugene Pitch.



Scheda libro

Autore: Eugene Pitch
Titolo: Absorption I colori del sangue
Casa editrice: PubMe
Pagine: 173

Sinossi

David fugge da un misterioso passato e vive ora a Londra, in un appartamento fatiscente e lavorando come cameriere in un bar. Il professore è il suo unico amico, un uomo che come lui è appassionato d'arte, cliente del bar e con cui instaura un'insolita amicizia. Ray, insieme a sua moglie Miranda, vive alla giornata, lavora come fotografo e per questo motivo viaggia in continuazione. 

Cos'hanno in comune Ray e David? Assolutamente nulla, almeno fino a quando una banda di criminali ben organizzata non decide di farli incontrare, rapendo loro le persone più care e costringendoli a collaborare. 

I due dapprima si muovono separatamente, l'uno inconsapevole dell'esistenza dell'altro, poi le loro strade si incrociano e da lì in poi dovranno unire le forze e portare a termine la pericolosa missione. Ma perché questi criminali hanno scelto proprio loro? Riusciranno a salvare le persone prese in ostaggio?

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.