martedì 20 settembre 2022

MICKEY MOUSE - La vera storia del TOPO più famoso del mondo, di Dario Amadei scritto con Elena Sbaraglia.

                                            MICKEY MOUSE


La vera storia del TOPO più famoso del mondo, di Dario Amadei scritto con Elena Sbaraglia.

  • Scheda Libro
  • Editore ‏ : ‎ Graphofeel
  • Pagine‏ : ‎ 244
  • Autore: Dario Amadei e Elena Sbaraglia
  • Titolo: Mickey Mouse

    La biografia romanzata di Mickey Mouse, dalla sua creazione nel 1928 ad opera di Walt Disney ad oggi. Le storie e l’evoluzione del personaggio chiamato a confrontarsi con grandi trasformazioni sociali, mode e il progresso tecnologico. 

    L’ingresso di Topolino nel favoloso universo di Hollywood, i suoi viaggi in tutti i paesi del mondo, lo sviluppo della sua famiglia virtuale e quello di Topolinia. Con illustrazioni, schede di approfondimento, e molti dettagli sulla sua vita italiana.

    Il mondo di Topolino è immenso, smisurato, racchiude tutto il mondo reale e molto di più. È sospeso nello spazio e nel tempo, ci racconta di realtà ormai remote e getta uno sguardo sul futuro, facendo delle previsioni che spesso si realizzano. L'universo dei topi è in continua evoluzione, tutti i personaggi negli anni hanno cambiato look, carattere, abitudini, tratti somatici. Topolino più di tutti perché è cresciuto, il monellaccio di un tempo è maturato, a un certo punto è diventato troppo “perfettino”; è stato un ritorno alle origini. I personaggi che lo affiancano hanno seguito; la sua evoluzione, Minni più di tutti, ma anche gli altri, come del resto è cambiata Topolinia, che da centro rurale è diventata una metropoli. (D. Amadei)

    Mi sono poi imbattuta, con non poca sorpresa, in riviste italiane della prima metà del Novecento, che raccontavano di Topolino e delle sue vicende, come il quindicinale “Il dramma”; archivio del sito del Teatro Stabile di Torino. Pura meraviglia è stato scoprire la passione per Topolino di Pavese e Vittorini ;intervista che la Fallaci ha fatto a Walt Disney (E. Sbaraglia)

    Biografia 

    Dario Amadei è medico, formatore e autore di quindici libri di saggistica e narrativa. I suoi libri più recenti sono Guarire con Basile. Dodici fiabe per conoscerci meglio (Castelvecchi 2021) e Nati per raccontare (Castelvecchi 2020) scritto con Elena Sbaraglia, che trattano di biblioterapia. Con Graphofeel ha pubblicato Astutillo e il potere  dell’anello (2015), Nel mio paese c’era la guerra (2017) scritto con Elena Sbaraglia e Amore (e altre psicopatologie) (2018 Elena Sbaraglia è psicologa, formatrice e autrice.

    Da anni si occupano di biblioterapia, bibliolettura interattiva e narrazione creativa

    lunedì 19 settembre 2022

    Tra mille desideri di Laura Fiamenghi

     

    Tra mille desideri

    di

    Laura Fiamenghi








    TITOLO: Tra Mille Desideri

    AUTRICE: Laura Fiamenghi

    CASA EDITRICE: SELF PUBLISHING

     

    TRAMA

     

    Per salvare la vita al suo re, Sir Gwain deve portare al Mago Weland la risposta a un quesito non da poco: “Che cosa desiderano tutte le donne?” 

    L’unica in grado di svelare l’enigma è la Strega della Palude, una megera tanto saggia quanto rivoltante che, in cambio, chiede a Gwain di prenderla in sposa. 

    Salvato il sovrano, Gwain terrà fede alla promessa? O fuggirà prima di accorgersi che la strega Lidlin non è altri che una giovinetta sola al mondo che protegge sé stessa e il suo cuore con una bruttezza senza uguali?

    mercoledì 14 settembre 2022

    DIVE. LE DONNE E GLI UOMINI DI MARLENEDIETRICH

     DIVE. LE DONNE E GLI UOMINI DI MARLENEDIETRICH 

    di Gian Stefano Spoto scritto con Anna Marina Gualdesi

    Nel trentesimo anniversario dalla scomparsa di Marlene Dietrich il giornalista e scrittore Gian Stefano Spoto firma un libro che ripercorre la vita dell’indimenticabile diva attraverso i suoi incontri, gli amanti, le difficili amicizie.

    Marlene Dietrich non è morta trent’anni fa: vive e parla con l’autore, raccontando un Novecento di scintillanti follie, con lo stile di una donna contemporanea, che giura di non fare alcuna distinzione di sesso quando una persona le accende i sensi.

    Diva irraggiungibile, egoista, egocentrica. Pochissimi avevano il privilegio di vederla o anche solo di intravederla, e il mito cresceva a dismisura.

    Ma lei non ha sentimenti, pretende che al suo servizio ci sia il mondo intero iniziando da marito e figlia, i quali sono il suo archivio e le ricordano a quali amanti concedere un’altra chance. Le sue bugie, poi, sono verità assolute, e l’intera umanità accetta tutto ciò.

    Sullo schermo di questo libro scorre una società con personaggi della storia e della cultura con un privato inimmaginabile. Un “circolo del cucito” formato da lesbiche militanti dell’alta società, talvolta costrette a “matrimoni lavanda”, cioè di copertura. E poi Greta Garbo, la sua amante poi nemica, divenuta un’ossessione, Edith Piaf, il passerotto che Marlene amò e soprattutto protesse.

    Il giornalista Gian Stefano Spoto ha scritto la storia della diva in collaborazione con Anna Marina Gualdesi, che ne ha curato gli approfondimenti, Dive.

    Le donne e gli uomini di Marlene Dietrich è un omaggio a un’ attrice che con il suo charme e l’impronta volitiva ha segnato un’epoca.

    Scheda Libro

    TITOLO:  DIVE. LE DONNE E GLI UOMINI DI MARLENE DIETRICH 

    AUTORE: Gian Stefano Spoto in collaborazione con Anna Marina Gualdesi

    CASA EDITRICE: EDIZIONI GRAPHOFEEL

    GENERE Narrativa

    PAGINE 278

    BIOGRAFIA

    Gian Stefano Spoto, bolognese, giornalista, inizia a lavorare per la carta stampata nel 1981 e nel 1988 entra in Rai divenendo, fra l’altro, inviato speciale, capo della cronaca al Tg2, dirigente di Raiuno, vicedirettore di Raidue e poi di Rai Internazionale. Nel 2014, allo scoppio della guerra di Gaza, parte per il Medio Oriente come corrispondente Rai. Ha lavorato per numerose testate fra cui "La Repubblica", “Il Secolo XIX”, “Il Resto del Carlino,” “Il Giornale nuovo”, “Corriere Medico” e “Cosmopolitan”.

     Ha scritto, con il sociologo Giorgio Pacifici, Un futuro che viene da lontano (Franco Angeli, 2003); M.O.S.T.9 (Curcio, 2007); Salgari. 150 Indie (Curcio, 2012); Mediorientati. Oltre la storia, le storie (Ianieri, 2017). Con Graphofeel Edizioni ha pubblicato Deserto bianco (2021).

    BIOGRAFIA

    Anna Marina Gualdesi, romana, è laureata in scenografia e ha un diploma in pianoforte al conservatorio di Frosinone. Negli anni ’90 è approdata alla Direzione Esteri della Rai scrivendo i testi di numerosi programmi radiofonici dedicati alla musica classica e alla musica leggera italiana del ‘900.



    lunedì 12 settembre 2022

    WAR IS A FEMINIST ISSUE di Lilia Giugni

     


    WAR IS A FEMINIST ISSUE

    di 

    Lilia Giugni



    Tra i vari eventi che ho seguito al Festivaletteratura di Mantova War is a feminist issue  è stato quello che maggiormente ha suscitato il mio interesse e la voglia di approfondire, un tema tristemente attuale, svoltosi presso la Biblioteca Baratta di Mantova, luogo a me caro per i prestiti, studi e gruppi di lettura.

    L'evento è stato bistrattato, niente presentazione da parte delle magliette blu e poca gente, ma era il giorno di apertura, quindi è comprensibile che non ci sia stata una ressa.

    L'invitata all'evento non era molto conosciuta e non è stato messo in vendita il saggio da lei scritto.

    Lilia Giugni  è una ricercatrice presso il Centro Studi di Innovazione Sociale dell’Università di Cambridge, e co-fondatrice e direttrice del think tank britannico GenPol , Gender &Policy Insights. Oltre che ricercatrice è anche attivista nel  movimento femminista e si occupa di di disuguaglianze di genere e di ingiustizia sociale.

    Di certo la dottoressa Lilia Giugni non si è scoraggiata ma armata di un sorriso empatico ha dato inizio alla sua preziosa lezione.

    L'argomento non era facile: War is a femminist issue, il titolo deve aver scoraggiato, quando appare la parola femminismo, molti fuggono, in Italia la parola spaventa ancora, si ritiene che la causa sia ancora qualcosa di settario, troppo di sinistra, lontano dal mondo delle donne. È una parola che allontana, se avessero usato donne forse l'evento avrebbe avuto più attenzione. 

    Per Lilia Giugni il femminismo è come un grimaldello che scardina le menti, che pone la modalità, la chiave di lettura, la lente di ingrandimento per comprendere meglio ciò che accade alle donne. Quindi focalizzare e parlarne, sempre, a più voci e senza omissioni o mezze verità.

     Il femminismo pone attenzione alle donne, ai loro diritti.

    Lilia Giugni attraverso i consigli di cinque libri, ha voluto porre l'attenzione sulla guerra, argomento tristemente attuale, dal punto di vista delle donne, che da sempre si sono rifiutate di esserne parte attiva. Le donne rifiutano la guerra, non solo perché sono pacifiste, non è questo l'unico motivo del loro rifiuto alla guerra, no, loro sono consapevoli che nella guerra le prime a pagarne le conseguenze sono loro.

    Sin dai tempi antichi, le donne sono state oggetto di rappresaglia contro il nemico. I loro corpi sono stati violati, mutilati, stuprati. Il corpo della donna è un oggetto per dimostrare la potenza nemica. Più orrende sono le incursioni e le violenze contro le donne più è grande il loro potere militare. 

    L'autrice si rifiuta di entrare nei dettagli delle mutilazioni o altri esecrabili gesti contro le donne che, assieme a quelle contro i bambini, rappresentano l'orrore e la disumanità di tutte le guerre.

    La ricercatrice lascia parlare i libri di donne che hanno affrontato questo scottante tema e che sono stati importanti nella sua formazione.

    Lilia Giugni affronta la guerra attraverso la lettura di Cassandra di Christa Wolf, Metà di un sole giallo di Chimamanda Ngozi Adichie, Il potere delle donne di Denis Mukwege, I nostri corpi come campi di battaglia. Storie di donne, guerra e violenza di Christina Lamb, La donna abitata di Gioconda Belli.

    Sono romanzi e saggi scritti non solo da donne ma anche da un uomo che si è contraddistinto in questa battaglia di usare le donne come un trofeo, un bottino di guerra come nell'antichità, ed è il Premio Nobel della Pace 2018 DENIS MUKWEGW, chirurgo e ginecologo noto per aver letteralmente ricucito e ricostruito il corpo delle donne vittime di guerre e rappresaglie.

    Seguono altri titoli che parlano di guerre nell'antichità come a Troia, In Nicaragua negli anni 60, sempre negli anni sessanta ci spostiamo nel Biafra, per arrivare nel Congo e concludere con un excursus europeo nel novecento.

    Un lungo viaggio che ci porta a vedere attraverso gli occhi della letteratura come il corpo della donna è stato usato dal passato fino ad oggi come un triste luogo di battaglia  in tutte le guerre, senza distinzione di tempo e di luogo. In Europa come nei continenti, la donna è oggetto di sevizie, stupri, assoggettamento. La donna diventa un trofeo da calpestare e mostrare ai vinti

    La donna violata vuol dimostrare la supremazia  dei vincitori e la donna stuprata è due volte vittima, in quanto donna e come appartenete al popolo vinto. Lo stupro come arma di guerra è stato riconosciuto soltanto nel 1997 dopo la guerra in Bosnia.

    Lo stupro di massa è un'arma silenziosa usata per scatenare terrore nella popolazione di ogni guerra, nessuno ne parla, non fa notizia.

    Ecco perché la ricercatrice parla di lente d'ingrandimento, noi lettori abbiamo l'obbligo morale e civile di conoscere, e loro scrittori, fotografi, attivisti di pace hanno il dovere di mostrare tutte le facce della guerra non solo quella dei vincitori, ma quella dei vinti.

    La Letteratura ha il dovere di mostrare al mondo le violenze che si perpetrano durante  le guerre.

    A noi lettori il compito di leggere le loro testimonianze.

    By Maria Lucia Ferlisi


    Biografia

    Lilia Giugni è nata a Napoli e vive a Londra. Ha conseguito un PhD in Politics presso l'Università di Cambridge, dove lavora come ricercatrice e docente per il Cambridge Centre for Social Innovation. Attivista femminista intersezionale, è Fellow della Royal Society of Arts. Ha contribuito a fondare il Think tank femminista GenPol – Gender & Policy Insights, che svolge lavoro di ricerca e advocacy su questioni di genere e giustizia sociale. Da anni analizza il sessismo latente alla rivoluzione digitale, mappando un fenomeno articolato, che passa dai bias dell'intelligenza artificiale alle molestie online e allo sfruttamento delle lavoratrici dell'industria tecnologica. Tale studio è in parte confluito nel saggio, di prossima uscita, La Rete non ci salverà (Longanesi, 2022).

    martedì 6 settembre 2022

    Concorso letterario: Racconti di viaggio

     

                                     Un concorso letterario per chi ama scrivere racconti sui viaggi, per raccontare le vostre avventure o disavventure, le vostre emozioni, la vostra gioia e voglia di scoprire luoghi e persone nuove.

    Buona partecipazione a tutti/e.

    Historica edizioni (www.historicaedizioni.com) indice la nuova edizione del concorso “Racconti di viaggio 2022”.

    UNICA SEZIONE: NARRATIVA – Si accettano racconti a tema libero che non superino le 12.000 battute spazi inclusi. Sono ammesse eccezioni se gli elaborati superano di poco il limite prefisso. Ogni autore può inviare al massimo un racconto.

    TESTI – I testi devono essere in lingua italiana e inediti. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.

    COME INVIARE I RACCONTI – I concorrenti devono inviare il racconto in formato word, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e nome del Concorso, al seguente indirizzo mail: concorsoraccontiviaggio@gmail.com

    CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – La partecipazione è gratuita e aperta tutti gli scrittori nati o residenti o domiciliati in Italia.

    TERMINI DI INVIO – Inviare gli elaborati via mail entro e non oltre il 30 ottobre 2022.

    DESIGNAZIONE DEI VINCITORI – Agli autori selezionati verrà inviata una mail con il responso.

    PREMI – I racconti vincitori verranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà in vendita nelle librerie venete, sul sito di Historica, alle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online. L’antologia uscirà in occasione della fiera del libro di Roma “Più libri più liberi” che si terrà dal 7 all’11 dicembre e sarà disponibile presso lo stand di Historica.

    DIRITTI D’AUTORE – I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli Autori.

    INFORMAZIONI – Per informazioni scrivere a: concorsoraccontiviaggio@gmail.com

    martedì 30 agosto 2022

    La scrittrice partigiana: Renata Viganò

                                Renata Viganò

                                           (1900/1976)

    Renata Viganò nacque, in una famiglia agiata e borghese, il 20 agosto del 1900 a Bologna , e morì il 23 aprile del 1976 sempre nella sua amata città.

    Avrebbe voluto fare il medico ma il dissesto economico della famiglia la indusse a svolgere il mestiere di infermiera. Il mondo del lavoro e la politica entrarono nella sua vita e le misero davanti una prospettiva diversa dei bisogni e delle necessità del popolo. Abbracciò il socialismo nel cui ambiente  conobbe Antonio Meluschi, esponente del socialismo nascente.



    Nonostante una vita "piena" tra lavoro, famiglia e politica non dimenticò mai l'amore per la letteratura e iniziò diverse collaborazioni con giornali e riviste, fino al 1943, quella data segnata dall'8 settembre, giorno dell'armistizio, segnò la sua vita per sempre,  insieme con il marito e con il figlio, parteciparono attivamente alla lotta partigiana, lei  ebbe un ruolo importante visto le sue capacità infermieristiche di soccorso.

    Da questo lotta in primo piano alla vita politica del suo paese, nacque il suo romanzo più famoso: L'AGNESE VA A MORIRE, pubblicato nel 1949, e arrivò seconda al noto premio Viareggio,  dal romanzo fu tratto anche un film.

    Pubblicò molte altre opere, fino all'anno della sua morte nel 1976: Matrimonio in Brigata, nello stesso anno ricevette il Premio Bolognese del mese.

    Le sue opere sono una fedele testimonianza di ciò che accadde nel nostro paese, della lotta che è stata portata avanti, con dignità e amore per il paese, per restituirgli la democrazia cancellata in tanti anni di fascismo. 

    Il suo testo, L'Agnese va a morire,  è uno dei pochi libri, scritti da una donna,  che vengono studiati a scuola e che compaiono nelle antologie di Italiano.

    Possiamo definire l'autrice una ragazza prodigio, infatti la sua prima opera la scrisse a soli 13 anni, quando  coltivava sogni fanciulleschi di diventare una grande letterata, sottolineo il suo grande amore per il gatto, presente anche nel suo romanzo più famoso e che vi consiglio di leggere o rileggere.

    Come già scritto, la sua vita come donna cambiò dopo il contatto con la realtà quotidiana del mondo del popolo e le sue opere saranno  sempre ispirate al mondo contadino,  alle esigenze e ai sogni  delle famiglie che vivono la sofferenza di un paese che deve rinascere dopo la guerra. 

    Lei era una parte del popolo e visse gioie e dolori sulla propria pelle, non ebbe la necessità di immedesimarsi, conosceva sia il mondo borghese che quello proletario, sapeva distinguerne le differenze, apprezzare e disprezzare le differenze, in entrambi i modelli.

    Possiamo affermare che le sue opere appartengono al genere neorealismo di cui la letteratura italiana vanta opere di tutto riguardo.



     Opere di Renata Viganò

    • Ginestra in fiore. Liriche, Bologna, Beltrami, 1913.
    • Piccola fiamma. Liriche (1913-1915), Milano, Alfieri & Lacroix, 1916.
    • Il lume spento, Milano, Quaderni di poesia, 1933.
    • L'Agnese va a morireTorinoEinaudi, 1949.
    • Mondine, Modena, Tip. Modenesi, 1952.
    • Arriva la cicogna, Roma, Edizioni di Cultura Sociale, 1954.
    • Donne della Resistenza, Bologna, STEB, 1955. [Ritratti di donne partigiane pubblicato in occasione della Festa dell’Unità di Bologna 1955]
    • Ho conosciuto Ciro, Bologna, Tecnografica emiliana, 1959.
    • Una storia di ragazze, Milano, Del Duca, 1962.
    • Matrimonio in brigata, Milano, Vangelista, 1976.

    • Rosario. Libera interpretazione dei quindici misteri del rosario scritta da me, non credente, per puro amore di leggenda e poesia, Bologna, A.N.P.I., 1984. [poesie pubblicate dall'ANPI Bologna in 100 copie, con incisioni di Guttuso, Covili].
    • Sonetti inediti, Bologna, A.N.P.I., 1984.
    • La bambola brutta. Storia di Eloisa partigiana, illustrazioni Viola Niccolai, a cura di "Brigata Viganò": Dafne Carletti, Sofia Fiore, Margherita Occhilupo, Marta Selleri, Elena Sofia Tarozzi e Tiziana Roversi, Bologna, Tipografia Negri, 2017. [Nuova edizione del racconto pubblicato la prima volta in "Pioniere", 1960]

    Ferlisi Maria Lucia

    NB: liberamente ispirata da Wikipedia

    lunedì 22 agosto 2022

    Nonostante Tutte di Filippo Maria Battaglia





             Nonostante Tutte
                                   di
         Filippo Maria Battaglia


                                                                                                                Impressioni di Maria Lucia Ferlisi                 

                          La storia di Nina non è unica, non è nemmeno vera e non è nemmeno sua  la storia, eppure le parole scorrono e vibrano regalando emozioni riga dopo riga, pagina dopo pagina.

    La narrazione è composta da molteplici voci di Donne, sono ben 119 , storie vere e vibranti , tutte diverse, con il loro carico di sogni, di rinunce, di delusioni, di gioia, di tristezza, di rammarico, di speranza, di rinascita e potrei continuare all'infinito. 

    Le donne raccontate in questo romanzo sono accomunate dalla ricerca di avere anche loro un posto nella società e non dipendente da un uomo. Sono unite dal filo della ricerca dell'indipendenza economica, dalla necessità di avere un posto paritario in questa società dove loro sono invisibili e senza voce.. 

    "La vita di mezzo però, quella stagione bella dei venti anni, nonostante le traversie confesso che l'ho vissuta a pieno, testarda l'ho cercata in ogni cosa perfino nella rinuncia che sempri mi ha camminato accanto."

    L'autore Filippo Maria Battaglia ha effettuato un bellissimo e certosino lavoro di collage, come un abile tessitore ha unito frasi, pensieri, pezzetti di vita intima e quotidiana delle voci tratte dai diari e dalle memorie private delle 119 donne e ha costruito una storia UNICA per loro. 

    Un'idea la sua davvero geniale,  un esperimento letterario condotto con maestria, senza esprimere alcun giudizio, lascia la parola alle loro storie, alle loro emozioni e ci offre la possibilità di conoscere tante donne sconosciute ma non diverse delle nostre madri o nonne.

    Dentro al romanzo troviamo Norma, Colette, Paola, Adele, Dora, Flora e tante altre voci, nel patchwork del dolce suono delle loro parole, ritroviamo sentimenti, affetti, percezioni, rassegnazione, passione, ma anche la loro tanta voglia di ESSERE, di esistere in quanto donne.

    Regalatevi questa lettura unica nel suo genere .

    Buona lettura a tutti/e da Maria Lucia


    Scheda Libro

    Autore: Filippo Maria Battaglia

    Titolo: Nonostante Tutte

    Casa editrice: Einaudi

    Pagine: 169

    Trama

    Si può scrivere la storia vera di una donna che non è mai esistita? La risposta è sì: lo hanno fatto le centodiciannove voci di donne realmente esistite che si alternano in questo romanzo in un montaggio sapiente, che trascina ed emoziona. 

    Donne del Novecento italiano diverse per età, inclinazioni, livello d'istruzione, estrazione sociale, che hanno lasciato lettere, diari, memorie private. Scrivere, per loro, ha significato soprattutto portare in salvo se stesse. «Un corteo di donne che cercano, per una di loro, il posto in un universo maschile». Il primo romanzo della collana Unici è un libro sulle donne diverso da tutti gli altri. Il suo gesto rivoluzionario è questo: al posto di parlare dell'oggi resta avvinghiato alle radici, al Novecento, e fa parlare i documenti senza aggiungere un commento. Accosta delle voci vere e lascia fare a loro. 

    La protagonista di "Nonostante tutte" si chiama Nina ma potrebbe chiamarsi con oltre cento nomi differenti. La sua storia è immaginaria, il suo racconto no: è affidato alle parole di chi ha lasciato una traccia di sé in una pagina fuggita all'oblio. È attraverso questi frammenti di voci, scelti dall'autore tra migliaia e poi assemblati come tessere di un mosaico, che la protagonista di questo romanzo prende vita. Come se quelle centodiciannove donne si passassero in una staffetta senza fine il testimone e la parola per raccontare un'unica storia con un brillio diverso. L'infanzia incantata e spaccata, il desiderio di una vita differente, il sesso, il lavoro, il matrimonio, la maternità, la malattia, l'amicizia, l'impegno civile, la vecchiaia… 

    Esperienze individuali irriducibili, certo, eppure collettive. Per questo il romanzo dalla struttura originalissima a cui dà vita Filippo Maria Battaglia può dirsi anche un romanzo politico. L'emozione nasce da lì: nel vedere, nel sentire, ciò che è simile e ciò che invece resta legato a una vita, a quella vita. Nell'accostare le storie alla Storia, senza mai rinunciare alle zone d'ombra. Perché le parole possono essere anche cicatrici e «a questo – dice Nina – devono servirmi le mie, a ricordare».

    Armanda Guiducci la studiosa che diede voce alle donne

      Armanda Guiducci la studiosa che diede voce alle donne Diventare donna è un nascere per strappi reiterati, per lacerazioni là, ai margini,...

    Informazioni personali

    La mia foto
    Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.