mercoledì 12 ottobre 2016

Su un'isola deserta

Carissimi amici ed amiche del web

arriva il vostro fidanzato/a/ marito/moglie e vi chiede di andare con lui su una bellissima isola deserta, niente televisioni, niente cellulari che si interpongano tra voi, il mare e il silenzio delle onde.
Però i vostri compagni di vita conoscono il vostro punto debole,  sanno che senza libri sareste pronte a rinunciare a questo bellissimo viaggio, quindi vi propongono di portare con voi i 10 libri che più vi piacciono, quelli che hanno segnato la vostra vita con la loro lettura. 

Quali titoli scegliereste?
Questa è la mia classifica

1) Anna Karenina di Lev Tolstoy,  quante lacrime ho versato sul finale di questa storia magica

2) I promessi sposi di Alessandro Manzoni, quanto meno lo leggerei senza l'ansia delle interrogazioni

3)Il diario di Anna Frank, quale pagine possono essere migliori del suo diario per descrivere la banalità delle guerre?

4) Madame Bovary di Gustave Flaubert, un libro che ho amato dopo aver letto "Cercando Emma" un saggio di D. Maraini sul testo e la figura di Emma

5) Paura di volare di Erica Jong, non posso non metterlo, è uno dei libri che più ho amato delle mie letture femministe


6) Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, per la verità porterei tutti i suoi libri...

7) La bella estate di Cesare Pavese,  amo la sua scrittura melanconica

8) Piccole donne di Louisa Alcott, ha segnato la mia adoloscenza devo pur portarlo con me no?

9 )La lunga vita di Marianna Ucria di Dacia Maraini, adoro questa lettrice, non potrei non metterla in valigia.

10) Gli indifferenti di Alberto Moravia, un libro ancora attuale, un libro sulla decadenza della borghesia.

Bene, adesso tocca a voi compilare la vostra lista di libri!
Dimenticavo, ho inserito in valigia anche un quadernone ed una penna, ed un altro libro,( la quadrilogia di Elena Ferrante), 10 mi sembravano un po' pochi....

Una saluto da Maria Lucia 

PS ho dimenticato Virgina Woolf metto anche un suo libro: Una Stanza tutta per sè.

lunedì 10 ottobre 2016

Acqua agli elefanti di Sara Gruen

Acqua agli elefanti
             di 
     Sara Gruen

            Siamo negli anni trenta degli Stati Uniti d'America, anni di forte depressione economica che investe tutti i settori della vita economica americana.
Jacob all'età di 23 perde entrambi i genitori, studente di veterinaria è costretto a lasciare l'università, si unisce alla vita ed al lavoro di un circo itinerante. E' per lui un triste momento di dolore ma anche di poca lucidità per come affrontae la vita, adesso che è rimasto solo. Proprio in quei giorni nella sua città del Connecticut passa il treno che trasporta il circo Benzini Brothers, un circo povero che riflette la crisi di quegli anni, dove gli animali soffrono la fame e la crudeltà anche del direttore del circo August Rosenbluth.

Quel circo appare a Jacob come l'unico modo possibile per affrontare la sua disperazione, e si aggrappa al circo come ad una speranza per rinascere dal dolore. Viene accolto dal direttore con gioia visto che il ragazzo ha studi di veterinaria.
Nel circo oltra agli animali rinsecchiti ed al domatore/direttore, duro e spietato, c'è anche la moglie, Marlena, l'unico motivo per cui il circo continua ad esistere, lei con la sua bellezza e i suoi numeri di delicata acrobazia e destrezza con i cavalli, è l'unico spettacolo che attira sempre il pubblico.
Jacob si innamora subito di Marlena, ma è un amore impossibile, lei è sposata col direttore del circo, geloso ed aggressivo.

Jacob rimane ammaliato anche da un'altra importante figura: Rosie, elefantessa che non ama obbedire ai comandi del direttore del circo, subendone anche le feroci percosse. Rosie stabilisce subito un contatto speciale con il giovane ragazzo, il quale le trasmette dolcezza e le offre limonate di cui è particolrarmente ghiotta.

La ferocia del direttore non si abbatte solo contro gli animali ma anche contro gli operai del circo, buttandoli giù dal treno quando sono ammalti o protestano, mostrando ancora di più quanto fosse spietato e senza cuore.
Jacob non si capacità come Marlena abbia potuto sposare quest'uomo, violento anche contro la sua stessa moglie, sa di non avere speranze per questo amore corrisposto, fatto solo di sguardi e poche frasi rubati agli unici momenti in cui lei sfugge al controllo serrato del marito.
Ma un evento inaspettato offrirà una speranza non solo all'amore per Marlena, ma anche per l'elefantessa.

L'autrice non ha scritto semplicemente una storia d'amore, o meglio l'amore tra i due protagonisti è soltanto uno spunto per parlare del circo, questo amore contrastato e impossibile è lo sfondo ideale per far entrare il lettore, con prepotenza, in questo mondo poco conosciuto del circo, in questo caso un circo su rotaie, itinerante.

Ed ecco che Sara Gruen, animalista ed ambientalista, ci mette di fronte ad un mondo spietato, feroce, cattivo, dove la violenza gratuita contro gli animali è descritta con abbondanza di particolari,  a tal punto che ti sembra davvero di trovarti davanti ad un circo, ed assitere impotente alle torture contro questi animali inermi.
Tuttavia nonostante la crudezza del linguaggio, usato per descrivere questo mondo, il libro ci regala momenti di vera magia, è un libro che si lascia leggere d'un fiato, che ti affascina che ti fa innamorare di Rosie come il protagonista, guardi Jacob con dolcezza e ti arrabbi di fronte alla violenza di questo insulso direttore.

Il libro è raccontato attraverso gli occhi di un Jacob ormai anziano che alla vista di un circo nei pressi dell'ospizio, in cui è ricoverato, fa riaffiorare in lui tutti i ricordi di una vita.
Il lettore al termine del libro non potrà che odiare questo lato oscuro del circo, la vita dietro i riflettori delle tende del circo mettono in mostra solo strazio e dolore.

Una storia che alterna momenti di crudezza a momenti di dolci commozione.

Un libro da leggere per essere proiettati in un vortice di magiche emozioni.

Titolo: Acqua agli elefanti
Autore: Sara Gruen
Editore: Beat
Pagine: 363




Sara Gruen: 
(da Wikipedia) 
 scrittrice canadese naturalizzata statunitense.  I suoi libri trattano molto con gli animali e lei è un sostenitore di numerose organizzazioni di beneficenza che supportano gli animali e la fauna selvatica;  sia il suo primo romanzo, lezioni di equitazione , e il suo secondo romanzo, volante modifiche , coinvolgono i cavalli, mentre il terzo parla del mondo del circo. Del libro è stata fatto anche un adattamento cinematografico con gli interpreti: Reese WitherspoonChristoph Waltz, and Robert Pattinson.
Il suo libro Acqua agli elefanti era stato respinto dalla casa editrice, Avon Books, poi è diventato un best seller tradotto in 44 lingue!  Vive nel North Caroline con il marito, tre figli e sette animali.


giovedì 6 ottobre 2016

Quella vita che ci manca





Buongiorno a tutti/e
sul sito di CULTURA AL FEMMINILE, con il quale collaboro nei pochissimi ritagli di tempo,  è stata pubblicata una mia recensione del libro:
 Quella vita che ci manca di Valentina D'Urbano.

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Nel libro "Quella vita che ci manca" Valentina D'urbano ci narra la storia della famiglia Smeraldo: una madre ormai stanca, che un tempo fu anche bella, e i suoi 4 figli, con padri diversi, ma tutti hanno scelto di portare il cognome della madre.
Vadim ed Alan sono figli di Fausto un pregiudicato che una sera è scappato per non ritornare più. Poi c'è Anna la primogenita nata da un errore, il padre un ricco dottore non l'ha mai voluta riconoscere è stata soltanto un incidente di percorso; infine c'è Valentino, figlio di Sandro il cui padre è morto in un incidente d'auto, ma che ha voluto bene a tutti i figli, come se fossero suoi.
Tutti vivono alla Fortezza, un non luogo che esiste in ogni città, con il fardello delle case occupate, della miseria, dell'emarginazione, della delinquenza.
I quattro ragazzi non hanno scelta, loro sono nati nel degrado e sono costretti a vivere seguendo le modalità del luogo ed essere sempre considerati degli emarginati, nell'altra parte della città, quella cosiddetta normale.
Ma loro si voglio bene, ed anche se non sono nati dallo stesso padre, si amano, sono uniti, sono solidali tra loro, in quella famiglia c'è amore e tanto, anche nei confronti del fratello Vadim che è ritardato.
Nella famiglia Smeraldo nascono due storie d'amore la prima è quella di Alan e Caterina, ma dura pochissimo, quando Alan va in galera, lei non l'aspetta e scappa portando via i pochi risparmi della casa.
Valentino si innamora di Delia, una ragazza dell'altra parte della città, più grande di lui, un amore assoluto che sfida i pregiudizi legati alle persone che vivono nella feccia della città, ma alla fine l'amore supera tutti gli ostacoli, Valentino non ha scelta o rimane nella feccia anche lui, o torna indietro a cercare Delia, per ritornare da lei e fuggire dalla Fortezza, solo così potrà vivere veramente "quella vita che ci manca".

Ecco il link per leggere direttamente dal sito il resto della recensione:
http://www.culturalfemminile.com/2016/10/05/quella-vita-che-ci-manca-di-valentina-durbano/

mercoledì 5 ottobre 2016

Scrivere ...di corsa


Buongiorno scrittori e scrittrici del web.
Siete sportivi?
Amate scrivere?
Se avete risposto si ad entrambe le domande ho il concorso giusto per voi!
Punto Running di Cantu' ha indetto un concorso per un racconto o una poesia basata sulla corsa e le sensazione che si provano.
I cinque finalisti riceveranno come premio materiale sportivo.

Penso che valga la pena partecipare...dovete andare di corsa però scade il 15 ottobre!!
Per  maggiori info: http://www.concorsiletterari.it/loghi/6349/BANDO.pdf

lunedì 3 ottobre 2016

Come allungare la vita!


Leggere fa bene! 
La notizia per chi ama la lettura non può che recare piacere, ma alcuni studi condotti in un'importante Università Americana hanno addirittura scoperto che allunga la vita. Si, avete letto perfettamente!

La Yale University ha condotto uno studio utilizzando i dati di ben 3.600 volontari, lo studio è durato bene 12 anni. Da questo lungo studio, confrontando i dati con quelli di persone che non leggevano nulla, sono emersi fattori importanti che dimostrano come la lettura abbia una forte influenza con il mantenimento sempre attivo delle cellule celebrali. 

Leggere tutti i giorni e tutte le settimane riduce il rischio della mortalità del 17%.

Leggere più di tre ore e mezzo al giorno tutte le settimane, riduce il rischio della mortalità del 23%.

Quindi chi legge tanto acqusta ben due anni di vita in più.
Forse conviene la pena di cominciare subito a prendere un libro in mano se vogliamo diventare più longevi, cosa ne dite?
Almeno proviamoci.



Notizie raccolte nel web.
(La HRS è un progetto longitudinale, sponsorizzato dal National Institute on Aging (NIA U01AG009740) e la Social Security Administration. Il direttore dello studio è il Dr. David R. Weir del Survey Research Center presso l'Universi
http://www.ok-salute.it/benessere/leggere-allunga-la-vita/tà del Michigan Istituto per la ricerca sociale.)

giovedì 29 settembre 2016

Biro'

Google oggi ci ricorda l'inventore della penna a sfera. Certo per chi non ha mai usato la penna, l'inchiostro ed il calamaio non può capire quanto sia stata importante la creazione di questa biro.
Provate ad immaginare quanti fogli si sporcavano se non stavi attento per colpa della lenta asciugatura, per non parlare delle camicie degli impiegati che si sporcavano con molta facilità, e non dimentichiamo i milioni di scolari che imbrattavano i quaderni, ma anche i grembiuli,  con la scrittura resa ancora più incerta dall'uso dell'inchiostro. Si è stata una vera liberazione soprattutto con la sopraggiunta della BIC che è stata e continua ad essere la penna più usata al mondo!

Sono andata a sbirciare su wikipedia, la magnifica enciclopedia virtuale, che ci dice chi era Biro' e come è stata ideata la nostra amata biro.

"László Bíró, un giornalista ungherese, frustrato dalla quantità di tempo sprecato a riempire le penne stilografiche e pulire le pagine macchiate, notò che gli inchiostri usati nella stampa di giornali asciugavano rapidamente, lasciando la carta asciutta e senza sbavature. Decise così di creare una penna utilizzando lo stesso tipo di inchiostro.[4] Bíró si avvalse dell'aiuto del fratello György, un chimico,[4] per sviluppare la formula di un inchiostro viscoso, adatto ad essere utilizzato nella sua penna a sfera.[3]
L'innovazione di Bíró fu proprio la combinazione di un inchiostro ad alta viscosità con un meccanismo a sfera, che agivano in modo da evitare che l'inchiostro si asciugasse all'interno del serbatoio, consentendo così un flusso più controllato.[4] Bíró il 15 giugno 1938 depositò in Gran Bretagna un brevetto della sua penna.[1][10]
Nel 1941 i fratelli Bíró insieme ad un amico, Juan Jorge Meyne, fuggirono dalla Germania e si trasferirono in Argentina, dove formarono la Bírós Pen of Argentina e nel 1943 depositarono un nuovo brevetto.[1] La loro penna venne venduta in Argentina come Birome (dai nomi di Bíró e Meyne), tanto che in quel paese le penne a sfera sono ancora note con quel nome. Questo nuovo progetto venne autorizzato dagli inglesi, che introdussero le penne a sfera per gli equipaggi della RAF con il nome di Biro. Le penne a sfera si dimostrarono più versatili delle penne stilografiche, soprattutto in alta quota, dove le stilografiche erano più soggette a perdite di inchiostro.[4]"






mercoledì 28 settembre 2016

La tentazione di essere felice

Cesare è un vecchio napoletano, rompiscatole di 77 anni la cui unica compagnia è il ticchettio di una sveglia. Vedovo da 5 anni ha due figli,
una femmina ed il maschio omosessuale anche se non ha mai confessato la verità al padre. Adesso che è diventato vecchio vuole cominciare a fregarsene di tutto e di tutti a cominciare dai figli. Attorno a lui girano personaggi del passato e personaggi con cui malvolentieri è costretto a convivere, come Eleonora la vicina gattara, Marino, forse l'unico amico,  Rossana l'infermiera con la quale ha dei rapporti sessuali a pagamento, ma a cui si affeziona. Ma è Emma la nuova vicina di casa che porta una ventata di novità alla sua ormai stanca vita. Emma gli ricorda il passato, il suo grande amore che scopriremo era la sorella della moglie, unica donna che non ha avuto ed amato. Scopriremo la sua voglia di vivere al momento ma che alla fine ha il sopravvento la vita da ragioniere ingabbiato in un matrimonio, con due figli la femmina la cura e l'ama mentre il maschio si lega alla madre per le sue mancanze di attenzione. 
Emma è vittima di violenza, lui cerca di aiutarla e sostenerla, la cura tutte le volte che viene picchiata ed alla fine le terrà la mano mentre la vita le scivola via. Cesare è burbero, ma alla fine scatta l'empatia, perché è solo un vecchio che non ha saputo vivere la sua vita ed adesso è assalito dai rimpianti. Scopre che la moglie era innamorata di un altro, che ha rinunciato anche lei a vivere una vita d'amore per restare fedele ad un matrimonio in cui lui quotidianamente le negava amore. Scopre che i figli era consapevoli delle sue scappatelle e della storia d'amore della madre. 
 Alla fine lui ha solo tentato di essere felice.

Un libro che ti piace sin dalle prime righe, una scrittura piacevole, fluida, ironica e divertente. Una storia che ci fa riflettere, il cui protagonista poteva essere chiunque di noi, perché è una storia universale, di tanti di noi che dimenticano di vivere la vita, si lasciano travolgere dagli eventi senza avere la capacità di essere se stessi, di avere le giuste attenzioni verso chi ti sta vicino pensando di avere tempo per farlo. 
Ma gli anni scorrono veloci e la vita va avanti per inerzia ritrovandoti poi a fare i conti con ciò che non hai fatto. 

E' un libro amaro, dietro al personaggio burbero di Cesare vengono trasmessi messaggi di vita, di essere artefici dei nostri giorni, di non aspettare che il domani possa essere migliore. Anche nelle storia di Emma che aspetta a scappare, ma alla fine la sua vita cessa, uccisa dal marito 
E' una storia disarmante e commovente al tempo stesso, questo vecchietto alla fine ci piace, è egoista, cinico e solo in vecchiaia riesce a capire gli errori, cercando di riallacciare in modo patetico i rapporti con i figli.  Le sue parole servono da incitamento e d'invito a cercare di essere felici prima, quando si ha tempo, ci invita a non rimandare, perché dopo ci saranno solo i rimpianti.
E' un libro dove dietro il cinismo del protagonista, si nasconde tanto amore, per le persone ma soprattutto per la vita, è un continuo invito a viverla fino in fondo nel presente, e questa vita scorre fluida nei personaggi e tra le righe della storia.

E' uno stop alla vita dei se,  perché Cesare sa che ormai i se non servono più, è uno stop all'egoismo che ha pervaso la sua vita, è uno stop ad una vita del non fare;  allora non resta che tentare di essere felice, almeno negli ultimi anni di vita, come fa il nostro finto cinico arzillo vecchietto.
Da leggere!

LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICE
LORENZO MARONE
LONGANESI
PAG. 272

Alcune notizie sull'autore riportate dal suo blog:
"Sono nato a Napoli, dove vivo, nel 1974. Per quasi dieci anni ho esercitato la professione di avvocato, anche se dentro di me sentivo che quella non era la mia strada. Nel frattempo scrivevo racconti che non facevo leggere. Poi un bel giorno ho deciso di non farmi più trasportare dal vento e ho iniziato a inviare i miei scritti in giro, cosa che mi ha portato a vincere alcuni premi letterari e pubblicare due libri con editori più piccoli (Daria e Novanta), prima di approdare a Longanesi.
A gennaio 2015 è uscito “La tentazione di essere felici” (Premio Stresa di narrativa 2015, Premio “Scrivere per amore” 2015, Premio Caffè corretto Città di Cave 2016), giunto ormai alla undicesima ristampa, i cui diritti sono stati venduti in Germania, Francia, UK, Spagna, Portogallo, Norvegia, Ungheria, Serbia, e Israele e Corea. Nel 2016 sono iniziate le riprese del film che sarà affidato alla regia di Gianni Amelio. E sempre nel 2016, il 7 marzo, è uscito il mio nuovo romanzo “La tristezza ha il sonno leggero” (Premio Città di Como 2016), ancora per Longanesi, giunto alla seconda ristampa. Da dicembre 2015, inoltre, è iniziata la mia collaborazione con La Repubblica Napoli, sulla quale ho una rubrica intitolata “Granelli”."


CARMELA IN LIBERTA' DI ELVIRA ROSSI

 CARMELA IN LIBERTA' DI  ELVIRA ROSSI Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Carmela ha tredici anni, è nata in un paesino   dell’entroterra...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.