lunedì 13 novembre 2023

IL FUTURO È APERTO - Storia e prospettive del femminismo italiano di Elvira Roncalli


IL FUTURO È APERTO 

 Storia e prospettive del femminismo italiano  

di 

Elvira Roncalli

 

Il futuro è aperto-1
Il futuro è aperto-2
Il futuro è aperto-3
Il futuro è aperto-5
Il futuro è aperto-4
Genere Saggistica -Femminismo
Data di pubblicazione settembre 2023
Autore: Elvira Roncalli
Numero Pagine 314
Casa Editrice: Prospero Editore

IL FUTURO È APERTO
Storia e prospettive del femminismo italiano
Elvira Roncalli

Attraverso un’analisi del lavoro e del pensiero di tre importanti filosofe femministe italiane – Lea Melandri, Luisa Muraro e Adriana Cavarero – condotta ascoltando le loro stesse voci, in questo libro Elvira Roncalli ricostruisce la storia del femminismo italiano, mettendo in luce questioni filosofiche e politiche fondamentali: il dominio maschile, il corpo come luogo del vissuto sedimentato, la differenza sessuale, il simbolico e l'immaginario, l’autorità politica e la soggettività femminili.

 

Affiancano le conversazioni tre saggi inediti dell’autrice, giornalista e politica Rossana Rossanda, che offrono una prospettiva critica su alcuni dei nodi teorici più controversi con cui si è misurato il movimento delle donne nel nostro Paese. Ne emerge un quadro vivido del contesto socio-politico del femminismo italiano, che sottolinea il suo forte impegno nella pratica, informando, arricchendo e stimolando le discussioni e le pratiche contemporanee.


Lea MelandriLuisa Muraro e Adriana Cavarero sono figure centrali del femminismo e del pensiero politico italiani che, come attesta il loro lavoro di una vita, hanno persistito nel nominare, elaborare, rendere visibile e dettagliare l'esperienza delle donne, il suo valore, il suo significato e le sue contraddizioni. Appartengono a una generazione di donne che “c'erano” in un momento in cui il movimento delle donne ha radicalmente messo in discussione lo status quo della società italiana cercando di cambiarla.

martedì 7 novembre 2023

La felicità di Emma di Claudia Schreiber

                                       La felicità di Emma 

                            di 

                         Claudia Schreiber









Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Il romanzo è la storia di un incontro tra due persone decisamente diversi tra loro, Emma è sciatta, una contadina che convive con il sudiciume, sta bene solo all'aperto con i suoi maiali  che le donano l'amore, le carezze, gli abbracci mai avuti nella sua famiglia. Max è un impiegato preciso e attento, cura il suo corpo, i suoi vestiti e la casa, con ossessione e maniacale igiene.

Un cambiamento nella vita di Max da il via al cambio delle loro rispettive vite e nulla sarà più come prima per Emma e Max.

Un incidente, un sacco con tanti soldi, un incontro e la vita di lore due s'interseca e nasce uno strano amore.

Nasce una storia diversa da tutte quelle che abbiamo letto, a partire da Emma, protagonista unica e indimenticabile, per la sua gioia nel rotolarsi nella paglia, per l'amore delicato con il quale pone fine alla vita dei suoi maiali, accompagnandoli alla morte con una voce suadente e piena di affetto, per i suoi orgasmi in motocicletta, per il suo essere sempre se stessa.

Una scrittura straordinaria che mette in evidenza senza mai criticare o rendere ridicolo i suoi personaggi.

Con il suo personalissimo stile di scrittura, ruotano altri personaggi che arricchiscono la storia, ma è sempre lei Emma  che prevale per regalarci spunti di notevole interesse come l'eutanasia. 

Una storia che commuove e regala la gioia di vivere in ogni riga. Un racconto magico, quasi surreale che ci regala emozioni che non trovavo da diverso tempo nei romanzi che ho letto

        “Emma si circondò a poco a poco di una pelle morbida e accogliente: gli altri la chiamavano                 sudiciume, ma a lei dava             calore e protezione. 

Quel disordine era il suo stato interiore, la            mappa della sua anima. Fuori però, in giardino, era                 un’altra cosa. Quella era una zona         inviolata, lì poteva vivere come le piaceva. Il giardino era la prova di ciò che Emma             voleva      veramente dalla vita. Lo stato in cui versava la casa era la prova di ciò che della vita non era riuscita a lasciarsi             alle spalle.”

Scheda libro

Titolo: La felicità di Emma

Autore: Claudia Schreiber

Casa editrice: Keller

Pagine: 240

Dalla quarta di copertina

La felicità di Emma è una gioia, uno di quei romanzi che si leggono tutto d’un fiato e rimangono per sempre dentro di noi. ELIAS BARCELO. [...] dovete leggervi questo libro - in Germania un caso letterario - tenero, insolito, amaro. Un inno alla vita che rinasce, e all’amore che è una questione vitale. MARIE CLAIRE

Trama

Emma alleva maiali in un angolo sperduto della campagna tedesca. È libera, forte e quello a una vecchia scrofa, che stringe quando riflette, è l'abbraccio più vigoroso che abbia mai dato. Gli animali sono la sua cura all'assenza di un amore, ai debiti che stanno per farle perdere la fattoria. Una notte, però, il silenzio viene rotto dal fragore di un incidente stradale e nella sua vita arriva Max, giovane impiegato in fuga con il denaro rubato all'azienda per cui lavora e con il sogno di trascorrere gli ultimi mesi di vita in Messico. Come d'incanto Emma si ritrova tra le braccia tutto ciò che poteva desiderare: una borsa piena di soldi e un uomo da amare. Ma la felicità c'entra qualcosa con i desideri? Delicato, surreale, commovente, a tratti triste e a tratti rabbiosamente comico questo romanzo ci consegna una storia d'amore e di incontro tra destini.

Biografia

Claudia Schreiber vive e lavora a Colonia. È scrittrice, sceneggiatrice e ha collaborato con la radio e la televisione tedesca (ZDF). La felicità di Emma ha ottenuto in Germania uno straordinario successo di critica e pubblico ed è stato tradotto in numerose lingue. Sempre per Keller editore è disponibile Dolce come le amarene.


 


 




martedì 31 ottobre 2023

Il vento tra le foglie di Elisabetta Fioritti

Il vento tra le foglie 
di 
Elisabetta Fioritti

RIFLESSIONI

Amare le piccole cose, osservare la natura in tutto il suo splendore, la genuina estasi che si genera di fronte a tutto ciò di meraviglioso che ci ha regalato Dio, sono ciò che troviamo negli intrecci di parole di Elisabetta  Fioritti .

    ..tutto è stato già detto ma solo un uomo è venuto al mondo per amore e solo per amore si è divertito a rovesciare le coordinate del pensiero....

L’autrice come un’abile tessitrice ricama versi e cerca colori per cesellare poesie, e come dal nulla nascono rime che trasmettono la musicale bellezza della natura e non solo.

    ...brillano lontani chiarori come pailletes su forme sinuose volano sogni di seta...

Elisabetta non ama le ridondanze, ma la semplicità e scaturisce in tutte le liriche e con poetica potenza esplodono in tutta la loro bellezza. Mi viene in mente Guido Gozzano, il poeta delle piccole cose, e l’autrice allo stesso modo maneggia i versi con delicatezza esaltando ciò che vediamo tutti i giorni e proprio per questo a volte ne bistrattiamo l’incanto. 

    ..il pane che profuma delle tue mani...

    ...il sorriso di quel bimbo..

    ..restano le cose, i tuoi ninnoli...

Con un bisbiglio garbato ci guida nel cammino lirico di un mondo che va risvegliato e mai dimenticato e la  Natura esplode in tutta la sua arcana bellezza attraverso le sue parole leggere.

    ...il cielo , cristallo splendente...

    ...il velo roseo rubato al mattino...

    ...sillabe intessute di luna...

Parole leggiadre vibrano in ogni poesia. Delicatezza e grazia distinguono le sue liriche. La sua anima ondeggia con delicatezza, si nutre e si mostra in tutta la  sua raffinatezza.

Buona lettura

💛💛💛💛💛

https://www.amazon.it/vento-tra-foglie-Elisabetta-Fioritti/dp/8855356429/ref=sr_1_2?qid=1698745442&refinements=p_27%3AElisabetta+Fioritti&s=books&sr=1-2

Scheda libro:

Autore: Elisabetta Fioritti

Editore: Bertoni

Collana: Poesia edizioni

Pagine: 220

TRAMA

 «In queste liriche le parole tracciano linee di tensione linguistica nell’estetica di un senso nascosto, ma evocativo. Si addentrano negli abissi dell’anima così come nella bellezza della natura, intercettano il dolore, i colori, gli odori e diventano produzione artistica.

Esse, pur essendo ricche di significati sottesi, sono sempre dirette, assolutamente prive di ermetismi o metafore barocche. La narrazione poetica di Elisabetta Fioritti è pura, è semplice, ma potente. La musicalità del verso non è espressa formalmente, ma scaturisce dai contenuti. Il verso non si muove sottotraccia, ma è nudo e scoperto. 

Esso parla il linguaggio cenestesico dei sensi e noi che leggiamo avvertiamo dentro la nostra pelle il freddo, il caldo, mentre i nostri occhi sono abbagliati da “l’oceano di luce e di verde brughiera”, le nostre orecchie percepiscono “il canto melodioso di uccelli in volo, lo sciabordio dei flutti”.» (dalla prefazione di Bruno Brindisini)



lunedì 23 ottobre 2023

Una scrittrice dimenticata: Willy Dias

 Willy Dias

di Maria Lucia Ferlisi

Parlare di questa letterata e darvi informazioni sulla sua vita, risulta davvero difficile, ringrazio il sito "Le scrittrice dimenticate" dove si registra una breve biografia.

La scrittrice nacque a Trieste nel 1872, mori nel 1956. si sposò con G. Petronio dal quale ebbe una figlia: Maria Beata.

Anche lei come la maggior parte delle scrittrici italiane adotta uno pseudonimo: Dias Willy, ma il suo vero nome è Fortunata Morpurgo.

Dopo aver conseguito il diploma magistrale, inizia a lavorare come giornalista per riviste femminili a Trieste e respira la carica intellettuale presente di quella città. Inizia a scrivere romanzi sul genere sentimentale, libri "per signorine", di romance ne scrisse ben 50.

La sua passione restava sempre il giornalismo e dopo varie collaborazioni con giornali locali di Trieste, passò e  collaborò per anni con il Caffaro di Genova. 


Fondò anche un giornale di stampo femminista La Chiosa, chiuso poi dal regime fascista.

Nei suoi romanzi tuttavia vi è sempre una "denuncia" verso gli ambienti piccoli borghesi, sono sentimentali ma la sua naturale ironia è la base negli ambienti in cui da vita ai suoi personaggi.

La sua origine ebraica è sempre presente nei suoi romanzi e si scontra con la parte cattolica, nei suoi romanzi cerca anche di dare un'impronta "femminista" cercando di mediare le imposizioni del regime fascista, soprattutto per la figura femminile.





Qualche titolo:

  • Il romanzo di un cuore (1923) 
  • Gli occhi aperti (1927), 
  • Il pesco selvatico (1927),
  •  Ala (1928), 
  • La cattiva moglie (1929),
  •  La legge della vita (1930), 
  •  La villa della solitudine (1931),
  •  L'amica innamorata (1932)
  •  La rivale (1932),
  • La piccola ragazza (1933), 
  • L'amore più grande (1934), 
  • Il pesco selvatico (1934), 
  • La duplice fiamma (1935), 
  • Ansia di giovinezza (1937), 
  • Le anime nuove (1938), 
  • Il principe grazioso (1939), 
  • Il sentiero fra le pietre (1940), 
  • Donne nel mondo (1941),
  •  La forza nascosta (1941),
  •  Gioia ritrovata (1941).

Grazie a 

(scrittrici dimenticate (letteraturadimenticata.it)
Dalla soffitta riaffiora un romanzo "Una scrittrice che va riscoperta" (ilgiorno.it)





PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.