lunedì 27 marzo 2023

Concorso per racconti e poesie Pierpaolo Fadda Padri allo Specchio. V Edizione

 


Concorso per racconti e poesie Pierpaolo Fadda 

Padri allo Specchio. 

Storie di ieri e di oggi Riflessioni in prosa e versi 

V Edizione


Un concorso dedicato alla figura del padre con scadenza il 15 maggio 20232 e con premio al vincitore di 200 euro, non male direi, il tema è coinvolgente, perché non provarci allora? 

Eccovi tutte le informazioni :

Regolamento

Art.1 Finalità

Concorso per racconti Pierpaolo Fadda – Padri allo specchio: Storie di Ieri e di oggi.

Il concorso è un  progetto ideato dall’associazione culturale Cultura al Femminile che promuove la diffusione della cultura e della letteratura, la partecipazione di autori e di lettori, la valorizzazione di nuovi talenti e il confronto intellettuale.

I partecipanti sono invitati a scrivere un componimento in prosa o in poesia attinente al tema. Chi vuole partecipare con due componimenti può farlo pagando doppia quota.

La lunghezza dei racconti non deve superare le 4 cartelle (7200 caratteri spazi inclusi), pena eliminazione.

I  testi classificati saranno pubblicati in un’antologia acquistabile anche su store online edita da:
 GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO.

I RICAVATI DELLA VENDITA DELL’ANTOLOGIA Padri allo specchio SARANNO DEVOLUTI ALL’AIL SASSARI

Art.2 Partecipanti ammessi

Il concorso è rivolto ai maggiori di 18 anni, italiani e stranieri.

Art.3 Modalità di partecipazione

I racconti e le poesie per Padri allo specchio dovranno essere inediti e liberi da vincoli editoriali.

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 15 Maggio 2023, previo pagamento della quota di 15 euro per i non soci o di 10 euro per i soci tramite bonifico effettuato al conto corrente intestato a “Cultura al Femminile”.

Cod. IBAN : IBAN IT36Y0306967684510749169783 causale: quota concorso di (riportare nome e cognome)

INVIARE GLI ELABORATI IN FORMATO WORD A

concorso.ppf@gmail.com

martedì 21 marzo 2023

L'ultima innocenza di Emiliano Morreale


L'ultima innocenza 

di

 Emiliano Morreale

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

SCHEDA LIBRO

Autore: Emiliano Morreale

Titolo: L'ultima innocenza    

Casa Editrice: Sellerio

Pagine: 189

Il romanzo di Emiliano Morreale non è una storia con un personaggio, una trama e con un finale aspettato o inaspettato, non è nemmeno un saggio tradizionale sulla storia del cinema italiano.

L'autore ha voluto regalarci una serie di ricordi dolci e amari di un angolo della cinematografia italiana sperduta e dimenticata dai tanti, ma non da un amante dei cinema d'essai come lui. 

Emiliano Morreale rende vivi i suoi ricordi e li concede ai lettori con l'idea di dirigere il loro sguardo nella sua stessa direzione. Ed ecco che la piccola saletta cinematografica si illumina e mira la luce dei riflettori su un giudice che aspettava le sentenza in questa saletta godendosi lo spettacolo di quei film che sfuggono alla grande distribuzione dei film; vi rivede un giovane regista Tornatore che poi diventerà famoso.

In quella sala verranno proiettati diversi film e sarà presente anche il figlio "degenere" di Michele Greco, che preferisce dilettarsi con il cinema e non con i morti ammazzati dal clan mafioso in cui vive e riceve anche aiuti.

Nel romanzo troviamo la vita di Doroty Gibson, scampata al naufragio del Titanic..

Leggiamo di un regista polacco, ebreo, che diventerà uno dei registi più importanti del cinema tedesco durante il nazismo...

Vi troviamo il regista Douglas Sirk...

L'amore per il cinema continua attraverso altre storie e aneddoti di chi ne ha ammirato le illusioni e le disillusioni perché questo è il cinema, uno spettacolo magico che proietta sogni e speranze di chi cerca riscatto nelle proiezioni di un film che diventerà storia o forse no.

Lo sguardo garbato e morbido dell'autore continua e ci mostra come questa ricerca di fama alla fine non ci salva da noi stessi e da ciò che siamo.

Valutazione:💛💛💛💛💛

 TRAMA

              A raccontare è un appassionato frequentatore di sale d'essai periferiche e leggendarie come il Cinema Lubitsch di Palermo, poi archivista in una smisurata cineteca di Roma, e ancora studioso e professore in piccole sedi universitarie di provincia. In questo suo girovagare si imbatte quasi per caso in una serie di storie che attraversano il ventesimo secolo, in uomini e donne che inseguono desideri e visioni di celluloide. Sono vicende crudamente vere ma più che inverosimili, e in ognuna si cerca di salvare qualcosa: se stessi, i propri cari, l'amore, la dignità, rincorrendo una redenzione impossibile. Tutti i protagonisti, in un modo o nell'altro, si accorgono che la bellezza, o la fama, non potranno riscattare né loro né il mondo. Una ragazza del New Jersey diventa quasi per caso diva del muto, passeggera del Titanic e pedina di una rete di spie in Italia. Un ebreo omosessuale arriva in Italia e si inventa una nuova vita nel secondo dopoguerra, fingendosi principe in esilio e costruendo nel nulla una nuova Cinecittà. Un regista, nella speranza di rivedere il figlio perduto, conquista suo malgrado ricchezza e successo sotto il nazismo, mentre il figlio dell'unico regista processato per crimini contro l'umanità diventa il più implacabile cacciatore di nazisti d'Europa. Un altro figlio ancora, del capo di Cosa Nostra, mentre esplode la più sanguinosa guerra di mafia di tutti i tempi realizza film inguardabili, rischiando di rovinare il padre. Poi una ragazza sbandata nella Roma degli anni '70, due uomini che la filmano, un ragazzo che prova a salvarla e va incontro a una fine tragica. E le assurde peripezie dei divi del porno, tra la Legione straniera e gli spiriti delle antiche divinità etrusche. Di tutti loro non resta quasi nulla, a volte nient'altro che un nome o un'immagine confusa, eppure da questi frammenti effimeri scaturisce una voce, l'energia di un racconto, un romanzo che restituisce corpo e vita alle brillanti traiettorie di sogni che cambiano la realtà anche quando non riescono a realizzarsi.)

venerdì 17 marzo 2023

Racconti romani di Jhumpa Lahiri

 Racconti romani

 di

 Jhumpa Lahiri


Impressioni di Rossella Scipioni

Leggere questi racconti romani è stata un bel tuffo in una serie di storie che appaiono semplici e scelti quasi a caso, sbagliato. Questi racconti hanno un filo comune, in primis, il luogo: Roma, in secondo luogo: gli stranieri. 

Roma viene vista e filtrata dagli occhi stranieri che vivono, hanno vissuto in questo luogo magico che magico non è. Ecco che Roma non è più la città accogliente ed eterna, anche lei si lascia trascinare dal razzismo esplicito o strisciante. 

Leggiamo di aggressioni, di paure, di allontanamenti...con le loro storie di inadeguatezza, di sentirsi sempre degli esclusi, in quella città che dovrebbe essere una finestra sul mondo della multiculturalità, ma così non è.

Ne viene fuori una Roma diversa, ma più vera e coerente con l'attuale clima di razzismo più o meno celato, una realtà  poco conosciuta ma vista con gli occhi stranieri ci fa comprendere quanto sia distante dal concetto di accoglienza, anche negli ambienti borghesi, velati da un falso senso di parità che viene esplicitato poi in maniera sottile nelle conversazioni.

Il libro vuole essere un omaggio a Moravia, e lo è,  perché mette di fronte, quasi come una sfida, le due Rome, una filtrata da un occhio italiano, l'altro dagli occhi stranieri, due modi di guardare differenti, due verità contrapposte.

L'autrice in alcuni tratti delle sue storie appare noiosa, ma nelle sue storie non accade nulla di eclatante, sono sono sguardi su alcune realtà di vita che nessuno si ferma a guardare ed ecco spiegato quel senso di tristezza e amarezza che leggiamo in tutti i suoi nove racconti.

VOTO:💛💛💛💛


SCHEDA LIBRO:

Autore: Jhumpa Lahiri

Titolo: Racconti romani

Casa Editrice: Guanda

Pagine: 189

TRAMA

Una Roma mista e metafisica, contemporanea ma eternamente sospesa fra passato e futuro, è la vera protagonista, non l'ambientazione, di questa raccolta. Nove racconti, alcuni di respiro romanzesco, in cui riconosciamo una città contraddittoria che ridefinisce sempre se stessa, trasformandosi di generazione in generazione in un amalgama, in un viavai ibrido di stranieri e romani che si sentono comunque sempre tutti fuori posto. 

Segnati da un ambiente al contempo ospitale e ostile, i personaggi che abitano questi racconti vivono momenti di epifania ma anche violente battute di arresto. Così "Il confine" descrive le vacanze di una famiglia in una casa della bella campagna romana, ma la voce narrante è quella della figlia del custode che un tempo faceva il venditore di fiori in città e nasconde una ferita. Ne Le feste di P. un uomo rievoca le animate serate nell'accogliente casa di un'amica che non c'è più. 

La scalinata, una storia corale di quartiere, raduna sei personaggi, diversissimi per origine e appartenenza, attorno a un ritrovo comune, un saliscendi continuo di vita nel centro di Roma. Nella "Processione" una coppia cerca invano in città consolazione e sollievo per un episodio del passato che ha segnato tragicamente le loro vite. In "Dante Alighieri" il poeta affiora rigoroso e a suo modo inedito nella vita di una donna americana trasferitasi in Italia, tra memorie del passato e inadeguatezze del presente, finché incipit vita nova. 

L'andamento della scrittura è riconducibile agli autori italiani del Novecento che Jhumpa Lahiri conosce e profondamente ama, a partire da Moravia che riecheggia nel titolo. Ma i temi di questo libro, il quinto che l'autrice scrive direttamente in italiano, sono tutti suoi: lo sradicamento, lo spaesamento, la ricerca di un'identità e di una casa, il sentimento di essere stranieri e soli ma, proprio per questo, in lotta e vitali.


giovedì 16 marzo 2023

Book Pride Milano 2023

Ciao a tutti voi lettori del blog

Domenica 12 marzo mi sono recata, con mia figlia, al Book Pride di Milano.

La prima impressione quando arrivi è la delusione, nessuna fila, entri velocemente, vero che  avevamo anche il biglietto scaricato on-line, ma frequentando  altre fiere, è una caratteristica consueta.

La delusione per non aver fatto la coda vi sembrerà strana, ma una kermesse senza fila, significa che non c'è pubblico. Entrati negli spazi dei vari editori ti muovevi liberamente, senza caos, come se ti fossi recata soltanto in una grande libreria.

Cosa è successo?

Forse è stata fatta  poca pubblicità all'evento? 

Meno risorse economiche e le persone non si muovono come prima?

Prezzo del biglietto troppo alto?

Meno interesse per i libri?

Assenza di nomi di autori importanti che attirino l'attenzione del grande pubblico?

Probabilmente la risposta sta in tutte queste domande, sono certa che anche gli organizzatori si sono posti gli stessi quesiti e  cercheranno alternative da mettere in atto il prossimo anno.

L'esposizione degli stand era buona, mancavano però punti d'appoggio per sedersi per quel pubblico di persone di una certa età che avrebbe voluto riposarsi tra una fila di stand all'altra. Penso che sia stata una strategia per affollare le sale dedicate agli eventi, che in questo modo risultavano tutte super affollate. Aggiungiamo che l'audio presso ogni sala è pessimo, non riesci a concentrati in quanto senti il vociare del pubblico che passa.

Pensi di recarti al bar per riposarti tra un panino e un caffè, ma hanno deciso che anche in quest'angolo le sedie non dovevano essere presenti. Qui apro una breve parentesi, il bar, attorno alle 13.30, non era affollato eppure il personale non riusciva a gestire gli ordini di una decina di clienti in attesa che riscaldassero panini già confezionati,  sbagli e lanci di panini contro il bar, tanto che chi era presente come noi  è rimasto allibito, per fortuna,  il lancio non è stato diretto verso la nostra parte da quel responsabile bar baffuto e maleducato.

Gli editori presenti sono comunque riusciti a catturare la nostra attenzione e fermarci per consigli ed acquisti, soprattutto presso le case editrici piccole e a volte sconosciute. Un piacere per chi ama la lettura e ama  scoprire nuovi autori in quella che è diventata la vasta produzione di romanzi in cui non sempre è facile destreggiarsi per scovare piacevoli novità editoriali. 

I nostri acquisti:

  • Non sono sessista ma... di Lorenzo Gasparrini casa editrice TLON
  • Tana libera per tutte di Sara Vicari  - DO IT HUMAN EDITORI
  • Come un incantesimo Mary e Percy Shelley nel Golfo dei Poeti di Carla Sanguineti - NARRATIVA KAPPA VU
  • Leggende napoletane di Matilde Serao  - COPPOLA EDITORE
  • Lidia Poet la prima avvocata di Ilaria Iannuzzi e Pasquale Tammaro - EDIZIONI LE LUCERNE

Torneremo il prossimo anno? Non credo, gli organizzatori dovranno cambiare molte cose e attuare nuove strategie di marketing, così non va bene, la sola presenza di editori non supportati da nulla non aiuta e gli spettatori virano la loro presenza verso altre esposizioni.

Maria Lucia Ferlisi e Rossella Scipioni

Concorso Letterario internazionale "Cosenza, città Federiciana" XVII Edizione

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.