mercoledì 26 gennaio 2022

Il nostro sempre di Daniela Volontè

Il nostro sempre 
di 
Daniela Volontè

Per chi ama il Romance Italiano il nome di Daniela Volontè è una garanzia!!

Scheda Libro

Titolo: Il nostro sempre

Autore: Daniela Volonté

Editore: O.D.E. Edizioni

Genere: young adult, contemporary romance

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: € 14.99

Pagine: 400

Sinossi

 Avere in famiglia un tipo come Isaac è una vera seccatura per Amy. Lui è il capitano della

squadra di lacrosse, il ragazzo più desiderato del liceo, scaltro e soprattutto egocentrico. Da che ne

ha ricordo, Isaac rimane il suo più grande problema, ma anche il suo punto debole.

Isaac è all’ultimo anno di liceo, poi potrà andarsene in un college lontano da Huntington Beach. C’è

solo una persona che gli mancherà ed è anche l’unica su cui non avrebbe mai dovuto posare gli

occhi.

La vita nasconde sempre la carta inaspettata, quella che rimette in gioco ogni scelta e che rimescola

il futuro. Alla fine anche i segreti più ingombranti, quelli che con fatica si spingono in fondo al

cuore, sono destinati a essere svelati.

Un amore che doveva essere evitato.

Estratto

 «Amy…» esordisce Isaac e poi si interrompe. Oddio, che succede? Avrà cambiato

opinione? «Io non so da dove partire…» È proprio di fronte a me. Ha le mani infilate nelle tasche dei

pantaloni eleganti e sembra voler dire qualcosa, ma non riuscire a trovare le parole. Non c’è ironia o

allegria sul suo viso, anzi sembra quasi spaventato.

«Isaac, che cosa c’è?» domando con un filo di voce quasi pietrificata dalla sua strana reazione.

«È tutto perfetto e ho una paura fottuta che qualcosa vada storto» mormora.

Non so se ho smesso di incamerare aria o se la stia ancora trattenendo.

«La perfezione non esiste e anche quello che stiamo vivendo non è perfetto» commento e mi

avvicino, finché non sono a pochi centimetri dal suo corpo. «Noi non siamo perfetti, le nostre

insicurezze e le nostre gelosie non sono perfette e non è perfetto nemmeno avere dei segreti con la

nostra famiglia.» Gli poso una mano sul cuore e lo sento battere forte tanto quanto il mio. «Ma io ho

te e tu hai me. E questo è perfetto» sussurro.

Si china e mi dà un bacio che diventa sempre più profondo. Mi attira a sé e io incrocio le braccia

dietro al suo collo, poi ci rendiamo conto di dove ci troviamo e siamo costretti a staccarci.

«Sarà meglio andare a quella famosa festa» dichiaro ancora con il fiatone per il bacio.

Biografia

 Daniela Volonté

È nata a Varese e vive in provincia di Como con il marito e due figli. Ha una laurea in Economia e

Commercio  e una in Scienze della Comunicazione. Scrive per passione e vi dedica ogni minuto libero della

giornata.

venerdì 21 gennaio 2022

Una bambina da non frequentare di Irmigard Keun

 


Una bambina da non frequentare

di 

Irmigard Keun


Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Un romanzo dalla scrittura delicata, soffice , leggera, interrotta da risolini e gioia come nel mondo dell'infanzia, questa è la sensazione che ti regala la lettura di questo romanzo.

Entri in punta di piedi nel mondo dei bambini, e li ritrovi nella loro autentica spontaneità, senza il controllo perbenista dei genitori che li vuole garbati e uguali, piccoli adulti in miniatura.

La bambina del libro è ribelle a questi schemi, lei vuole vivere l'infanzia che le spetta con giochi, rivalità, risate e marachelle, lei è così, tutti i bambini sono così, prima di sottoporsi all'educazione rigida e severa degli adulti, ed ecco il motivo per cui non deve essere frequentata da chi è già stata sottoposta al cambiamento

L'autrice non le ha dato un nome perché siamo noi, piccole donne che vivono in libertà l'età dei giochi, libere di sporcarsi i vestiti di fango, senza giochi di genere, ma uguali per tutti.

Irmgard  affronta, non so se in piena consapevolezza, il tema del genere e della diversa educazione che deve essere data alle bambine, loro non posso fare giochi da maschi, non possono sporcarsi, non possono fare monellerie...e potrei continuare con il non possono...

Un romanzo scritto un secolo fa ma dal sapore attuale, molte cose sono cambiate ma altre rimangono fisse nel tempo con la sottile dettatura di ciò che le donne devono essere fin da bambine.

Una storia che dovrebbe entrare di diritto nella lettura a scuola, per farli riflettere, per ascoltare il loro giudizio, per ascoltare la loro voce come fa la bambina in questo romanzo.

Una bambina da non frequentare  è un romanzo dedicato agli adulti per dimostrare quanto sia grande e consapevole il mondo dei bambini e il loro sguardo sul loro mondo fatto di ipocrisie e cattiverie, di falsi giudizi e delle contraddizioni che impongono loro.

Super consigliato

Scheda libro

Autore: Irmgard Keun

Titolo: Una bambina da non frequentare

Casa Editrice: L'Orma editore

Pagine: 180

Sinossi
«Devo imparare a prendere la vita sul serio. Ma com'è che si fa?»
«Quando sarò grande cambierò tutto» proclama in uno dei suoi solitari e furenti monologhi la piccola peste protagonista di questo romanzo. Sono troppe le cose degli adulti che non le vanno a genio: inutili cattiverie, evidenti bugie, imperdonabili meschinità. Eppure il mondo potrebbe essere così divertente, a volerlo cogliere di sorpresa. Ad esempio battendosi con un denutrito orso del circo, o – perché no – scrivendo all’imperatore per dirgli che «la guerra è durata già abbastanza ed è una vera porcheria».
Imprese impareggiabili tra fioretti e misfatti, che costano a questa «bambina da non frequentare» le esasperate ramanzine di genitori, insegnanti e della burbera zia Millie, ma che segnano anche le tappe esemplari di un lungo addio all’infanzia.
In questo effervescente romanzo, ambientato a cavallo della fine del primo conflitto mondiale, Irmgard Keun lascia libere le briglie del suo estro comico, dando vita a una creatura adorabile, sfrontata e ribelle, che non ha paura di sfidare le convenzioni della società né di assaggiare i primi frutti, ancora molto acerbi, dell’amore. Un personaggio memorabile – un po’ Gian Burrasca, un po’ Huck Finn, un po’ Zazie – che dalle strade della Colonia del 1918 continua a insegnarci quanto può essere esilarante imparare a vivere.
Biografia 
Irmgard Keun (1905-1982) è stata una delle scrittrici più originali del suo tempo ed è al centro ormai da anni di una riscoperta da parte di critica e pubblico. Compagna di Joseph Roth, fu spinta alla scrittura da Alfred Döblin che ne ammirava la vivace intelligenza e l’umorismo fulminante. È autrice di sceneggiature, reportage e una dozzina di romanzi in cui ha raccontato le contraddizioni della società europea prima e durante la Seconda guerra mondiale, concentrandosi in particolare sulla condizione della donna. Le sue opere furono proibite dai nazisti; per tutta risposta l’autrice fece causa allo Stato per danni. All’inizio degli anni Trenta, i suoi Gilgi, una di noi e Doris, la ragazza misto seta trasformarono Keun in un caso letterario e la resero una celebrità internazionale. In esilio scrisse Una bambina da non frequentare e Dopo mezzanotte.

venerdì 14 gennaio 2022

Il duca bugiardo e Lettere - due romanzi tradotti da Isabella Nanni

 Il Duca Bugiardo

Titolo: Il duca bugiardo (titolo originale: The duke who lied)

Autore: Jess Michaels
Traduttore: Isabella Nanni

Editore: The Passionate Pen LLC

Genere: Romance storico

Prezzo ebook: € 3,99 – disponibile anche in Kindle Unlimited

Prezzo cartaceo: € 13,55

Data pubblicazione: 10 gennaio 2022

Link di acquisto Amazon:

https://www.amazon.it/duca-bugiardo-Club-1797-Vol-ebook/dp/B09MNQT6LJ/

Sinossi

Hugh Margolis, Duca di Brighthollow, da mesi tiene nascosto un segreto che lo divora dentro. La sua amata sorella è stata sedotta e quasi rovinata da un uomo malvagio. A causa del trauma la giovane ha preferito restare in esilio in campagna e, per proteggere la sua reputazione, Hugh non ha mai fatto nulla nei confronti del farabutto che le ha spezzato il cuore. Ma ora il “gentiluomo” è tornato in società e recentemente si è fidanzato con un’altra donna.

La signorina Amelia Quinton è al settimo cielo. Dopo un corteggiamento lampo, si è appena fidanzata e ora non vede l’ora di sposarsi per amore. Solo che tutti i suoi piani subiscono una brusca frenata quando suo padre le annuncia che dovrà sposare invece il Duca di Brighthollow, perché è venuto in possesso dei debiti di suo padre.

Amelia è inorridita, perché Hugh non è affatto il ragazzo dolce e gentile che voleva sposare. Solo dopo aver pronunciato i loro voti, la passione divampa e lei comincia a conoscerlo meglio. A poco a poco, i muri di entrambi cadono e i sentimenti crescono. Finché lei non scopre che lui ha mentito. Hugh le dirà mai la verità, e avrà ancora importanza alla fine?


Estratto

«Vostra Grazia. Lascio voi e mio padre a qualsiasi cosa abbiate da fare.»

Fece per andarsene, ma suo padre le afferrò il gomito e le impedì di uscire dalla stanza. Hugh lo vide stringerle il braccio al punto da affondare le dita nella carne, e il suo cuore ebbe un piccolo sussulto.

«Amelia, tu resti qua» disse il visconte. «È una cosa che ti riguarda.»

La giovane schiuse le labbra per la sorpresa, e poi si girò di nuovo verso Hugh. «Avete osato parlare a mio padre del mio fidanzamento? Siete un uomo molto impertinente. Non avete il diritto di interferire nella mia vita, soprattutto perché mi conoscete appena!»

Una decina di repliche gli salirono in corpo, minacciando di tracimare, ma le tenne a bada mentre Quinton diceva: «Sei tu che sei impertinente, ragazzina.»

Lei lo affrontò. «A meno che non ti abbia dato una buona ragione, una vera ragione, perché io non sposi Aaron Walters, non ho idea di come non mi sia permesso di difendermi dal suo…»

«Lo ha fatto» la interruppe Quinton, alzando la voce perché fosse più forte della sua.

Hugh vide un’espressione di puro terrore attraversarle il viso. Sbiancò del tutto e restò a bocca aperta per lo sgomento. «Co… cosa?»

Il visconte annuì e d’improvviso si fece solenne. «Sì, mia cara. Il duca mi ha dato una ragione molto convincente per non far proseguire il tuo fidanzamento con il signor Walters.»

«Quale sarebbe?» proruppe Amelia mentre il suo sguardo andava da suo padre a Hugh e viceversa.

Era ferita. Aveva il cuore spezzato. Hugh si detestava più che mai per aver preso parte al suo strazio. Per non aver accantonato il suo orgoglio e non aver trovato un modo per mettere la società contro Walters prima che la sua doppiezza arrivasse a questo punto e coinvolgesse un’altra giovane donna innocente nei suoi piani.

«Non sposerai Walters» disse suo padre. «Perché sembra che il Duca di Brighthollow abbia acquistato gran parte dei miei debiti. E me ne libererà solo se invece sposerai lui.»

Hugh vacillò. Era questo il modo in cui l’avrebbe convinta a sposarsi? Dire questa volgare e crudele bugia? Usare l’affetto che nutriva per suo padre contro qualsiasi amore provasse per Walters? Per fare di Hugh un farabutto più cattivo e più tremendo di quello che lei già credeva che fosse?

Amelia si voltò verso di lui con labbra bianche e tremanti, e lo fissò. E in quel momento capì che lo disprezzava. Lo avrebbe disprezzato per il resto dei suoi giorni.

Ma capì anche che, anche se avrebbe cercato di opporsi , alla fine si sarebbe arresa. Lo avrebbe sposato.

E non si era mai sentito così male in vita sua.


Lettere



Titolo: Lettere da Emerson Pass (titolo originale: The spinster of Emerson Pass)

Autore: Tess Thompson

Traduttore: Isabella Nanni

Editore: autopubblicato dall’autrice

Genere: Romance storico

Prezzo ebook: € 4,99 – disponibile anche in Kindle Unlimited

Prezzo cartaceo: € 14,75

Data pubblicazione: 20 gennaio 2022

Serie: Emerson Pass Historical

Link di acquisto Amazon:

https://www.amazon.it/Lettere-Emerson-Historical-Italian-Editions-ebook/dp/B09J4571V1/

Sinossi

Colorado, 1919. Josephine Barnes scrive ogni giorno al suo adorato fidanzato che combatte tra

le trincee della Grande Guerra. Devastata dal dolore quando viene ucciso in combattimento,

giura di non sposarsi mai e nasconde la disperazione dedicandosi alla costruzione della prima

biblioteca della città. Ma rimane senza fiato quando un gentiluomo cortese le scrive chiedendole

di farle visita per restituirle le lettere contenenti le sue dichiarazioni d’amore.

Philip Baker è sopravvissuto alla guerra ma è tornato a casa gravato da un angosciante segreto.

Anche se sa che è sbagliato, non riesce a smettere di leggere i bellissimi sentimenti lasciati tra i

beni del commilitone ucciso. Seppur tormentato dal senso di colpa, non riesce a resistere alla

tentazione di contattare la donna straordinaria che gli ha catturato il cuore con le sue parole.

Quando Josephine invita Philip a unirsi alla sua estroversa famiglia per le feste natalizie, si sente

combattuta tra la lealtà verso un fantasma e i crescenti sentimenti per l’uomo galante che

sembra conoscerla da una vita. E quando Philip si prepara a rischiare tutto dicendole la verità sul

defunto fidanzato, teme di poter distruggere per sempre la felicità di Josephine.


Riusciranno a liberarsi del loro doloroso passato per abbracciare la passione cui erano destinati?

“Lettere da Emerson Pass” è il secondo libro della commovente serie storica Emerson Pass. Se

vi piacciono le eroine forti, gli scenari commoventi e le grandi saghe familiari, allora adorerete

questo libro di Tess Thompson.


Estratto

«Sono state davvero le mie lettere a farti venire qui?» mi domandò.

«Sì, volevo andarmene dalla città. Come ha detto tuo padre: c’è troppa gente. Quando ero

malato, mi sono detto che se fossi sopravvissuto, sarei venuto qui per vedere tutto di persona.»

E per vedere te. Lo tenni per me.

«Spero che non troverai la città troppo tranquilla.» Josephine si appoggiò alla staccionata.

«Non credo. Devo farti una confessione.»

«Sì?»

«Ho letto tutte le tue lettere quando sono stato abbastanza bene. Mi hanno aiutato a

guarire. So che probabilmente sembra ridicolo.»

«No, non è ridicolo.» Mi guardò con attenzione, come se fossi un tipo strano che voleva

decifrare ma che non riusciva a capire del tutto. «È dolce, in realtà. Leggere le lettere di una

ragazza che non conoscevi sembra una cosa piuttosto romantica.»

«Mi hanno dato gioia quando ne avevo più bisogno. Come un buon libro.»

«Immagino che avrei fatto altrettanto nella tua situazione. Eri solo e spaventato e avevi

bisogno di una distrazione.» Josephine fece un respiro profondo e guardò le travi del tetto.

«C’erano parti destinate solo a Walter. Sono leggermente mortificata al pensiero di quello che ci

ho messo dentro. Devo esserti sembrata una ragazzina infatuata.»

«Mi hai fatto desiderare che qualcuno provasse quei sentimenti per me.»

«Non essere ridicolo» disse lei. «Non sono così brava a scrivere.»

«Mi permetto di dissentire.»


Biografia autore

Tess Thompson è un’autrice pluripremiata di narrativa femminile romantica contemporanea

e storica con quasi 40 titoli pubblicati. È sposata con il suo principe, Mister Miglior Marito, ed

è la madre della loro famiglia allargata di quattro figli e cinque gatti. Mister Miglior Marito ha

diciassette mesi meno di lei, il che fa di Tess la tardona di casa, un titolo che porta con

orgoglio.

È orgogliosa di essere cresciuta in una piccola città come quelle dei suoi romanzi. Dopo

essersi laureata alla University of Southern California Drama School, sperava di diventare

un’attrice ma invece ha avuto la vocazione di scrivere narrativa. È grata di passare la

maggior parte dei giorni nel suo ufficio a mettere insieme i suoi personaggi mentre Mittens, il

suo gatto preferito (shhh...non ditelo agli altri), dorme sulla scrivania.


Biografia traduttrice:

Isabella Nanni si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne ed è iscritta al Ruolo Periti ed

Esperti per la categoria Traduttori e Interpreti. Le sue lingue di lavoro

sono Inglese, Tedesco e Spagnolo, da cui traduce verso l’italiano, lingua madre. A gennaio 2019 è

risultata vincitrice ex aequo del concorso di traduzione de “La Bottega Dei Traduttori”. Dopo un MBA

da diversi anni è libera professionista e si occupa di traduzioni, sia editoriali che tecniche. È inoltre

consulente commerciale per editori di testate trade.

È l’orgogliosa madre di due splendide giovani dal sangue misto come Harry Potter, emiliano e

campano. Coltiva rose di tutti i colori e con una vita di riserva studierebbe arabo, cinese e russo. Non

potendo, si affida ai colleghi traduttori per allargare i suoi confini culturali.

sabato 8 gennaio 2022

 BONACCI BRUNAMONTI, ALINDA (1842 - 1903)

Alinda Bonacci nasce a Perugia nel 184, il padre era professore di letteratura al Collegio della Sapienza, ebbe quindi un'ottima istruzione, ma subì di più l'influenza della madre Teresa Tarulli, fervente cattolica, che portò la figlia a scrivere i suoi primi versi a carattere religioso: CantiPerugia, 1856

Crescendo si lasciò trasportare dal movimento risorgimentale, vi contribuì anche la strage di Perugia avvenuta nella sua città il 20/06/1859, e scrisse versi patriottici e anti-pontifici nei  Canti nazionali, pubblicati a Recanati nel 1860. I
Le fu concesso di votare per il plebiscito di conferma dell'annessione delle Marche e dell'Umbria al Piemonte, unica donna ammessa in via eccezionale a questa consultazione.

Lo zio Filippo Bonacci membro deputato nel collegio di Recanati, le presenta un amico avvocato Pietro Brunamonti, professore di Diritto all'Università di Perugia,  che  diventerà suo marito e dal quale ebbe due figli.

Frequento diversi intellettuali tra cui vale la pena ricordare: Francesco De Sanctis, Nicolò Tommaseo Giacomo Zanella, Andrea Maffei, e Antonino Stoppani. 

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Versi (1875) Nuovi canti (1887), Flora (1898),  Discorsi d'arte (1898) e i Ricordi di viaggio pubblicato postumo alla sua morte avvenuta nel 1903 dopo un ictus avvenuto nel 1898 che pose fine alla sua scrittura.

Alinda Bonacci non fu solo una poetessa ma una donna dalla cultura immensa, fu giornalista, scrisse di prosa e di teatro, scrisse di Arte, amava scrivere  favole per i bambini, si interessò di politica, ed era attenta ai diritti delle donne. Si occupò anche della cultura popolare della sua regione. 

Una donna poliedrica dimenticata, assieme a molte altre letterate, dalla letteratura italiana.

Una piccola curiosità: amava ornare le sue lettere con piccoli disegni o acquarelli, un vezzo che ingentiliva la sua corrispondenza.

Scrisse anche dei saggi e molto importanti furono anche le sua missive

Giacomo Zanella e l’opera sua poetica, Città di Castello, 1889

Beatrice Portinari e l’idealità della donna nei canti d’amore in Italia, Firenze,  1891

Discorsi d’arte, Città di Castello,  1898

Tre lettere di M. Alinda Bonacci in Brunamonti alla diletta sorella Pia in occasione delle sue nozze con Eugenio Gatti Corsetti, Recanati, 1870

Lettere di Maria Alinda Bonacci Brunamonti e del prof. Augusto Conti,  1873


Grazie a Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Alinda_Bonacci_Brunamonti

Una sua poesia

La goccia d'acqua 

Era limpida goccia, dondolante

sul curvo ramïel d’un biancospino:

innamorato del sol di levante

lo rinfrangeva in sè come un rubino.

E cader non volea. Ma un uccellino

crollò volando l’alberel tremante:

cadde la goccia; lo smeraldo fino

fu loto sotto il piè del viandante.

Oh, chi gli rende i suoi perduti onori?

come potrà tornar, casta e tranquilla

gemma dei cieli, a tremolar sui fiori?

Ben lo potrà il divino sol che brilla

e a sé ritrae con rinnovati ardori

l’anima umana e la caduta stilla.


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PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.