Il castello di Wheldrake di Francesca Serafini
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Essere donna non è facile lo sa bene Lady Ayslin.
Siamo
nel 1066, il castello di Wheldrakeady, ereditato da Ayslin è conteso dal duca Guglielmo e dal Re
Harold, utile per allargare i loro possedimenti.
È promessa sposa ad un vecchio scozzese, prepotente e dalle
maniere poco rispettose verso le donne: Sir Aidman, rozzo, non
comprende come una fanciulla virtuosa e delicata come lei, abbia
bisogno di tempo e modi gentile per arrivare al matrimonio.
Non sa
come fare per sfuggire a questo destino già scritto, il suo nuovo
tutore Hugh l'osteggia e ritiene che questo matrimonio sia giusto. Ma
lei si sente attanagliare all'idea di dover condividere vita e letto
con quest'uomo che non ha nulla a che vedere con l'uomo dei suoi
sogni che ogni notte la tratta con delicatezza come se fosse un
fiore da cogliere delicatamente. Non le resta che fuggire lontana e
si traveste da contadino per non attirare attenzioni, in groppa alla
sua cavalla Pearl.
Durante
la fuga incontra Beowul, splendido guerriero normanno, che decide di
proteggerla da chiunque stia sfuggendo. La vicinanza di quest'uomo le
provoca degli strani brividi e dormire vicinissimo a lui il cuore
sembra che acceleri i battiti..ancora non sa che lui è stato
inviato dal duca Guglielmo per sposarla ed allargare i confini del
regno. Beowulf, dapprima restio a questo matrimonio forzato, rimane
stregato dalla bellezza e dai modi gentili della ragazza, non ne
conosce ancora la grinta.
Ritornata
al castello Asylin ritrova morente Ann, la cameriera che l'aveva
aiutata a fuggire, la rabbia del furente promesso sposo si era
scaricata sulla cameriera inerme.
Ayslin
è attratta dal guerriero normanno, tuttavia non vuol cedere nemmeno a
questo matrimonio forzato...
Una
storia d'amore delicata, narrata da Francesca Serafini come una favola
per entrare nel cuore delle ragazze sognanti, quelle che immaginano
l'amore dolce e tenero.
La penna dell'autrice è ancora poco sicura,
tuttavia la storia è piacevole e si legge bene, sono certa che le
sue prossime storie saranno più forti nella narrazione.
Intanto
godiamoci questa atmosfera storica di dame, sir e guerrieri.
Un
piccolo estratto del romanzo:
Erano
alla fine di un altro giorno a cavallo e le tenui tinte del tramonto
rendevano il paesaggio incantevole, quando Beowulf la condusse verso
un gruppo di cavalieri accanto a un fuoco, intenti a scherzare tra
loro. Esitò intimidita, nel vederli.
«Mia
signora, questi sono i miei uomini, fidati compagni di molte
avventure. Alcuni sono dei casi disperati come il giovane Sir
Geoffrey», le spiegò scherzando, nel tentativo di rassicurarla.
«Costui, invece è Sir Arthur», continuò passando a presentarli
uno per uno.
Ella
rispose timidamente, sedendo con grazia innata, quando le fecero
posto tra loro per farla accomodare davanti al fuoco, stupita che la
trattassero con tanta educazione, nonostante fosse solo una
prigioniera sassone. Non essendoci alcun tipo di villaggio in vista,
approntarono il campo per trascorrere la notte all’aperto. Beowulf
notò come ognuno dei suoi cavalieri fosse vittima del fascino
innocente della sua prigioniera, che pur sembrando abbastanza
allarmata, rispose con garbo a tutte le domande. A tarda sera, le
chiacchiere attorno al falò scemarono, solo pochi si attardarono a
chiacchierare, mentre il resto degli uomini sistemò i propri
giacigli poco lontano dal suo calore. Con cavalleria, le lasciarono
uno spazio, dove poter godere di maggiore riservatezza,
essendo protetto da un cespuglio.
Ayslin,
più che inquieta, all’idea di addormentarsi con tanti uomini
intorno, tentava di nascondere gli sbadigli. Suggerì nuovi argomenti
di conversazione finché le fu possibile, ma infine stremata, fu
costretta a sistemarsi poco lontano dal fuoco. Usò il rozzo mantello
con il quale era
fuggita
come unica protezione e, cercò di dormire.
Poco
dopo Beowulf prese un paio di coperte, collocandole per la notte
proprio dietro di lei. Avvampò nel buio al pensiero che fosse tanto
vicino. Quello rise sommesso. Che lo avesse intuito? Maledicendolo
per questo intuito demoniaco, si scostò, guadagnandosi un sorriso
accondiscendente e provocatorio.
Il
normanno si rigirò, apparentemente, senza riuscire a dormire. Ancora
una volta, spostò il proprio giaciglio per la notte, vicino al suo.
Lo guardò contrariata. Stizzita, fu costretta a spostare nuovamente
il proprio, ricollocandolo ancora più vicino al fuoco. Colse il suo
sguardo ardente nel buio, l’espressione compiaciuta. Mostrando
indifferenza, gli girò la schiena, decisa a far finta di dormire,
ogni nervo all’erta, perché la sua presenza la stava innervosendo.
In
un attimo, prima che potesse capire cosa stesse accadendo, Beowulf la
attrasse a sé, avvolgendola nel suo pesante mantello, le due coperte
a far da materasso improvvisato. Per Ayslin un’intimità di quel
genere era troppa da sopportare in silenzio.
«No»,
scandì, sdegnata. «Sì», ribatté lui sicuro. «No», ribadì lei
affannata, nel vano tentativo di scostarsi, agitata dal calore virile
che la avvolgeva in quel delizioso tepore.
La
strinse ancor di più a sé, rimboccandole intorno il mantello in
modo da proteggerla dal freddo. «Non siate testarda. Così avrete
più calore e sarete riparata dal vento. Di notte fa freddo nei
boschi, sapete? », le sussurrò.
«Non…»,
le parole si persero fievoli nel vento. Rabbrividì, alla carezza del
fiato umido dell’uomo sul lobo dell’orecchio; alla guancia,
ispida, posata sulla sua morbida, alle labbra calde che saggiarono,
curiose, il contorno del viso…
«Rilassatevi
e dormite. Fatelo per me», bisbigliò. Pensando a quanto era tenera
tra le sue braccia, sorrise nel sentirle il battito furioso del
cuore.
Scheda
libro
Autore:
FRANCESCA SERAFINI
Titolo: Il
castello di Wheldrake
Casa
editrice: IL SEME BIANCO
Pagine.
144
Sinossi
Ayslin,
un’orfana sassone, nell’Autunno del 1066 si ritrova al centro dei
giochi di potere tra due Re che si contendono il Trono Inglese,
arrogandosi il potere di decidere del suo futuro offrendola in sposa
a chi conviene loro. Sfuggita al matrimonio di stato, con un vecchio
Laird scozzese, incontra, proprio come in una favola, nel profondo
ventre di un folto bosco, l’uomo dei suoi sogni: Beowulf un
guerriero normanno. Quando la fanciulla scopre che Re Guglielmo l’ha
promessa al normanno, fugge di nuovo, decisa a non appartenere mai a
nessun uomo. Beowulf non è felice all’idea di doversi sposare, ma
resta ammaliato dalla sua dolcezza e dal suo carattere ribelle.
Onore, innocenza, perversione e violenza si mostreranno loro lungo la
strada, troveranno la forza di scegliere l’amore?