La Treccia
di
Laetitia Colombani
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
La narrazione si dipana attorno alla vita e al destino di tre donne totalmente diverse tra loro, sia per età che estrazione sociale e per il luogo della narrazione.
C'è Smila che vive in una baracca al limite della sopravvivenza umana, in un piccolo e sperduto paesino dell'India. Lavora per alcune famiglie dove si reca ogni mattina per svuotare e pulire le loro latrine, portandosi via il loro odore che rimane appiccicato al corpo come un'etichetta. Un lavoro che si tramanda da madre in figlia, ma lei per la sua sogna l'istruzione, l'interruzione della maledizione di questa successione.
Poi c'è Giulia Lanfredi, nata e vissuta nel laboratorio di parrucche del padre, a Palermo, e di cui ama i lunghi capelli stesi al sole, i riti lavorativi per decolorali e renderli disponibili per le donne. Una ragazza giovane, piena di sogni che si affaccia alla vita e all'amore, ma i sogni si spezzano, muore il padre e scopre che la ditta è sull'orlo del fallimento a lei tocca la sorte della famiglia e delle operaie che vi lavorano e sono per lei come tante zie.
Infine c'è Sarah Coehn, brillante avvocata rampante di uno dei più prestigiosi studi di Montreal. Per lei conta solo la carriera, arrivare ai vertici e per questo ha sacrificato tutti i momenti più belli della sua vita, la maternità, i compleanni della figlia, tutta la sua sfera privata per essere sempre al top. adesso deve fare i conti con il cancro, non è facile nasconderlo nel viso e nelle assenze, quando poi hai dei colleghi squali.
Tre donne e tre storie diverse, ferite dalla vita, nulla sembra unire il racconto delle protagoniste, ma ognuna racchiude in sé il miracolo della resilienza, la capacità innata delle donne di reagire contro le avversità della vita e sperimentare altri modi di essere e di agire, altri modi di combattere senza mai arrendersi alle avversità che la vita ci riserva e a cui spesso ci si arena. C'è un filo che le unisce..scopritelo...
L'autrice Laetitia Colombani con questo romanzo d'esordio ha costruito un romanzo perfetto nella trama, nei personaggi, nello stile e nel filo sottile che accomuna le tre storie.
La narrazione è fluida, pulita, diretta, la trama è avvincente e ci restituisce un romanzo ben costruito in grado di avvolgere il lettore nelle pagine del romanzo e piangere e gioire per le tre donne.
Un libro di resilienza, di coraggio di saper Essere che consiglio vivamente.
Scheda libro
Autore: Laetitia Colomabani
Titolo: La treccia
Casa Editrice:Casa Editrice Nord
Pagine:181
Sinossi
A un primo sguardo, niente unisce Smita, Giulia e Sarah. Smita vive in un villaggio indiano, incatenata alla sua condizione d'intoccabile. Giulia abita a Palermo e lavora per il padre, proprietario di uno storico laboratorio in cui si realizzano parrucche con capelli veri. Sarah è un avvocato di Montréal che ha sacrificato affetti e sogni sull’altare della carriera.
Eppure queste tre donne condividono lo stesso coraggio. Per Smita, coraggio significa lasciare tutto e fuggire con la figlia, alla ricerca di un futuro migliore. Per Giulia, coraggio significa rendersi conto che l'azienda di famiglia è sull'orlo del fallimento e tentare l’impossibile per salvarla. Per Sarah, coraggio significa guardare negli occhi il medico e non crollare quando sente la parola «cancro». Tutte e tre dovranno spezzare le catene delle tradizioni e dei pregiudizi; percorrere nuove strade là dove sembra non ce ne sia nessuna; capire per cosa valga davvero la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non s'incontreranno mai, però i loro destini, come ciocche di capelli, s'intrecceranno e ognuna trarrà forza dall'altra. Un legame tanto sottile quanto tenace, un filo di orgoglio, fiducia e speranza che cambierà per sempre la loro esistenza.
Eppure queste tre donne condividono lo stesso coraggio. Per Smita, coraggio significa lasciare tutto e fuggire con la figlia, alla ricerca di un futuro migliore. Per Giulia, coraggio significa rendersi conto che l'azienda di famiglia è sull'orlo del fallimento e tentare l’impossibile per salvarla. Per Sarah, coraggio significa guardare negli occhi il medico e non crollare quando sente la parola «cancro». Tutte e tre dovranno spezzare le catene delle tradizioni e dei pregiudizi; percorrere nuove strade là dove sembra non ce ne sia nessuna; capire per cosa valga davvero la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non s'incontreranno mai, però i loro destini, come ciocche di capelli, s'intrecceranno e ognuna trarrà forza dall'altra. Un legame tanto sottile quanto tenace, un filo di orgoglio, fiducia e speranza che cambierà per sempre la loro esistenza.
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