martedì 17 ottobre 2017

Mauro Fornaro: In quanti siamo rimasti in questo caffè



Buongiorno carissimi lettori e lettrici del blog.

Oggi voglio segnalarvi l'uscita del nuovo libro di un autore emergente che stimo molto: Mauro Fornaro. 

L'autore oggi  è nei panni di poeta, lo conoscevo come scrittore , ma devo dire che riveste bene anche questi panni. 

Ho voluto intervistarlo per comprendere meglio la sua scelta di essere un poeta e le sue risposte veritiere e precise fanno emergere il lato più nascosto d intimo di Mauro. 

Solitudine, amore amicizia...temi importanti a cui lascia sempre un margine di positività. 

Adesso leggete le sue risposte alle domande e poi sono certa che vi verrà voglia di leggere le sue poesie.

Buona lettura




La scrittura è una cosa seria, e la poesia? 

BELLA DOMANDA, TUTTO E' INCREDIBILMENTE SERIO PER UNA PERSONA CHE SCRIVE. FORSE LA POESIA E' LA FORMA DI SCRITTURA Più SERIA.

Scrittore o poeta, chi è Mauro Fornaro?

 ENTRAMBE LE COSE, COME DICO NEL MIO PRECEDENTE LIBRO, IL ROMANZO "L'UOMO CHE PIANGEVA IN SILENZIO", NON DOBBIAMO PREOCCUPARCI DI COME CI DEFINISCONO, L'IMPORTANTE E' CHE COSTRUIAMO FRASI, CAPITOLI, LIBRI.CHE SIANO POESIA O NARRATIVA POCO CAMBIA.

E' più facile scrivere un romanzo o delle poesie? 

UN ROMANZO! HAI MOLTE PAGINE DOVE PERDERTI E RITROVARTI, DOVE POTER CAMBIARE IL CORSO DELLA NARRAZIONE. IN UNA POESIA SIA "LEGATO" AL MASSIMO A QUALCHE PAGINA, IL MARGINE DI ERRORE PER UN POETA E' QUASI PARI A ZERO.

"In quanti siamo rimasti in questo caffè", puoi spiegarci perché questo titolo? 

VOLEVO ESPRIMERE UN CERTO SENSO DI SOLITUDINE, DEI POETI MA NON SOLO, MA LASCIARE UN PICCOLO SPIRAGLIO  POSITIVITÀ. "IN QUANTI" LASCIA LO SPAZIO PER PENSARE CHE MAGARI SIAMO IN PIÙ DI UNO.

Quale messaggio vuoi inviare ai tuoi lettori con questa raccolta di poesie?

 CHE BISOGNA VIVERE FACENDOSI DOMANDE, NEL MIO CASO FORSE ME NE FACCIO TROPPE, E NON ANDANDO AVANTI PER INERZIA. QUELLO CHE VEDO TUTTI I GIORNI SONO DELLE PERSONE CHE VIVONO PER ARRIVARE A SERA, COSA CHE NON FACCIO - ALMENO PENSO - IO
.
Quale poeta ti è rimasto nel cuore? 

CITO BUKOWSKI E VORREI SUGGERIRE LE SUE POESIE D'AMORE. UN GRANDE POETA, CITATO SPESSO MA CONOSCIUTO VERAMENTE DA POCHI.

Vuoi dedicare una delle tue poesie ai lettori di La lettrice di carta?

 CERTO, ECCOLA!

Voglio guardare la vita
che si ciba delle nostre anime
e consuma i nostri corpi.

Saremo due cadaveri al sole,
devastati dai corvi dell’amore.
Ma ci terremo ancora per mano
e quella sarà la risposta
alla domanda
quanto bene mi vuoi?

SINOSSI

Ci sono raccolte di poesie che vorresti non finissero mai. Dopo poche pagine, osservi le restanti covando la speranza che siano interminabili. Raggiunta l’ultima chiudi la copertina con dispiacere e osservi malinconicamente il segnalibro, sapendo che non troverà più collocazione, con la netta sensazione che il rapporto con l’autore non sia concluso.

 Trattieni tra le mani quella preziosa raccolta d’emozioni pensando: “Questo è uno di quei libri che avrei voluto scrivere!” Le poesie, ma un po’ l’intera opera di Fornaro, mi fanno rivivere le letture di alcuni grandi scrittori americani del ’900 che amo: Carver, Dos Passos, Fitzgerald, Hemingway, non ultimo Philip Roth, che ritengo il più grande scrittore vivente. Soprattutto mi fa rivivere l’unicità di Bukowski, come lui poeta e narratore. 

Come lui vero, in grado d’infiammarti l’anima nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Come lui capace di centrifugarti amalgamato alla passione, per poi adagiarti teneramente tra profumati guanciali d’amore. Dal calamaio di quei pilastri della letteratura moderna, che come pochi hanno raccontato il mal di vivere, la drammaticità del quotidiano, Fornaro ha attinto colori che avevo dimenticato. 

Come il mare, ha saputo essere burrasca – scavando oltre ogni inimmaginabile confine umano – e bonaccia: la sua poesia è una sinusoide che si inoltra nei meandri delle maleodoranti coscienze umane quando si avvicinano ai disagi sociali per poi virare – in altre pagine – su occhi commossi sulla schiena assopita della donna amata. Sintetizzando, credo di poter dire che Fornaro sa cogliere la cruda essenza dell’uomo, la sa elaborare e trasformare con tenacia, in un afflato di speranza di una vita migliore e di sentimenti più intimi.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.