4 Billie di Alessandra Dilor
Recensione a cura di Ferlisi Maria Lucia
Jesse,"
piantato su una sedie a rotelle", suo fratello Archie "che
sorride come un damerino" e Catherine, la madre, "dagli
occhi chiari e luminosi", insieme gestiscono un salone di auto.
Il rapporto tra i tre non è sicuramente idilliaco, soprattutto
Jesse, dispotico e tiranno, in eterna lotta con la madre ritenendola
responsabile dell'amputazione delle sue gambe. Per anni l'ha
torturata
"i miei momenti di vittoria e soddisfazione sono quelli passati al telefono a torturala", minacciando il suicidio, insultandola e inveendo contro lei.
Il
lavoro per lui è un supplizio, ma la madre gli da un ultimo
incarico, se non lo porta a termine, lo licenzierà senza alcuna
pietà. Deve recarsi dalla figlia di Dorothea per recuperare un
veicolo e poi rivenderlo, una vecchia "buick, modello Elettra
degli anni70".
Costretto
a guidare e far uso delle protesi arriva a destinazione e incontra
Billie
"è la prima persona, dopo anni, che affronto a viso aperto a parte Archie e mia madre".
L'incontro
è fatale, due persone completamente diverse, ma entrambe così
ferite dalla vita da risultare uguali. Billie ha cominciato a soffrire
durante l'adoloscenza, quando quel corpo ha cominciato a crescere,
quando ha capito di essere nata da un matrimonio fallito, il padre
era omosessuale. Ma forse il male le è stato fatto dalla madre, che
non ha mai avuto stima della figlia.
"Incoraggiata da sua madre, quando ha la possibilità inizia a rivolgersi al chirurgo plastico. Modifica questo, cambia quest’altro… come se stesse decidendo quale colore di tende doni di più all’arredamento del salotto. Ma non raggiunge mai il risultato finale e soddisfacente.
Perché è tutto nella sua testa… tutto completamente distorto.
E non la sfiora l’idea che nasca da sua madre quello stato di non accettazione. Che probabilmente aver sposato un uomo poi rivelatosi omosessuale, possa aver abbattuto l’autostima di Dorothea. E quest’ultima non ha fatto altro che trasferirlo a sua figlia..."
Jessie
aiuta Billie nella ricerca della verità, perché sua madre si è
uccisa, o è stata uccisa? Non è facile arrivare alla verità. Billie
ancora una volta subisce l'avversità della vita, il marito è un
violento e non solo. Disprezzo e odio continuano a far parte della
sua giovane vita. Per fortuna c'è Jessie, ora, accanto a lei.
"Resto fermo quando la sagoma di Billie oltre il vetro traslucido della doccia non si muove. Rimane come seduta sul fondo.Muovo qualche passo sino lì e faccio scorrere lo sportello. Billie è nuda e stringe le ginocchia al petto. Ha i capelli completa-mente bagnati, attaccati alla schiena e alle braccia e non mi guarda, è assente. Mi chino sulle ginocchia anche se la posizione è costretta. Non sposta lo sguardo su di me, si limita a guardare le goccioline rimaste attaccate al vetro. "
Alla fine i due protagonisti riusciranno a liberare i fardelli del loro dolore e vivere una nuova vita?
Un romanzo di dolore, segreti, verità nascoste, presenta anche aspetti positivi di analisi delle proprie vite e ricerca di scrollare dal proprio destino il suo peso dannatamente pesante che a volte colpisce e ci lascia immobilizzati nella propria vita
L'autrice
con uno stile limpido, scorrevole, preciso e dettagliato ci narra questo incontro tra due
persone "strane", colpite dalla vita e che il destino ha
fatto incontrare quasi a riparare i torti subiti. Attraverso i personaggi del romanzo ci da un grande
insegnamento:
"tutti i pesi che ci vengono messi addosso non devono rimanere lì. Dobbiamo liberare liberarcene, non devono vincere."
Scheda
Libro
Titolo:
4Billie
Autore:
Alessandra Dilor
Casa
editrice: PubMe
Pagine:336
Sinossi
Quando
Jesse Maxwell, trentenne scurrile e intrattabile è costretto a
lasciare Austin per provvedere agli affari dell’impresa familiare,
(rischio il licenziamento) non immagina di arrivare a toccare il
fondo… Non si aspetta di dover curare gli interessi economici della
Maxwell Corporation scontrandosi con Billie Jacox e la misteriosa
scomparsa di sua madre. Soprattutto non immagina che l’attrazione
può sorprenderlo nel luogo più impensabile, attraverso una ragazza
completamente fuori dal comune.
Non sa che la vita può di nuovo apparirgli bella e che il suo cuore rischia di tornare a battere.
“ Io non sono una di quelle che cambia spesso le tende in cucina o il copridivano in salotto o il profumo che metto. A dire il vero neanche i fiori sulla lapide di mia madre.
Però c’è un momento della giornata, nel quale mi va di cambiare tutto quello che vedo: ogni mattina quando sono allo specchio e mi osservo. È questo il momento in cui desidero cambiare.”
“ Benedico il fatto che la mia ira spesso passi attraverso il mio corpo e non riesca a venire fuori al momento. Come corrente che rimane dentro di me e non scarica a terra, perché io non tocco mai terra.”
Alessandra Dilor è nata a Venafro in provincia di Isernia e vive divisa fra quest’ultima città e Pescara, dove studia. Ama da sempre disegnare e dipingere. Svolge lavori come graphic designer e modellista presso alcune imprese e associazioni.
4 Billie è il suo secondo romanzo.
Non sa che la vita può di nuovo apparirgli bella e che il suo cuore rischia di tornare a battere.
“ Io non sono una di quelle che cambia spesso le tende in cucina o il copridivano in salotto o il profumo che metto. A dire il vero neanche i fiori sulla lapide di mia madre.
Però c’è un momento della giornata, nel quale mi va di cambiare tutto quello che vedo: ogni mattina quando sono allo specchio e mi osservo. È questo il momento in cui desidero cambiare.”
“ Benedico il fatto che la mia ira spesso passi attraverso il mio corpo e non riesca a venire fuori al momento. Come corrente che rimane dentro di me e non scarica a terra, perché io non tocco mai terra.”
Alessandra Dilor è nata a Venafro in provincia di Isernia e vive divisa fra quest’ultima città e Pescara, dove studia. Ama da sempre disegnare e dipingere. Svolge lavori come graphic designer e modellista presso alcune imprese e associazioni.
4 Billie è il suo secondo romanzo.
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