Buongiorno carissimi lettori oggi vi posto la recensione, già pubblicata sul sito di Cultura al Femminile, di un libro di Gabriele Romagnoli, SOLO BAGAGLIO A MANO, un racconto che vi farà riflettere sui veri valori della vita e scoprirete che alla fine ognuno di noi può avere il suo bagaglio a mano, basta eliminare le zavorre della vita e scegliere ciò che è davvero importante!
Buona lettura
Viviamo in
una società cosiddetta liquida, dove non c'è tempo per fermarsi a
riflettere, dove le notizie come i sentimenti scivolano e si
dimenticano in fretta.
A volte però
è necessario fermarsi, perché vi sono delle domande che meritano
una risposta, soprattutto in questi ultimi anni che siamo ritornati a
vivere nel terrore degli attentati, siamo diventati dei bersagli
mobili.
Allora
dobbiamo vivere in questo modo? Dobbiamo aspettare qualche evento
tragico o luttuoso per fermarci e fare delle riflessioni?
Vi siete mai
fermate a riflettere sulla morte, come può essere morire, quali
pensieri possono attraversare la mente di una persona che si accinge
a morire? Quante persone interverranno al nostro funerale? Ci
accingeremo agli ultimi minuti del nostro trapasso con rimpianti,
desideri negati, segreti, persone a cui chiedere perdono?
Tante
domande a cui non possiamo dare una risposta, ma il nostro autore
Gabriele Romagnoli ha voluto comprendere come possono essere gli
ultimi minuti che ci dividono dalla morte. L'autore ha letto che in
Corea, a causa dei numerosi suicidi, hanno creato un servizio di
veglia funebre con l'intento di far desistere le persone dal
suicidio.
Ebbene
Romagnoli è volato in Corea ed ha sperimentato sulla sua pelle
questo servizio funebre del proprio funerale. Si è spogliato, ha
indossato una vestaglia bianca senza tasche, ha compilato il
testamento, quindi è stato rinchiuso all'interno di una bara e
lasciato dentro.
Ecco
adesso l'autore è un deceduto a tutti gli effetti.
All'interno
della bara i pensieri di susseguono, personaggi veri che ha
incontrato nel suo percorso di vita giornalistica e come uomo sono
tanti, ognuno è un ottimo spunto per riflettere, fissare, ricordare.
Ci sono cose
importanti nella vita, ma quali sono? In questo secolo del consumismo
più sfrenato rischi di perdere di vista, di non capire ciò che è
realmente tale e ciò che è superfluo e non necessita di ricordi.
Bisogna
paragonare la propria vita ad un bagaglio a mano .
Cosa vuoi
mettere dentro lo zaino deve essere veramente necessario e che puoi
sfruttare in più occasioni, puoi anche usare degli accorgimenti per
ricavare più spazio, tipo mettere le calze dentro le scarpe, in
questo modo nel tuo bagaglio puoi aggiungere un elemento in più.
Lo scrittore
ci invita a riflettere sulla leggerezza della vita, più è
leggera più è facile viverla, proprio come un bagaglio a mano, più
è leggero più è facile trasportarlo.
Bisogna
allontanare tutto ciò che non serve, buttare via ciò che non è
utile, come i ricordi, ciò che noi non ricordiamo è perché non ha
valore per noi, l'autore ci invita a non trattenere i ricordi, come i
biglietti, i souvenir, le foto o altro, i ricordi veri quelli che per
noi hanno un significato profondo, vengono trattenuti, ciò che non
ricordiamo è perché non vale la pena di farlo.
"l'unico
archivio che conta è la memoria: hai tutto lì, per sempre".
Dobbiamo
eliminare i fardelli inutili, che diventano soltanto delle zavorre.
Lo scrittore ci fa un esempio significativo, se nella nostra rubrica
abbiamo migliaia di contatti dobbiamo chiederci quanti di questi sono
veramente amici, quelli che senti almeno due volte nella settimana,
altrimenti dobbiamo procedere alla "pulizia" della nostra
bakeka. Soltanto in questo modo puoi combattere il consumismo non
solo delle cose, ma anche degli amici. Vali se ha una bella casa, un
bel lavoro se sei visibile, vali se hai tanti amici virtuali.
Ha senso
tutto questo?
"L'esibizione
dei beni, risultati, talenti, non è soltanto stucchevole, è anche
controproducente. La luce li opacizza, l'invidia li sfregia, il tempo
li logora. Proteggerli in apposite custodie è un riguardo, di più:
una forma di saggezza...Riappropriarsi dello spazio e del tempo è la
vera conquista".
Nelle ore
passate all'interno della bara sfilano amici parenti ed amici che non
ci sono più., sfilano morti, vivi, assassini, vittime... Persone che
hanno avuto un significato, tutto ciò che non rammentiamo, non ha
avuto importanza nella nostra vita, ci siamo solo disfatti di un
ricordo, di una zavorra inutile. Ecco la vita deve essere così :
ESSENZIALE.
Devi perdere
il superfluo per capire la ricchezza dell'essenziale.
"il
senso di colpa tende a infilarsi nel bagaglio e a renderlo di una
pesantezza intollerabile, va scaricato o si resta bloccati"
Tutto il
libro è un elogio alla leggerezza della vita come detto all'inizio,
perché non puoi avere una vita piena di ricordi, oggetti e persone
inutili, superflue:
"perdere la zavorra per ritrovare se stessi".
Vivere con
leggerezza in questa società liquida per andare controcorrente
essere se stessi e non essere un oggetto di consumo.
Il futuro
è una valigia da aprire accentando ogni possibile contenuto.
Possiamo provare prepararcela da noi, ma senza esagerare, appesantire
o illuderci".
Il libro è
stato scritto dopo gli attentati che hanno colpito il cuore di
Parigi. Urgeva una riflessione chiara ed esplicita; lo scrittore ne
ha avuto la capacità.
La scrittura
di Gabriele Romagnoli è agile, scorrevole, brillante. Il libro si
legge piacevolmente, e ti rimane dentro, quando arrivi all'ultima
pagina ti fermi e anche tu rifletti ed immagini come può essere la
tua morte. L'autore in questo libro, autobiografico, insegna ,
indaga istruisce, ma senza atteggiamenti filosofici, senza parole
distanti e astruse, lo fa con parole ed immagini comprensibili da
ogni tipo di lettore, perché il messaggio deve raggiungere tutti. La
leggerezza deve essere un bagaglio comprensibile ed adottabile da
tutti.
L'autore
con mano leggera ne illustra i significati per insegnarci che nella
vita nostra "entra quel che si vuole".
Autobiografia
Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore. Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014) e Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015) e Coraggio! (Feltrinelli, 2016).
- Libro: Solo bagaglio a mano
- Autore: Gabriele Romagnoli
- Casa editrice : Feltrinelli
- Pagine 96
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