mercoledì 23 aprile 2025

Atti umani di Han Kang

 Atti umani

 di

 Han Kang

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

La voce dell'autrice Han Kang ci fa conoscere un pezzo di storia della Corea del Sud che ha rischiato di essere sepolta e negata. Attraverso sette episodi attraversiamo il paese di Gwangiu, teatro spettrale della rivoluzione al regime di Chun Doo-hwan e con pacatezza ma senza omettere nessun orrore, ne riviviamo l'orrenda nefandezza.

Un'insurrezione di giovani tra cui tanti quindicenni viene sepolta, sterminata nel silenzio del potere. 

Conosciamo un ragazzo che cerca di restituire un nome a centinaia di morti che arrivano in quella solitaria palestra che emana un tanfo di morte, per quei corpi straziati a cui lui cerca di dare la dignità del corpo dilaniato e la compassione dei parenti che li cercano nelle fosse comuni istituite dai militari dell'esercito intervenuto a zittire con la morte la voglia di libertà dei giovani coreani.

Ritroviamo una redattrice che riceve sette schiaffi forti ma cui non fa cedere le lacrime. 

C'è un ragazzo che cerca l'amico scomparso.

C'è un prigioniero che si domanda perché lui è rimasto in vita mentre centinaia e centinaia di amici sono stati giustiziati, costretto a vivere con il dolore dei ricordi delle torture subite e ridotto in un derelitto umano.

C'è l'operaia calpestata da un pesante scarpone militare che subisce un intervento delicato allo stomaco.

C'è la madre di uno dei tanti ragazzi torturati, seviziati e giustiziati.

 E infine c'è lei, la scrittrice a cui spetta l'amaro compito di restituire al mondo e alla Corea del Sud la voce di quei ragazzi che si è spenta troppo presto.

 La figura di quei corpi ammassati a croce in pile di corpi vuoti e dissanguati pronti per essere bruciati , privati dall'ultimo saluto dei genitori e dalla dignità di un sepolcro.

La scrittura di Han Kang dolce e delicata, pulita e chiara, dolcemente lirica restituisce a quei corpi la dignità tolta nel respiro della libertà e libra in alto, giunge alle loro anime e a noi che leggendola recuperiamo la storia persa in uno dei tanti tentativi di nascondere la verità al mondo.

Valutazione : 💛💛💛💛💛+++

SCHEDA LIBRO

Autore: han Kang    

Titolo: Atti umani

Casa Editrice: Adelphi

Pagine: 205

TRAMA

Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l’aria di un "orribile tanfo putrido". Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l’insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; "Atti umani" è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il "rullo inchiostratore" della censura e i "sette schiaffi" di un interrogatorio; l’anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni. Han Kang, con il terso, spietato lirismo della sua scrittura, scruta tante vite dilaniate, racconta oggi l’indicibile, le laceranti dissonanze di un passato che si voleva cancellato.

mercoledì 16 aprile 2025

La Recita di Bolzano di Sandòr Màrai

 La Recita di Bolzano di Sandòr Màrai


Impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Giacomo è un quarantenne appena fuggito dalle carceri di Venezia, sua città natale. Nella fuga decide di fermarsi a Bolzano, dove alloggia in una locanda e subito la sua fama fa il giro del paese.

Lui è il forestiero che arriva da Venezia e darà lustro a quella cittadina. tutti vogliono conoscerlo soprattutto le donne per la sua fama di libertino e passionale amante.

Nella locanda si crea una lunga fila di donne che possono spiarlo mentre dorme dal buco della serratura mentre dorme, gestisce la fila una giovane cameriera di sedi anni che presto cadrà tra le braccia dell'uomo.

Non è bello, ha il ventre molle, non è ricco ma vive di sotterfugi e elargizioni di un amico, eppure tutti lo cercano e acclamano, perché... perché è un uomo vero, affronta  la vita con passione, giuste o sbagliate che siano.

Eppure una volta si è sfidato a duello per l'amore di una donna: Francesca, l'unica donna che non ha posseduto eppure l'amore per lei è fisso dentro il suo cuore spavaldo.

 Adesso Francesca vive in questa città, sposata con un anziano conte che gli impone una recita molto strana...

Un romanzo straordinario in cui ancora una volta l'autore Sandòr Màarai da prova di come sappia indagare gli animi umani, lo fa con questi lunghi "monologhi" che entrano come una lama nell'animo umano e li mette in luce per mostrare la loro nuda realtà.

 L'animo del libertino Giacomo è indagata, sezionata, portata alla luce e mostrata al lettore in tutta la sua integrità morale e fisica.

 Le  pagine  del libro le ho divorate in una crescente voglia di capire chi è Giacomo il forestiero e alla fine  lo conosci nelle pieghe più nascoste, quei pensieri che non condividi con nessuno se non con te stesso nell'oscurità della notte quando nessuno può vederti o sentirti.

Un romanzo potente, splendido che affascina e ammalia e che vi consiglio di leggere!

VALUTAZIONE: 💛💛💛💛💛+++++

SCHEDA LIBRO

Autore: Sandòr Màrai

Titolo: La recita di Bolzano

Casa Editrice: Gli Adelphi

Pagine: 264

TRAMA

. "Che cosa aspetti a infilarti il costume, vecchio commediante, illusionista appassito? Il ballo in maschera sta per cominciare." Il libertino quarantenne ha un gusto amaro in bocca, e la stanza è piena di ombre: sono le ombre della sua giovinezza. Ma ha un contratto, e deve rispettarlo. Dov'è la lettera che gli ha mandato Francesca?

 "Devo vederti" ha scritto. Oh, non sarà né la prima né l'ultima che riceve da una donna sposata. Questa, però, è stata scritta dalla sola donna che un giorno ha creduto di amare (e lui, per paura di quell'amore, è fuggito). Per di più gliel'ha portata il marito in persona: Sua Eccellenza il conte di Parma.


giovedì 3 aprile 2025

Premio Letterario Il Delfino XXIII^ edizione Premio Nazionale di Narrativa, Saggistica e Poesia

Premio Letterario Il Delfino

 XXIII edizione

Premio Nazionale di Narrativa, Saggistica e Poesia


“…soltanto il mare gli brontolava la solita storia, lì sotto, in mezzo ai faraglioni, perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di la, dove nasce e muore il sole…”
Giovanni Verga, I Malavoglia
 
 
1.      Il premio, organizzatori e intendimenti
Il Premio nazionale di narrativa, poesia e saggistica “Il Delfino” è organizzato da Pro Loco Litorale Pisano e prende ispirazione dalle personalità della cultura italiana che il Litorale di Pisa ha ospitato, e che da esso hanno preso spunto per le loro opere: figure d’assoluta eccezione della Letteratura come Gabriele d’Annunzio, artisti come Giuseppe Viviani, protagonisti del cinema italiano come Giovacchino Forzano.
Il Comitato Organizzatore è composto dal Consiglio Direttivo di Pro Loco Litorale Pisano APS, presieduto da Luigi Zucchelli. La sede legale dell’Associazione è ubicata a Tirrenia (PI) – Largo Belvedere 8, cap. 56128.
2.      Sezioni del premio
Il Premio nazionale è costituito da quattro sezioni.
Sezione A – Narrativa
●       Sezione A Narrativa a tema libero edita dal 2020 (romanzi o raccolte di racconti).
 
Sezione B – Saggistica
Aperta a saggi e articoli di divulgazione editi a tema culturale, letterario, storico. Sono richieste almeno due copie da inviare alla segreteria del premio.
 
Sezione C – Poesia
●       Sezione C/1 Poesia edita a tema libero (sillogi edite dal 2020).
●       Sezione C/2 Poesia inedita – Sono richieste due poesie, una con tema mare (C2A) e una con tema libero (C2B).
●        
Sezione D – Narrativa – riservata ai soci dell’Associazione “50 & più” della Toscana
Aperta a racconti inediti a tema libero di max 7.000 battute. 
 
3.      Modalità di partecipazione e scadenze di inoltro dei lavori
La scadenza per la presentazione dei lavori è martedì 1 luglio 2025.
 
Modalità di invio dei testi:
1)      Per tutte le sezioni:
Spedizione per Posta o Corriere di 2 copie inviate all’indirizzo della Segreteria del Premio: Via dei Gattici 36, 56128 Tirrenia PISA (si prega di spedire con anticipo al fine di evitare l’accumularsi dei lavori a ridosso della scadenza con aggravio di lavoro per la Giuria);
2)      Per le sezioni C e D è possibile l’invio tramite e-mail, in alternativa all’invio cartaceo.
Invio in formato elettronico alla mail premioildelfino@gmail.com con le seguenti specifiche:
Per la sezione Poesia Edita (C1): una copia in PDF completa di copertina, breve sinossi e piccola biografia dell’Autore.
Per la sezione C2: una copia PDF per elaborato.
Per la sezione D: una copia PDF dell’elaborato.
Gli elaborati dovranno essere SEMPRE accompagnati da:
–          Ricevuta della quota di iscrizione versata tramite:
Assegno Circolare, bancario o vaglia postale non trasferibile intestato a Pro Loco Litorale Pisano
Bonifico Bancario alle seguenti coordinate: Pro Loco Litorale Pisano APS,
IBAN: IT 87D0503414055000000117036 tratto da BPM, Filiale di Tirrenia.
–          Copia del documento di identità.
–          Scheda di partecipazione allegata al presente bando.
La quota di iscrizione consiste in:
●       € 30,00 a lavoro, per le sezioni edite (A, B e C1)
●       € 20,00, per la sezione C2 e D (due elaborati C2A e C2B)
Si può partecipare a una o più sezioni, con uno o più lavori, rispettando quanto indicato nelle sezioni 2- Sezioni del Premio e 3- Modalità di Partecipazione e Scadenze di inoltro dei lavori.
4.      Composizione della giuria
La giuria è formata da Patrizia Paoletti (Presidente) e da: Laura Argelati, Salvatore Duca, Alessandro Nundini, Jonathan Rizzo, Alessandro Scarpellini, Roberto Sonnini, Elena Tangheroni, Fabrizio Tangheroni, Alessia Trovato, Francesca Zucchelli.
Il giudizio della giuria è inappellabile e la giuria può riservarsi di non assegnare uno o più dei premi di categoria.
5.      Comunicazioni dei risultati
La lista degli autori finalisti sarà pubblicata sul sito www.prolocolitoralepisano.com secondo programma. I premiati saranno ufficializzati in occasione della cerimonia di premiazione.
 
6.      Autorizzazioni e disponibilità dei testi
Gli Autori autorizzano l’organizzazione del Premio a comunicare i loro nomi alla Stampa e a inviare loro tutte le comunicazioni relative al Premio Il Delfino. I lavori inviati non verranno restituiti, ma andranno a far parte della biblioteca della Pro Loco del Litorale Pisano.
7.      Cerimonia di premiazione
La cerimonia conclusiva si terrà sabato 27 settembre 2025 alle ore 16:00 al Grand Hotel Golf di Tirrenia, via dell’Edera 29.
Interverranno le autorità, i membri della giuria, gli enti e le associazioni che promuovono il cartellone “Marenia – Non solo mare” – estate 2025. 
 
 
 
8.      Premi e riconoscimenti
I premi d’onore consistono in oggetto artistico (ai primi tre classificati di ogni sezione) e attestati a tutti i finalisti, i quali sono invitati alla cena di gala che si terrà alle ore 20:00 presso il Grand Hotel Golf, sede della cerimonia di premiazione.
Vengono inoltre attribuiti i seguenti premi:
Sezione A – Narrativa:
All’autore primo classificato: € 750
All’editore del primo classificato: targa
All’autore secondo classificato: € 250
All’autore terzo classificato: € 200
Sarà inoltre attribuito un riconoscimento, intitolato alla memoria di Simonetta Zucchelli, per anni anima del Premio.
Sezione B – Saggistica:
All’autore primo classificato: € 300
Sezione C – Poesia:
Una poesia per ognuna delle 6 migliori sillogi edite (C1) a scelta della giuria e le 15 migliori poesie inedite (C2) saranno pubblicate in una raccolta stampata e a ogni autore selezionato verranno consegnate 4 copie.
Vengono inoltre attribuiti i seguenti premi:
Sezione C/1 (Poesia edita a tema libero):
Autore primo classificato: € 300
Sezione D – Narrativa “50 & più Toscana”:
Al primo, secondo e terzo classificato: targa “50 & più” Toscana
I premi d’onore verranno consegnati in occasione della cerimonia di premiazione agli Autori ed Editori, solo se presenti.
In caso di assenza forzata è consentita la delega, da presentare alla segreteria del premio entro le ore 16:00 del giorno precedente la cerimonia, per e- mail.
Luigi Zucchelli – Presidente Pro Loco             
 
  
Programma: Premio letterario IL DELFINO – XXIII^ edizione
 
Martedì 1° luglio- Termine di presentazione dei lavori
Venerdì 12 settembre – Comunicazione agli Autori ed Editori dei lavori selezionati “Finalisti” con pubblicazione sul sito web www.prolocolitoralepisano.com
Sabato 27 settembre 2025 – Cerimonia di premiazione CON PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI E RELATIVE GRADUATORIE
 
 
SABATO 27 SETTEMBRE – Cerimonia di Premiazione
 
Dalle ore 16:00   Arrivo Invitati al Grand Hotel Golf, via dell’Edera 29 TIRRENIA
Ore 16:30   Cerimonia di premiazione
Ore 19:00   Saluto di chiusura
Ore 20:00   Cena di Gala, si invita gli autori e gli editori che intendono partecipare alla cena di effettuare la prenotazione di eventuali loro Ospiti, entro le ore 16:30 alla segreteria del premio in hotel.
 
 
Comitato Organizzatore:
 
Pro Loco Litorale Pisano APS
 
Sede Legale
Largo Belvedere, 8
56128 TIRRENIA (PI)
Sede Operativa
Via dei Gattici, 36 TIRRENIA
56128 PISA
Segreteria Org
Virginia Mancini
                       
Premio Letterario IL DELFINO Via dei Gattici, 36 TIRRENIA 56128 PISA, e-mail: premioildelfino@gmail.com,                 sito web: www.prolocolitoralepisano.com  –
   Tel. +39 324 5673170

martedì 1 aprile 2025

IL TRIONFO DELLA MORTE DI MARCO ABBAGNARA

 Il trionfo della morte

di

Marco Abbagnara

SCHEDA LIBRO

Autore: Marco Abbagnara

Titolo: IL trionfo della morte

Casa Editrice: PatHos Edizioni

Pagine: 318


TRAMA

La contessa Lucrezia Montecadì è l’ossessione del detective Carlos Diabo, che lo attrae e lo respinge, che lo incita a voler scoprire che fine ha fatto Alejandro suo marito e che ruolo ha la bellissima Adama? 
Omicidi, tradimenti e una profonda fede nel disegno di Dio Lucrezia riuscirà a districarsi dall' intrigo internazionale tessuto dalla veggente guru ecologista Manto? E chi la segue come un'ombra mortale?
Quali sono i confini entro cui si muove la potente imprenditrice italiana che abita a 
Manhattan, aristocratica Contessa e titolare della casa farmaceutica Radesa che dirige un impero della farmaceutica.
Lucrezia fonda una Onlus che agisce contro la violenza sulle donne, finalizzata a rendere ogni donna economicamente indipendente.
Un container giallo sbuca dal profondo delle viscere della terra, cosa si cela davvero dentro i suoi spazi?
A New York spariscono nel nulla degli uomini che non ritorneranno mai più nelle loro case.
Chi li ha sequestrati?
Che fine hanno fatto?
                                  
Il desiderio non è uno stato mentale,
è l’esistenza umana stessa
Purificare i loro cuori
per la gravita’ delle loro azioni impure,
divorare i loro peccati
affinché la loro anima
ritrovi la pace eterna»
Contessa Lucrezia Montecadi

INCIPIT
“Una giornata così calda a Londra non si vedeva da tempo.” Esclamò un giovane ragazzo con un marcato slang pachistano, avvicinandosi a una giovane donna dalla carnagione scura intenta a sventolarsi un ventaglio nero sul viso. La guardava con la coda dell’occhio. Era tarda mattina e stranamente la città soffocava su sé stessa nel torrido calore tra gas di scarico e sudici mielosi odori di catrame, tra sudore e squilli di cellulari. Città dissoluta e aperta, vorace e mai sazia di conoscersi e farsi conoscere nel suo mondo cosmopolita, mentre sagome di auto, come fantasmi, si rispecchiavano riflettendosi sulle grandi vetrate dei pub e dei negozi alla moda. In quel momento un vento particolarmente gonfio di umidità soffiò attorno a dei silenti edifici adiacenti accarezzandoli con forza, cercando disperatamente buchi e anfratti di finestre aperte dove poter penetrare. Un lungo sospiro solare li colpì in pieno volto, facendo strizzare gli occhi di entrambi, lasciandoli senza parole. L’uomo, dalla corporatura tarchiata, indossava un pantalone cachi e una camicia celeste inzuppata in più parti, madida di sudore, si posizionò a pochi centimetri dalla giovane e bella ragazza all’apparenza incinta, visto il suo ventre prominente. Lei non si mosse, il caldo era insopportabile. Lui, allora, non si prese d’animo e con discrezione e un sorriso di convenienza riuscì, con un susseguirsi di piccoli, lenti scatti, a entrare sotto la poca ombra che la pensilina della fermata dell’autobus poteva offrire. Fu un attimo di piacere e un sospiro di sollievo venne espulso dalla sua bocca ormai asciutta. Il refrigerio offerto da quei pochi centimetri di riparo erano per entrambi vitali in quel momento. 

lunedì 24 marzo 2025

Mare avvelenato di Elena Magnani

 Mare avvelenato 

di

 Elena Magnani

Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi

Tomaso Mazzeo è un giovane ragazzo forte, bello ma segnato da un destino che accompagna la famiglia in cui è nato...è un ragazzo tintu, cattivo, come il padre e lo zio morti ammazzati.

 Il suo destino è già segnato, vive di furti e piccole truffe, ma nel suo cuore si agita la tempesta della vendetta e di ritornare ad essere ricco come quando era piccolo. 

Durante le sue scorribande incontra una bellissima ragazza che immagina sia una nobile. Se ne innamora e fa in modo d'incontrala per conoscerla e chiedere la sua mano. Sa che non sarà facile, ma sogna in grande.

La sua unica speranza sta nel furto, nel combinare qualche traffico importante. Scopre che lei vive nella casa del marchese ma non è una nobile, ama studiare e insegna nella scuola elementare. Le sue aspirazioni di arrivare al suo grado sono amplificate, tuttavia non si decide a intraprendere la strada dell'onestà......

L'autrice Elena Magnani ci regala una bella saga famigliare con un taglio che la distingue da tutte le altre così simili tra loro.

IL personaggio principale non è un anima buona, è malvagio, scopriamo che ha ucciso fin dal ventre della madre, con il cordone ombelicale ha soffocato il fratello gemello. Più avanti scopriamo che ha anche ucciso, soffocandola con un cuscino, la sorellina malata da tempo.

No, non è un animo buono. Vive di furti e continua anche dopo l'innamoramento che dovrebbe sanare il suo cuore. Vuole diventare ricco e chiedere la mano della ragazza ma non ha altri mezzi che rubare e rivendere . IL suo cuore nutre rabbia e odio e vuole vendicare la morte del padre e dello zio scoprendo i mandanti. Il suo è un animo tormentato, diviso dalla promessa di diventare onesto, fatta al padre e la voglia di arrivare.

Con una scrittura attenta e precisa l'autrice ricama una bella storia d'amore e di odio sullo sfondo di Messina. Superba l'ultima parte quando il terremoto distrugge la città e lei descrive il tutto con precisa attenzione regalandoci pagine di pura emozione descrivendo la distruzione, l'orrore, la  morte di Messina ferita a morte da un terremoto devastante unito al maremoto. Pagine di storia in cui Tomaso si muove con incredibile realtà.

     Che dire la penna si Elena Magnani è attenta, sensibile e vera.

Leggi il romanzo d'un fiato e ti lasci incantare dal fascino maledetto del protagonista.

Buona lettura

💛💛💛💛💛




Scheda libro

Autore: Elena Magnani
Titolo: Mare Avvelenato
Casa Editrice:Giunti
Pagine: 335

Trama

Messina, 1908. Tomaso Mazzeo è uno spirito tintu, uno spirito malvagio, ha solo mezza anima perché quando è nato ha soffocato il gemello con il cordone ombelicale. La levatrice lo ha maledetto con una frase terribile: tutto quello che toccherà, marcirà e morirà.

La profezia non tarda ad avverarsi. La piccola Rosetta, sorella di Tomaso, muore tragicamente, il padre e lo zio vengono assassinati per oscuri motivi, la famiglia cade lentamente in rovina. Tomaso, però, conserva dentro di sé una luce che lo infiamma, la volontà di rivalsa, di redenzione, forse anche di vendetta.

 Giura a se stesso che scoprirà l'assassino di suo padre e riporterà il nome della famiglia Mazzeo agli antichi fasti. Per farlo è disposto a tutto. Anche a precipitare in un vortice di imbrogli e crimini molto più grande di lui. Petra vive a casa dei marchesi Badastrello, che l'hanno accolta dopo la morte della madre. È intelligente, risoluta, brillante. 

Studia le teorie di Maria Montessori, sogna una scuola che metta al primo posto i bambini, lotta per un mondo dove tutti abbiano pari diritti. Gli uomini non le interessano. Quando incontra Tomaso, però, ne resta folgorata. Non sa ancora che è uno spirito tintu, e forse non gliene importa. Lei non crede alle superstizioni. 

Mentre l'amore fra i due giovani cresce senza controllo, tutto improvvisamente crolla. Messina è rasa al suolo dal terremoto, e non è facile riprendere in mano la propria esistenza tra le macerie.

martedì 18 marzo 2025

GUALBERTA ALAIDE BECCARI: UNA DONNA DIMENTICATA

 GUALBERTA ALAIDE BECCARI


Gualberta Alaide Beccari nasce a Padova nel 1842, i suoi genitori sono di fede Mazziniana e lei respira l'attività politica risorgimentale fin dalla più tenera età, soprattutto la madre cerca di darle un'educazione più aperta come donna.

Dimostrò ben presto una predisposizione alla scrittura,  nonostante non abbia avuto un percorso letterario scolastico, ma il suo approccio da autodidatta, le tante letture solitarie, l'eredità paterna dell'amore per i teatro e il francese, erano stati un buon terreno adatto alla cultura e formazione educativa che ne ricavò.

Nel 1873 curò insieme a Francesca Zambusi dal Lago un albo commemorativo in onore di Adelaide Cairoli  e dei suoi figli: Ad Adelaide Cairoli le donne italiane (Padova, Tipografia alla Minerva, 1873).

Scrisse anche opere teatrali, tra le tante Un caso di divorzio, la cui causa sull'autodeterminazione della donna è presente più che mai.

Scrisse anche novelle e racconti ma preferì usare uno pseudonimo Flaviana Flaviani, quasi si vergognasse di questa attività meno importante rispetto ai saggi  e scritti giornalistici cui collaborava.

La sua lotta per le donne ebbe una significativa impronta quando nel 1868 fondò un periodico, a Padova, LA DONNA, in sui si prefiggeva l'ampio sogno di "educare" le donne agli aspetti della vita nelle quali abitualmente venivano escluse come l'ambito politico, scientifico, letterario e artistico in generale.

Le sue idee di emancipazioni femminile si scontravano con il clero e la parte moderata dei cittadini padovani, ma a nulla valsero, lei portò sempre avanti le sue idee.

gno fu ancora più importante e iniziò la sua attività politica accanto alla classe operaia, non abbandonando mai le sua fede mazziniana.

Nell'ambiente bolognese le sue idee si allargarono maggiormente e ebbe una fitta rete di relazioni politico e intellettuali. La produzione del giornale dedicato alla donna proseguì a Bologna, ricordiamo che ebbe notevoli firme nel suo giornale come Maria Mozzoni.
Vale la pena ricordare che fondò anche un giornalino intitolato  MAMMA, nel 1866, dedicato alle generazioni future, sostenendo come l'educazione, fin dalla più tenera età, alle idee di libertà ed emancipazione potessero formare una persona più aperta alle idde di modernità che l'avvicinarsi al nuovo secolo richiedessero.
Fondò anche una biblioteca per ragazzi del popolo, intitolata a Clotilde Tambroni.
Negli ultimi anni di vita la malattia di cui era affetta da anni prese il sopravvento e morì a Bologna nel settembre del 1906.


Bibliografia

  • G. Biadene, Solidarietà e amicizia: il gruppo de La donna (1870-1880), «Nuova DWF», 1979, n. 10-11
  • B. Pisa, Venticinque anni di emancipazionismo femminile in Italia: Gualberta Alaide Beccari e la rivista La donna 1868-1898, Roma, FIAP, 1982
  • M. Schwegman, Gualberta Alaide Beccari emancipazionista e scrittrice, Pisa, Domus mazziniana (Edizioni offset grafica), 1996
  • M.P. Casalena, Scritti storici di donne italiane. Bibliografia 1800-1945, Firenze, Olschki, 2003
  • Maria Teresa Mori, Gualberta Beccari, in Italiane vol. 1, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, 2004, p. 11-12.
  • Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, catalogo della mostra a Bologna al Museo civico del Risorgimento dal 23 maggio al 15 luglio 2009, Bologna, Tipografia Moderna, 2009
  • Oscar Greco, Bibliobiografia femminile italiana del XIX secolo, 1875, pp. 117-127
  • Liviana Gazzetta, Orizzonti nuovi. Storia del primo femminismo in Italia 1865-1925, Roma 2018
  • Jadranka Bentini (a cura di), La voce delle donne. Guida al Risorgimento dell'Emilia Romagna, Torino, Umberto Allemandi & C., 2011, pp. 37-38, ISBN 9788842220312.
FERLISI MARIA LUCIA
FONTI:

Gualberta Alaide Beccari - Wikipedia

lunedì 10 marzo 2025

Nei nervi e nel cuore di Rosella Postorino

Nei nervi e nel cuore di Rosella Postorino



Impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Rosella Postorino scrive nel sottotitolo: memoriale per il presente, infatti  questo non è un romanzo ma un memoriale dal sapore quasi di un saggio sul corpo della donna. L'autrice parte dall'infanzia, quella spensierata e senza malizia di quando giocava con i fratelli e gli amici di infanzia.

 Questa libertà di esprime la gioia attraverso i corpi termina presto, nel momento in cui il suo corpo si trasforma nell'adolescenza , ecco che spuntano i primi divieti, il corpo adesso deve essere coperto in spiaggia non ci si può andare in mutande, le parti intime devono essere coperte.

Se  il petto scoppia in una misura abbondante, e lo si percepisce anche attraverso una misura larga, ecco che gli uomini ti guardano con uno sguardo diverso come se tu fossi già adulta e invece sei solo una ragazzina che si affaccia alla vita.

Rosella in questo  memoriale scopre quante volte il suo corpo, come quello di tante altre donne, è stato continuamente oggetto del desiderio maschile, quante volte si è sentita in imbarazzo, quante volte la sua generosità è stata percepita come un invito sessuale. 

Continuando nel  resoconto Rosella ci fa capire quante volte si è sentita sbagliata perché in suo corpo è stato oggetto di desiderio, nell'ambito universitario e lavorativo e quando risuonava il no, ecco d'incanto sparivano le proposte di lavoro.

 Lei non ha ceduto, la sua carriera ha avuto una svolta positiva comunque, ma ha dovuto lottare. Perché? 

L'autrice ci invita a riflettere su questo corpo che viene continuamente attaccato, anche all'interno della famiglia che appena sboccia l'adolescenza ecco che iniziano i dinieghi e questo già il primo posto in cui percepisci che sei sbagliata.

La Postorino con questo romanzo ci pone tantissime riflessioni, ed è questo il motivo per cui mi è piaciuto tantissimo. Le sue domande sono filtrate attraverso la lente del ricordo della sua esperienza personale ma rappresenta tutte le donne.

È un romanzo corale, rappresentativo su un tema che da anni viene dibattuto ma sembra non trovare soluzione.

Un romanzo che consiglio alle giovani donne per "riconoscere" i tentativi di svalutazione delle proprie capacità e alle donne della mia età per "riconoscerci" su quante volte ci siamo scontrate con questa realtà e quante volte ci siamo sentite sbagliate, noi!!!

ESTRATTO

"Sullo schermo del mio computer ci sono due bambini. Hanno sei anni, sono fratelli e sono fradici. Lei corre verso l’obiettivo, le mutande troppo larghe per quel corpo magro, i lunghi capelli gocciolanti sulle costole, la bocca aperta in un grido di stupore. Lui è dietro, quasi nudo a sua volta, piegato sulle ginocchia per offrire il culetto all’idrante, che poco fa, d’un tratto, si è messo in azione, zampillando sull’erba come una doccia. Impossibile resistere: i gemelli si sono lanciati contro l’acqua, inzuppando i vestiti, poi si sono spogliati buttandoli sul prato e hanno continuato a ridere forte mentre scappavano dal getto soltanto per ritornare di corsa a sentirselo addosso, una cascata di fresco."

SCHEDA LIBRO

Autore: Rosella Postorino

Titolo: Nei nervi e nel cuore

Casa Editrice: Solferino

Pagine: 224

TRAMA

«È faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, è da perderci il sonno.» Proprio quel tentativo è al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l’apprendistato alla vita è sempre incespicante, come per chiunque. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva Cesare Pavese, «nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perché in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia. Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Rosella Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura. Racconta lo sconcerto, l’abisso, la tenerezza di essere umani.

XI Edizione del Premio Letterario Nazionale “Andrea Torresano” 2025 di Gilgamesh Edizioni

  XI Edizione del Premio Letterario Nazionale  “Andrea Torresano” 2025 di Gilgamesh Edizioni *** per opere  inedite  ed  edite  ***   (con  ...

Informazioni personali

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.