Cinquecento catenelle d'oro
di
Salvatore Basile
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Come in una favola si dipana questa narrazione dove la protagonista: Maria Pepe è una piccola fanciulla analfabeta, ma che ha voglia di cambiare la sua condizione, un moto istintivo che le nasce dal cuore e dalla visione di ciò che le sta intorno.
Il suo cuore e la sue mente sono aperti alle novità e quando riceve la proposta di imparare a leggere e scrivere da parte della Baronessa Matilde proprietaria della terra che il padre coltiva , ne è entusiasta ma al tempo stesso impaurita in quanto la madre, incattivita dalla povertà, non è aperta alle novità, per lei la figlia è solo una bocca da sfamare e conta solo sposarla subito e bene.
Tra la baronessa e la bambina si instaura un rapporto speciale tanto che alla sua morte lasciata tutti i suoi averi a lei, scatenando l'ira del fratello. Inizia così uno scontro sottile e ambiguo, il barone oltre a bruciare il grano del padre di Maria, fa terra bruciata attorno a lui e alla famiglia, riducendoli alla fame, il padre è costretto ad emigrare in America, non ha altra scelta, per non vendere la tenuta al ricattatore.
L'autore Basile Salvatore mette davvero l'anima in questo suo racconto, racconta con sensibilità e leggerezza le difficoltà delle donne in una società retrograda e patriarcale del centro sud.
Come un pittore delinea e pennella con abilità i caratteri dei personaggi , entra con intima delicatezza nei pensieri della madre e della figlia, in questo scontro generazionale di chi accetta le novità e di chi resta immobile a farsi travolgere e dalla rigidità patriarcale che impera e detta legge in quel paese dove tutto è fermo.
Maria no, Maria crede nel futuro, sa che la vita oltre quel paesino è migliore, diversa ma è difficile farla accettare, meglio farsi credere pazza che accettare le regole del paesino.
Una trama coinvolgente che regala emozioni e sogni sullo sfondo del mondo magico della cinematografia.
Scheda libro
Autore: Salvatore Basile
Titolo: Cinquecento catenelle d'oro
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 202
Sinossi
Le spighe di grano dorato si piegano al soffio del vento. Maria le osserva e pensa che quella terra rappresenta la vita intera della sua famiglia, che la lavora da generazioni. E che, forse, sarà l’unica protagonista del suo futuro.
Ma lei vuole di più. Soprattutto ora che ha imparato a leggere, e nuovi orizzonti le si sono schiusi davanti agli occhi. Maria ha confidato il suo segreto solamente al padre, l’unico a condividere i suoi sogni. Così, quando lui è costretto a partire per l’America in cerca di fortuna, Maria si sente persa, e solo le sporadiche lettere che riceve riescono a riportarle il sorriso. Lettere che raccontano di palazzi alti fino al cielo, di fotografie capaci di muoversi, di treni che corrono sullo schermo. La parola cinematografo è troppo difficile da pronunciare, ma contiene una promessa di futuro.
Maria vorrebbe condividere la notizia con tutti, e invece finisce per essere additata come una visionaria, una persona da cui stare lontani. Fino al giorno in cui incontra Domenico, un giovanissimo fotografo in erba, il primo a credere che quello che il padre le ha raccontato sia vero. Per questo vuole trovare una prova, un esempio di quelle immagini che paiono prendere vita. Perché Maria non è una bugiarda, è solo una sognatrice.
E i sogni possono far paura. Bisogna essere coraggiosi per accettare i cambiamenti, per non smettere mai di imparare. Insieme, Maria e Domenico possono fare una magia: un telo bianco in una grande piazza pronto a raccontare la storia più bella che ci sia.
Salvatore Basile è un mago della narrazione. Sceneggiatore e scrittore di grande successo, dopo i bestseller Lo strano viaggio di un oggetto smarrito e La leggenda del ragazzo che credeva nel mare, torna con un nuovo romanzo in cui perdersi per ritrovarsi. Una protagonista unica che lotta per un mondo migliore. Un inno al fascino intramontabile del cinema che ci ha insegnato che tutto è sempre possibile.