sabato 6 giugno 2020

Esitate in Love di Emma Scacco



Esitate in Love
di
Emma Scacco

Carissimi lettori vi presento il secondo libro della serie SlidingLove di Emma Scacco.
Un romanzo rosa che vi appassionerà e terrà compagnia in questi primi giorni caldi per l'imminente arrivo dell'Estate.
Buona lettura.

Quarta di copertina
Vivi rispettando le tradizioni rispettando le regole rispettando solo te stesso
Senti il richiamo della terra del cuore dell'amicizia
Esita il tempo di prepararti alla sfida, il tempo di decidere il tempo di trovare le risposte nel tuo cuore
Salta nell'amore nella passione nella vita.
Sinossi
Dopo la partenza di Greta per alcuni a Copperas Cove la vita sembra essersi sospesa in un limbo, nel quale non si va avanti né indietro. Purtroppo però il ranch McLoad dovrà scontrarsi con la dura realtà: la banca vuole riscuotere il suo credito e la tecnologia, nuovo nemico silente, avanza. Un avversario oscuro incrinerà nuovamente le sorti della tenuta e di tutti coloro che ci abitano.
In un intreccio di incontri, amori, paure e rinascite riusciranno Steve e Arianna a salvare il ranch e a vivere, finalmente, il loro amore?
Biografia
Emma Scacco è uno pseudonimo di una aspirante scrittrice di amore e cavalli, come ama definirsi. Nata nella pianura emiliana,  amante della vita all'aria aperta da sempre passa l'adolescenza tra campi di gara di salto ostacoli, completo e dressage. Verso i vent’anni scopre la bellezza della monta western e, dopo la laurea, si cimenta con una delle sue migliori amiche nell'avventura di aprire un maneggio tra la provincia di Modena e Reggio Emilia. 
Dopo anni passati tra i cavalli, per amore della famiglia si trasferisce in Toscana, abbandonando le arene e cominciando a scrivere.9

Estratto: 

PROLOGO

Steve

La necessità di questo bacio sfonda ogni mio tentennamento. È la prima volta che mi perdo così tanto in lei da non discernere la ragione dal sentimento. E il secondo ha la meglio. Si sono sfidati come due vecchi cowboy, duellando una di fronte all’altro, in canna un solo colpo, una lotta alla pari e regolare, tra la polvere di quello che è rimasto di me, dopo questa estate devastante. Un solo proiettile esploso, solo uno dei due sfidanti è rimasto a terra.
La ragione… R.I.P.
E il sentimento, libero di bruciare di se stesso, fa tabula rasa di tutto, come una mandria di cavalli selvaggi che invade la prateria del mio essere.
Non posso fermarmi, non ho più nulla con cui contrastarlo. Perciò affondo in questo bacio che ha il sapore d’amore e necessità, le mie mani sfiorano il suo corpo e lasciano le sue libere di vagare sul mio, conquistando cellula dopo cellula.
Odore di fieno e di lei riempie le mie narici, i miei occhi strabordano della bellezza del suo corpo color latte, sul seno algido svettano i capezzoli turgidi e scuri, solo vederli è un richiamo a saggiarne il gusto, come una tazza di panna e fragole dopo un afoso pomeriggio di lavoro.
Lei è il gusto della mia estate, del mio inverno, di tutti gli autunno e le primavere che verranno.
«Steve», sussurra, mordendosi le labbra rosse e gonfie, buttando la testa indietro e facendo ricadere i suoi capelli rossi che, non volendo, si mischiano al colore del fieno, come se questo granaio stesse bruciando, non solo di passione.
Il mio nome che esce dalle sue labbra è ciò che di più sublime si possa sentire.
La sovrasto con il mio corpo. Le sue lunghe gambe bianche si allacciano alla mia vita, supplicandomi di darle di più.
Ha già tutto di me: il mio amore incondizionato, la mia fiducia, il mio rispetto. Tutto.
Potrebbe schiacciarmi con un solo gesto, ma il mio cuore malandato sa che non lo farebbe mai, lo vedo scritto nei suoi luminosi occhi azzurri, liquidi di passione. Nessuna donna mi ha mai guardato così, nessuna di quelle che ho avuto mi ha dato tanto, senza concedermi il proprio corpo. Lei quello non l’ha mai donato a nessuno e ora freme perché la faccia mia, per unirci in qualcosa di unico e nuovo per entrambi.
Mi blocco.
Porco cazzo! Questo non è il solito sogno ad occhi aperti o chiusi. È la realtà…
Lei è sotto di me, nuda, i suoi fianchi continuano a brandire i miei, mentre mi sollevo come ustionato, lanciandole i vestiti che ci eravamo strappati a vicenda.
Il suo sguardo sgomento mi ferisce come un coltello conficcato all’altezza del pett
o.
Mi rivesto, scappando come una lepre inseguita dal coyote. Non posso farle questo, non sono la persona giusta. Lei è così pura e io sono macchiato per sempre.
Non perché sia vergine e minorenne, sarei disposto all’inferno per lei, la prigione è minaccia da poco, è per quello che ho fatto e sono stato.
Il passato rimarrà per sempre: l’adolescenza violenta, la ricerca del piacere che riempisse i buchi neri della mia anima, la droga, le donne, i soldi e il sesso.
E non posso macchiare anche lei.

Arianna 
«Se esci da quella porta, non azzardarti a tornare.»
Il freddo che avverto sulla pelle ora che Steve sta fuggendo come un ladro, non è nulla rispetto al gelo che mi pervade le pareti delle vene quando realizzo che mi sta allontanando per l’ennesima volta.
L’ho inseguito tutta l’estate. L’ho accompagnato con pazienza, prendendo ciò che lui centellinava, senza mai pretendere nulla, ma non posso fare finta di non sentire questo desiderio che non è solo dettato dalla carne: la mia anima richiede di unirsi alla sua, perché lo amo.
Mi copro con i vestiti che mi sono stati lanciati addosso ancora appallottolati, come li ha recuperati da terra, mentre a grandi passi si allontanava da me, da noi, per l’ultima volta.
Sono nuda, ma non è questo a farmi sentire esposta, è invece la consapevolezza che lo strappo non potrà essere più ricucito. Tremo, un fremito mi attraversa, ma le parole escono decise e scandite e raggiungono il ragazzo come una freccia.
«N-non posso», biascica. I suoi occhi, che prima mi avvolgevano, ora sono distanti e colpevoli, di cosa ancora non so, non mi è dato sapere.
Esita… Lo vedo; è un istante che istiga la mia speranza. Si disintegra però con il passo che gli permette di superare la soglia del granaio e lasciarmi sola.
È un attimo lungo una vita e doloroso come se mi pestasse il cuore con un tacco a spillo. Non è bastato quello che ci ha legati in questi mesi a farlo rimanere con me.
Non ho mai saputo cosa si provasse a regalare qualcosa a qualcuno che ami e vedere la delusione sul suo viso, fino a oggi.
Steve ha adorato il mio corpo, finché è diventato così reale da spezzare il sogno nel quale ero caduta. Mi ha fatto sdraiare sul fieno per accoglierlo, sarei stata anche su un letto di braci ardenti per riuscire a diventare sua, per fonderci. Ma tutto questo non è stato un regalo ben accetto.
Stavo per donargli tutta me stessa, evidentemente non sono abbastanza.
Ripudiata, ancora prima di essere amata. Il fardello di quello che sono pesa come un macigno, un’eredità scomoda, un ricordo indelebile.
Eravamo una cosa sola, sento ancora il suo profumo sulla pelle e mi rivesto umiliata e affranta, mentre i capelli mi si appiccicano al viso rigato di lacrime.
Ogni passo verso casa è faticoso come se trasportassi la delusione sulle spalle e non nell’animo. Il portico sembra deserto e di questo sono intimamente grata, non avrei sopportato di incrociare gli occhi spenti di Luke.
Da quando nonna ci ha lasciato, il colore azzurro delle sue iridi vira al grigio, come se il cielo nel suo sguardo contenesse solo pesanti nuvoloni pieni di pioggia. Gli stessi occhi con i quali l’ha ammirata adorante per quasi cinquant’anni, ora hanno perso la luce.
Mi guardo intorno.
La prateria mi ha sempre risollevato il morale, osservare la vita del bestiame, che procede placida, mi rammenta quanto tutto sia effimero, ma, mentre cerco la pace per sanare la mia ferita, vedo la sagoma di mio fratello, Jonathan, seduto sulla vicina staccionata intento a studiare la cavalla Palomina.
Colei che ha unito Jonathan al suo grande amore: Greta.
Si sono avvicinati per permetterle di realizzare il sogno di salvare il ranch del padre, Michael MacLoad. Si sono avvicinati abbastanza da azzerare l’odio che si era intromesso tra la nostra famiglia e la sua. Quel sogno però è costato caro a tutti.
Lei se n’è andata, è tornata a Londra da sua madre, sua nonna e la sua vita a metà. Prima di partire si è dimenticata di noi a causa del furto dei suoi cavalli architettato da mio padre, durante il quale ha perso la memoria. Lui voleva il ranch per sé, perché gli ricordava la sua amata, la sorella di Michael, morta a causa di un incidente a cavallo. Per l’amicizia che legava i due, mio padre non è finito in galera, è ancora qui con noi. Michael non l’ha denunciato, eppure io non so se potrò mai perdonarlo del tutto. [M1] 
Com’è strana la vita.
Io ho appena distrutto ogni frammento che potesse, in qualche modo, ricordarmi dell’esistenza di Steve, del suo passaggio sulla mia strada.
Vorrei cancellare anche i ricordi, se solo potessi, mentre Jonathan si crogiola nel dolore di quello che poteva essere ogni singolo giorno. Ha persino acquistato la cavalla per una cifra assurda e passa ogni minuto libero a osservarla, come se la sua presenza gli riportasse indietro lei.
Sono sicura che l’ha amata. Non come Tiffany, lei lo faceva stare comodo e lui si era abituato alla situazione. No, Greta lo metteva sempre in difficoltà, lo obbligava a essere migliore, ma dopo che ha perso la memoria, tutto è cambiato.
Hanno lottato spalla a spalla per salvare il ranch, ma ora è tutto sfumato e lui passa ore a quel recinto, appoggiato alle assi di legno senza fare un passo o dire una parola.
«Perché non vai da lei?» urlo, facendo volare lo storno appollaiato sul filo della corrente.
Persino Palomina alza la testa nella mia direzione. Non ha paura. Quel cavallo ha carattere da vendere, un po’ come la sua proprietaria che è volata dall’altra parte dell’oceano per tornare a una vita che non le appartiene.
Come mi manca. Lo so che manca anche a lui, anche se finge di non aver sentito. Non vuole affrontare la realtà, quindi fa come gli struzzi e mette la testa nella sabbia.
«Perché non vai da lei?» ripeto, avvicinandomi.
«Voglio che si abitui alla mia presenza», risponde con rassegnazione.
«Non parlavo del cavallo», lo sfido.
La felicità è a un passo e nessuno ha le palle per azzerare la distanza.
«Lo sai benissimo, c’è bisogno di me qui.»
Già questa è la sua scusa. Chissà quale sarà quella di Steve. Poco mi importa, non voglio sentire né l’una né l’altra, sono stanca di questi cowboy che non hanno il coraggio di vivere, sanno solo sbattere i tacchi e fare tintinnare gli speroni sulla terra.
«Sei solo un fottuto vigliacco, ma tranquillo, sei in ottima compagnia.»
Si volta indignato nella mia direzione. Non ho mai visto quello sguardo che ora mi sta riservando, ma non desisto.
«Non puoi capire.»
Alzo il mento.
«Pagliaccio.»
L’ho chiamato così solo quando ha lasciato che Greta andasse in ospedale da sola dopo il furto.
Ora sono io che lo scruto con disprezzo. Paga un prezzo alto anche per qualcuno che non è qui.
Me ne vado. Mentre attraverso il portico mi chiama a gran voce. Non mi volto e non rispondo.
La brava e obbediente Arianna è morta oggi, sepolta dalla paura che hanno altri di vivere.
Jolene
 «La mia bambina!»
Così esordisce l’uomo intrigante sui sessant’anni, avvolto in un abito di sartoria che sta a pennello sul suo fisico ancora tonico, alzandosi dalla sedia del ristorante nel quale mi ha dato appuntamento. Mi rifletto in un paio di occhi scuri, identici ai miei, mentre lui sfoggia il suo sorriso affilato.
C’è stato un periodo in cui ho creduto davvero che quelle parole fossero dette con affetto sincero. Ho smesso di crederlo, però, prima di imparare a scrivere. Ci sono cose che non ti insegnano a scuola.
Sorrido, per lasciarlo nell’illusione di esercitare ancora potere su di me, ma non per amore.
Non più. Mai più.
«Papà, che bello vederti, come sta la mamma?»
Fingo un entusiasmo che non mi appartiene. È qui perché vuole qualcosa e sono certa non ci metterà molto a mettere in tavola le carte che vorrà farmi vedere. Le vincenti le terrà nascoste come il più abile dei croupier.
«Le manchi da morire», esagera.
Immagino. Mia madre è una di quelle donne che bastano a se stesse, anzi a volte è di troppo anche da sola, visto com’è spropositato il suo ego.
«Ma fatti vedere! Sei stupenda. So che gli studi vanno a gonfie vele, siamo orgogliosi di te.»
Lusinghe. Deve aver proprio necessità.
«Non mi lamento», cerco di non dare troppo peso alle sue parole, ma è difficile quando da una vita aspetti un po’ di considerazione.
«Non fare la modesta con il tuo paparino…» Appoggia la mano sulla mia e stringe in un gesto di affetto che trovo forzato e fuori luogo.
«Pierre, sappiamo entrambi per cosa siamo qui, quindi, per favore, non tirarla troppo per le lunghe.» La mia voce esce scandita e tagliente e affetta il sorriso finto sulle labbra carnose di mio padre. Vorrei non assomigliargli, invece, siamo identici e non solo per l’aspetto fisico.
«La famiglia ha bisogno di te», taglia corto.
Deve essere grave e godo di poter avere per una volta il coltello dalla parte del manico o almeno è quello che mi lascia credere. Ho capito tempo fa di non avere scelta: lui manipola la vita di tutti in modo più o meno velato e ti trovi costretto a fare quello che chiede, non per amore e neppure per rispetto, solo perché non hai altra scelta.
«Se mi rifiutassi…»
Il suo sguardo mi ghiaccia e finalmente lo vedo Requin, lo squalo, come da bambini ci divertivamo a definirlo io e i miei fratelli: il sorriso tagliente di chi sa di poterti mangiare in un sol boccone.
«Sei un’adulta», soppesa, «ma non sei una stupida. Certo non posso obbligarti.»
Bugiardo!
Può eccome. E non solo può, non è neppure così intelligente da mostrare un minimo di rispetto o apprezzamento.
Questa farsa offende la mia intelligenza. Dovrebbe darmi ciò che merito per il mio lavoro, invece sarebbe capace di tagliarmi i viveri e questo farebbe di me la collegiale più squattrinata di Boston, niente più feste, vestiti e locali cool.
«Puoi ricattarmi, però.» Stringo gli occhi, sfidandolo.
«Mai detto questo, se non vuoi aiutare la tua famiglia, sei libera di lavartene le mani, del resto i tuoi fratelli sono già stati chiamati.» E saranno accorsi, penso con un pizzico di astio e sarcasmo.
Dopo quanto successo l’anno scorso mi sorprende come mio padre abbia perdonato mio fratello, giusto in tempo per avere bisogno del nostro appoggio.
Mi sistemo sulla sedia al suo fianco, mentre ordina per entrambi un piatto che non ho intenzione di mangiare: lui può controllare quasi tutto di me… Quasi.
Quello che non può controllare è ciò che mi tolgo dal piatto, ciò che limito da sola, quello lo posso decidere solo io. In questo lui non ha voce in capitolo.
«Cosa dovremmo fare?» Non ho neppure provato a ribellarmi, sarebbe stato inutile e sciocco.
«L’azienda vuole arrivare alle distese del Texas e innestare un metodo di lavoro come quello già utilizzato in Australia. Le grandi case verranno sistemate e vendute a personaggi di spicco, lasciando il bestiame gestito dai mezzi meccanici. Non vi viene chiesto niente di più che quello che avete già fatto» spiega.
Due anni fa la sua azienda ha conquistato l’Australia approfittando della crisi agricola, costringendo i contadini e gli allevatori a svendere le loro proprietà grazie a una fitta rete di contatti forniti proprio da noi, i suoi figli. Abbiamo aggirato il sistema, facendo aprire gli occhi ai figli di quei contadinotti sulle prospettive della tecnologia e soprattutto sull’agio della vita in città. Quando la gioventù si è schierata per la vendita delle proprietà, nonni e genitori sono capitolati.
«Dove stavolta?» soppeso annoiata. Dovrò mettere di nuovo la mia vita in stand-by, frequentare gente di cui non mi frega un accidenti, fingermi accomodante, trovare colui che viene considerato il leader della comunità e convincerlo utilizzando tutti i modi.
Spencer ancora stolkerizza i miei social e ho dovuto bloccarlo un po’ dappertutto. Aveva creduto che mi fossi invaghita di lui al punto che avrei abbandonato gli studi, mi sarei messa gli stivali ai piedi e avrei cucinato e sfornato stufati e figli.
Quanto possono essere stupidi gli uomini?
Devo ammettere che ho imparato a manipolare la gente da qualcuno di davvero bravo, è di fronte a me, lusinga e schernisce con lo stesso tono. 
«Sei saggia.»
«Non ho scelta, ma sappi che è l’ultima volta.»
«L’ultima volta per quest’anno.» Ridacchia, affondando la forchetta nel pezzo di carne che ha nel piatto, mentre io sposto l’insalata nel mio e fingo di sorridere alla sua battuta.
Non mi interessa ciò che pensa, prima o poi sarò davvero libera.
«Ti aspetto a Copperas Cove tra una settimana», mi saluta, mostrando il suo miglior sorriso e porgendo la sua carta oro alla cameriera per pagare il conto di quello che io non ho neppure sfiorato. Lui lo sa, io lo so, fingiamo che vada bene così. A lui non interessa, a me neppure.
Di qualcosa devo avere il controllo. Almeno di questa cosa.






mercoledì 3 giugno 2020

Solo danni collaterali di Pier Bruno Cosso

Solo danni collaterali 
di
 Pier Bruno Cosso
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Per il dottor Enrico Camapnedda è un sabato mattina come tanti, un risveglio dolce, filtrato da un  sole ancora tiepido e terso della città di Alghero in cui vive.
Il dottor e la moglie Gavina poltriscono nel letto, la settimana lavorativa è appena terminata e posso concedersi il meritato riposo del fine settimana.
Suona il campanello un orario atipico, forse un paziente per qualche urgenza immagina, la disponibilità non sempre è un vantaggio e si alza pigramente per aprire la porta. 
Il campanello stride ancora, con calma apre la porta, senza tanti preamboli fanno irruzione il maresciallo dei Carabinieri con alcuni agenti che senza dare troppe informazioni iniziano a perquisire la casa tra gli occhi sbalorditi e accusatori di moglie e figlia. Enrico non capisce, si forza di pensare a cosa possa aver fatto di sbagliato ma non ricorda nessuna infrazione, prova a chiedere, ma le risposte sono evasive: "ordini superiori. Non posso dire altro. Ordini superiori. Le conviene collaborare."
Viene portato in caserma, come un delinquente qualsiasi e nell'interrogatorio scopre di essere colpevole di aver esercitato abusivamente la sua attività, art. 349 del nuovo codice di procedura penale.
 Adesso è agli arresti domiciliari a casa.
Poche parole, lapidarie e senza possibilità di appello. Un mondo che crolla addosso. Il suo studio di medico di base viene chiuso, la moglie che gestiva la parte commerciale, non può più farlo, niente
stipendio e niente contatti con il mondo esterno.

                    Sei già COLPEVOLE e ti possono sbattere in prima pagina, ancora prima di essere giudicato da un tribunale.

Si può, se un giudice bramoso di carriera si trova in simbiosi con un maresciallo desideroso di qualche "privilegio".

In gabbia tra le sue pareti di casa colpevole di accuse infamanti.Un articolo penale e accuse di non sa chi hanno distrutto il mondo tranquillo lavorativo e affettivo di Enrico. Tutto viene rimesso in discussione, gli amici che si allontanano, come i colleghi, ma anche la moglie e la figlia non comprendono e lo lasciano solo nell'appartamento che si spoglia di quadri e oggetti preziosi per pagare le parcelle salate dell'avvocato.
Mi manca una cosa semplicissima. Quello che fa più male è perdere le cose semplici. Perchè è vero che tutto scorre, ma per gli altri. Per me no. Io resto seduto sul bordo del flusso.
Il dolore è grande, incomprensibile, una vita che si sta distruggendo per accuse non ancora convalidate, ed ecco che un cittadino normale viene travolto dalla lenta e malagiustizia, polvere di parole che annientano la sua persona e lo spogliano dagli affetti semplici e normali per lasciarlo nudo e solo di fronte a una nuova verità.

Menzogne, invidia, ricerca di potere, indifferenza... Erico rimane impigliato in questa rete, difficile da scrollare di dosso, perché non sai come fare, non sai più riconoscere e distinguere il buono dal cattivo, l'amico fidato ma soprattutto dagli affetti più cari che non riconoscono il nuovo Enrico, incredulo e abbattuto che non riesce a reagire.Tutta la sua vita affettiva dovrà essere ricucita, ed è consapevole che nulla ritornerà come un tempo, lui sarà un altro Enrico e la moglie un'altra Gavina.

Pier Bruno Cosso ci presenta un romanzo-verità di denuncia contro la malagiustizia, un romanzo che si addentra con chiarezza nei sentimenti umani a volte così abbietti di alcune persone.


L'autore come un detective scandaglia le persone i loro pensieri e li mette a nudo con un linguaggio chiaro e preciso,  mostra sentimenti ed emozioni che chiariscono quanto i "danni collaterali" rimangano sospesi nella vita di una persona senza possibilità di tornare nella normalità calpestata e distrutta. Ci pone davanti alle difficoltà di ricreare gli affetti di prima ma nulla è o potrà essere come prima. Le ferite si ricompongono ma le cicatrici sono lì a ricordarti giorno dopo giorno quanto
bruciano.
Un romanzo che si legge piacevolmente per il ritmo dinamico e fluido e per la trama  realistica. 

Scheda Libro

Autore: Pier Bruno Cosso
Titolo: Solo danni collaterali
Casa Editrice: Marlin
Pagine: 222

Sinossi

Un giudice prende di mira un medico professionalmente serio e corretto, e fa saltare per aria tutta la sua vita. Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell'ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato. La vicenda, ambientata in Sardegna nel periodo attuale, inizia col protagonista che viene buttato giù dal letto all'alba di un sabato mattina e subisce una lunga perquisizione, senza spiegazioni e senza rispetto. Privato della libertà, del lavoro, dello stipendio, e infine degli affetti familiari, il medico, aiutato da un'amica giornalista, si lancia in un'indagine serrata per comprendere l'origine delle accuse infondate di cui è fatto oggetto. In questo romanzo, se le vicende giudiziarie sono ispirate alla realtà, i risvolti umani, gli amori e le passioni sono di pura invenzione, così come i nomi e i luoghi, che sono di fantasia e non possono essere attinenti alle persone reali, se non per pura casualità. Cosso ha saputo costruire con abilità una storia drammatica, scavando nel profondo dell'animo umano. Più che una critica serrata alle nostre strutture giudiziarie, la vicenda narrata vuol lanciare un grido d'allarme verso un sistema senza difese immunitarie.

lunedì 25 maggio 2020

Premio di Poesia "Francesco Petrarca - Città di Arezzo" V Edizione


Carissimi amici ed amiche 
vi segnalo  un concorso a cui partecipare: la quinta edizione del Premio di Poesia "Francesco Petrarca - Città di Arezzo".Il concorso  è organizzato con la Collaborazione dell' Accademia Petrarca di Lettere, Arte e Scienze di Arezzo e dalla “Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti”.
Avete tutto il tempo che vi occorre per scrivere la poesia da inviare, il concorso scade il 30 giugno, possono partecipare anche i ragazzi e le scuole.
In bocca alla penna!!

 Premio di Poesia 
"Francesco Petrarca - Città di Arezzo"
 V Edizione

Organizzato da:
Associazione Etruria Faber Music

Indirizzo:

Casella Postale 26
51016 Montecatini Terme
E-mail:
info@etruriafabermusic.com
Cellulare:
+39 338.238.50.77
Internet:
http://www.premiopetrarca.it
Indirizzo spedizione degli elaborati:
Due Formule:
A) Invio Cartaceo = 2 copie ben leggibili e prive di segno di riconoscimento (pena esclusione) a: Lavinia Cioli Premio “Francesco Petrarca – Città di Arezzo” Casella Postale 26 51016 Montecatini Terme (PT)
In questo caso una delle due copie dovrà riportare generalità e recapito del mittente (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo email);
B) Invio con Mail = all’indirizzo di posta elettronica iscrizioni@premiopetrarca.it (Attenzione: Dimensione Massima allegati 5 Mb)
Bando completo:
2020-BANDO Concorso Francesco Petrarca.pdf
Sezione A
Categoria “Piccoli Poeti” – Classi IV e V Elementare
Tema:
Libero
Copie:
2
Lunghezza:
36 versi ciascuna
Opere ammesse:
Edite e inedite (purché non vincitrici in concorsi nazionali negli ultimi 3 anni
Sezione B
Categoria “Canzoniere” – Classi I, II, III Media
Tema:
Libero
Copie:
2
Lunghezza:
36 versi ciascuna
Opere ammesse:
Edite e inedite (purché non vincitrici in concorsi nazionali negli ultimi 3 anni
Sezione C
Categoria “Ragazzi” – Allievi di Istituti di Scuola Superiore
Tema:
Libero
Copie:
2
Lunghezza:
36 versi ciascuna
Opere ammesse:
Edite e inedite (purché non vincitrici in concorsi nazionali negli ultimi 3 anni
Sezione D
Categoria “Adulti” – A partire dal diciottesimo anno di età
Tema:
Libero
Copie:
2
Lunghezza:
36 versi ciascuna
Opere ammesse:
Edite e inedite (purché non vincitrici in concorsi nazionali negli ultimi 3 anni
Quote di partecipazione:
E’ richiesto un contributo di € 20 (venti euro) a parziale copertura delle spese di organizzazione e comprensivo della quota associativa di Etruria Faber Music. Per i soci dell’Associazioni “Etruria Faber Music”, Accademia Petrarca di Lettere, Arte e Scienze di Arezzo e “Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti”, il contributo è ridotto ad € 18. Il pagamento dovrà avvenire mediante mediante una tra le seguenti modalità:
versamento sul conto bancario dai seguenti dati:
IBAN: IT40 F030 6914 1031 0000 0002 111
Intestatario: Associazione Etruria Faber Music
Causale Concorso “Francesco Petrarca – Ed. 2020”
Allegare copia dell’avvenuto pagamento all’invio del materiale.
PayPal = info@etruriafabermusic.com o paypal.me/EtruriaFaberMusic
Premi:
Saranno premiati i primi tre vincitori per ciascuna sezione.
Categoria “Piccoli Poeti”, “Canzoniere” e “Ragazzi”
I Classificato: Targa/Attestato con motivazione della giuria, pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio e buono in libri di libreria a distribuzione nazionale;
II Classificato: Targa/Attestato con motivazione della giuria, pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio e buono in libri di libreria a distribuzione nazionale;
III Classificato: Targa/Attestato con motivazione della giuria, pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio e buono in libri di libreria a distribuzione nazionale;
Categoria “Adulti”
I Classificato: Pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio, Targa, diploma con motivazione della giuria;
II Classificato: Pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio, Targa, diploma con motivazione della giuria;
III Classificato: Pubblicazione dell’Opera sul sito web del premio, Targa, diploma con motivazione della giuria;
Potranno essere assegnati riconoscimenti e segnalazioni della giuria con diplomi e targhe. La Giuria si riserva di non assegnare i tre premi consecutivi per sezioni che non avranno avuto una soddisfacente partecipazione quantitativa, predisponendo, laddove se ne ravvisi la necessità, l’attribuzione di menzioni d’Onore o Segnalazioni.
I finalisti saranno avvisati personalmente e i relativi nominativi saranno pubblicati sul sito ufficiale del premio www.premiopetrarca.it, oltre che su siti nazionali di concorsi letterari e su quotidiani locali. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, i premi potranno essere spediti al domicilio, dietro pagamento delle spese di spedizione.
Giuria:
La giuria, il cui giudizio è insindacabile, è costituita da: Sergio Castrucci (giornalista e scrittore), Vito Cozzi Lepri (Regista teatrale, Dirigente Scolastico a riposo), Patrizia Fazzi (Docente di Lettere Italiane e Latine a riposo, poetessa), Maria Pia Nannini (Docente di Lettere Italiane e Latine nel Liceo scientifico “F. Redi”) e presieduta dal Claudio Santori (Pubblicista, storico, Dirigente Scolastico a riposo).

lunedì 18 maggio 2020

Camminando su una nube di Manuel Sgarella




Camminando su una nube
di
Manuel Sgarella






Scheda libro
Autore: Sgarella Manuel
Titolo: Camminando su una nube
Casa editrice: Amazon media 
Pagine:214
Sinossi
Kate è fuggita da un futuro già scritto, da una vita che i propri genitori avevano scelto per lei. Arriva a New York per realizzare il sogno di scrivere per Top Film, la più conosciuta rivista di cinema di tutta la nazione. Ma Kate ha anche una particolarità: viaggia un po’ troppo con la fantasia, tra ottimismo e speranza, arrivando, talvolta, a non distinguere la realtà dall’immaginazione. 
Cameriera in un bar dal sapore un po’ troppo vintage, con un piccolissimo appartamento che chiama “attico”, in una notte di rabbia per le poche occasioni che le concede quella città, scrive sul suo blog uno sfogo. Parole dure che la portano a conoscere Mark, il rampollo della famiglia che dirige proprio Top Film. È quel ragazzo che fa scattare in lei un aumento di strane fantasie. 
Tra coraggio, determinazione e incoscienza, Kate sembra avere la sua occasione per dimostrare quello che vale professionalmente. Ma è davvero tutta una coincidenza? È tutto reale? Tra realtà e fantasia, potrebbe anche scattare quella famosa scintilla.


giovedì 14 maggio 2020

Il bacio del mare: Il sacrificio di Castel Marina di Maria Cristina Pizzuto

Il bacio del mare: Il sacrificio di Castel Marina 

di 
Maria Cristina Pizzuto
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Alessandro, Maria Francesca, Marco, Dorotea e Sabrina sei ragazzi che decidono di trascorrere le vacanze estive  a Castel Marina. Il sole, il mare, le vie del paese e l'albergo dove tutti insieme si divertono tra tuffi e mangiate presso l'albergo di Miriam. 
Solo Sabrina è introversa e preferisce andare in giro da sola a scoprire angoli nascosti e assaporare il profumo del mare e il suono delle conchiglie. Tra le onde increspate del mare scorge gli occhi azzurri di un ragazzo Jacopo e scopre il sapore dell'amore, cullata dal mare e protetta dalle stelle e dalla luce argentea della luna, Sabrina assapora emozioni nuove che si mescolano tra presente e passato....
Un romanzo breve che ci trasporta nel mondo magico delle favole d'amore, baci dal sapore di mare, canti degli abissi, castelli e vendette...
L'autrice con una scrittura chiara e semplice ci immerge nell'odore salato del mare e nell'aurea legata ai fantasmi e alle isole.
Scheda Libro
Autore: Maria Cristina Pizzuto
Titolo:Il bacio del mare
Casa Editrice: PUb Me
Pagine: 59

Sinossi
“Il Bacio del Mare” è il racconto di una nonna ai nipotini. È la storia di una compagnia di ragazzi che vanno a trascorrere le vacanze estive a Castel Marina, un paesino di mare. Lì Sabrina conoscerà l’amore e sarà combattuta con i fantasmi del passato e del presente, che faranno capolino interferendo con la sua vita tranquilla. Il padre di Elisabetta segnerà la linea di confine tra la sua vendetta personale, cercando un’anima simile alla sua bambina, e la possibilità per Sabrina di divenire una cosa sola con il suo Intimo, il mare, con cui ha un legame speciale. Solo il mare porterà la vera felicità a Sabrina, in un piccolo effimero bacio, dove esso toccherà il cuore della ragazza. Sabrina, con il suo sacrificio, metterà fine al tragico susseguirsi di eventi. Neanche gli amici usciranno indenni dalle inquietanti circostanze, le cui vite saranno legate per sempre.

lunedì 11 maggio 2020

La casa dalle radici insanguinate - Roberto Ciardiello

Segnalazione: per chi ama i romanzi Horror, uno stile fluido e dinamico per una storia raccontata con ritmo incisivo e una scrittura precisa e chiara. 
Ambientazione tutta italiana con tre protagonisti romani doc!
Buona lettura

La casa dalle radici insanguinate
Roberto Ciardiello


Scheda libro
Autore: Roberto Ciardiello
Titolo: La casa dalle radici insanguinate
Casa editrice: Dark Zone
Pagine: 224
Genere: Horror

Sinossi
Cupo, Mago, Skizzo. Tre figure in agguato nell’oscurità, tre predatori in mezzo agli alberi, un unico obiettivo: svuotare la cassaforte di Villa Marchetti, residenza di facoltosi gioiellieri romani. Il piano: sorprendere la coppia di ritorno dal lavoro, entrare in casa, arraffare il possibile e filare verso una nuova vita, lontano dalla periferia degradata della città. Un gioco da ragazzi, come armare il cane di una pistola dalla matricola abrasa. Cupo, Mago e Skizzo questo credevano. Finché non hanno aperto la porta sbagliata.

sabato 9 maggio 2020

Concorso letterario internazionale GialloCeresio II edizione 2020

Carissimi lettori e lettrici
per voi che  amate il genere letterario del giallo, del poliziesco, del thriller o del noir
questo concorso è adattissimo.
Potete inviare il vostro romanzo edito o un racconto inedito, senza alcuna quota d'iscrizione, entro il 12 giugno e poi attendere fiduciosi il compito della giuria e sperare che possa essere proprio il vostro romanzo a vincere il primo premio.
Da parte mia il solito: In bocca alla penna!!

Concorso letterario internazionale 
GialloCeresio 
II edizione 2020
Il Comune di Porto Ceresio indice la seconda edizione del concorso letterario internazionale GialloCeresio, composto da due sezioni: a) romanzi editi gialli, noir, thriller e polizieschi; b) racconti inediti ambientati sui laghi di genere giallo, noir, thriller e poliziesco. 

Il concorso, gratuito, vuole sostenere la scrittura in lingua italiana, la lettura e, al contempo, promuovere i territori dei laghi, il loro patrimonio ambientale, culturale, architettonico e le loro tradizioni. Il premio letterario è patrocinato da Regione Lombardia, Comunità di Lavoro Regio Insubrica, Camera di Commercio di Varese e Fondazione Cariplo con la collaborazione e il sostegno di Comitato Premio Claudio De Albertis, Sistema Bibliotecario Valli dei Mulini, Assicurazioni Generali Musajo Somma s.n.c. - Varese Città Giardino, Banca Consulia, Il Gigante, Vox Libri. - Sezione Romanzi Editi - GIURIA Alessandro Bongiorni scrittore, vincitore “Premio Giovani Autori” GialloCeresio 2019 Maurizio Canetta direttore Radiotelevisione della Svizzera Italiana - RSI Giannino Della Frattina capocronista “Il Giornale” Andrea Fazioli scrittore Matteo Inzaghi direttore Rete55 Valentina Orlando scrittrice Sergio Roic collaboratore Corriere del Ticino e Magazine extra Alla giuria si aggiunge Carla De Albertis per il Premio Claudio De Albertis - Giovani Autori PRE-GIURIA La pre-giuria è composta da gruppi di lettori italiani e svizzeri indicati dagli Enti organizzatori e dai sistemi bibliotecari 

REGOLAMENTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE 

Possono partecipare le opere di narrativa gialla, noir, thriller, poliziesca in lingua italiana di autori viventi e maggiorenni, pubblicate tra il 1° gennaio 2018 e il 15 maggio 2020 e provviste di ISBN e che non abbiano partecipato alle precedenti edizioni di GialloCeresio. La partecipazione è gratuita - 3 - Sono ammesse più opere dello stesso autore 

PREMI 

L’opera prima classificata riceverà un premio di Euro 1.500 L’opera seconda classificata riceverà un premio di Euro 700 L’opera terza classificata riceverà un premio di Euro 500 Premio speciale “Giovani Autori” Comitato Claudio De Albertis (per scrittori fino ai 35 anni alla data della pubblicazione) di Euro 1.000 Premio speciale “Laghi” per il miglior romanzo che abbia una ambientazione anche parziale in una località di lago realmente esistente di Euro 300 Il comitato organizzatore, di concerto con la giuria, si riserva di istituire ulteriori premi o menzioni speciali La proclamazione e la premiazione dei vincitori avrà luogo domenica, 25 ottobre 2020, alle ore 15:00, a Porto Ceresio. La sola premiazione potrebbe essere posticipata ad una data successiva nel caso in cui l’attuale emergenza sanitaria dovesse protrarsi fino al 25 ottobre 2020. Sarà cura dell’organizzazione dare pronta comunicazione in merito. 

MODALITA’ DI INVIO E SCADENZA 

I romanzi editi devono essere inviati in formato pdf a gialloceresio@gmail.com entro le ore 12.00 a.m. del 12 giugno 2020, unitamente alla scheda allegata al presente bando debitamente compilata. L’invio delle 10 copie cartacee (previsto dal precedente regolamento) NON è più obbligatorio per l’attuale stato di emergenza sanitaria. Chi volesse comunque inviarle potrà farlo a mezzo posta, corriere o brevi manu, entro le 12.00 a.m. del 12 giugno 2020 a: Segreteria Premio GialloCeresio c/o Comune di Porto Ceresio, Via Guido Butti 40, I - 21050 Porto Ceresio VA Per gli invii farà fede la data del timbro postale 

DISPOSIZIONI 

Le opere eventualmente inviate non verranno restituite. Le opere pervenute saranno esaminate dal comitato organizzatore per la verifica delle condizioni di ammissibilità al concorso. Non sono previsti ricorsi La pre-giuria sceglierà 10 opere finaliste da inviare alla giuria e 3 opere finaliste per ognuno dei Premi Speciali La giuria designerà le tre opere vincitrici e la loro graduatoria, la vincitrice del Premio speciale “Giovani Autori” Comitato Claudio De Albertis e la vincitrice del Premio speciale Laghi Il giudizio di giuria e pre-giuria è insindacabile e non sono ammessi ricorsi I tre finalisti selezionati non sono esclusi dalla selezione per i Premi speciali e viceversa - 4 - 
ACCETTAZIONE DEI TERMINI 
La partecipazione al concorso costituisce accettazione del presente regolamento nella sua totalità, compresi gli allegati Non sono ammessi ricorsi Per ogni altra informazione scrivere a gialloceresio@gmail.com Allegati: Scheda di iscrizione - Sezione Racconti Inediti - 

REGOLAMENTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

 Possono partecipare scrittori che abbiano compiuto i 15 anni di età La partecipazione è gratuita Sono ammessi racconti in lingua italiana inediti e mai pubblicati neanche su web e che devono rimanere inediti fino al termine del concorso e alla data della pubblicazione dell’Antologia “GialloCeresio 2020” edita da F.lli Frilli Editori

 I racconti inediti devono essere ambientati in località di lago realmente esistenti e contenere elementi descrittivi degli stessi La lunghezza dei racconti deve essere compresa tra le 16.000 e le 20.000 battute, spazi inclusi Sono ammesse più opere dello stesso autore
 PREMI 
L’opera prima classificata riceverà un premio di Euro 500 L’opera seconda classificata riceverà un premio di Euro 250 L’opera terza classificata riceverà un premio di Euro 150 Premio speciale ‘Giovani Autori’ Comitato Claudio De Albertis (per il miglior racconto di autori fino ai 35 anni di età) di Euro 300 Premio speciale Porto Ceresio (per il miglior racconto ambientato a Porto Ceresio) di Euro 200 I 20 racconti finalisti e i vincitori dei due Premi Speciali saranno pubblicati nella “Antologia GialloCeresio” edita da F.lli Frilli Editori, senza il riconoscimento dei diritti d’autore che saranno devoluti in beneficienza ad una associazione del territorio. Il comitato organizzatore, di concerto con la giuria, si riserva la facoltà di istituire eventuali ulteriori premi e menzioni speciali. La proclamazione e la premiazione dei vincitori avrà luogo domenica, 25 ottobre 2020, alle ore 15:00, a Porto Ceresio. La sola premiazione potrebbe essere posticipata ad una data successiva nel caso in cui l’attuale emergenza sanitaria dovesse protrarsi fino al 25 ottobre 2020. Sarà cura dell’organizzazione dare pronta comunicazione in merito. Non sono previsti rimborsi spese
 MODALITA’ DI INVIO E SCADENZA I racconti inediti, con indicazione del titolo o e del nome dell’autore, devono essere inviati entro le ore 12.00 a.m. del 12 giugno 2020 in formato word a gialloceresio@gmail.com, unitamente alla scheda.
Per ogni altra informazione scrivere a gialloceresio@gmail.com

Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi

  Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi Elsa Giorgi Alberti, in arte Elsa de’ Giorgi, nasce a Pesaro il 26 gennaio 1914, da una famigli...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.