Buongiorno a tutti/e
oggi voglio consigliare un concorso di poesia dedicato esclusivamente ai giovani con meno di 30 anni. L'associazione Vita alla Vita ha pensato a voi per mettervi in risalto e darvi spazio in questo bellissimo mondo dei versi.
Forza ragazzi e ragazze non perdete questa occasione, vi posto tutte le informazioni necessarie per partecipare.
Un grande in bocca al lupo!!
Bando del Premio di poesia under30 “Vita alla Vita”
Prima edizione, 2016.
L’associazione culturale Vita alla Vita indice il bando di partecipazione per il premio
di poesia under30 “Vita alla Vita ” 2016. Scopo del premio è offrire un’opportunità
seria e gratuita ai giovani poeti per mettere in evidenza i propri scritti, promuovendo
la poesia come mezzo di espressione e di conoscenza del proprio io più profondo che
trova vigore nella condivisione e nel dialogo.
REGOLAMENTO
1. Il concorso, aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, si articola in un’unica
sezione:
POESIA inedita under30 in lingua italiana senza limitazioni di lunghezza, tema o
metrica. Potranno partecipare i poeti maggiorenni che al 31 dicembre 2016 non
abbiano ancora compiuto il trentunesimo anno di età.
2. Modalità di partecipazione:
si partecipa con una sola poesia inviandola all’indirizzo mail:
ass.vitallavita@gmail.com, specificando come oggetto PREMIO POESIA VITA
ALLA VITA. Dovranno pervenire n°2 allegati, di cui:
allegato a) poesia in documento formato word (.doc). Il documento non dovrà
contenere nessun riferimento all’autore, ma solo poesia con relativo titolo (titolo
distinto o primo verso della composizione);allegato b) documento formato word (.doc) contenente le generalità del partecipante e
titolo dell’opera. Specificare: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo
postale, indirizzo mail e numero di telefono;
3. Quota di partecipazione :
L’iscrizione al premio è completamente gratuita.
4. Premi:
Verranno individuati 8 finalisti che saranno invitati alla cerimonia di premiazione che
si svolgerà in data 1 ottobre 2016 alle ore 18 presso il caffè-libreria LETTERA22,
Via Mazzini 84/86, Viareggio(LU). Durante la cerimonia saranno lette al pubblico le
opere finaliste e sarà consegnato a ogni autore un attestato di merito. I primi 4
finalisti vinceranno il diritto all’organizzazione e promozione di una successiva serata
di letture al pubblico organizzata dall’associazione culturale Vita alla Vita. Infine sarà
declamato il vincitore assoluto che riceverà la somma di 100 euro.
5. Termine massimo per la spedizione degli elaborati: 15 agosto 2016
6. Giuria:
Presidente di giuria: Walter Bandelloni, diplomato Accademia di Brera, poeta, attore.
Eleonora Luisi, poetessa, giornalista.
Luca Bresciani, poeta, presidente di Vita alla Vita.
7. Il giudizio della giuria è inappellabile.
8. I risultati del premio saranno pubblicati sulla pagina facebook “Premio poesia Vita
alla Vita”, su quella dell’associazione Vita alla Vita e saranno divulgati ai giornali
locali sia in forma cartacea che web.
9. I finalisti saranno avvertiti con largo anticipo con partecipazione obbligatoria alla
cerimonia di premiazione pena esclusione dalla rosa dei vincitori.
10. I diritti delle opere rimangono di proprietà dell’autore.
Per informazioni e chiarimenti:
Nunzia 3341739861
ass.vitallavita@gmail.com,
lunedì 1 agosto 2016
venerdì 29 luglio 2016
Il mistero dell'orso marsicano ucciso come un boss ai quartieri Spagnoli. di Antonio Menna
Tony
Perduto è un giornalista sottopagato, nonostante abbia passato la
trentina non riesce a trovare un lavoro stabile, per cui si
destreggia tra il giornale, ripetizioni di Italiano ad un buffo bambino, e la cura di un sito web di giardinaggio.
Soffre
d'insonnia e durante una delle sue abituali passeggiate mattutine, nei
quartieri spagnoli, scopre, quando ancora la città partenopea è
chiusa nel dolce tepore del sonno, un orso marsicano disteso a terra,
ucciso come un boss.
" C'è un orso davanti a me. E' steso a quattro di bastoni in mezzo a via Speranzella, ai quartieri Spagnoli. Sono le cinque meno un quarto del ventuno giugno e stiamo io e lui".
Il
ritrovamento è uno scoop, importante per cui scatta qualche
foto e si rende disponibile per un articolo sul quotidiano per cui
lavora. Viene incaricato di scrivere un pezzo forte dove deve
indicare notizie che nessun altro può avere su questo strano
ritrovamento. Si rivolge a Marinella, amica di sempre, lei ha
lasciato il giornalismo per diventare medico, adesso ha il lavoro
sicuro mentre lui si dibatte ancora nella ricerca disperata di una
stabilità economica. Lei gli fornisce una notizia importante che
nemmeno i carabinieri, intervenuti, avevano scoperto: è stato ucciso
con tre colpi di pistola. Il caso balza sui giornali e diventa la
notizia del giorno e lui l'eroe del quartiere che l'ha scoperta.
Tuttavia il caso viene subito archiviato come un avvertimento di un
clan del quartiere al boss locale. Ma lui è curioso, ostinato, non
si ferma a questa soluzione così semplice fornita dal maresciallo
Pallone e la magistrata Principe. Perduto continuerà l'indagine fino
a scoprire la verità.
Il
titolo è ciò rende davvero accattivante il libro, è come un
richiamo dallo scaffale della libreria dove è esposto. Il romanzo è
un giallo casareccio molto divertente , condotto veramente bene con
continui colpi di scena e trovate impensabili.
La
caratterizzazione del protagonista è completa, lo sa rendere subito
simpatico, anche perché contiene tutte le caratteristiche
dell'italiano medio, curioso quanto basta, pauroso tanto, incapace di
prendere una decisione alla ricerca di un'opportunità e si lascia
cadere addosso la quotidianità senza una minima ricerca di
cambiamento.
E'
un personaggio pieno di difetti, ma lo ami subito per la simpatia
tipica napoletana. L'autore Menna sa scrivere bene con un linguaggio
quotidiano in cui ti riconosci, flemmatico come il personaggio e in
tutto questo riusciamo a scoprire il ventre di Napoli, la vera Napoli così verace, con i problemi di sempre che non si risolvono mai. Ne vedi i vicoli e
i sotterranei, ma anche le persone la cui dignità è evidenziata con
affetto, all'interno di una città in mano ai boss che la controllano
e la dirigono come abili direttori d'orchestra Un quartiere in cui
il silenzio e l'immobilità sono necessari per la sopravvivenza che
ha dei suoi meccanismi di equilibrio meglio dei trapezisti: ed ecco
perché indagare sulla morte di un orso è pericoloso ed inutile.
Il
finale è imprevedibile, la soluzione sembra scontata, ma la
verità sarà una realtà semplice e commovente.
Un libro divertente da leggere sotto l'ombrellone, ma anche all'ombra di un albero in una afosa giornata urbana.
Antonio Menna è un giornalista. Ha un blog in cui commenta le vicende quotidiane della sua città.
Vi riporto un post: "
NAPOLI NONOSTANTE NAPOLI
Sono felice di vedere Napoli traboccare di turisti. Li guardo infilarsi nei vicoli dei Quartieri Spagnoli senza paura, con la testa all’insù, con lo sguardo divertito, e ne sono orgoglioso.
Li vedo addentare la pizza fritta e pulirsi la bocca con il polso, come fanno gli scugnizzi. Li osservo mentre infilano le mani nelle cassette di frutta o fotografano i banchi di pesce nella Pignasecca. Li seguo, a volte, soprattutto gli stranieri, e vorrei prendermene cura. Vorrei dire ai ristoratori, ai baristi, ai commercianti: abbiatene cura, trattateli beni, una cosa in più e mai in meno, fateli risparmiare, fateli mangiare.
Ha scritto "Se Steve Jobs fosse nato in provincia di Napoli", tratto da un suo post sul blog, ed è stato un successo.
by Maria Lucia Ferlisi
lunedì 25 luglio 2016
Operazione LIBRO IN VACANZA
Carissimi lettori
http://www.illibraio.it/libro-in-vacanza-2016/
gironzolando in internet a volte si fanno delle piccole scoperte che per noi amanti dei libri sono molto importanti. Collegandoci al sito del LIBRAIO possiamo avere la possibilità di ricevere un e-book gratis.
Si, avete letto bene: GRATIS.
Cosa bisogna fare per ottenerlo?
Facilissimo dobbiamo soltanto inserire il titolo del nostro libro preferito ed indirizzo mail. Poi in settembre arriverà l'ebook gratuito insieme con la lista dei libri più letti durante l'estate. Sono certa che l'unica difficoltà sarà la scelta del titolo. Già chissà quanti ne avrete letti, come me, sotto l'ombrellone, allora sceglietene uno ed inseritelo. Nessun in bocca al lupo, arriverà a tutti! Andiamo ad arricchire la nuvoletta con i nostri titoli!
Maria Lucia
http://www.illibraio.it/libro-in-vacanza-2016/
giovedì 21 luglio 2016
Racconto in duecento parole
Ecco questa lettera immaginaria scritta da Matilde di Canossa al nonno, dovevo partecipare ad un concorso, poi ho scelto un altro scritto da inviare. Sono poche righe, avevo l'obbligo delle 200 parole, ma le avevo scritte immaginando questa donna potente agli occhi degli altri, ma con grandi tormenti interiori.
Con duecento parole non è facile trasmettere emozioni, ma non ho cancellato queste scritto e voglio riproporlo a voi sconosciuti/e persone del web.
Maria Lucia
Nel
silenzio
Caro nonno Tedaldo sono inginocchiata nella nostra cappella preferita, le mani tra i capelli sciolti, il viso stanco solcato da lacrime calde, amare.
Se
i nemici vedessero la ferocissima Matilde: ormai vecchia, preda delle
sue inquietudini….
Ripenso
alla breve infanzia felice, alle lunghe preghiere con te, dove
distraendomi contavo i colori dei mosaici del pavimento o ammiravo la
delicatezza degli affreschi.
L’infanzia
è terminata
presto.
Sono
rimasta sola con un impero da comandare.
Ho
dovuto difendermi.
Lottare.
Essere
un guerriero.
Ho
dato ordini.
Ho
dormito nei campi di battaglia.
Ne
sono fiera.
……Nessuno
ha mai capito l’infelicità del mio animo né mia madre, né i miei
due mariti, né i tanti uomini avuti, né i tanti preti che mi
circondavano per la nota generosità verso la chiesa.
Nel
mio cuore c’è stato posto solo per la mia dolce bambina.
Anche
lei mi ha abbandonato.
Troppo
presto.
Ho
abbracciato il suo corpicino, ormai freddo, per ore, pensavo che con
la mia forza l’ avrei riportata in vita.
Cosi
non è stato.
Adesso
sono stanca, voglio dormire, quando giungerà il momento in cui
l’anima abbandonerà il mio corpo, voglio essere seppellita qui.
Qui,
nel silenzio della cappella di Santa Maria.
mercoledì 20 luglio 2016
Premio piazzaAlfieri Asti
Sono certa che molti di voi penseranno di no, non è possibile, ma se oltre alle poesie o racconti ne leggiamo la vita, il pensiero e quanto queste abbiano influito nei testi, forse, qualche autore riusciamo a salvarlo ed apprezzarlo ancora oggi.
Il pensiero e le opere di Vittorio Alfieri sono ancora attuali?
Questo autore che anelava alla libertà, che adorava i viaggi, che odiava ogni forma di tirannia e oppressione è ancora attuale?
Ebbene, se pensate di si, c'è un concorso letterario che è dedicato proprio all'attualità di Alfieri nel mondo attuale.
Potete esprimervi attraverso la prosa, la poesia, la canzone o le vignette.
Allora datevi da fare il concorso scade il 31 luglio!!
Eccovi alcune informazioni sul premio.
PREMIO
PIAZZALFIERI ASTI
Bando di concorso Tempi di
fraternità onlus Asti
- Ogni concorrente dovrà inviare entro il 31 luglio 2016 un proprio lavoro liberamente ispirato all'opera alfieriana (narrativa, teatro, satira scritta o disegnata)
- La partecipazione è gratuita ed è aperta a chiunque abbia voglia di scherzare facendo cose serie su un argomento che si possa riconoscere come alfieriano. Diceva Alfieri: “Mi piaceva molto criticare le azioni degli uomini, e ci mettevo spesso del fiele, ma non erano gli uomini nquelli che io detestava, bensì i loro vizi e le loro ridicollezze. (Esquisse, 28/30)
- I testi, rigorosamente in formato word, tranne che per le vignette, vanno inviati al segretario del premio Gianfranco Monaca, all'indirizzo gianfranco.monaca@gmail.com. Il segretario conserverà , sotto personale reponsabilità, il segreto circa l'identità di ogni singolo mittente, fonderà tutti i lavori pervenuti in un file unico in cui i singoli lavori saranno contrassegnati esclusivamente da un numero. Su quel file lavorerà la giuria e solo a valutazioni espresse e raccolte dal segretario, sarà sciolto l'anonimato.
- La partecipazione è aperta a lavori in ogni lingua del mondo. Ogni lavoro in lingua diversa dall'italiano va accompagnato dalla traduzione in italiano.
- Sono istituite le seguenti sezioni: a) Prosa (max 7mila parole); b) Poesia in qualsivoglia forma, dalla lirica alla satira (max due componimenti, per un totale di ottanta versi); c) Vignetta (max duelavori); d) Testo per una canzone.
- La premiazione avverrà in Asti (luogo e ora da precisare) sabato 8 ottobre (anniversario della morte di Vittorio Alfieri)
- Premi: un oggetto-premio simbolico (medaglia o targa) e confezioni di prodotti tipici.
- La giuria è composta da: Gian Domenico Mazzocato, scrittore e preside emerito dell'Ateneo di Treviso; Carla Forno, responsabile Centro di Studi Alfieriani; Luigi Berzano, sociologo, docente Università di Torino; Massimo Cotto, direttore artistico, assessore alla cultura del Comune di Asti; Michele Ruggiero, giornalista RAI; Marco Sterpos, studioso alfierista.
Dato in Asti,
16 gennaio 2016 (anniversario della nascita di Vittorio Alfieri, Asti
1749)
Per TDF onlus
: Emanuele Bruzzone presidente, Gianfranco Monaca vicepresidente,
Giorgio Saglietti segretario
Il
Comune di Asti ha concesso il proprio patrocinio
C.F.
92045490056 – c/o Centro Culturale San Secondo via Carducci 22,
14100 ASTI
venerdì 15 luglio 2016
Libri sotto l'ombrellone.
Periodo
di ferie, di meritate vacanze dopo mesi passati al lavoro. ed eccoci
pronti chi per il mare, chi per la montagna o per il lago. Sono certa
però che in ogni valigia pronta per ogni diversa destinazione c'è
un denominatore comune: i
libri.
Si,
non possono mancare altrimenti non sarebbe un vero relax;
magari cambiamo genere, lasciando le letture più ardue all'inverno
quando la pioggia ed il freddo ci suggeriscono l'alternativa del
divano-copertina-libro-tisana; allora scegliamo qualcosa di più
leggere, romantico o qualche noir, ed il gioco è fatto possiamo
partire tranquille i nostri fedeli cari amici sono con noi sotto
l'ombrellone o all'ombra seduti su una panchina.
Sorge
subito un dilemma: quanti libri mi porto?
Per
una settimana basteranno 3/4 libri o devo portarne di più?
Se
siamo in auto non ci sono problemi, ma se il mezzo di locomozione è
diverso, diventa complicato. Se viaggiano in treno e dobbiamo
trascinare la valigia, diventa e quando dobbiamo sollevarla, povere
noi e la nostra schiena, per fortuna, per il tragitto ci salvano le
rotelline.
Problema
più grande se siamo in aereo, dobbiamo stare attente al peso, quindi
rinunciamo ai libri? Mai. Rinunciare ad almeno tre paia di
scarpe? Non se ne parola nemmeno. Rinunciare ai vestiti, dimezzarli ?
Noooo, poi cosa mi metto?
Ci
viene in aiuto una compagnia aerea tedesca la quale ha concesso una
franchigia di un chilo per chi ama leggere: "L'iniziativa,
che si chiama “Buch
an Bord” (“Libri
a bordo”), è realizzata con la collaborazione del sito Vorsicht
Buch ed è valida
fino al prossimo 31 agosto o.
Si tratta di un'operazione che fa parte della più ampia campagna
di sensibilizzazione alla lettura intrapresa
dalle associazioni tedesche dei librai."
Bellissima
iniziativa per gli irriducibile lettori di libri di carta, da
sfogliare, annusare, accarezzare...
Altrimenti
armatevi di ebook e stipate pure come volete le valigie di scarpe e
vestiti.
Anch'io
come voi ho avuto gli stessi interrogativi. Ho portato con me 4 libri
pensando fossero sufficienti per una settimana di vacanze, niente di
più sbagliato, sarà stato complice il leggero piacevole venticello
in riva al mare, sarà stata la scelta dei libri, ebbene sono rimasta
senza libri da leggere! Che problema c'è in fondo basta andare in
una libreria. ed eccoci alle 15.00 di un pomeriggio particolarmente
accaldato in giro per il centro dove in una piccolissima libreria ho
trovato un paio di libri, sulla strada del ritorno mi sono fermata in
una mega-edicola e lì ne ho acquistati altri. Ero salva. Sono
ritornata in spiaggia col sorriso e con il mio ennesimo bottino di
libri.
Ecco
i libri che ho letto sotto l'ombrellone, voi invece cosa avete letto
o leggerete?
A presto per le recensioni!!!
Maria Lucia
lunedì 11 luglio 2016
L'ultima fuggitiva
Carissime amiche ed amici del blog
sono ritornata dalle ferie ed eccomi subito seduta davanti al pc, con il condizionatore a 22 gradi, fra un po' gelo, lo so, ma con il caldo la mia mente s'intorbidisce...
Prima di andare in vacanza ho letto L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier
un libro delizioso che si legge tutto d'un fiato. La trama espone il problema della schiavitù senza clamore o discorsi ridondanti, ma con delicatezza attraverso la figura femminile di Honor donna inglese che dopo una delusione d'amore va in America con la sorella che si sposerà con un quacchero. La sorella muore durante il viaggio, lei non torna indietro decide di restare in questo continente sconosciuto. Rimane nell'Ohio un paese che scoprirà essere una terra di passaggio dal Nord al Sud per gli schiavi.
Conosce Donovan, un uomo violento e cacciatore di negri che fuggono dai padroni e rimane colpita da questo accanimento che non riesce a comprendere.
Honor alla fine si reca presso la casa del mancato marito della sorella, ma viene accolta con freddezza e da subito si sente un'intrusa, è anche per questo che conosce un ragazzo Jack e lo sposa subito. All'inizio tutto procede bene il marito la sostiene nei piccoli aiuti che da ai fuggitivi, ma la situazione precipita per le interferenze della madre di lui che ha paura che vengano scoperti e puniti. Nonostante lei sia sposata e dopo incinta, Donovan non l'ha mai dimenticata anche se il loro era stato un incontro brevissimo, si reca spesso presso la nuova abitazione della ragazza con la speranza di essere ricambiato nel sentimento che cresce dentro di lui. Il finale è inaspettato, imprevedibile e forte.
E' una storia di sentimenti, celati, che si leggono soltanto negli sguardi, una storia silenziosa, leggera, semplice come lo sono i sentimenti forti.
La Chevalier ci conduce in questa America di metà ottocento calandoci nelle case e nei sentimenti dei quaccheri, cucendo una storia di sentimenti, di odio, di violenza con abilità e maestria, la stessa adoperata da Honor nel cucire le trapunte. Vi riporto un piccolo stralcio dove è descritta una trapunta:
La Chevalier ci conduce in questa America di metà ottocento calandoci nelle case e nei sentimenti dei quaccheri, cucendo una storia di sentimenti, di odio, di violenza con abilità e maestria, la stessa adoperata da Honor nel cucire le trapunte. Vi riporto un piccolo stralcio dove è descritta una trapunta:
"Ciascun riquadro era composto da quadratini e triangolo marroni, verdi e bianco panna, con in mezzo uno spazio per la firma. Era stata iniziata per Grace ma, nell’apprendere che Honor avrebbe accompagnato la sorella in America, i membri della comunità avevano deciso di donarla a lei, cambiando la disposizione dei riquadri in modo che il suo nome rimanesse al centro, con intorno quelli dei famigliari e degli amici. Era semplice, una fantasia di rombi, e non particolarmente bella, perché risentiva delle diverse mani che ci avevano lavorato, inoltre non rispecchiava affatto lo stile di Honor. Ma non sarebbe mai riuscita a separarsene: la sua gente gliel’aveva data proprio perché non si dimenticasse di loro."
Un libro che ci trasmette serenità, calma, ma allo stesso tempo forza, la stessa di Honor quando sceglie di creare il proprio futuro restando in una terra sconosciuta, non per sfuggire alla sua vita, ma per modificarla e farla veramente sua, nel bene e nel male, senza interferenze di nessuno, ne della sua famiglia ne tanto meno accetta le regole della nuova: Lei è Honor e vuole essere artefice della propria vita come piace a lei.
Non è come può sembrare un libro che ispira alla fuga, anche se il romanzo comincia con la sua fuga, prima dal ragazzo che l'ha lasciata, la seconda, ancora la sua, con un matrimonio veloce per sfuggire alla famiglia falsa ed ipocrita della sorella a cui lei non si adegua, ancora una fuga dopo il matrimonio perché le proibiscono di aiutare gli schiavi, ed infine ancora una fuga verso nuovi orizzonti.
In questo groviglio di sentimenti ci sono le fughe degli schiavi, ma è proprio in questo desiderio di libertà che comprende e vuole la sua indipendenza, la sua libertà sfidando le regole non scritte dei quaccheri ed è per lei e per sua figlia che s'incammina verso un futuro libero.
Non è come può sembrare un libro che ispira alla fuga, anche se il romanzo comincia con la sua fuga, prima dal ragazzo che l'ha lasciata, la seconda, ancora la sua, con un matrimonio veloce per sfuggire alla famiglia falsa ed ipocrita della sorella a cui lei non si adegua, ancora una fuga dopo il matrimonio perché le proibiscono di aiutare gli schiavi, ed infine ancora una fuga verso nuovi orizzonti.
In questo groviglio di sentimenti ci sono le fughe degli schiavi, ma è proprio in questo desiderio di libertà che comprende e vuole la sua indipendenza, la sua libertà sfidando le regole non scritte dei quaccheri ed è per lei e per sua figlia che s'incammina verso un futuro libero.
Un libro da leggere perché è scritto in modo splendido, dove l'arte del cucito e del patchwork è descritto minuziosamente e ve lo farà amare.
Un libro da leggere per la storia delicata, composta, tranquilla e vi immerge nella trama con delicatezza.
Un libro da leggere per la storia delicata, composta, tranquilla e vi immerge nella trama con delicatezza.
Ferlisi Maria Lucia.
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Informazioni personali
- La lettrice di carta
- Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.