lunedì 30 novembre 2020

Premio Internazionale di Poesia "Rosario Angelo Livatino" II Edizione


Premio Internazionale di Poesia

 "Rosario Angelo
Livatino"

II Edizione

            Scadenza iscrizione: 31 Dicembre 2020
Sezione A

Poesia in lingua italiana

Tema:

libero

Copie:

una

Lunghezza:

massimo 30 versi

Opere ammesse:

Sezione B

Poesia in lingua italiana a tema

Tema:

la Legalità, la Libertà e la Giustizia, valori portati avanti con vigore e coerenza, fino all’estremo sacrificio, dal Giudice Rosario Angelo Livatino

Copie:

una

Lunghezza:

massimo 30 versi

Opere ammesse:

una

Quote di partecipazione:

Il contributo volontario per le spese di partecipazione è di Euro 5,00 per ogni Sezione, da versare su Carta PostePay Evolution N. 5333171100151691, intestata a Luigi La Greca (Responsabile Segreteria del Premio) , C.F. LGRLGU53S14E606G (in Posta o in qualsiasi tabaccaio). Inserire nome e cognome del mittente con la causale: Partecipazione al Premio Internazionale di Poesia “Rosario Angelo Livatino” – Seconda Edizione.
Una parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore di una Associazione che sostiene attivamente i diritti e i bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza.
Visto che l’iniziativa rappresenta anche un’occasione preziosa per promuovere attraverso la scrittura poetica tematiche come la Legalità, la Libertà e la Giustizia, gli autori residenti in Europa e in tutte le altre nazioni del mondo, sono esonerati dal contributo volontario.

Premi:

Premi: i primi tre classificati per ogni Sezione riceveranno targhe e diplomi personalizzati, saranno assegnati anche Premi Speciali della Giuria e Menzioni ad autori di opere ritenute meritevoli.
I vincitori e i menzionati saranno avvisati tramite posta elettronica.
Sono previsti 3 Riconoscimenti Internazionali, per Personalità che si sono distinte nel campo della Cultura, della Legalità e della Musica.
Inoltre, sarà conferito dal Presidente della Giuria un Premio Speciale in memoria della Prof.ssa Ida Abate, insegnante di greco e latino del Giudice Rosario Angelo Livatino.
Una donna straordinaria, nei primi anni Novanta fondò assieme ad altri l’Associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”, di cui a lungo fu Presidente e con essa gettò le basi per l’avvio del Processo diocesano di Beatificazione e Canonizzazione del Giudice.

Premiazione:

21 Marzo 2021

Dato che il Premio vedrà la partecipazione di poeti da tutto il mondo, non è prevista una Cerimonia di premiazione, per evitare spese onerose di viaggio e di soggiorno ai partecipanti. Si è ritenuto quindi di inviare, senza costi aggiuntivi, il Premio al domicilio dei vincitori.

Organizzato da:

Fondatore e Presidente del Premio Poeta e Scrittore Rosario La Greca

Indirizzo:

C. Colombo n. 10

98061 Brolo

E-mail:

lagreca.rosario@gmail.com

Cellulare:

3493737847

Internet:

http://www.rosariolagreca.it

sabato 28 novembre 2020

La ragazza con la rotella in più di Sungrif Giorgyl

La ragazza con la rotella in più
di
Sungrif Giorgyl

Scheda libro

Autore: Sungrif Giorgyl

Titolo: La ragazza con la rotella in più

Pagine: 488

Casa Editrice: Elison Publishing

Sinossi

“La ragazza con la rotella in più” racconta la storia di Lilia, una docente universitaria che ha dimenticato di essere una strega e quella di Alice, Mattia, Nadia e Alex, che decidono di dimostrare al mondo di non essere quei falliti che tutti credono. In un giorno come un altro della loro vita insignificante accade qualcosa che cambia per sempre le loro esistenze. L’incontro con un essere proveniente da un mondo sconosciuto e con poteri soprannaturali, che promette ai quattro di realizzare il loro desiderio di riscattarsi dall’emarginazione in cui vivono, a patto di seguirlo prima nella missione che, se avesse esito positivo, li renderebbe famosi in tutte le galassie.

La missione consiste nello sconfiggere le ombre, esseri umani solo per metà, che manipolano il mondo. Prima, però, i quattro devono aiutare la più potente strega ancora in vita sulla Terra, seppur affetta da amnesia, Lilia. Senza di lei, infatti, è impossibile iniziare e portare a termine la missione.
Questo libro è dedicato a chi pensa che la vita sia molto di più di quanto appare.

È la storia di chi riesce a diventare chi è sempre stato, ma che aveva scordato di essere: una persona fuori dal comune.

giovedì 26 novembre 2020

Consigli per chi richiede una recensione o una segnalazione

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La Lettrice di Carta non recensisce romanzi di case editrici a pagamento

La Lettrice di carta accetta la lettura dei romanzi anche in formato PDF.
Se volete una recensione veloce inviate il cartaceo.

Per ulteriori informazioni, potete contattarmi al seguente indirizzo email Ferlisi92@gmail.com


Quando Borg poso' lo sguardo su Eve di Annarita Stella Petrino

 

Quando Borg poso' lo sguardo su Eve 

Sinossi:

Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra.

Scheda libro

Autore: Annarita Stella Petrino

Titolo: Quando Borg poso' lo sguardo su Eve

Pagine: 205

Casa Editrice: Fati Bellati

 Estratto

Lilandra si sporse cauta dall’angolo del muro di siepi. Si guardò intorno e fece qualche passo. Non appena sentì un fruscio alle sue spalle, scoppiò a ridere e riprese a correre. Luka, che un momento prima era stato sul punto di afferrarla, si ritrovò ad annaspare nel vuoto.

«Prendimi, se ci riesci!» urlò la ragazza già lontana.

I capelli biondi e ricci ondeggiavano al vento e gli occhi verdi risplendevano nella luce del tardo pomeriggio. Corse lungo il viale che portava al Cancello Ovest, mentre ai suoi lati scorrevano le alte piante di valanchi bianchi in fiore. I grandi fusti si incurvavano nella parte finale, andando a incontrare quelli del lato opposto in un inestricabile abbraccio. I suoi stivaletti in cuoio nero bollito con il tacco rinforzato assunsero un curioso colorito bronzeo a causa della terra del viale che era di un rosso acceso. Il Cancello chiuso si stagliava imponente davanti a lei, un insieme di sbarre di iridio dritte e slanciate che gettavano lampi azzurri tutt’intorno. Poco prima di arrivargli vicino, Lilandra svoltò bruscamente a destra e si tuffò all’interno di un piccolo sentiero che si apriva tra le grandi siepi della zona vicino all’alto muro di cinta e sbucava nel cortile lastricato di pietre rosa antistante l’ingresso della villa. Alle sue spalle c’era il Cancello Principale, un complicato intreccio di ferro e rame che riproduceva l’immagine stilizzata di due grandi draghi che si fronteggiavano. Il riflesso della luce del sole creava l’effetto di scaglie dorate sui loro corpi e di fiamme dalla loro bocca.

Poco prima di raggiungere l’ingresso, Lilandra fu costretta a fermarsi davanti a un anziano uomo di colore che indossava una livrea blu da maggiordomo, i cui legacci in corda color argento erano perfettamente simmetrici.

«Quante volte devo ripetervi di non correre a questo modo, signorina Lilandra?»

            «Sempre a brontolare, Samoshi!» rispose lei, ridendo.

            «Sapete bene che vostro padre non vuole che trascorriate troppo tempo con la servitù fuori dalla villa,» continuò il vecchio, lanciando un’occhiataccia a Luka, che arrivava in quel momento.

            «Giuro che questa volta l’idea è stata sua!» si giustificò il giovane, ansimando.

            «Non importa!» tuonò il vecchio. «Sai bene quali sono gli ordini del padrone. Ora vai nelle scuderie a finire il tuo lavoro!»

            Il giovane si allontanò a malincuore, dopo aver salutato Lilandra con un gesto della mano.

            «Perché devi sempre rimproverarlo, Samoshi? È vero, l’idea è stata mia, e me ne assumo tutta la responsabilità.»

            Sul volto rugoso del vecchio apparve un sorriso.  «Molto bene, perché vostro padre vi sta aspettando nel suo studio.»

            Lilandra prese a tormentarsi uno dei riccioli mentre lo scrutava, cercando di capire se stesse dicendo la verità o meno.

            «A dopo, allora,» disse infine.

Raggiunse la grande scalinata di granito che portava all’ingresso della villa. L’ampio atrio interno era decisamente più fresco rispetto a fuori: si era all’inizio della Sedicesima Primavera e le giornate erano molto calde e a tratti afose.

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Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

 Le otto vite di una centenaria senza nome  di  Mirinae Lee Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Un impiegata di un istituto di riposo decide ...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.