Racconti di non violenza, atti di bellismo quotidiano
ART. 1
Il concorso è aperto a uomini e donne, che abbiano compiuto il 18esimo anno di età, di qualsiasi nazionalità e cultura.
ART. 2
Il concorso è articolato in un'unica sezione dedicata aracconti in prosache mettano in luce uno o più aspetti della condizione femminile odierna collegati al tema “Una fiaba moderna in un borgo antico”. Viene chiesto di creare una fiaba contemporanea che metta in evidenza una tematica legata alla condizione della donna oggi, nel contempo si chiede che la stessa venga ambientata in un borgo antico.
ART. 3
I racconti dovranno essere scritti in lingua italiana, scritti a macchina o al computer. I limiti redazionali per gli elaborati sono: l’elaborato non dovrà superare le quattro cartelle (ogni cartella può contenere un massimo di 30 righe da 60 battute), pena l’esclusione. Può essere inviato un solo elaborato.
ART. 4
I lavori dovranno pervenire esclusivamente all’indirizzo mailcomune.noale.ve@legalmail.it– con oggetto la dicitura “Partecipazione al Concorso La Parola alle Donne”. Dovranno presentare due allegati: 1° allegato il racconto anonimo in formato pdf - 2° allegato una scheda contenente le generalità: nome cognome, indirizzo completo di via, numero civico e CAP, città, indirizzo e-mail, numero telefonico, età, professione, titolo dell’opera e la dichiarazione firmata:“Autorizzo il trattamento dei dati ai fini istituzionali (art. 13 delRegolamento UE 2016/679)”,insieme a una dichiarazione di autenticità dell’elaborato rilasciata sotto la propria responsabilità. Gli indirizzi dei partecipanti al premio verranno usati solo per comunicazioni riguardanti il Concorso. Gli elaborati non saranno restituiti.
ART. 5
La mail contenente gli elaborati dovrà pervenire, pena l’esclusione, all’Ufficio Protocollo del Comune di Noale entro le ore12.30 del 31 dicembre 2024.
ART. 6
La Giuria del Premio sarà composta da rappresentanti del mondo del giornalismo e della cultura designati dal Sindaco. La Giuria a suo insindacabile giudizio assegnerà i seguenti premi:
1° Premio: targa e pacco sorpresa
2° Premio: targa e pacco sorpresa
3° Premio: targa e pacco sorpresa
ART. 7
La Giuria designerà i testi vincitori e nominerà anche altre opere segnalate a cui verrà consegnata una pergamena di merito ed una eventuale particolare menzione ad un’opera legata al territorio. La premiazione avrà luogo durante una pubblica cerimonia, alla presenza delle autorità, che si terrà a Noale in data da definire che verrà comunicata a tutte le partecipanti (presumibilmente aprile 2025). Le Vincitrici/I Vincitori dovranno ritirare il premio personalmente o delegando una persona di fiducia, pena la decadenza dal premio.
L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà della pubblicazione successiva delle opere vincitrici e segnalate, senza obbligo di remunerazione. La proprietà letteraria rimane sempre dell’autore. L’Amministrazione si riserva altresì la facoltà di presentare i testi vincitori e selezionati in successive letture e in manifestazioni promosse dal Comune, e di pubblicarle nel sito ufficiale del Comune di Noalewww.comune.noale.ve.it.
ART. 8
La partecipazione al Concorso implica l’accettazione delle norme contenute in questo regolamento e costituisce automatica autorizzazione alla pubblicazione dei testi inviati, con la citazione della fonte, senza pretesa di compenso alcuno per i diritti d’autore.
Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
di
Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
IMPRESSIONI DI MARIA LUCIA FERLISI
Siamo nel 1946 nell'isola di Guernsey, la seconda guerra mondiale è terminata da poco e anche se gli abitanti dell'isola non hanno vissuto in pieno il conflitto devastante appena terminato, la fame e le privazioni sono sempre state presenti.
La scrittrice Juliet in cerca di ispirazione per il suo nuovo romanzo, riceve una lettera da un uomo che vive nell'isola di Guernsey, inizia così per caso una corrispondenza con quest'uomo e con altri residenti del luogo.
L'autrice scopre dell'esistenza di un club del libro dal nome strambo ma anche i componenti non sono da meno.
Scopre che la nascita del club era stata necessaria per sopperire alla mancanza di cibo, gli incontri avvenivano a turnazione e così i partecipanti avevano l possibilità di variare il loro menù, sfidando i controlli assidui e terrorizzanti dei tedeschi che avevano occupato l'isola dal 1940 al termine della guerra.
La scrittrice incuriosita da questa bizzarra scelta decide di andare di persona nell'isola per conoscere queste persone...
Il romanzo è scritto in forma epistolare e soltanto verso la fine diventa un diario. La scrittura elegante e raffinata delle due autrici rende questa forma leggera e mai noiosa. Con stile ironico e salottiero veniamo proiettati in quest'isola e conosciamo i vari personaggi e le loro rocambolesche avventure.
Ne nasce un romanzo pittoresco, denso di sentimenti, una storia di empatia e fratellanza, che ci fa credere ancora nell'umanità.
Un romanzo che attraverso i libri, ne vengono citati davvero tanti, ci fa giungere messaggi positivi e di come i libri hanno un forte potere "salvifico", hanno la capacità di rompere barriere e pregiudizi.
Una storia delicata ma non banale, personaggi bizzarri ma ricchi di misericordia e generosità, una scrittura leggera ma non per questo meno impegnata.
Una storia da leggere per sorridere nonostante la drammaticità del momento storico in cui è ambientata.
VALUTAZIONE: 💛💛💛💛+
SCHEDA LIBRO
Autore: Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
Titolo: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Casa editrice: Astoria
Pagine: 306
SINOSSI
Gennaio 1946. Mentre Londra sta lentamente riemergendo dal buio della Seconda guerra mondiale, la scrittrice Juliet Ashton riceve una lettera misteriosa: un uomo le scrive dall'isola di Guernsey, dicendo di aver trovato il suo nome e il suo indirizzo all'interno di un vecchio libro.
I due cominciano a scambiarsi lettere e ben presto Juliet scopre un piccolo mondo tanto singolare quanto affascinante, racchiuso nel Club del libro e della torta di bucce di patata, un circolo di lettori nato come una sorta di rifugio durante l'occupazione tedesca dell'isola e diventato poi un luogo in cui la lettura diventa uno dei modi – forse il più eccentrico, di certo il più divertente – per sopravvivere.
E, quando la curiosità diventa irresistibile, Juliet parte per Guernsey, decisa a conoscere i membri del club. Ma quello che troverà cambierà per sempre la sua vita.
Elsa Giorgi Alberti, in arte Elsa de’ Giorgi, nasce a Pesaro il 26 gennaio 1914, da una famiglia aristocratica.
Il padre Cesio Giorgi Alberti è insegnante di lettere e storia al Magistero di Firenze. La vita di Elsa De Giorgi è segnata dalla malattia della madre che dopo anni di disagio mentale, finirà in una casa di cura. Una tragedia familiare che segnerà per sempre la vita dell'autrice. Dopo la maturità si iscrive alla facoltà di lettere, seguendo le orme del padre.
Ma il destino ha in serbo una traiettoria diversa per la sua vita. Un amico fotografo spedisce le sue foto a un concorso cinematografico, Elsa viene scelta e chiamata a Roma dal regista Mario Camerini che nel 1933 la scrittura per il primo film T'amerò sempre, e nonostante le contrarietà del padre alla sua carriera artistica, prosegue nella sua scelta con altri film.
Comprende che la recitazione è la sua vera vocazione, la sente molto vicina alla cultura che lei ama e col tempo preferirà recitare in teatro più che al cinema. In quel periodo il cinema era circondato da letterati e persone di cultura che hanno reso grande la cinematografia italiana. Elsa conosce poeti e scrittori come Alberto Moravia, Carlo Levi, Mario Soldati.
Conosce anche Anna Magnani e la loro amicizia resterà immutata, anche quando si trasferirà a Firenze, le dedica anche un romanzo straordinario: Ho visto partire il tuo treno.
Nel 1936 muore il padre improvvisamente, così la sorella minore rimane con lei a Roma e la madre viene spostata in una casa di cura sempre a Roma.
La carriera dell'attrice è all'apice del successo, gira vorticosamente numerosi film, ricevendo sempre consensi e plausi. Durante il periodo della guerra l'attrice si dedica maggiormente al teatro, riscuotendo sempre un enorme successo.
Dopo la liberazione ha modo di conoscere il nobile Sandrino Contini Bonacossi e l'amicizia tra i due si trasforma in amore, si sposano nel 1947, i testimoni della sposa sono: Maria Bellonci e Anna Banti.
La carriera cinematografica continua e viene diretta da celeberrimi registi come Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini.
Durante la vita matrimoniale rallenta la recitazione per dedicarsi alla scrittura, pubblica numerosi articoli e saggi, compone anche diversi poemi .
Nel 1955 la sua vita viene scossa da un evento tragico, la scomparsa misteriosa del marito, salvo poi scoprire che lo stesso era scappato all'estero, in quanto non aveva avuto la capacità di spiegarle la volontà di porre fine al loro matrimonio.
Sempre lo stesso anno pubblica il suo primo romanzo Gettoni e conosce Italo Calvino con il quale nascerà un bellissimo rapporto amoroso costellato da una lunga corrispondenza e dalla dedica di due romanzi dello scrittore a lei.
Nel 1957 interpreta Madame Roland dell'opera I Giacobini con la regia di Giorgio Strehler . Accanto alla recitazione non manca la scrittura a cui si dedica con sempre maggior impegno.
Una profonda amicizia la lega al controverso regista P.P.Pasolini e lui la vuole in quella che sarà l'opera più contrastata del regista: Salò e le 120 giornate di Sodoma, film in cui lei è La dama crudele, voce narrante.
Pasolini gira il suo ultimo e controverso film “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, che esce nel novembre del 1975. L’amico regista chiama Elsa a interpretare la voce narrante: “La dama crudele”.
In suo ricordo scriverà una raccolta di poesia “Dicevo di te, Pier Paolo”,
«Da quel momento, Calvino prese a starmi vicino con lettere che mi raggiungevano quotidianamente e sfidavano il riserbo e la solitudine entro cui, avvocati a parte, vivevo quel crudele momento. L’intreccio epistolare si snodava in misteriosa armonia che riusciva a entrambi stimolante. Fu il periodo più fecondo del lavoro di Calvino, dalle Fiabe, nella cui prefazione, in chiave fabulistica descrisse la storia straordinaria di sparizioni e metamorfosi che io stessa vivevo e che mi dedicò chiamandomi Raggio di Sole, al Barone rampante, dedicatomi col nome di Paloma, ai Racconti e al Sogno di un poeta, fino al Cavaliere inesistente, che in sostanza descriveva il mio amore ostinato per un cavaliere che non c’è, eppure è più presente della concretezza della sua armatura».
Nel 1992 Elsa de’ Giorgi pubblica il suo capolavoro, “Ho visto partire il tuo treno”, dove parla del suo amore con Italo Calvio e della profonda amicizia con Anna Magnani.
Elsa De Giorgi muore il 12 settembre 1997 a Roma.
OPERE
I coetanei, con una lettera di Gaetano Salvemini, Torino, Einaudi, 1955 (Premio speciale per un trattato sull'armistizio dell'8 settembre 1943 ex aequo, nell'ambito del Premio Viareggio)[4]
L'innocenza, Venezia, Sodalizio del libro, 1960 ("La sfera" 7)
Trad. francese: L'Innocence, roman traduit de l'italien par Marcelle Bourrette-Serre, Paris, Albin Michel (Lagny-sur-Marne, impr. Grevin et fils), 1963
La mia eternità, con una premessa di Pier Paolo Pasolini e tre disegni originali di Renato Guttuso, Caltanissetta-Roma, S. Sciascia, 1962 ("Un coup de des" 2)
Un coraggio splendente: romanzo, Milano, Sugar, 1964
Il sole e il vampiro, Edizioni di Opera aperta (Città di Castello, Istituto poligrafico umbro), 1969 ("I testi" 1)
Storia di una donna bella, Roma, La nuova sinistra - Edizioni Samonà e Savelli, 1970 ("Narrativa" 1)
Dicevo di te, Pier Paolo, con una testimonianza poetica di Rafael Alberti, introduzione di Giuliano Manacorda, Roma, Carte segrete, 1977 ("Carte segrete di poesia" 3)
Poesia stuprata dalla violenza, Roma, Carte segrete, 1978 ("Carte segrete di poesia" 6)
L'eredità Contini Bonacossi: l'ambiguo rigore del vero, Milano, Mondadori, 1988
Ho visto partire il tuo treno, Milano, Leonardo, 1992
Una storia scabrosa, Milano, Baldini & Castoldi, 1997
Corpus mysticum: poesie, disegni di Dimitrije Popovic, a cura di Carmine Siniscalco, Roma, Segni e (di), [senza data]
E GRAZIE DI CUORE all'esaustivo articolo pubblicato da: - Stefano Chemelli, Giusy Radicchio, Vita breve di Elsa De’ Giorgi, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 41, no. 1, gennaio/giugno 2016
Tutto è pronto nel castello di Otranto della famiglia Manfredi per festeggiare il matrimonio tra il loro figlio Corrado la promessa sposa Isabella, figlia del Marchese di Vicenza. ogni particolare è pronto è in attesa trepidante per la celebrazione delle nozze.
Tutti sono in attesa ma il principe non arriva, inizia la ricerca del promesso sposo e si scopre che il ragazzo è morto in in modo alquanto singolare, ucciso da un elmo di una statua.
Ma questo matrimonio si deve fare, bisogna allargare le proprie tenute, Manfredi si propone di sposare la ragazza, deve solo risolvere il problema che è sposato con Ippolita.. tra inganni, sotterranei, paura e misteri.
La trama del romanzo è molto semplice come la scrittura. Per chi ama i romanzi gotici questo romanzo può sembrare banale e lontano dalle storie gotiche che si leggono negli ultimo decenni, ci appare come u romanzo adatto agli adolescenti, qualcuno sorriderà perché oggi non spaventa più.
Tuttavia per gli amanti del genere gotico, come me, è un romanzo che deve essere letto perché è il padre dei romanzi successivi, è il primo romanzo in cui l'autore Horace Walpole cerca di "impaurire" i lettori con storie di intrighi, misteri, sotterranei, atmosfere cupe, in una realtà letteraria della seconda metà del settecento in cui si cercava di catture l'attenzione del lettore con storie d'amore e ambientazione luminose e gioiose.
Giudichiamo questo romanzo per l'audacia che ha avuto nel raccontare una storia cupa e maledetta, la forza di questo libro e del suo autore sta nel aver infranto i canoni del genere letterario dell'epoca e di aver conquistato un vasto pubblico ed è stato il romanzo a cui si sono ispirati gli autori successivi come il grande E. A. Poe o Stocker e dando il via ad un genere amatissimo ancora oggi.
Buona lettura
Valutazione:💛💛💛💛
Scheda Libro
Autore: Horace Walpole
Titolo: Il castello di Otranto
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine:160
Sinossi
Il romanzo gotico è per certi versi un calco creativo dello schema imposto da Walpole: ambientazione arcaicizzante, castello, labirinto, sotterranei, scene notturne, damigelle in pericolo, fughe, minacce sessuali, elementi di soprannaturale, presenza pervasiva del doppio, il sogno infilato all'interno della trama. Quella del romanzo gotico è una stagione che può essere compresa tutta nel periodo 1778-1820, ma il sentimento gotico esonderà da quel quarantennio, per diventare un filone letterario inesauribile che si tramanderà ciclicamente fino ai giorni nostri, diramandosi in vari sottogeneri, dalla fantascienza al romanzo storico, attraverso Poe, Le Fanu, Stoker, Machen, Bierce, Lovecraft, fino a Joyce Carol Oates, Anne Rice, persino Burroughs e Ballard, fino al cinema splatter che tuttora rispetta religiosamente le convenzioni walpoliane: la casa nel bosco, i sotterranei, la componente sessuale, gli antri bui, le evocazioni soprannaturali. Non sembrano passati due secoli e mezzo da "Il castello di Otranto" al film horror Quella casa nel bosco. Walpole detta ancora la trama.
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà.
Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.