sabato 27 maggio 2023

V edizione Premio Letterario “Etnabook - "Cultura sotto il Vulcano”

 L’Associazione Culturale NO_NAME     bandisce 

 V edizione Premio Letterario “Etnabook                   

 "Cultura sotto il Vulcano” 

 inserito all’interno del palinsesto dell’evento “Etnabook” - Festival Internazionale del Libro e della Cultura.

In questa V edizione il Concorso prevede TRE SEZIONI: 

 A) – POESIA Per la sezione Poesia, i partecipanti potranno inviare fino a un massimo di tre poesie, in lingua italiana, a tema libero. Nessun limite di lunghezza. Le opere dovranno essere inserite nel medesimo file in formato word (Times New Roman, carattere 12). I partecipanti dovranno inviare anche una breve biografia dell’autore.

 B) – NARRATIVA / SAGGIO Per la sezione Narrativa / Saggio, i partecipanti potranno inviare un romanzo o un saggio a tema libero in lingua italiana, per un minimo di 30 cartelle e un massimo di 350 cartelle (per cartella si intende una pagina di circa 30 righe e 60/65 caratteri per riga). I partecipanti dovranno inviare oltre all’opera integrale, una piccola sinossi e una breve biografia dell’autore. 

 C) – UN LIBRO IN UNA PAGINA Per la sezione speciale “Un libro in una pagina”, i partecipanti dovranno inviare un racconto breve, in lingua italiana, della lunghezza massima di una cartella (una pagina di circa 30 righe con 60/65 caratteri per riga) a tema libero. I partecipanti dovranno inviare anche una breve biografia dell’autore. 

 REGOLE GENERALI DEL CONCORSO

 1) Ogni partecipante potrà concorrere per ognuna delle sezioni di riferimento (A, B, C). Le opere delle sezioni A e B possono essere INEDITE o EDITE, mentre le opere delle sezioni C dovranno essere ORIGINALI e INEDITE, ovvero mai pubblicate in qualsivoglia forma, su qualsivoglia supporto e/o attraverso qualsivoglia strumento e/o piattaforma distributiva e in qualsiasi sede o luogo. 

 2) A pena di inammissibilità alla partecipazione al Concorso, il testo completo e definitivo dell’opera – corretto, riveduto e opportunamente rielaborato ai fini delle migliori esigenze editoriali – dovrà essere inviato entro il 20 giugno 2023, in uno dei due seguenti modi (a oppure b): a) Mezzo posta tradizionale all’indirizzo “Associazione Culturale NO_NAME c/o Cirino Cristaldi - Concorso Cultura sotto il vulcano”, via Etnea 328, Gravina di Catania (CT) - 95030  - in n° 1 copia in formato cartaceo e n° 1 in formato elettronico (file .doc, .rtf, .txt su CD o DVD o chiavetta USB), con posta tracciabile (vedi raccomandata o corriere privato). Farà fede al riguardo la data del timbro postale presente sulla busta apposto dall’Ufficio Postale ovvero dal Corriere accettante. Non saranno prese in considerazione opere scritte a mano o dattiloscritte. 

L’associazione culturale NO_NAME non risponde per eventuali disguidi o ritardi o altri accadimenti che impediscano il regolare ricevimento delle opere nei termini descritti; b) Tramite email all’indirizzo info@etnabook.it. ***Unitamente all’invio della/e opera/e l’autore dovrà inviare la scheda d’iscrizione (scaricabile anche sul sito ufficiale del concorso www.etnabook.it) debitamente compilata e firmata, una fotocopia del documento d’identità o della patente di guida e una copia della ricevuta di pagamento del contributo di partecipazione. 

3) A parziale copertura delle spese organizzative e di segreteria, i partecipanti dovranno inviare un contributo pari a €15,00 (quindici euro) per l’iscrizione alla sezione A (fino ad un massimo di tre poesie); €20,00 (venti euro) per l’iscrizione alla sezione B; un contributo pari a €15,00 (quindici euro) per la partecipazione alla sezione C. Il versamento può essere effettuato tramite: a) bonifico bancario intestato a Associazione Culturale NO NAME, IBAN: IT 51 D 02008 84020 000105025125 presso Banca Unicredit - Filiale di Mascalucia (CT) specificando la causale: Raccolta fondi spese organizzative per Concorso “Cultura sotto il vulcano”; b) PayPal all’indirizzo info@etnabook.it

 4) L'organizzazione del concorso effettuerà la selezione delle opere da sottoporre successivamente al giudizio delle giurie. Le giurie, a seconda delle sezioni, saranno composte da scrittori, editori, giornalisti, critici, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Il giudizio delle giurie è insindacabile e inappellabile. 

 5) I P R E M I del concorso letterario sono: 

 Sezione A 1° CLASSIFICATO: assegno da 150,00 euro più TARGA;

 2° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA; 

 3° CLASSIFICATO: assegno da 50,00 euro più TARGA. 3/3 È prevista la consegna di Menzioni Speciali.

 Sezione B 1° CLASSIFICATO: assegno da 200,00 euro più TARGA;

 2° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA;

 3° CLASSIFICATO: TARGA;. È prevista la consegna di Menzioni Speciali. Sezione C 1° CLASSIFICATO: assegno da 100,00 euro più TARGA; 2° CLASSIFICATO: TARGA; 3° CLASSIFICATO: TARGA. È prevista la consegna di Menzioni Speciali. 

 6) Scadenza e Cerimonia di premiazione Come descritto nel punto 2, la scadenza del concorso è fissata al 20 giugno 2023. La serata di premiazione si svolgerà presso il Palazzo della Cultura di Catania il 20 settembre 2023 durante la serata inaugurale del Festival Internazionale del libro e della cultura “Etnabook”. Gli autori premiati saranno avvisati per tempo via e-mail o telefonicamente e invitati a partecipare. L’assenza verrà intesa come rinuncia al premio assegnato. Informazioni ed aggiornamenti sul concorso saranno anche reperibili sul sito www.etnabook.it e sulla pagina Facebook ufficiale di Etnabook. Eventuali richieste di chiarimenti o ulteriori informazioni dovranno essere rivolte alla Segreteria del concorso via mail all’indirizzo info@etnabook.it 

V EDIZIONE PREMIO LETTERARIO “ETNABOOK - CULTURA SOTTO IL VULCANO”

 Nome: ………………………………………………………….…………………………………… Cognome:……………………..……………………………………………………………………. Nato a. …………………………………………………………il …………………………………. Residente in via………………………………………………………..…..……………n°………… Città:………………………………………………….. ……………CAP…………………………. Telefono……………………..…… email……………………………………………………… Sezione di partecipazione □ A (POESIA) □ B (NARRATIVA O SAGGIO) □ C (UN LIBRO IN UNA PAGINA) □ TITOLO DELL’OPERA (o delle opere) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… □ EDITORE (se edito) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… □ OPERA PRIMA (sez. B): barrare nel caso in cui la tua è un’opera edita d’esordio (narrativa o saggio). Il sottoscritto dichiara di essere compiutamente informato delle finalità e modalità del trattamento dei dati, consapevolmente indicati nella scheda, e di autorizzarne l’archiviazione nella banca dati del concorso “Etnabook, cultura sotto il vulcano”. Il sottoscritto dà il suo consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003). Il sottoscritto dichiara di aver letto il regolamento (bando) del concorso e di accettarne tutte le condizioni. Dichiara di essere l’unico autore degli elaborati presentati. Dichiara inoltre che il materiale presentato non viola in nessun modo i diritti di terzi, le leggi e i regolamenti esistenti e si assume ogni responsabilità relativa al contenuto, sollevando sin d’ora l’organizzazione da qualsiasi responsabilità. Data ……………………………….. Firma …………………..………………

martedì 23 maggio 2023

Maria Messina, una scrittrice dimenticata


Maria Messina


Maria Messina

Nacque a Palermo il padre Gaetano era un ispettore scolastico, la madre Gaetana Valenza Trajna era la  discendente di una famiglia baronale di Prizzi. 

 La scrittrice  trascorse l'infanzia a Messina e a Mistretta, mentre nell'adolescenza  viaggiò molto nel Centro e Sud per stabilirsi  a Napoli nel 1911,e contestualmente prese inizio alla sua carriera di scrittrice. A soli 20 vent'anni le fu diagnosticata la sclerosi multipla, ma questo evento cruciale della sua vita non le impedì di continuare a scrivere. Ebbe una fitta corrispondenza con il grande Verga e grazie al suo appoggio pubblicò la sua prima serie di Racconti con il titolo: LUCIUZZA . Con il racconto LA MERICA vinse anche il premio Medaglia d'oro.

Scrisse diversi racconti e tantissime novelle e anche racconti per ragazzi.

I suoi romanzi:

  • Alla deriva, Milano, Treves, 1920; 
  • Primavera senza sole, Napoli, Giannini, 1920;
  • La casa nel vicolo, Milano, Treves, 1921; .
  • Un fiore che non fiorì, Milano, Treves, 1923; 
  • Le pause della vita, Milano, Treves, 1926; 
  • L'amore negato, Milano, Ceschina, 1928

L'ultimo romanzo fu L'amore negato nel 1928, poi, a causa dell'aggravamento della malattia, dovette interrompere la scrittura.
 Morì nel 1944 a Pistoia. 

Nel 2009 fu dichiarata cittadina onoraria di Mistretta e le sue spoglie furono trasportate nel paesino descritto in tanti suoi racconti.
Le sue opere caddero nell'oblio, e fu ben presto dimenticata, nel 1980 fu riscoperta da Leonardo Sciascia che fece ripubblicare quasi tutte le sue opere con la casa editrice Sellerio, grazie a lui c'è stata una riscoperta di questa autrice che non viene citata nei libri di testo nella corrente letteraria del Verismo, le "vinte", "le oppresse " non hanno un luogo per essere ricordate.
La sua scrittura riflette molto l'influenza del Verismo e del suo autore preferito: Giovanni Verga, poi la sua linea letteraria si definirà come narratrice del reale quotidiano della società, ma sempre senza mai scostarsi dal narrare la realtà dei "vinti", scegliendo di mettere in luce le storie delle tante donne che aveva incontrato o ascoltato nei "cunti" delle donne nei cortiletti delle case della sua infanzia.
Racconterà di  donne che la vita ha provato molto, che hanno dovuto rinunciare, che non hanno lottato ma si sono lasciate abbattere da quella forza sottile della società che ti lega in certi ruoli dai quali è impossibile uscirne. Sono donne, ragazzette, bambine che conoscono l'impossibilità di sottrarsi ai giudizi, ai pregiudizi, alle regole del tempo, ma tutte hanno una dignità e una forza da accettare quasi con un sorriso l'ineluttabilità della vita. 

                   Non possiamo considerarla una femminista, ma solo una scrittrice che ha saputo
 raccontare al meglio le storie di vita delle "vinte", che nei suoi romanzi acquistano dignità e rispetto.
Leonardo Sciascia la definì la Mansflied italiana, per la sua capacità di raccontare la realtà quotidiana del sud e non possiamo che condividere la sua definizione.









Maria Lucia Ferlisi
(grazie a Wikipedia per la biografia)

lunedì 15 maggio 2023

Come le rane nell'acqua bollente di Dunja Badnjevic

 Come le rane nell'acqua bollente 

di 

Dunja Badnjevic

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

L'autrice non narra un racconto in questo suo libro, non è nemmeno una storia autobiografica, la scrittrice dedica ai lettori i ricordi e le emozioni di una donna che non ha più un paese , è straniera ovunque. Le sue radici si sono perse nella fine della Jugoslavia e non hanno attecchito a Roma o in Umbria. Lei soffre di quello che lei stessa ha definito apolitudine, vale a dire di tutti coloro che provano quello struggente malessere di solitudine di chi lascia il proprio paese per non ritrovarlo come per i cittadini della ex jugoslavia o se lo ritrova, non è più lo stesso come per tutti i migranti.

Il racconto è delicato e leggero, come una mano che accarezza la testa riccioluta di un bambino, la sua scrittura ci conduce nell'archivio dei ricordi freschi e speranzosi della gioventù nella sua terra natia, per arrivare consapevoli ma  senza più quella luce di chi a vent'anni vuole rivoluzionare il mondo.

Dopo la morte di Tito nel suo paese e successivamente la morte di Berlinguer in Italia, si sente sperduta, in quel marasma politico in cui non vi si riconosce più, vi è un decadimento morale e lei si sente come nella metafora di Chomsky una rana buttata nell'acqua fredda e lentamente portata all'ebollizione, ma si sente fortunata perché adesso sei buttato direttamente nell'acqua bollente  e non hai il tempo per abituarti a questa nuova società dove i simulacri sono stati abbattuti ma sostituiti dal nulla, dal vuoto.

Una metafora struggente che non da scampo ma solo tristezza per questa scelta "imposta" del non credere, siamo nella società dove non ci si sofferma più a cogliere la bellezza di ciò che stiamo vivendo, ma a soffrire sono rimasti solo coloro che hanno creduto, che hanno lottato, che hanno sperato...

Non è un romanzo nostalgico, è un libro che con delicatezza vuole spronarci,  perché l'unico modo per cercare la salvezza è il credere, ancora, non a ciò che è stato ma a ciò che possiamo ancora costruire insieme.

Un romanzo che mi ha restituito molto, mi sono ritrovata nelle sue emozioni per quel malessere di perdita delle radici  politiche e di questo nuovo mal di vivere in una società che non accoglie lo straniero che legge senza pensare, che si nutre di consumismo fino all'osso, che vive di apparenze.

Buona lettura a tutti/e

💛💛💛💛💛

Scheda

Titolo: Come rane nell'acqua bollente

Autore: Dunja Badnjevic

Casa Editrice: Bordeaux

Pagine: 159

Trama

«Noi altri ci siamo adattati – mi disse –, ci hanno messo nell’acqua fredda come le rane e poi, mentre la portavano a ebollizione, ci siamo abituati gradualmente. Tu invece arrivi di colpo da fuori, è come se ti avessero buttato direttamente nell’acqua bollente.» Nella vita si perdono molte cose, i genitori, gli amici, gli oggetti. Ma perdere il proprio Paese e il partito in cui si militava con entusiasmo non è molto frequente. In qualche modo ci si sente orfani due volte. Il ricordo spesso abbellisce il passato e la nostalgia rimane cocente. L’autrice ci porta su un doppio binario attraverso i ricordi di un Paese socialista molto diverso dagli altri e di un partito comunista occidentale unico nel suo genere. Gli anni dell’infanzia e della giovinezza in una Belgrado povera ma vitale, gli anni del lavoro e della militanza in Italia, degli incontri con i personaggi di una Sinistra che avanzava e dell’attività di traduttrice e interprete delle massime cariche di entrambi i Paesi.

mercoledì 10 maggio 2023

Alba de Cespedes, una scrittrice dimenticata

 



Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini 

Alba de Cespedes nacque a Roma 11 marzo 1911 e morì a Parigi il 14 novembre del 1997, di fatto era cittadina cubana e per ottenere quella italiana a soli quindi anni sposò il conte Giuseppe Antamoro, da cui ebbe un figlio, ma separandosi nel 1931.

 Fu scrittrice, poetessa ma anche partigiana con il nome di Clorinda, scrisse anche testi per il teatro, il cinema e la televisione. Crebbe in una famiglia benestante dalle idee progressiste e liberali,  la madre era romana, il padre un ambasciatore cubano.

Iniziò a scrivere da ragazza e a 24 anni pubblicò la prima raccolta di racconti brevi. Il suo primo romanzo NESSUNO TORNA INDIETRO fu pubblicato nel 1938, il regime fascista ne ostacolò la pubblicazione, in quanto la protagonista del libro è una donna scaltra e indipendente, non in linea con la visione femminile della donna fascista, per fortuna l'editore Mondadori si oppose alla censura e pubblicò ugualmente il libro.

Il romanzo ebbe uhnj enorme successo anche all'estero, vinse il premio Viareggio nel 1939, ma la scelta della giuria del premio venne annullata in quanto Alba De Cespedes non solo non aveva ritirato la tessera fascista ma era stata anche in carcere per le sue idee in opposizione al regime.

Durante la seconda guerra mondiale partecipò alla lotta partigiana con il nome di Clorinda.

fondò nel 1944 una rivista MERCURIO nella quale scrissero autori come Moravia, Hemingway, Alvaro, Saragat, Aleramo e molti altri. Nel dopoguerra ebbe relazioni culturali con grandi nomi come Anna Banti, Maria Bellonci, Elio Vittorini, Aldo Palazzeschi , Corrado Alvaro e Vitaliano Brancati.

Con l'amico scrittore italo Calvino fondò un'associazione di amicizia italo cubana.

Nel 1952 collaborò con il settimanale epoca dove tenne la rubrica DALLA PARTE DI LEI, la collaborazione venne interrotta senza alcun preavviso il 3 marzo del 1960 da Enzo Biagi, in quanto decise di dare significative trasformazioni al settimanale.

Successivamente si dedicò alla stesura dei suoi romanzi. La sua bibliografia è vasta citerò i più significativi: Fuga, Dalla parte di Lei, Quaderno proibito, Il rimorso e La bambolona.

Scrisse anche per il cinema e la più importante sceneggiatura rimane Le amiche con la regia del grande maestro Michelangelo Antonioni, nel 1955.

Nel 1989 la Repubblica Cubana ha insignito Alba de Céspedes dell'Ordine Feliz Varela, la onorificenza più alta prevista da quel Paese, in riconoscimento della sua difesa della Rivoluzione e  l'attività di diffusione della cultura cubana

La sua biblioteca e le sue carte, per sua espressa volontà, sono state depositate presso gli Archivi Riuniti delle Donne, Corso di Porta Nuova, 32, Milano.

Una sua ampia biografia è riportata nel volume curato da Marina Zancan, edito dalla Mondadori, casa editrice che ebbe una lunga collaborazione editoriale con la scrittrice. 


Grazie a Wikipedia.



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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.