mercoledì 26 ottobre 2022
venerdì 21 ottobre 2022
A New Beginning di Sarah Rivera
A New Beginning di Sarah Rivera
Scheda tecnica
A NEW BEGINNING
Autrice: Sarah Rivera
Editore: Self publishing
Numero pagine 240 circa
QUARTA DI COPERTINA:
Estratto
«Posso offrirti un caffè?» provò a
proporle.
Blanca si girò di scatto stupita, il
cervello era in funzione per trovare una scusa adatta per rifiutare. Lui fece
come per ringraziarla con lo sguardo e inclinò la testa indicando lo Starbucks
che si trovava a pochi passi.
«Noah, ti ringrazio, come ti ho già detto,
ho fretta.»
Scusa poco convincente…
«Giusto il tempo di un espresso, deve
essere per forza veloce si chiama es-pres-so.» Insistette lui con uno sguardo
dolce e divertito.
«Noah…» Blanca non sapeva più cosa dire e
lo osservava.
Il suo cervello stava cercando di elaborare
tutto quello che stava accadendo e molteplici campanellini di allarme erano
scattati in lei. Noah era ancora più bello di come lo ricordasse. Era alto e
forte, dolce e irruento, e poi aveva quegli occhi chiari e limpidi come non ne
aveva mai visti. Due pozze azzurre in cui tuffarsi. Il contatto avvenuto con la
sua mano poco prima l’aveva sconvolta; le aveva dato come una sferzata, e un
moto di nausea le era salito dallo stomaco… eppure lei lo trovava stupendo.
Sembrava molto più giovane della sua età in
quella tenuta, Skyler le aveva detto una volta che era coetaneo di Matt, ma
dimostrava meno di trent’anni con quei jeans attillati e strappati aderenti
alle gambe muscolose, uno smanicato nero e un cappellino militare. Era perfetto
per una rivista. Nonostante il suo fisico fosse notevole, era il viso a essere
molto particolare e il suo meraviglioso sorriso che, anche in quel momento,
stava sfoderando. Perché Noah Ross conosceva bene il suo arsenale, e lo sapeva
usare.
Si era nel frattempo avvicinato
pericolosamente. «Dai, non farti pregare. Sotterriamo l’ascia di guerra?»
Le allungò la mano in segno di pace. Blanca
sospirò.
«Oh Noah, non ce l’ho con te, davvero. È
che voglio andare…»
«… dopo il caffè» aggiunse il ragazzo e le
prese la mano, tirandola a sé, sorridendole dolcemente. Lei gliela tenne
esitando e lo seguì suo malgrado. «Okay, ma solo il tempo di un caffè.»
Sarebbe saltato per la felicità in
quell’esatto istante. Il contatto con la delicata mano di Blanca gli provocò un
brivido di eccitazione.
Lei era come potente dinamite, una fila di
mine per il suo equilibrio sulla quale inciampava ogni volta che la vedeva, era
stato così la prima volta ed era così anche in quel momento. Nessuna donna lo
aveva mai destabilizzato in quel modo; a lui piaceva avere il controllo,
soprattutto quando si trattava di sesso, e fino ad allora ci era riuscito con
tutte alla grande. Con Blanca era stato diverso, lei lo aveva provocato fino a
fargli perdere la testa. La osservò di nuovo, mentre lo precedeva attraverso
l’ingresso del bar. Anche in quel particolare frangente il suo essere era
totalmente preso da lei, che aveva tutta la sua attenzione.
Non appena entrarono nella caffetteria,
furono investiti dal calore e dai profumi di dolci e caffè.
«Accidenti»
disse Blanca con un sorriso spontaneo e con espressione sorpresa, eccitata,
quasi come fosse una bambina. Noah le sorrise di rimando. «Sì, questo è un
posto peccaminoso…» aggiunse divertito, «… e con la fame che ho dopo
l’allenamento spazzolerei tutto. Vieni… guarda!»
La
guidò tra le persone in fila fin davanti al banco dei dolci. C’erano centinaia
di muffin e biscotti, in un tripudio di profumi e forme. Blanca aveva iniziato
a fissarlo con sguardo interrogativo e per Noah ciò non andava affatto bene,
perché i suoi occhi puntati addosso gli facevano dimenticare anche il suo nome.
Aveva
detto che voleva solo del caffè, lui invece si fece dare un sacchetto pieno di
leccornie, con una decina di prelibatezze e le portò al tavolo dove la ragazza
si era nel frattempo accomodata su uno sgabello.
«Ma
cosa hai preso?» disse curiosa di guardare il contenuto di quella grande busta
e sorridendo ancora. Blanca realizzò in un secondo che Noah l’aveva fatta
rilassare ed era riuscito anche a farla sorridere.
Ed
era così tanto che non lo faceva…
Lui infilò la mano dentro il sacchetto,
estraendo un muffin glassato che le porse e che lei accettò. Dopo il primo
morso, commentò estasiata: «Mhmmm… Mamma mia, è favoloso. Come lo sapevi?»
Noah
la guardò stupito. «Cosa?»
«Come
sapevi che il muffin alla cannella glassato è il mio dolce preferito?»
Il
ragazzo le fece un sorriso ampio, era felice, nemmeno avesse vinto una coppa.
«Lo adoro anche io, non conoscevo i tuoi gusti e allora ho scelto in base ai
miei, sperando di essere fortunato.»
Riuscirono
a conversare animatamente del più e del meno, sorseggiando la calda bevanda e
assaporando i dolcetti. Blanca si sorprese a sorridere più volte e Noah riuscì
a rilassarsi vedendola finalmente tranquilla. Si avvicinò di più a lei in modo
delicato, perché una briciola di dolce le era rimasta su un angolo della bocca
e gli venne spontaneo di accarezzarle una guancia con le dita, andandole a
rimuovere proprio quel pezzetto.
Blanca
si irrigidì immediatamente, indurì lo sguardo e tornò fredda e distante come
era stata fino a prima di entrare in quel posto.
«Devo… andare, adesso. Grazie, Noah» gli si rivolse con voce tremante. Prese borsa, giacca e sciarpa, abbandonando il suo caffè sorseggiato a metà e un muffin che aveva sbocconcellato su un tovagliolino.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Sarah nasce in una città di mare a cui è molto legata in
un giorno di primavera. Nella vita è un matematico, ma questo lato razionale
non è l’unico che l’ha portata avanti, e non nasconde che non l’ha mai appagata
completamente. Coltiva da sempre un amore per la letteratura e la lettura, e in
particolare per i romanzi rosa, infatti le piace dire che un tempo era “Harmony
dipendente”. La scrittura le ha fatto compagnia in momenti molto difficili e di
forte sconforto, da cui può affermare di essere uscita più forte di prima.
“La vita mi ha preso a sberle, ma le ho risposto a
tono.”
(Cit. Sarah Rivera)
mercoledì 19 ottobre 2022
il cielo sbagliato di Silvia Truzzi
IL CIELO SBAGLIATO
DI
SILVIA TRUZZI
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Siamo alla fine della lunga e sanguinosa prima guerra mondiale, a Mantova nascono due bambine, una tra i vicoli della povertà mantovana, l'altra in una delle famiglie più ricche della città: i marchesi Cavriani.
Il loro destino sembra già segnato dalla nascita, Dora, bellissima bambina, orfana della madre, morta di parto e del padre morto nella guerra, dunque destinata alla miseria, alla povertà più dura e vivrà di elemosina.
Irene, una bambina smunta, magra, vestita elegantemente, piena di compassione e caritatevole, attratta da quella bambina che chiede la carità, mal vestita e sporca, a cui regala un soldo ogni domenica uscendo dalla Messa, sul sagrato della chiesa di Sant'Andrea.
Ancora non lo sanno ma i loro destini si uniranno e tutto ciò che è stato potrebbe cambiare.....
Non aggiungo altro per non privarvi degli avvenimenti che caratterizzano questo romanzo definito storico.
Mi sono approcciata al romanzo curiosa di leggere una storia sulla città di Mantova, da questo punto di vista devo dire che ha soddisfatto tutte le mie aspettative, i luoghi di Mantova sono ben descritti.
Il romanzo di Silvia Truzzi, mantovana, è ben scritto, la scrittura scivola bene, e ci regala un romanzo che definirei più rosa che storico, in quanto prevalgono di più i personaggi che le descrizioni storiche che servono di più per una collocazione della trama all'interno di un periodo ben preciso. La trama non presenta situazioni particolarmente originali, tuttavia procede con un buon ritmo narrativo.
Il personaggio di Dora non è ben chiaro è una donna che vuole riscattarsi dalla povertà e cercare una propria emancipazione? Forse è soltanto un'arrivista, avida di soldi e titoli nobiliari? Forse si chiarirà nel preannunciato seguito del romanzo.
Ho preferito il personaggio di Irene, la scrittrice ha reso meglio la sua natura e il suo carattere, la sua vita ci arriva di più al cuore e scatena più emozioni di empatia verso il personaggio.
Un romanzo consigliato per chi ama le storie rosa ben articolate e ben scritte.
Scheda lettura
Autore: Silvia Truzzi
Titolo: Il cielo sbagliato
Casa editrice: Longanesi
Pagine 382
Trama
Nel giorno dell'armistizio della Grande Guerra due bambine vengono al mondo a poche ore di distanza. Dora in una poverissima casa vicino al lungolago, già orfana perché sua madre muore di parto e suo padre è un soldato disperso. Qualche ora dopo nasce Irene, l'ultimogenita dei marchesi Cavriani, famiglia dell'antica nobiltà cittadina.
Le due bambine crescono - una tra la fame e la miseria dei vicoli, l'altra negli agi del palazzo che porta il nome della sua famiglia - e si incontrano ogni domenica sul sagrato di Sant'Andrea. Dora chiede l'elemosina e nella sua mano la piccola Irene deposita un soldo e un sorriso di solidarietà e compassione. Gli anni passano e mentre il Fascismo si fa regime, e insanguina le strade della città, due vite destinate a rimanere separate da un'insormontabile differenza di classe si incrociano di nuovo. La sorte che ha portato Dora nella casa borghese della famiglia Benedini, dove è stata accolta e ha ricevuto un'istruzione, le ha fatto dono di una bellezza fuori del comune che fa girare la testa agli uomini.
Tra loro c'è anche il timido Eugenio, figlio dei ricchissimi Arrivabene e cognato di Irene. Sfidando l'ostilità delle famiglie, Dora si fidanza in segreto con Eugenio ma il bel mondo che comincia a spalancarsi davanti ai suoi occhi ha in serbo per lei molte sorprese: in una girandola di splendidi vestiti, ricevimenti e intrighi, Dora dovrà difendere tutto ciò che ha conquistato con tanta fatica. Con il ritmo narrativo di un romanzo storico, "Il cielo sbagliato" è un affresco sul desiderio di emancipazione. E sul prezzo da pagare per varcare la porta di un mondo che una bimba con i vestiti strappati non avrebbe mai immaginato di sfiorare.
mercoledì 12 ottobre 2022
Fame blu di Viola Di Grado
Fame blu di Viola Di Grado
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
La gemella ha perso la sua metà, quella più amata dai suoi genitori, il figlio perfetto che sa quello che vuole per essere adulto, ha sogni e progetti, lei ancora non lo sa. Con la perdita del fratello cerca di ristabilire un contatto ancora con lui e abbandona Roma per rifugiarsi a Shanghai, dove lui sognava di gestire un riustorante.
La città l'investe subito nel suo caos di persone e veicoli e l'ammalia con le sue luci blu, con i sapori e gli odori titpici di una città multiculturale, dove la vita è come una piovra che ti afferra e ti trascina a viverla e non a sopravvivere. I tentatoli di questa colorata città arrivano e la costringono a scavare su sé stessa, mille domande, dolore e angoscia si mescolano con il profumo del cibo che serpeggia lungo la città.
Poi incontra lei: XU. Una ragazza perfetta, dal viso di porcellana e il fisico di un'adolescente, anche lei è in fuga, dalla sua famiglia dove regna la violenza del padre assecondata dal silenzio materno, la sua colpa è quella di non essere nata maschio.
L'incontro tra la protagonista e Xu è un avvicinamentoi tra due solitudini, diverse, ma che si attraggono, si accolgono, si dividono, provano dolore e l'unico rimedio che sembra placare questo vuoto, a entrambe, è la fame, vorace, antica, viscerale che in quella città si colora di blu come le mille luci che avvolgono la moltitudine di persone che affollano Shanghai.
Nasce l'amore tra le due ragazze, sono felici e spaventate allo stesso tempo perchè non è facile vivere una storia d'amore quando alle spalle ci sono pesanti fardelli, difficili da condividere con l'altra....
L'autrice Viola Di Grado ci regala un romanzo dalla scrittura perfetta, vivace e brillante che si amalgama con la storia, le sue parole sono lucide prive di mielismi e affronta il tema della solitudine con modernità, in grado di arrivare ai lettori giovani con immediatezza e immedesimazione.
La scelta di Shanghai come ambientazione è oggettivamente realistica e appropriata, una città caotica, moderna, surreale, colorata, oscura, erotica in grado di esaltare ogni emozione e passione.
Un romanzo che consiglio vivamente soprattutto ai giovani, la scrittura dell'autrice è perfetta per le nuove generazioni e la trama pure.
Scheda libro:
Autore: Viola Di Grado
Titolo: Fame Blu
Casa Editrice: La nave di Teseo
Pagine162
Trama
Dopo aver perso il fratello gemello, un’italiana solitaria lascia Roma e si trasferisce a Shanghai, la città dove lui sognava di vivere e aprire un ristorante. Lì, mentre insegna italiano ai cinesi, incontra una ragazza enigmatica: Xu. Anche Xu è in fuga da un passato turbolento: un padre violento, una madre evanescente, una famiglia numerosa che la voleva maschio. Accomunate da una solitudine che somiglia a una fame implacabile, le due ragazze si avvicinano sempre più l’una all’altra, divise tra il bisogno di affetto e la tentazione oscura di superare il limite oltre il quale il linguaggio si disgrega e l’eros diventa divoramento. Tra fabbriche tessili abbandonate e mattatoi degli anni Trenta scoprono una dimensione estrema in cui mordersi, appropriarsi dell’altra, è parte essenziale del rito amoroso.
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Informazioni personali
- La lettrice di carta
- Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.