giovedì 17 marzo 2022

Effatà di Simona Lo Iacono


 Effatà  

di 

Simona Lo Iacono

Recensione di 
Maria Lucia Ferlisi

Nino è un piccolo orfano di guerra, arriva a Siracusa nel 1950 con la madre Dora, siciliana, attrice di talento, che era andata a vivere a Londra con un soldato inglese che aveva sposato e da cui era nato Nino. 

Adesso loro due vivono in una pensioncina gestita da Sarina. Dora è ritornata a recitare. Nino è felice, fa nuove amicizie soprattutto con il suggeritore del teatro a cui vorrebbe chiedere in prestito la voce.

In parallelo le voci del tribunale durante l'interrogatorio ai medici nazisti.

Una storia commovente Effatà , non subito riesci a comprendere l'intreccio delle due storie, da una parte abbiamo questo ragazzino sordomuto, sveglio e attento che riesce a comprendere tutto leggendo sulle labbra e a farsi comprendere con i gesti. Dall'altra parte c'è una registrazione attenta e precisa degli atti del processo di Norimberga contro i crimini perpetrati dai medici nazisti contro tutte i bambini entro i tre anni di vita che presentavano una anomalia, sordità compresa. 

Le due storie si snodano tra finzione e realtà, tra il sorriso di Nino Smith  e le atrocità raccontate andiamo avanti nella lettura, sbigottiti, inorriditi, per fortuna l'orrore è interrotto dalla vivacità di questo bambino che si fa ancora la pipì addosso, che si copre il viso con il fango per essere scuro come i suoi coetanei delle vie di Siracusa. 

È una lettura amara, ma come dice l'autrice dobbiamo rendere luce sul passato anche quello che porta dolore, è un dovere rendere memoria a questi bambini la cui unica colpa era solo quella di non essere nati perfetti.

Uno dei compiti degli scrittori è proprio questo raccontare la verità storica, magari rivisitata, ma le testimonianze ci devono giungere e questa arriva dritta al cuore come una freccia nel suo bersaglio.

La scrittura è lineare, fluida e precisa nei dettagli storici, il ritmo è armonico nella struttura ideata, trama toccante  ma non scende mai nel pietismo.

Un romanzo appassionante, emozionante che vi consiglio.

Scheda Libro

Autore: Simona Lo Iacono

Titolo: Effatà (ferro di cavallo)

Casa Editrice: BEAT bestseller

Pagine: 156

Sinossi

Siracusa, 1950. Anche se non può sentire, Nino Smith è un bambino insolitamente sveglio per la sua età. Quattro palmi d’altezza, orecchie a mestolo e capelli color del miele, Nino è il figlio di Dora Genesio, un’attrice che ha studiato in Inghilterra ed è ora tornata nella sua Sicilia per calcare il palco del teatro Luna, e di un soldato inglese morto in guerra.

Benchè sia nato sordomuto, Nino legge le labbra, gli occhi e le mani: il corpo è per lui un immenso libro che spiega, che dice. Che rivela. Un giorno, girovagando per il teatro durante le prove, il bambino scopre, sotto il palco, una stanza stretta e una botola d’accesso. È appena una fenditura, quasi un pozzo senz’acqua, che si affaccia sulle assi del Luna ed è coperto allo sguardo del pubblico da una conchiglia. È la buca del suggeritore, e un suggeritore è esattamente ciò che a Nino servirebbe: qualcuno che parli al suo posto, che possa prestargli orecchie e bocca, dato che lo fa per mestiere.

Ha inizio così una stana amicizia fra il bambino sordomuto e il maestro di buca, sebbene quest’ultimo sia un bizzarro individuo che insiste nel trascinarsi dietro una borsa di cuoio piena di marchingegni d’ogni fattura: pinze, tubi a tromba, vasetti. Strumenti con cui inizia a visitare il bambino, tentando di cavargli fuori quella voce che, anche se lui non può sentirla, c’è.

Ma chi è davvero il maestro di buca? Perché prende tanto a cuore il caso di Nino? E, soprattutto, cosa ha a che fare la sua storia con il processo di Norimberga contro gli imputati che, dal settembre 1939 all’aprile 1945, condussero esperimenti medici senza il consenso del paziente, su prigionieri di guerra e civili nelle zone occupate, e parteciparono allo sterminio di massa nei campi di concentramento?
Dall’autrice de L’albatro, un romanzo sulla redenzione, sulla colpa e sul riscatto, che dà linfa all’idea che l’amore e la dedizione possano cambiare il destino degli uomini.

mercoledì 16 marzo 2022

L'esatta sequenza dei gesti di Fabio Geda


 L'esatta sequenza dei gesti

di 

Fabio Geda

Riflessioni di
Maria Lucia Ferlisi

“Perché non abbiamo avuto una casa normale, dei genitori normali, una vita normale?”
“Guarda che questa è la normalità. È la nostra normalità.”

Perchè non tutti hanno una vita perfetta, non a tutti viene data questa possibilità, per motivi differenti... si può restare orfani e non avere più nessun familiare, oppure essere tolti alla famiglia perché è totalmente distruttivo viverci. 

Marta e Corrado sono due tra i tanti ragazzi che vivono in una comunità, dove si reinventano una nuova vita e si attaccano alla nuova normalità. Una vita circondata da assistenti sociali, educatori, senza gli affetti familiari, ma sono davvero affetti quelli dei genitori o non sono chiusi nei loro egoismi, nei loro cerchi di distruzione?

A Marta e Corrado uniti dalla stessa sorte ma completamente diversi tra loro come personalità e vissuto toccherà scoprirlo.

Fabio Geda come sempre affronta temi difficili e ci porta dritto nel cuore del problema, la sua scrittura lieve e leggera non scade mai nel pietismo, ma ci pone di fronte a una realtà , quella delle comunità che esistono, ci sono e non sono possiamo chiudere gli occhi

Una storia che consiglio a chi ama andare a fondo nelle tematiche che non conosce e a chi ama educare.

Un romanzo che offre ai lettori uno sguardo alla complessità dell'educare senza retorica , con lo sguardo di chi comprende senza giudicare ma solo di esporre al meglio la complessità della vita e della "normalità" che ci circonda.

Scheda libro

Autore: Fabio Geda

Titolo: L'esatta sequenza dei gesti

Gasa editrice: Super ET

Pagine: 195

Sinossi

Due adolescenti feriti che insieme affrontano lo stupore della vita, che nonostante tutto vince. Marta ha 12 anni, ma sembra più grande, perché arriva in comunità alloggio dopo aver affrontato problemi che l'hanno costretta a crescere in fretta: un padre andato via di casa, una madre fragile che riempie i suoi vuoti con l'alcol, tre fratelli da accudire. 

Corrado ha 16 anni, pensa di essere un duro, ma, in quella stessa comunità, aspetta soltanto che la madre esca finalmente dal carcere, per recuperare l'amore che gli manca. Tra rabbie, delusioni e piccole felicità le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle di Elisa, di Ascanio e degli altri educatori che si occupano di loro. Fino a quando Marta e Corrado decidono di prendere in mano il proprio destino.

 Con una scrittura tesa, asciutta, concreta, Fabio Geda segue le loro vite e restituisce ai lettori la fatica di diventare grandi in un mondo di adulti imperfetti. «Quello di Fabio Geda è lo sguardo di chi conosce la complessità dell'educare e di chi sa accogliere la difficoltà di un processo incerto e inesatto. Di chi non fa la predica, non dà risposte, ma sa guardare e narrare». Alice Bigli «Un dolore che non è mai pietistico, una compassione che non è mai retorica»

martedì 15 marzo 2022

L’estate del bacio rubato di Jessica Biondi

L’estate del bacio rubato  
di 
Jessica Biondi

 Scheda Libro

Titolo: L’estate del bacio rubato

Autore: Jessica Biondi

Editore: O.D.E. Edizioni

Pagine: 150

Sinossi:

Ginger e i suoi amici vogliono godersi gli ultimi attimi di libertà prima che il futuro li richiami ai loro doveri.

E quale opportunità migliore per farlo se non l’estate?

Solo che quella che doveva essere una stagione all’insegna della spensieratezza si trasformerà ben presto in un caos a effetto domino, facendo deviare i binari di quel treno sul quale viaggiavano insieme ormai da anni.

Basteranno un bacio improvvisato, una vacanza programmata all’ultimo secondo e due settimane di tempo per far nascere un legame talmente indissolubile da abbattere le sicurezze di ogni avvenire.

Perché l’amore è fatto così: ti si cuce addosso come una seconda pelle e manda all’aria ogni tuo ragionato piano.

Biografia:


Jessica Biondi, 28 anni a maggio, abito a Carugate, in provincia di Milano, con il mio

compagno e la nostra bambina, Giada.

Sono da sempre una grande lettrice, specialmente dei generi fantasy e romance, e questo

mi ha portato ad avvicinarmi anche al mondo della scrittura, che oltre ad essere diventata

una passione da praticare nel tempo libero, spero possa diventare un lavoro vero e proprio,

grazie al corso di copywriting che sto frequentando.

Sono un’amante dell’inverno e adoro la pioggia, che mi fa da musa ispiratrice.

Amo follemente New York e spero un giorno di riuscire a visitarla.

Mi considero una persona solare e briosa, con tanta voglia di fare. Un po’ timida e riservata

all’apparenza, ma sempre e comunque un po’ pazza.

Ho un mucchio di idea che mi frullano in testa, storie che giorno dopo giorno sto mettendo

nero su bianco e non vedo l’ora di farle conoscere a tutti i lettori che decideranno di

seguirmi.


mercoledì 9 marzo 2022

A voce alta di Bernhard Schlink


A voce Alta

di 

Bernard  Schlink 

Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi

Questo romanzo mi ha lasciata molto perplessa e con tanti pensieri contrastanti.,  il libro è descritto come la storia di un amore passionale e impossibile, non trovo nessuna storia d'amore se non un insieme tra pedofilia e dominazione tra Hannah e Michael

La scrittura è accattivante e ti trascina nella lettura, tuttavia la trama mi ha infastidita, perché vuole quasi accettare ciò che è successo in Germania, come se gli eventi tragici dell'Olocausto fossero quasi insiti nelle guerre e non si poteva fare altro. Molte persone non sono pentite di ciò che hanno fatto e cercano una sorta di giustificazione e non accettano la nuova realtà tedesca. 

La protagonista non cerca un amore tra i suoi coetanei, perché sa che dovrà dire la verità di ciò che ha fatto, per questo sceglie un ragazzino, un minorenne che si affaccia alla vita  sessuale.

Lei lo domina, lo sovrasta, lo circuisce, non ha nessun obbligo verso lui, non deve stabilire un rapporto paritario d'amore, di convivenza o altro, e sparisce dalla sua vita senza spiegazioni, ad un ragazzo non è necessario fornirle.

Si ritrovano dopo anni, lui è un uomo maturo, lei una donna che si affaccia alla vecchiaia, finalmente dovrà spiegare , dietro le sbarre chi è e cosa ha fatto. Si confessa ma lo sguardo freddo e fiero denota quanto per lei fosse facile prendere in mano le vite e deciderne le sorti. Non è pentita, possiamo quasi leggere orgoglio e fierezza nei suoi occhi. Era consapevole delle sue azioni.

Nel finale del romanzo troveremo molte risposte.

Un romanzo che comunque consiglio perché è facile leggere i romanzi lineari dove ciò che leggiamo è perfetto per nostri gusti letterari.

Questo è un romanzo che pone molte quesiti, che ti mostra la normalità della banalità del male, di come fossero le persone che decidevano chi doveva morire e chi no, come se fossero degli dei.

Un romanzo che "disturba", ma che possiamo leggere. Aspetto le vostre riflessioni.

SINOSSI

Siamo negli anni Cinquanta e Michael Berg attraversa i primi turbamenti dell'adolescenza. Quando un giorno, per la strada, si sente male, viene soccorso da Hannah, che ha da poco superato la trentina. Turbato da questa donna gentile e sconosciuta, Michael riesce a rintracciarla, e nasce un'intensa relazione, fatta anche di turbamenti e di pudori. Michael intuisce che nel passato di Hannah ci sono dei misteri: qualcosa che lei non può rivelargli e che segnerà per sempre il destino di entrambi

SCHEDA LIBRO

Titolo: A voce alta

Autore: Bernhard Schlink

Casa Editrice : Garzanti

Pagine: 181

Anima di Wajdi Mouawad

  Anima di Wajdi Mouawad Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Parlare di questo romanzo non è facile, durante la lettura molte volte sono stat...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.