L'esatta sequenza dei gesti di Fabio Geda


 L'esatta sequenza dei gesti

di 

Fabio Geda

Riflessioni di
Maria Lucia Ferlisi

“Perché non abbiamo avuto una casa normale, dei genitori normali, una vita normale?”
“Guarda che questa è la normalità. È la nostra normalità.”

Perchè non tutti hanno una vita perfetta, non a tutti viene data questa possibilità, per motivi differenti... si può restare orfani e non avere più nessun familiare, oppure essere tolti alla famiglia perché è totalmente distruttivo viverci. 

Marta e Corrado sono due tra i tanti ragazzi che vivono in una comunità, dove si reinventano una nuova vita e si attaccano alla nuova normalità. Una vita circondata da assistenti sociali, educatori, senza gli affetti familiari, ma sono davvero affetti quelli dei genitori o non sono chiusi nei loro egoismi, nei loro cerchi di distruzione?

A Marta e Corrado uniti dalla stessa sorte ma completamente diversi tra loro come personalità e vissuto toccherà scoprirlo.

Fabio Geda come sempre affronta temi difficili e ci porta dritto nel cuore del problema, la sua scrittura lieve e leggera non scade mai nel pietismo, ma ci pone di fronte a una realtà , quella delle comunità che esistono, ci sono e non sono possiamo chiudere gli occhi

Una storia che consiglio a chi ama andare a fondo nelle tematiche che non conosce e a chi ama educare.

Un romanzo che offre ai lettori uno sguardo alla complessità dell'educare senza retorica , con lo sguardo di chi comprende senza giudicare ma solo di esporre al meglio la complessità della vita e della "normalità" che ci circonda.

Scheda libro

Autore: Fabio Geda

Titolo: L'esatta sequenza dei gesti

Gasa editrice: Super ET

Pagine: 195

Sinossi

Due adolescenti feriti che insieme affrontano lo stupore della vita, che nonostante tutto vince. Marta ha 12 anni, ma sembra più grande, perché arriva in comunità alloggio dopo aver affrontato problemi che l'hanno costretta a crescere in fretta: un padre andato via di casa, una madre fragile che riempie i suoi vuoti con l'alcol, tre fratelli da accudire. 

Corrado ha 16 anni, pensa di essere un duro, ma, in quella stessa comunità, aspetta soltanto che la madre esca finalmente dal carcere, per recuperare l'amore che gli manca. Tra rabbie, delusioni e piccole felicità le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle di Elisa, di Ascanio e degli altri educatori che si occupano di loro. Fino a quando Marta e Corrado decidono di prendere in mano il proprio destino.

 Con una scrittura tesa, asciutta, concreta, Fabio Geda segue le loro vite e restituisce ai lettori la fatica di diventare grandi in un mondo di adulti imperfetti. «Quello di Fabio Geda è lo sguardo di chi conosce la complessità dell'educare e di chi sa accogliere la difficoltà di un processo incerto e inesatto. Di chi non fa la predica, non dà risposte, ma sa guardare e narrare». Alice Bigli «Un dolore che non è mai pietistico, una compassione che non è mai retorica»

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