martedì 16 novembre 2021

Le rondini di Kabul di Yasmina Khadra, pseudonimo di Mohamed Moulessehoul,

 


Rileggere Le rondini di Kabul dopo vent'anni riempie il cuore di tristezza, speravo che le rondini fossero tornare a fare festa, invece ancora una volta sono state costrette ad allontanarsi, a scappare da quella città dove il sole si è piegato  e regna il buio della mente.

Il romanzo diventa ancora una volta attuale e sembra scritto dopo qualche mese dalla consegna  di Kabul ai talebani e al ritorno dell'oscurantismo.

Ancora una volta le donne tornato ad eliminare i loro sorrisi e le loro speranze per scomparire dentro un burqa che le rende tutte uguali e sottomesse al volere degli uomini, non hanno un volto né un corpo, non hanno voce ne sorrisi. 

Anche la vita degli uomini è cambiata, non si ride in pubblico, non si può avere una propria opinione e una parola può essere trasformata nella tua prigionia, devi solo pregare e uniformarti al pensiero dei talebani che controllano ogni tuo passo,  pronti a consegnarti alla prigione se non osservi le loro regole.

L'autore sotto un pseudonimo femminile ci fa comprendere questo soffocamento dei diritti, dell'umanità, della libertà di pensiero e di essere attraverso le storie di due famiglie: Mohsen e Zunaira, una famiglia benestante che che sognava, quando Kabul era una città libera, lui d'intraprendere la carriera diplomatica, lei quella della magistratura, adesso sono due due relitti di quello che erano, ridotti in povertà, solo Zunaira continua a sperare...

L'altra coppia è composta da Atiq e Mussarat, lui relegato nel ruolo di carceriere e la moglie afflitta da un male incurabile, l'uomo di fronte ai quotidiani massacri avverte un cambiamento che può essere rischioso, parla da solo ed è sempre più insofferente a queste atrocità. 
Attraverso le parole dei personaggi avvertiamo tutto il dolore di questa città dove le persone vengono annullate, dove regna il dolore e la paura, dove la miseria e la brutalità convivono con il fanatismo religioso e consegnano la città, un tempo libera e moderna, all'oscurantismo più bieco.

Le storie dei quattro personaggi s'intrecciano in un crescendo di paura e ti senti soffocare mentre assisti alla lapidazione di una donna, colpevole di aver tradito il marito.

Una storia drammatica e maledettamente attuale, un romanzo che avresti voluto non leggere, una testimonianza che ti rende impotente, come loro, di fronte all'orrore e rischi di rimanerne invischiato come Moshen.

Una storia che vi farà comprendere cosa significa vivere in Afghanistan, dal punto di vista di chi vive ogni giorno questi soprusi. Ma la speranza non può abbandonare chi ancora crede che ci si può rialzare e sognare che le rondini possano fare ritorno a Kabul.

Scheda libro

Autore: Yasmina Khadra

Titolo: Le rondini di Kabul

Casa Editrice: Sellerio

Pagine: 248

Sinossi

«Dopo vent’anni – è il rimpianto di Yasmina Khadra –, in cui il semplice ritorno alle cose naturali della vita ci sembrava una specie di miracolo, ma noi ci avevamo creduto, ecco che tutto è sparito in una voluta di fumo, eccoci rispediti alla casella di partenza».
Questo romanzo dello scrittore algerino Mohamed Moulessehoul, che ha cominciato a scrivere con lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra – e dopo il successo ottenuto, lo ha mantenuto –, è stato pubblicato nel 2002, poco dopo l’intervento americano in Afghanistan. Attraverso le storie dei protagonisti, parla della vita quotidiana a Kabul sotto i talebani trionfanti, come sono trionfanti oggi vent’anni dopo. Il quadro di un’agghiacciante realtà pubblica, attraverso le scene private di due matrimoni. Mohsen e Zunaira, una coppia borghese ridotta in povertà: «Si erano conosciuti all’università. Lui studiava scienze politiche e aspirava alla carriera diplomatica; lei ambiva a diventare magistrato»; e Atiq e Mussarat, lui un carceriere, quindi un personaggio di un certo privilegio in mezzo a un popolo di prigionieri, lei una malata terminale, quindi ancor più emarginata nella sua condizione inferiore di donna. Tra queste due unioni, vive una colpa immensa e da nascondere assolutamente: l’amore. La bella Zunaira è per Mohsen l’amore di gioventù; Atiq è legato alla sofferente Mussarat di devozione e gratitudine per quello che lei aveva fatto anni prima. Che ne farà di loro «la città dannata», dove «la gioia viene annoverata fra i peccati capitali», e «le esecuzioni pubbliche tendono a diventare routine»? Oggi, «dopo vent’anni di guerra e di speranza», Kabul è ritornata la stessa città dannata.
Nel libro c’è una frase che è un’espressione di ottimismo: «I talebani hanno approfittato di un attimo di confusione – dice Mohsen a Zunaira – per assestare un colpo terribile ai vinti. Ma non è il colpo di grazia». Rileggere questo romanzo e confrontarlo con quanto è successo significa prendere atto del colpo di grazia. «Le rondini di Kabul non torneranno ad annunciare la primavera» scrive Khadra nell’Introduzione.

Biografia

Yasmina Khadra, pseudonimo di Mohamed Moulessehoul, è uno scrittore stimato e apprezzato nel mondo intero. Nato in Algeria nel 1956, reclutato alla scuola dei cadetti a nove anni, è stato ufficiale dell’esercito algerino. Dopo aver suscitato la disapprovazione dei superiori con i suoi primi libri, ha continuato usando come pseudonimo il nome della moglie. Nel 1999 ha lasciato l’esercito svelando così la sua vera identità e ha scelto di vivere in Francia. In Italia sono pubblicati molti dei suoi romanzi, tra cui i due noir Morituri (1998) e Doppio bianco (1999), e Quel che il giorno deve alla notte (2009), miglior libro del 2008 per la rivista letteraria «Lire» (adattato a film nel 2012). Con Sellerio: Gli angeli muoiono delle nostre ferite (2014), Cosa aspettano le scimmie a diventare uomini (2015), L'ultima notte del Rais (2015), L'attentato (2016), dal quale è stato tratto il film di Ziad Doueirie, Khalil (2018), L'affronto (2021) e Le rondini di Kabul (2021). 

giovedì 11 novembre 2021

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXIII Edizione

 PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» 

XXXIII Edizione

 Il C.I.F. Centro Italiano Femminile, sezione di Fasano, indice la XXXIII edizione del Premio Letterario internazionale “Donna” per prose e poesie inedite in lingua italiana a tema libero, mai pubblicate neppure in Internet né in riviste di qualsiasi genere. 

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, uomini e donne. Il premio è suddiviso in tre sezioni:

 A. Prosa adulti;

B. Poesia adulti; 

C. Prosa e poesia giovani (dai 14 ai 20 anni).

 A. PROSA: i partecipanti potranno inviare un unico racconto, della lunghezza rigorosamente non superiore a 7 cartelle editoriali (30 righe per 60 battute), mai pubblicato (vedasi sopra), né premiato o segnalato, in 5 copie. 

B. POESIA: fino a un massimo di due poesie non superiori a 35 versi ciascuna, mai pubblicate (vedasi sopra) né premiate o segnalate, in 5 copie. 

C. GIOVANI: valgono le medesime indicazioni di cui sopra. È consentito partecipare a più sezioni contemporaneamente, mantenendo i limiti individuati. 

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: I testi dovranno essere redatti inserendo il numero di pagina progressivo, in carattere Times New Roman 12 nero giustificato, interlinea 1,5, e inviati in 5 copie (spillate se estese su più pagine) prive di qualsiasi firma, citazione, dedica o appendice che possa farne riconoscere l’autore. DIVERSAMENTE EDITATI, SARANNO CESTINATI. Occorrerà quindi allegare la scheda di partecipazione predisposta dalla Direzione; la stessa non andrà inserita in una busta chiusa bensì lasciata a vista insieme ai testi. I plichi privi di tale scheda non saranno presi in considerazione. 2 

La spedizione (semplice, NON RACCOMANDATA) avverrà con l’indicazione della sezione sulla busta esterna accanto all’indirizzo. INDIRIZZO DI SPEDIZIONE: La spedizione dovrà avvenire non raccomandata (diversamente non sarà ritirata) al seguente indirizzo: C.I.F./Premio letterario Internazionale “Donna”, Via Brodolini 26, 72015 Fasano (BR). 

N.B. Solo ai residenti all’estero è consentito l’invio dei testi rigorosamente in formato PDF, via posta elettronica all’indirizzo: premiodonna@gmail.com, accompagnati dalla dichiarazione richiesta e dai dati personali nella medesima mail. 

SCADENZA: saranno ritenuti validi i testi inviati entro e non oltre il giorno 10/12/2021. 

VINCITORI ED ESITI: saranno avvisati telefonicamente e/o via email solo i vincitori e i segnalati. Quanti desidereranno conoscerli, potranno visitare il sito www.premioletterariodonna.it nei giorni successivi alla premiazione. Non sono previsti attestati di partecipazione. 

PREMI: Per i primi tre classificati della sezione Adulti sono previste targhe ed eventuali assegni offerti dall’Amministrazione comunale di Fasano, oltre al premio di Sala (targa), assegnato dal pubblico. Targhe per la sezione giovani. 

N.B.: La presenza dei vincitori alla serata di premiazione è condizione necessaria per il conferimento del premio. I testi saranno valutati da apposita giuria composta da esperti. Per informazioni e/o chiarimenti inviare una mail all’indirizzo: premiodonna@gmail.com La partecipazione gratuita costituisce espressa autorizzazione per un’eventuale pubblicazione, senza che gli autori perdano alcun diritto sulle proprie opere né abbiano nulla a pretendere per diritti d’autore. 

La premiazione avrà luogo di sabato agli inizi di marzo 2022 presso il Teatro Sociale di Fasano (Br). 



Scheda di partecipazione alla XXXIII edizione del Premio letterario internazionale “Donna” 

Cognome e Nome: data di nascita: indirizzo: Città: Provincia: Stato: telefono/cellulare: email: Il sottoscritto chiede di poter partecipare al Premio nelle seguenti sezioni (barrare): 1. Prosa adulti 2. Poesia adulti 3. Giovani (fino a 20 anni) Con i seguenti testi (max 1 racconto, max 2 poesie, indicando i titoli e specificando se si tratta di prosa o poesia): …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… Autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/03 (per i minorenni firma dei genitori) e attesta che si tratta di opera inedita, mai apparsa in Internet né premiata o segnalata, frutto della propria creatività. Autorizza altresì alla diffusione e all’utilizzo delle opere da parte dell’organizzazione del Premio, senza aver nulla a pretendere. I diritti rimangono in capo agli autori. Il sottoscritto si impegna altresì a presenziare alla serata di premiazione che si terrà agli inizi di marzo 2022 a Fasano (BR), pena il decadimento del premio. Luogo, data Firma dell’autore


https://www.facebook.com/premioletterariodonna/photos/pcb.1727912090729778/1727784747409179/

mercoledì 3 novembre 2021

Maria Luisa Spaziani - una poetessa dimenticata

 Maria Luisa Spaziani nasce a Torino il 7/12/1922 in  una ricca famiglia, il padre aveva una azienda chimica. Morì a Roma nel 2014.

Fu la più giovane direttrice di una rivista, a soli 19 anni fondò, con altri intellettuali torinesi,  una piccola rivista: IL GIRASOLE a cui cambiò nome subito dopo con Il dado. vi collaborarono grandi nomi della letteratura italiana come U. Saba e V. Pratolini e la grande Virginia Woolf che le mandò i complimenti per la rivista chiamandola "la piccola editrice". 

Si laureò in Lingue discutendo una tesi su M. Proust. La sua amicizia affettuosa con Montale, fu la sua allieva prediletta,  la spronò a pubblicare le prime poesie: Le Acque del sabato nel 1954, e il poeta stesso dedicò a lei diversi madrigali, chiamandola volpe, 1956: La bufera.

Nel 1955 la sua vita agiata cambiò a causa del fallimento dell'azienda paterna. Iniziò a insegnare lingua e letteratura francese a Treviglio prima e successivamente a Messina. 

Conobbe Elèmire Zolla, scrittore e filosofo, ebbe con lui un a tormentata storia d'amore non solo sentimentale ma anche di grande cultura, a cui pose fine nel 1960 con la separazione. 

Poetessa di elevata cultura che si rifletteva nei versi sublimi da lei scritti  pubblicò diversi libri e vinse numerosi premi con le sue pubblicazioni,  fu per ben tre volte candidata al Premio Nobel nel 1990/1992 e 1997.  

Le sue parole erano precise, nitide, chiare e riflettevano l'universalità delle emozioni, la sua produzione non fu solo poetica scrisse saggi, romanzi e opere teatrali, riscuotendo sempre successo di critica e pubblico.

La sua opera più famosa rimane Giovanna D'Arco, pubblicata nel 1990, in cui ripropone la vita della Santa in un a lunga epopea poetica, una sorta di favola che riscosse non pochi consensi 

La sua produzione letteraria a largo raggio non le ha certo guadagnato un ricordo nei libri di scuola, eppure fu una stimata poetessa in primis, una donna di cultura smisurata ma non fino al punto di essere ricordata ai giovani studenti di oggi, tramandiamo le poesie di Saba, Montale, Ungaretti...ma i versi della Spaziani  rimangono nel cuore di pochi studiosi.


Le sue opere in versi

  • Primavera a Parigi, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1954
  • Le acque del sabato, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1954
  • Luna lombarda, Venezia, N. Pozza, 1959
  • Il gong , Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1962
  • Utilità della memoria, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1966
  • L'occhio del ciclone, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1970
  • Ultrasuoni, Samedan, Munt press, 1976
  • Transito con catene, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1977
  • Poesie, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979 - introduzione di Luigi Baldacci
  • Geometria del disordine, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981 - Premio Viareggio[3]
  • La stella del libero arbitrio, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1986
  • Giovanna D'Arco , romanzo popolare in sei canti in ottave e un epilogo, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1990; nuova ed. con testi di Gesualdo Bufalino, Novara, Interlinea, 2011
  • Torri di vedetta, Milano, Crocetti, 1992
  • I fasti dell'ortica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1996 Premio Dessì per la poesia[4] Premio Brancati,[5]
  • La radice del mare, Napoli, Tullio Pironti editore, 1999, Premio Nazionale Rhegium Julii[6]
  • La traversata dell'oasi, poesie d'amore 1998-2001, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2002
  • La luna è già alta, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2006
  • L'incrocio delle mediane, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2008
  • Tutte le poesie, a cura di Paolo Lagazzi e Giancarlo Pontiggia, Milano, Mondadori, 2012
  • Pallottoliere celeste, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2019 [raccolta di poesie postuma]

Alcune sue poesie

Voce

Natale è un flauto d’alba, un fervore di radici
che in nome tuo sprigionano acuti ultrasuono.
Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
in eterno ubriachi di pura solitudine.
Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:
una voce che smuove e turba anche il cristallo,
il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.

                                                          Non sa, la barca, risalire il fiume

  Non sa, la barca, risalire il fiume.
Nessun vento contrasta la rapida.
Felicità, gonfiavi le mie vele.
Ora smorte ricadono in lamenti.

Ma sarebbero ancora le parole
l’essenziale energia. Quel silenzio
che sempre è il limo fertile del verso,
ora è puro veleno.

L’indifferenza

L’indifferenza è inferno senza fiamme,
ricordalo scegliendo fra mille tinte
il tuo fatale grigio.

Se il mondo è senza senso
tua solo è la colpa:
aspetta la tua impronta
questa palla di cera.
Grazie a https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Luisa_Spaziani

sabato 30 ottobre 2021

Una Lunga Notte di Manuel Sgarella e Ugo Marelli


Una Lunga Notte 
di 
Manuel Sgarella e Ugo Marelli

Scheda Libro

Titolo: Una lunga notte

Autore: Manuel Sgarella e Ugo Marelli

Editore: ode edizioni

Genere: Horror

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: € 12.99

Data pubblicazione: 31 ottobre

Pagine: 260

Sinossi:

Alessandro, Antonio, Anna, Patrizia, Giovanni e Samantha: un gruppo di amici, di adolescenti alle prese con la vita. Le loro esistenze scorrono come tante altre fino a che un film horror suggerisce un modo diverso e insolito per trascorrere un pomeriggio insieme.

Seduti attorno a un tavolo con una tavoletta ouija improvvisata, i ragazzi ridono e scherzano. Nessuno crede davvero che quel bicchiere possa muoversi da solo eppure….

Da quel momento, il gruppo di amici viene catapultato in un incubo fatto di morte e paura. Un antico demone e un’antica profezia.

La cometa di Hale-Bopp solca il cielo in quel 1997. E per i ragazzi si prepara una lunga notte.

Estratto

 Se non si è capaci di comunicare con gli altri, la colpa è solo nostra, della nostra paura di guardarci dentro e vedere come siamo fatti veramente. Dovremmo solo mostrarci agli altri come siamo fatti, senza averne timore. Ma non ne siamo capaci, abbiamo paura; ci servono le disgrazie a farcelo capire, altrimenti non siamo contenti.




PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.