lunedì 16 agosto 2021

Come utilizzare la Portulaca Oleracea

 Ciao a tutti voi visitatori e visitatrici del blog

oggi voglio parlarvi di un'erba spontanea che non amiamo molto, anche se è una tra le più ricche dispensatrice di omega tre per il nostro organismo, come mai direte voi non amiamo quest'erba?  "Impossibile."

Eppure è così, non è amata da chi possiede un orto o un giardino, ma per noi,  non può che diventare la regina dei nostri giardini per arrivare al nostro palato.

Le sue foglie hanno un bel colore verde, sono grassoccie e  rotonde, mentre i rametti sono sottili e rossicci, e si utilizzano entrambi in cucina per dei piatti rinfrescanti. Dopo anni di oblio quest'erba è tornata prepotentemente nei nostri piatti per deliziarci e fornirci sali minerali come il fosforo, lo zinco, ferro, potassio e magnesio,  contiene anche le vitamine A e C. 

Una pianta utile per rinforzare la memoria, la concentrazione grazie all'alto contenuto di acidi grassi come l'Omega tre, quindi oltre alla frutta secca, possiamo integrare la nostra cucina con la PORTULACA,  un erba cattiva che infesta i  terreni e viene estirpata senza pietà. 

Adesso possiamo estirparla, ma per portarla nei nostri piatti. 

Ma come usarla?

Si può usare la fantasia, elemento base della cucina, ed ecco che può arricchire la nostra insalata mista, altro modo è  quello di fare un pesto veloce per condire la  pasta estiva. Le foglie di portulaca detta anche in alcune regioni "porcellana" sono diuretiche e rinfrescanti.

Per il pesto, di solito,  frullo le foglie con aglio e basilico, metto in un piatto di portata e aggiungo olio di qualità, pepe e qualche mandorla tagliata a fettine sottili, tengo da parte qualche foglia intera, scelgo le più piccole, e dopo aver cotto gli spaghetti unisco il pesto,  l'amalgamo bene, abbellisco il piatto usando alcune foglioline verdi, tenute da parte precedentemente. 

Quando preparate l'insalata ricordatevi che potete utilizzare sia le foglie che gli steli. Potete anche gustare la Portulaca lessata e condita con un filo di olio "buono". 

Potete anche lessarli e saltarli in padella con aceto,  olio e zucchero.

Buonissima la frittata, o mangiarla a crudo con formaggio di capra e mandorle. Si può fare anche un tortino, mescolando la portulaca, lessata e tritata grossolanamente, con pane raffermo bagnato nel latte, mettere in forno e usarlo al posto del pane per accompagnare salumi o formaggi.

Un'insalata diversa? Portulaca, pomodorini, olive taggiasche, avocado a fettine e feta.

NB. ricordatevi di utilizzare le foglie più giovani per le insalate, il resto invece è meglio lessarlo. 

La Portulaca da utilizzare è quella che cresce nei giardini e negli orti infestandoli e si chiama: Portulaca Oleracea, non quella che ci regala bellissimi fiori dalle tonalità rosacee

La Portulaca è stata usata come erba magica sin dall'antico Egitto e dai romani, si dice che Plinio il Vecchio, utilizzasse quest'erba per togliere il malocchio. 

Le donne Herbarie, medichesse o streghe utilizzavano le foglie per lenire le scottature e per le dermatiti, ma anche in caso di vomito e diarrea. 

Le donne in cerca di marito indossavano sempre un filo di quest'erba per attirare l'amore, mentre altri la indossavano per attirare la fortuna e la ricchezza. Nelle pozioni d'amore c'era sempre la portulaca.



Grazie a :

https://formaesalute.com/portulaca-linfestante-dalle-tante-proprieta/

martedì 10 agosto 2021

Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. XI Edizione

 Carissimi

ecco un concorso per chi tra voi ama scrivere  romanzi o racconti sulle streghe, vampiri, licantropi o altre creature simili.

Il concorso termina il 15 ottobre, avete tutto il tempo per scrivere il vostro romanzo con protagonista una creatura spettrale, fate largo alla vostra fantasia e un grande in bocca alla penna a voi.


       Premio Letterario Nazionale 
Streghe Vampiri & Co.
XI Edizione

BANDO

 Art. 1: Il Premio è rivolto agli scrittori e ai poeti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla data di apertura delle iscrizioni ovvero al 23/06/2021, italiani e non, purché l’opera presentata a concorso sia redatta in lingua italiana; 

Art. 2: Sono ammesse in concorso opere inedite (cioè mai pubblicate da regolare casa editrice ovvero sprovviste di codice ISBN) redatte in lingua italiana; le opere devono avere come tema streghe, vampiri, creature fantastiche (tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo: maghi, licantropi, zombie, elfi, gnomi, etc.) e restare inedite per tutta la durata del concorso fino alla sua naturale conclusione ovvero la proclamazione dei vincitori;

 Art. 3: Il Premio si articola in tre sezioni secondo queste modalità: A. romanzo inedito: fino a 500.000 caratteri, spazi inclusi; B. racconto inedito: fino a 22.000 caratteri, spazi inclusi; C. poesia inedita: da 1 a 3 liriche; 

Art. 4: Gli elaborati devono essere inviati entro la mezzanotte del 15 ottobre 2021 esclusivamente via mail all’indirizzo info@premiostreghevampiri.it; poiché la lettura delle opere si avvierà a iscrizioni ancora aperte, si prega se possibile di non aspettare gli ultimi giorni utili per inviare gli elaborati;

 Art. 5: La quota di iscrizione è fissata in euro 20,00 per sezione da versare, indicando come causale “Partecipazione Premio Streghe Vampiri & Co. 2021”, in una delle seguenti modalità: • tramite bollettino postale sul c.c. postale n. 75686675 intestato a Giovane Holden Edizioni; • tramite bonifico su c/c postale IBAN IT56Z0760113700000075686675 intestato a Giovane Holden Edizioni; È possibile partecipare a tutte e tre le sezioni (una sola iscrizione per sezione, pagando la relativa quota); 

Art. 6: Materiale da inviare via mail all’indirizzo info@premiostreghevampiri.it: • file digitale dell’opera presentata a concorso (in formato Word); • nota contenente le proprie generalità complete (Nome, Cognome, Indirizzo Postale, E-mail, Telefono); • ricevuta di pagamento della quota di partecipazione. La segreteria del Premio invierà una mail di conferma della registrazione al concorso; l’organizzazione del Premio non è responsabile per il materiale eventualmente non conforme; 

Art. 7: La Direzione Culturale del Premio è curata dalla casa editrice Giovane Holden Edizioni (www.giovaneholden.it), organizzatrice e titolare del Premio che regolerà, a titolo esecutivo, i rapporti con gli autori. L’organizzazione non sarà responsabile di eventuali disguidi di qualsiasi genere;

 Art. 8: Il giudizio della Giuria è insindacabile. La Giuria è presieduta da Enrica Giannelli, poetessa e pedagogista clinica analitica, e composta da: Chiara Chiozzi, scrittrice e illustratrice fantasy; Francesco Grassi Niccolai, editor e cultural promoter. La Giuria selezionerà, tra tutti i lavori pervenuti, un minimo di dieci opere per ogni sezione. I finalisti verranno avvisati tramite mail;

 Art. 9: Consistenza dei Premi € 15.000, così declinata: o 1° Premio: Targa personalizzata e pubblicazione ad personam dell’opera vincitrice di ogni sezione (in particolare per la sezione A una silloge di poesia e per la sezione B una raccolta di racconti) in una delle collane della casa editrice Giovane Holden Edizioni, con regolare contratto di edizione, entro il 31/12/2022; o 2° Premio: Targa personalizzata e stampa artistica avente per soggetto l’opera premiata a cura di Chiara Chiozzi; o 3° Premio: Targa personalizzata; o Premi Speciali: Coppa personalizzata; o Eventuali segnalazioni: Medaglia personalizzata; o A tutti i finalisti sarà consegnato un attestato di merito; 

Art. 10: Verrà realizzata un’Antologia letteraria dal titolo “Storie di immaginaria realtà - Vol. 8” contenente le opere finaliste delle sezioni Racconto e Poesia, edita da Giovane Holden Edizioni. Il volume potrà essere prenotato alla mail info@premiostreghevampiri.it; il volume sarà disponibile sia in versione cartacea che digitale (e-book). Gli autori finalisti restano proprietari del copyright delle opere presentate, ma concedono a titolo gratuito il consenso alla casa editrice Giovane Holden Edizioni a pubblicare l’opera nell’Antologia letteraria;

 Art. 11: La Giuria provvederà alla proclamazione dei vincitori di sezione durante la cerimonia di premiazione che si terrà sabato 4 dicembre 2021 c/o Hotel Residence Esplanade (www.hotelresidenceesplanade.it) a Viareggio (Lu). Attestati e premi dovranno essere ritirati personalmente all’atto della premiazione, in caso di impossibilità può essere data delega scritta ad altra persona. La mancata partecipazione fa decadere dal diritto di accesso al premio; 

Art. 12: La partecipazione al Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. implica l’automatica accettazione del presente bando. La mancanza di una delle condizioni che regolano la validità dell’iscrizione, determina l’esclusione dalla partecipazione al premio stesso. Informativa Ai sensi del D.lgs 196/2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e in conformità del regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy n. 679 del 2016, con l’accettazione dell’art. 12 del presente bando di concorso, i partecipanti al Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. si impegnano all’osservanza di tutti gli articoli e autorizzano la casa editrice Giovane Holden Edizioni sas al trattamento dei dati personali per permettere il corretto svolgimento del premio. I risultati I risultati saranno tempestivamente pubblicati sul sito del Premio e comunicati alle testate giornalistiche regionali e nazionali. Segreteria Premio Streghe Vampiri & Co. c/o Giovane Holden Edizioni - Via Ottorino Ciabattini, 91/B - 55049 Viareggio (Lu) Per informazioni: info@premiostreghevampiri.it - Tel.: 0584/963517

lunedì 9 agosto 2021

Segnalazione: A Taste ok Death di Daniele Ossola

  A Taste ok Death 

di

 Daniele Ossola


Sinossi

Questo romanzo ha avuto origine da un casuale contatto con un signore dall’aspetto giovanile, bello, distinto, sempre accompagnato da un cane. Entrati in confidenza, mi raccontò di essere francese, da ragazzino mandato al riformatorio dove subì violenze sessuali da parte di un istruttore il che lo portò a odiare l’essere umano e ad amare in modo ossessivo gli animali.

Ho scritto il romanzo partendo da specifici riferimenti psicologici e neuro-chirurgici. Ho trasformato questo mio contatto in un professore che cerca persone super ricche disponibili a sperimentare, in attività, le forti sensazioni che possono scaturire da una morte violenta. Studia come estrarre tessuti da cadaveri legati a diverse tipologie di decessi traumatici trapiantandoli su persone vive. L’obiettivo è certificare e verificare, in modo che si possano poi raccontare le sensazioni e le emozioni provate in occasione di queste morti simulate. Chi è rimasto ucciso a causa un trauma violento, non è mai riuscito a svelare gli ultimi secondi della sua sofferenza.
Le storie “distopiche” sono sicuramente scomode se aiutano a riflettere perché ci spingono a uscire dalla nostra comfort zone.

Scheda libro
Autore: Daniele Ossola
Titolo: Assaggio di morte
Casa editrice: Elison publishing
Pagine: 103

giovedì 5 agosto 2021

BREVE DIARIO DI FRONTIERA DI GAZMEND KAPLLANI

BREVE DIARIO DI FRONTIERA
DI 
GAZMEND KAPLLANI

Recensione di Maria Lucia Ferlisi

Una storia breve e amara in cui ogni parola è pervasa dalla sofferenza dell'autore che si è rifugiato in Grecia per allontanarsi da un regime sempre più restrittivo, sognando la libertà di movimento e di parola. Ma la libertà sognata non corrisponde alla realtà, adesso sei in terra straniera e tutti ti guardano, ti osservano, sanno che sei straniero ancor prima che tu apra bocca, il detto tipico, stessa faccia  stessa razza, scompare, per lasciare posto ai pregiudizi, alla chiusura, al razzismo, si perché bisogna usare le parole chiare e corrette. 

Tutto il libro è pervaso da questo mostro che divora le persone: il razzismo, il non riconoscere che l'altro è una persona. Tutti noi non sappiamo la nostra origine, nessuno di noi ha il sangue di un solo colore, siamo il frutto dei nostri avi, delle migrazioni di milleni fa, siamo il risultato di lente trasformazioni, quando ancora non si leggeva negli occhi il disprezzo per l'altro. 

Adesso ogni nazione ha degli aggettivi e ogni persona lo rappresenta, gli albanesi sono ladri e assassini, questo pensano i greci per ogni albanese che arriva, ma non sono solo loro ad avere una visone chiusa del mondo. Ed ecco che il migrante soffre due volte, una per l'abbandono della terra natia, del taglio doloroso delle proprie radici, la seconda volta soffre nella nuova terra, ha perso la propria identità, è solo in una terra nuova che non conosce.

Allora ecco che cerca di avere successo, di diventare "qualcuno", così vedranno che sono una brava persona, come loro. Il migrante si sforza, e pensa:  forse se imparo bene la lingua mi accetteranno, forse se divento invisibile e non mi faccio notare divento uno di loro, forse, ma dentro al suo cuore sa che una volta che recidi il passato, non avrai altre radici in nessun altro posto, rimarrai sempre un migrante e ogni volta ti domanderanno "ma tu da dove vieni?", ma senza il desiderio di conoscerti, no, la domanda è posta solo per farti notare che tu non sei come loro.

Un romanzo amaro, questo scritto da Gazmend  Kapllani, in alcuni tratti ironico, ma attraverso la doppia scrittura dai due punti di vista di chi sogna e di chi lotta per avere una nuova vita, ci mostra quanto la visione di razza permane, il diverso non è accolto come risorsa, no, e non lo sarà mai. 

Siamo in un epoca in cui gli uomini pur essendo immersi nella multiculturalità, molti sembrano voler trattenere a tutti i costi la propria identità , dimenticando che il nostro dna è intriso di altre identità.

Una storia che definisco "specchio", perché mi rivedo in ogni frase, in ogni chiusura, in questa mancanza di radici...l'autore sarà sempre un albanese, ed io sarò sempre una meridionale.

Questa storia la consiglio a tutti coloro che soffrono per questa mancanza di radici. A me ha fatto bene, la condivisione di questa nostra sofferenza comune, ti fa sentire meno sola.

Buona lettura a tutti voi

Scheda Libro

Autore: Gazmend Kapllani

Titolo: Breve Diario di Frontiera

Pagine: 186

Casa Editrice: Del Vecchio Editore

Sinossi

In questo "diario minimo" Gazmend Kapllani ci restituisce tutta la sofferenza degli albanesi che hanno attraversato il confine con la Grecia negli anni Novanta. Con mano leggera lascia che ci scorra sotto gli occhi la surreale volontà di dare un senso all'abbandono della terra natia, che in questo specifico caso è la fuga, il passaggio attraverso la cortina di ferro. In ogni capitolo, il doppio punto di vista - di chi è in Albania e di chi, esule, se ne allontana - mette in evidenza con sarcasmo, e senza fare sconti, la kafkiana condizione dell'Albania sotto il regime comunista: spie che controllano i programmi televisivi dei vicini, statue monumentali di Enver Hoxha, un dittatore troppo dittatore anche per i dittatori, e i bunker sulla spiaggia pronti per resistere a nemici che però non si presentano mai. Accurate, asciutte, intrise di humour nero, le descrizioni dell'assurdità e della rivolta alla tirannia compongono un quadro ironico e partecipe della condizione dell'esule, in cui il particolare dialoga con l'insieme e si fa narrazione universale, come in un dipinto di Bruegel. La "sindrome delle frontiere" inizia con l'abbandono del Paese e si sviluppa nella "nevrosi del successo", un successo che conferisce il diritto a restare nella nuova terra, per giungere a un'amara riflessione sui migranti di seconda generazione, condannati ad amare e odiare contemporaneamente il loro Paese.
 

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.