venerdì 30 agosto 2019

Festivaletteratura - seconda parte

Salve carissimi/e
riprendo ancora le informazioni sul festivaletteratura.  

Come molti si voi sapranno gli eventi sono tantissimi e molto spesso si accavallano tra quelli che vorremmo vedere, oppure sono distanti per riuscire a essere presenti. Per ogni evento bisogna fare la fila, sempre, anche se hai prenotato e pagato il biglietto, quando va bene è di solo mezz'ora , ma se vuoi vedere un autore importante potresti farne anche due di ore, se poi l'incontro si svolge a mezzogiorno, sotto il sole, mettetevi la crema abbronzante oppure acquistate un ombrellino che vi ripari dai raggi del sole. 

Ogni evento dura circa un'ora e mezza ed al termine è sempre previsto il firma copie, il prezzo per ogni evento è di sei euro, alcuni eventi costano di più. Ogni evento occupa una piazza o un luogo di Mantova, come la Casa del Mantegna, il conservatorio della Musica, la Chiesa di Maria della Vittoria, la Basilica Palatina di Santa Barbara, splendida, piazza Mantegna,  piazza L. B. Alberti...e tanti altri luoghi magici.

Qualche anno fa si aprivano anche alcune case, ho assistito ad un evento in una deliziosa casa con un giardino per parlare di fiori ed erbe. Io amo molto gli eventi che parlano di luoghi o di autori, soprattutto stranieri, sconosciuti, perché per me il festival è un modo per allargare le conoscenze letterarie,  è sempre  la curiosità che mi trascina nella scelta tra i tantissimi eventi.

Se volete potete anche seguire il festival e non pagare nulla fermandovi in una delle più caratteristiche piazze di Mantova: PIAZZA SORDELLO, rappresenta il cuore del festival, vi troverete la libreria fornitissima con tutti i libri degli eventi, non aspettatevi nessun sconto, purtroppo non hanno mai effettuato offerte o sconti per noi lettori che divoriamo i libri e dobbiamo sempre fare delle scelte negli acquisti. (Non dimenticate di visitare le librerie di scambio: nel Cortile di Palazzo Castiglioni e presso l la biglietteria del Festival alla Loggia del Grano).
Nella piazza, nei sottoportici  troverete anche alcuni banchi dedicati ai libri antichi. Vicino a queste bancarelle si apre un piccolo giardino che è anche una piazza, Lega Lombarda, che noi mantovani chiamiamo piazza Pallone, bene vi sono tante panchine dove potrete leggere all'ombra i libri appena acquistati, c'è anche una fontanella per rinfrescarvi.

In piazza c'è il tendone della TEA, uno dei maggiori sponsor di questa grande kermesse letteraria, bene in questa tenda potete assistere a numerosi interventi con i maggiori autori, su  tematiche varie, e tutto gratuitamente, durano mezz'ora, ma sono delle piccole chicche di spunti filosofici o di attualità,  unico neo i posti a sedere sono pochi. 

Dovete cerare Tea ACCENTI, pagina 21 del catalogo degli eventi, uno tra i tanti: Le montagne di Fosco, condotto da Dacia Maraini domenica 8 settembre alle ore 15.


Altri eventi, molti dei quali gratuiti sono elencati a pagina 152 del catalogo, si tratta di tanti manifestazioni collaterali,  vi segnalo quello organizzato dal CAV, centro antiviolenza, in cui si parlerà di adolescenza con la psicoanalista Laura Pigozzi, in via Vittorino da Feltre 46, nel giardino di Casa Clotilde, Venerdì sei settembre, alle ore 17.30.

Bene penso di averi dato molte informazioni,  allego il pdf del programma:

Dimenticavo di dirvi, quest'anno, causa stanchezza e il fatto che al lavoro non concedono le ferie in questa'occasione, non seguirò gli eventi, fare la fila per me è massacrante, seguirò gli eventi, gratuiti , dove si registrano sempre meno persone,(tranne per il tendone della TEA) e quelli dedicati ai gruppi di lettura che si svolgono presso il liceo "Isabella D'Este" in via Giulio Romano, il costo è di solo due euro e si parlerà di modi di leggere, di curiosità sulla scrittura, si svolgono tutti i giorni alle ore 10, spero che non ci sia da fare la fila, perché i biglietti li acquisto sul posto.

Se avete qualche curiosità in merito al festival potete controllare il loro sito: https://www.festivaletteratura.it/it. 

Sono presenti anche le magliette blu, volontari che possono darvi tutte le indicazioni.



Questo è l'elenco degli incontri sotto il tendone, e con questo vi saluto carissimi/e.
Lucia






mercoledì 28 agosto 2019

L'ultima luna di Camillo Carrea

L'ultima luna
di 
Camillo Carrea

recensione di
Maria Lucia Ferlisi

            Siamo a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, Alessandro vive in un piccolo paese tra le montagne abruzzesi, nella parte bassa denominata il Quarto Giostro, un paese che sa di mistero e strani incantesimi. 

Alessandro con la madre e il padre sono andati a vivere in una casa avvolta nel mistero e nelle credenze dei suoi abitanti, a lui quella casa non piaceva, ma sua madre ne è rimasta affascinata, quasi sedotta.

L'autore attraverso il protagonista ci conduce per mano all'interno di questo paese "stregato dalla luna", ci mostra i vari abitanti come il nonno materno Celestino che ama narrare le vicende che sono accadute nel passato in quell'angolo sperduto dell'Abruzzo, e gestisce il bar del paese Luna Nuova, dove gli avventori vecchi si scontrano con le nuove generazioni.


Poi c'è il nonno paterno Bonifacio, realista, ruvido, poco incline al dialogo e che non crede a tutte le "sciocchezze" che si raccontano in paese, inaridito dalla vita che gli ha tolto la moglie lasciandogli tre figli da accudire. I nonni non vanno d'accordo tra loro sono sempre in lite.


Poi ci sono loro le donne del paese, figlie delle streghe, sulle quali incombono legende e misteri o forse solo lugubri coincidenze, in paese le donne sono poche perché muoiono giovani, inaridivano e morivano nelle notti di luna piena, consapevoli della data della loro morte.
Quando morì, il paese disse che il suo cuore s’era fermato a causa di quel parto grandioso e anomalo. A quella età “concepire tre gemelli era inconcepibile” dissero in molti, ripetendo, testuali parole, quello che aveva detto Domenica, la levatrice. Che fosse stato il diavolo che aleggiava ancora intorno a quella quercia maledetta a ingravidare Artemisia? Il paese disse pure questo, riportando fedelmente quello che aveva confidato Nicola, il sagrestano, a Cecchina, la fruttivendola. Nicola le disse che aveva sentito il prete parlare in sagrestia con qualcuno, gli era parso dalla voce il Cavaliere, che era uno dei pochi uomini colti del paese, oltre a esserne il sindaco. Quello che poi era accaduto appena dopo il funerale di Artemisia era stato sulla bocca del paese per tutto l’anno che era seguito... 


Il viaggio di Alessandro continua, ci parla della grande quercia, maestosa e spaventosa, un albero che è stato testimone dei vari riti magici.
Ci fa conoscere Toni il ballerino e Virgilio che dipinge solo nature morte, Zelda, dalle fattezze morbide che l'ha visto nascere e di cui è segretamente innamorato, Adelchi, scansafatiche che pensa solo a studiare la storia...Nicolò, Miriam, Dante, Sibilla, Sandrino...personaggi caratteristici di quel paese che assurge a vero personaggio in questo racconto corale dell'autore. 

Il percorso di Alessandro è un filo socio culturale attraverso il quale ci parla dell'Italia, delle sue canzoni e dei suoi misteri, un zigzagare  che ci conduce in tutti gli anfratti di quel minuscolo paese e si sofferma anche presso il muro dell'Abbazia, dove si trova la Fossa dei Corvi, un luogo popolato dalle anime dei morti assassinati....
Il Quarto Gliostro era la parte bassa del paese, che si affacciava sulla Fossa dei corvi. Quegli uccelli facevano la spola da un lato all’altro dell’abisso nel fondo del quale scorreva il Turcano, un torrente impetuoso in cui si nascondevano, celate dalle acque limacciose, pietre acuminate sulle quali s’erano abbattuti, rendendoli irriconoscibili, i corpi delle vittime di agguati notturni. Si diceva che i corvi fossero le anime senza pace dei morti assassinati.
Camillo Carrea con una scrittura lineare e precisa ci conduce, zigzagando tra i tempi del passato e del presente,  in questi misteri, in questi racconti paesani di un'Italia arretrata che ancora crede nei misteri che si tramandano da padre in figlio, misteri che aleggiano lievi e cupi in quelle case, nelle querce, nei muri e nei voli dei corvi.

Un ritratto che ti porta indietro nel tempo quando cantavano Venditti e Cocciante, quando a Paul Getty tagliarono l'orecchio, Alberto Lupo e altri..l'Italia che cresce nel consumismo rincorrendo gli altri paesi.

L'autore ci ha confezionato un romanzo che ti affascina, lentamente, per portarti all'interno di questi luoghi, lasciando trasparire quanto gli sono cari. Un viaggio che ci emoziona e ci regala un buon romanzo.

Scheda Libro
Autore: Camillo Carrea
Titolo: L'ultima luna
Casa editrice: Lettere animate
Pagine: 160



Sinossi
Il Quarto Gliostro era la parte bassa del paese, una protuberanza che si affacciava sulla Fossa dei corvi. Questi uccelli facevano la spola da un lato all’altro dell’abisso nel fondo del quale scorreva il Turcano, un torrente impetuoso nel cui fondo si nascondevano, celate dalle acque limacciose, pietre acuminate sulle quali s’erano abbattuti, rendendoli irriconoscibili, i corpi delle vittime di agguati notturni. Si diceva che i corvi fossero le anime senza pace dei monaci dell’abbazia che avevano praticato lo jus primae noctis con le donne del paese. Qualcuno di loro era stato massacrato dagli uomini del Quarto per vendetta, e il suo corpo gettato nell’abisso.

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.