martedì 23 luglio 2019

Look letterario

Ciao cari lettori e lettrici
siamo in piena estate e periodo vacanziero, si parte per il mare, per la montagna o per i laghi, diversa destinazione, ma un unico imperante motivo ci accomuna tutti, nella valigia non può mancare un buon libro, anche più di uno.
Bene oggi vi segnala anche un look letterario, per dimostrare l'amore infinito per la lettura che si riflette su  di noi.
Iniziamo dal vestito, ovviamente dedicato per le donne:Scivola leggero e fresco, con le scritte sul tessuto somiglia ad un foglio di carta dove di solito annotate i vostri pensieri.

Abbinabili al vestito, questi splendidi orecchini che esaltano al massimo il vostro amore per la scrittura e la lettura, adatti sia per chi ha i capelli lunghi o corti. Sfiziosissimi.


 Dove mettere i libri da leggere con tutto il resto, se non in questa bella shopper verde dedicata alla giallista per antonomasia: Agata Christie?















Vietate le bottigliette in plastica, dentro la nostra bellissima shopper metteremo una borraccia di Harry Potter, da riempire di acqua e magari qualche busta di magnesio per essere bene idratate.













Non dimenticate uno splendido telo mare ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie, è multi uso, diventa telo mare, o sciarpa se avete fresco al lago o in montagna.
Per finire potete leggere sedute su una delle cinque panchine dedicate agli autori siciliani più noti nella città di Terrasini.

Buone vacanze allora dovunque siate.
Se poi volete potete anche leggere il mio romanzo: Amara Libertà





lunedì 22 luglio 2019

Ninuzza di Camille Guillon Verne

Ninuzza 
di 
Camille Guillon Verne
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi

Nina vive in un quartiere povero di Palermo e la vita non ti sorride facilmente quando devi lottare ogni giorno  per mettere qualcosa a tavola per vivere dignitosamente. 

Sofferenze che non fanno mai perdere la speranza nella vita e nell'amore che sboccia tra lei e Lorenzo, un ragazzo orfano, povero, ma sincero e onesto, la famiglia conosce gli stenti e la miseria, vorrebbe per lei un matrimonio più dignitoso, un uomo con un lavoro più sicuro e non un muratore che dovrà arrabattarsi tutti i giorni in cerca di lavoro. 

Non le rimane che scegliere di fuggire con lui, la fuitina, e sfidare il padre per l'amore della  sua vita. 

Non è l'unica sfida che Ninuzza dovrà affrontare, è giovane, ma la vita le riserva ancora molte sofferenze. Nina è forte, non si arrende e sfida le avversità con tenacia, ha due gemelli da crescere, senza il padre prigioniero durante la guerra.

Lei non si abbatte, aspetta, perché la speranza l'accompagna e la fa lottare giorno dopo giorno. Affronterà anche un lungo viaggio per Australia, per seguire la scelta del marito in cerca di un reddito certo, metterà piede in un luogo sconosciuto che le riserverà ancora sofferenze e umiliazioni, ma lei non cede, non ha paura, e sostiene il marito, sempre.

L'Australia riuscirà a garantirle una vita serena senza problemi economici per lei e per i suoi figli?
Non vi resta che leggere il romanzo dell'autrice Camille Guillon Verne, nipote del famoso Julius.

L'autrice, in questo suo primo romanzo, narra la storia della famiglia di suo marito, Ninuzza è la nonna, e lei ne ha raccolto la narrazione, annotando e sviluppando, con vera maestria narratrice, la forza, la saggezza, la determinazione che la porteranno a sfidare non solo il mondo patriarcale in cui vive, ma anche le avversità di un altro mondo, senza paura. 

Ninuzza, come una pioniera, affronta le difficoltà e ne emerge scoprendo anche altre caratteristiche della sua volontà che le donne conoscono bene e Nina ne è una portavoce, consapevole sempre, che al di là delle sofferenze, oltrepassando quel muro, c'è sempre qualcosa di buono.


L'autrice, con ritmo avvolgente e una penna scorrevole, ha saputo caratterizzare la figura femminile di Nina, attraverso la sua forza e determinazione, descrive la forza delle donne, la capacità di superare le difficoltà e di trarre vantaggio nelle situazioni avverse.

Ninuzza è un emblema di quella lotta femminile che avveniva nelle case, quasi di nascosto, ma non per questo meno importante.

Un romanzo che vi affascinerà, ne sono certa per lo stile e per il ritmo che vi trascineranno nel mondo duro della vita, ma dove i caratteri si forgiano e restano indelebili nella mente di chi sa ascoltarli.
L'autrice, in questo suo esordio, ha mostrato una capacità narrativa, matura e completa, alla  scrittura s'intreccia  la narrazione, con una correlazione notevole.

Attendo il seguito.
Scheda libro:
Titolo: Ninuzza
Autore: Camille Guillon-Verne
Casa editrice: Kalòs
Pagine: 304

Sinossi

Nina è una giovane ragazza palermitana, appartenente a una famiglia povera e numerosa, costretta a subire le difficoltà della guerra nella Sicilia degli anni Quaranta. 

Sono gli anni in cui la protagonista conoscerà l'amore, e insieme a questo affronterà scelte difficili, come l'abbandono della casa paterna e della terra natia per un mondo lontano e sconosciuto, con l'unico desiderio di riscattare la vita dei suoi cari e garantire un futuro ai propri figli. 

A queste pagine fa da sfondo una cultura votata alla dimensione familiare, caratterizzata da valori, credenze e talvolta superstizioni, che accompagnerà i protagonisti anche durante la difficile prova vissuta lontano da casa. 

Ninuzza è una figura femminile capace di muoversi con determinazione e forza all'interno di un mondo patriarcale e maschilista, che riuscirà a vincere anche i pregiudizi più radicati conquistando, con silente discrezione, l'indipendenza e il rispetto per sé e la propria famiglia.

 La sua storia racconta le speranze e le paure legate al viaggio, quello di svolta, di uomini e donne che, nonostante tutto, non si arrendono.

sabato 20 luglio 2019

Gli occhi dell'oceano di Cristiano Pedrini




Gli occhi dell'oceano
di
Cristiano Pedrini

recensione di
 Maria Lucia Ferlisi







Julien ha  ha soltanto ventitré anni con un passato alle spalle che gli reca dolore, per questo presenta una domanda di lavoro, senza troppa convinzione, ed un curriculum scarno. Viene accolto dal dottor  Horace Norton , capo del personale della contea di Knox, con profondo fastidio in quanto la direttrice Miss Duval aveva voluto che l'assumesse, senza la corretta preparazione. Il ragazzo è scontroso, decide di dargli come mansione di lavoro «Si tratta del faro di Owls Head, a cinque miglia da qui>>,  con la certezza che sarebbe scappato dal quel luogo dopo pochi giorni. «Tu risiederai nell’abitazione del custode e poiché il faro sorge all’interno di un parco statale dovrai provvedere alla pulizia dell’area, a ricevere i turisti e far loro da guida»

La proposta viene accolta da Julien senza mostrare interesse, come se qualsiasi emozione fosse già spenta nei suoi occhi.Un lavoro come un altro, che accetta subito sorprendendo Horace che sperava in un secco rifiuto. L'antipatia verso quel raccomandato è fortissima, tanto che decide di andare a controllarlo nel vecchio faro dopo appena qualche giorno:
...le pareti erano candide, il tetto era spiovente e ricoperto di tegole rosse e l’ampio porticato conduceva all’ingresso del piccolo museo dedicato al faro, costruito nel lontano 1825. Da allora, la piccola torre di mattoni bianchi con il tetto di lamiera nera che si intravedeva sul promontorio aveva assistito dal suo pulpito alle tempeste atlantiche più violente che potevano portare con sé venti fino a cento chilometri orari; e alle abbondanti nevicate che ammantavano tutta la costa nei mesi più freddi.
Horace sorprende Julien con un ragazzo che scopre essere un turista e cieco per giunta, il ruolo assunto del ragazzo è tra i migliori, per cui gira i tacchi e torna indietro. 
Julien riprende il lavoro e guida quel ragazzo cieco all'interno del parco, scopre che è solo e non arriverà nessuno a riprenderlo per cui offrirà la sua camera per ospitarlo al meglio. Scopre che il ragazzo è il nipote di un vecchio custode del faro che gli aveva consigliato di passare qualche giorno in quel luogo per:  «Mi scrisse che se fossi venuto qui avrei potuto vedere con gli occhi dell’oceano.»

Tra i due ragazzi nasce subito una forte simpatia, sono in sintonia, e grazie a questo nascente sentimento Julien troverà la forza di raccontargli del suo passato, della vera e sconosciuta a tutti motivazione che l'ha spinto ad abbandonare una regata importantissima, in cui era il favorito, con la sua barca Blue Spirit.

Il mare che lui ha sempre amato gli permette di rinascere ancora e questa volta c'è Corey accanto a lui.
L'autore Cristiano Pedrini ancora una volta si addentra nei meandri dell'amore arcobaleno, per regalarci una bella favola dal sapore marino, adattissima per le vostre vacanze al mare. Con il suo solito stile fresco leggero, ci mostra la delicatezza dell'amore tra due ragazzi, in tutta la naturalezza e gioia tipica degli innamorati.
Il racconto è breve e tra un tuffo e l'altro poterete gustarvi la nascita di questo amore tra Julien e Corey che sfida una tempesta per ritrovarsi e apprezzare questo nuovo amore.

SCHEDA LIBRO
Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: Gli occhi dell'oceano
Casa editrice: Yocanprint
Pagine: 64


SINOSSI
Julien Garreth è il nuovo custode del faro di Owls Head. Forse l'unico incarico in grado di farlo distogliere dai pesanti pensieri che lo tormentano sin da quando ha perso la sua amata barca 'Blue Spirit'. Da sempre ama il mare, il poter navigare sicuro di essere tra i migliori, se non il migliore. Ma quando tutto crolla, Julien si ritira e ottiene quell'occupazione che dovrebbe riuscire ad allontanarlo dal mondo e dal rimorso. Eppure, proprio durante il suo primo giorno di lavoro, qualcos'altro terrà occupata la sua mente e il suo cuore. Corey Austen è un ragazzo cieco che, spinto dal volere del nonno, si è recato al faro sicuro di poter vedere qualcosa che i suoi occhi non possono mostrargli. Sin dal loro primo incontro i due sentono di appartenersi e, durante una notte tempestosa, legheranno i loro destini come i due innamorati della leggenda di Owls Head. Quel faro che li accumuna sembra proiettare verso di loro una luce sicura, una luce che è in grado di portarli in salvo l'uno nelle braccia dell'altro. Perché soltanto così i due potranno insieme vedere, per la prima volta, con gli occhi dell'oceano. Una storia intensa, feroce e brutale come una tempesta, dove soltanto l'amore e la fiducia saranno l'ancora di salvezza da gettare in mare per riottenere ciò che si è perso.

giovedì 18 luglio 2019

Gli amici di una vita di Enrico Brizzi

Gli amici di una vita 


di 

Enrico Brizzi

Eva Bauer,  ispettrice di Polizia fresca di trasferimento a Rimini, anticonformista e amante del rock, è l’affascinante protagonista della trilogia di Enrico Brizzi, che da lei prende il nome.
In questo primo episodio (Gli amici di una vita) Eva, insieme al ruvido commissario Scaringella, al fascinoso collega Nico e ad altri ragazzi della squadra, si troverà ad investigare sulla morte misteriosa di un celebre chef alla vigilia della festa di Al Mèni in una Rimini sorprendente, umana e feroce.
E proprio tra il "miglio d'oro" di Viale Vespucci,  le Apericar in stile anni Cinquanta della fiera dello street food e la tenda a strisce del circo felliniano si svolgono le indagini sulla morte misteriosa di Bebo Gradara, lo chef di Italian Kitchen che il giorno prima del ritrovamento del suo cadavere era stato il protagonista di uno show cooking all'interno della festa di Al Mèni.
Bebo Gradara viene ritrovato sul sedile passeggero della sua Porsche, sul fondale del Porto Canale di Rimini.
Vendetta? Gelosia?
Un caso che sin da subito si presenterà come un duello senza esclusione di colpi contro un nemico astuto e spietato. Una storia ad altissima tensione, che non consentirà più di pensare che Rimini sia soltanto "La capitale delle vacanze".
... In quella il braccio a tre snodi della draga si mise in movimento con un rumore  assordante, e il gancio tornò a scendere verso l’acqua. Appena ne sfiorò la superficie, i sommozzatori gli si fecero intorno per assicurarvi un cavo d’acciaio ritmato
dai galleggianti, quindi tornarono a immergersi.
«È la macchina di un cuoco famoso» spiegò il commissario. «Uno della televisione».
Eva provò un brivido che somigliava tanto a un presagio, e accennò muta in direzione della tenda da circo eretta in piazzale Fellini.
«Bebo Gradara» Nico confermò i suoi sospetti. «Quello di Italian kitchen. Hanno ripescato il cadavere all’alba»...

da Gli amici di una vita di Enrico Brizzi (Edizioni Theoria)

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.