lunedì 3 dicembre 2018

Amara Libertà


Carissimi amici ed amiche

questa settimana doppia sorpresa per il mio romanzo: Amara Libertà.
Sul blog di Olivia, carissima amica e blogger, troverete una segnalazione del romanzo con l'invito ad acquistarlo e magari regalarlo per Natale!

Sul sito RecensioniLibri.org troverete una accattivante intervista rilasciata da me per il blog.

Vi riporto l'intervista, un modo per conoscere l'autrice e magari per conoscere anche i suoi romanzi.

Maria Lucia Ferlisi, nata a Marsala in Sicilia, vive a Mantova dal 1973. Lavora nel comune di Mantova. Attenta osservatrice, guarda le persone, immagina le loro vite, sentimenti o segreti nascosti dietro ai gesti quotidiani. Pone particolare attenzione alle problematiche dell’universo femminile. Ha un blog: La lettrice di carta. Ha scritto due romanzi e vinto numerosi premi con i racconti brevi. In questa intervista ci parla del suo Amara Libertà.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.Angela insegue il sogno di essere una donna libera, ma non è facile realizzarlo in una società chiusa e immobile come la Sicilia di metà ottocento. Sogna di diventare una grande sarta, in mezzo alla delicatezza ed al fruscio dei tessuti, ma il suo destino la vede chiusa in una casa con marito e figli. Nella sua vita entrano due uomini ed entrambi riusciranno a calpestare la sua identità di donna.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?Prima di essere una scrittrice, mi considero una grande lettrice, amo leggere da sempre e non ho mai smesso. Ho iniziato a scrivere tardi, nell’età della maturità, ma solo perché avevo più tempo per la scrittura. Ho iniziato con piccoli racconti, partecipavo ai vari concorsi e vincevo. Questo mi ha rassicurata e dato fiducia per scrivere un romanzo. Sono giunta al mio secondo romanzo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.La notte quando il silenzio non è interrotto da voci e rumori, le storie acquistano forma, i personaggi si animano e mi abbandono alle immagini che rincorrono la mente. Al mattino quando figlia e marito vanno via, nel silenzio della mia piccola stanza, tra le pile di panni da stirare, piante, cani e coniglietto, nel quaderno e con la penna rigorosamente sottile, tramuto i sogni in parole…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.Da sempre ho amato i veristi, la realtà raccontata per quello che è nella realtà, senza finzioni o edulcorazioni. Non so se sono all’altezza delle mie aspirazioni, di sicuro mi impegno molto. Storia di una capinera di G. Verga per me è un piccolo scrigno per una storia straordinaria. Non sempre è necessario scrivere trecento pagine, ne bastano poche per trasmettere emozioni al lettore.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?Amo il silenzio sia quando scrivo o quando leggo. Ho la fortuna di vivere in un piccolo paese di 700 anime e la colonna sonora sono gli uccellini sugli alberi del mio giardino. Amo il rock e i cantautori, i Rolling Stone ed i QueenGuccini eDe AndrèManeskin e Giorgia…La musica è movimento, preferisco averla come colonna sonora in altri momenti.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.Cari lettori e lettrici sono una donna che a sessant’anni ama ancora sognare. Nel mio cassetto non c’è un solo sogno, ma tanti che svolazzano con tanta voglia di volare in alto e voi lettori potete aiutarmi a realizzare quello della scrittura.


https://olivialascrittrice.blogspot.com/2018/12/segnalazione-del-romanzo-amara-liberta.html

https://www.recensionilibri.org/2018/12/intervista-a-maria-lucia-ferlisi-autrice-de-amara-liberta.html

mercoledì 28 novembre 2018

MILLE PAPAVERI ROSSI PREMIO LETTERARIO NAZIONALE DI POESIA I EDIZIONE


Carissimi amici ed amiche ecco la segnalazione di un concorso letterario di poesie dedicato al grande cantante/poeta Fabrizio De Andrè.
Vi riporto tutte le informazioni utili per la partecipazione e come sempre: IN BOCCA ALLA PENNA!!!

MILLE PAPAVERI ROSSI 
PREMIO LETTERARIO NAZIONALE DI POESIA
I EDIZIONE



1.0) SEZIONI DI PARTECIPAZIONE
Il premio letterario si suddivide nelle seguenti sezioni di partecipazione:
SEZIONE A:    Poesia in lingua italiana
SEZIONE B:    Poesia in lingua dialettale
SEZIONE C:    Poesia in lingua straniera
N.B.: per tutte le sezioni il tema è libero.
  
1.1) ARTISTI E AUTORI AMMESSI IN CONCORSO
Possono partecipare a “Mille Papaveri Rossi” autori e artisti di qualsiasi età, nazionalità e provenienza, residenti in Italia e all’estero, maggiorenni e minorenni (minorenni purché provvisti di consenso scritto da parte dei genitori).
Si ricorda che la partecipazione al concorso rappresenta tacita accettazione di tutte le norme del regolamento senza possibilità di successive contestazioni.
     
1.2)     TERMINI DI SCADENZA ISCRIZIONI
Il termine di scadenza per la presentazione delle iscrizioni è fissato alle ore 24.00 del giorno 11 gennaio 2019 pertanto il versamento della quota di adesione dovrà essere effettuato entro il termine indicato.
Le iscrizioni potranno essere inviate solo a mezzo posta elettronica.
Per ogni sezione le modalità di invio delle opere saranno specificate nell’articolo di riferimento del presente regolamento.        
   
2.0) SEZIONE A “Poesia”
Categoria riservata a poesie in lingua italiana.
Per essere ammessi in concorso gli autori possono presentare un massimo di 3 (tre) poesie inedite.
Le poesie, la scheda di partecipazione (comprendente dati dell’autore, dichiarazione di autenticità e proprietà intellettuale dell’opera, accettazione del regolamento), le ricevute di versamento della quota di adesione dovranno essere inviati in file separati e indicando nell’oggetto la sezione partecipazione all’indirizzo @mail millepapaverirossi@premiartistici.eu con le modalità indicate nell’articolo 3.1) del presente regolamento.
Le poesie (ogni poesia deve avere un titolo) dovranno essere inviate in formato word e scritte con carattere nero e senza alcuna formattazione del file (l’invio di poesie in formato pdf o di altro genere comporterà l’esclusione automatica dell’opera dal concorso). Per la ricevuta di versamento è ammessa la trasmissione anche in formato pdf o jpg.
Qualsiasi trasmissione di documentazione di poesie e documentazione in file compressi, We Transfer o similare non è ammesso e quindi un arbitrario invio con qualcuna di queste modalità comporterà l’esclusione dal concorso senza che ne sia dato avviso all’interessato.
Si ricorda che la partecipazione al concorso rappresenta tacita accettazione di tutte le norme del regolamento senza possibilità di successive contestazioni.

 2.1)    SEZIONE B & “C”
Categorie riservate a poesie in dialetto e lingua straniera.
Per essere ammessi in concorso gli autori possono presentare un massimo di 2 (due) poesie inedite.
Le poesie, la relativa traduzione in lingua italiana, la scheda di partecipazione (comprendente dati dell’autore, dichiarazione di autenticità e proprietà intellettuale dell’opera, accettazione del regolamento), le ricevute di versamento della quota di adesione dovranno essere inviati in file separati e indicando nell’oggetto la sezione partecipazione all’indirizzo @mail millepapaverirossi@premiartistici.eu con le modalità indicate nell’articolo 3.1) del presente regolamento.
Le poesie (ogni poesia deve avere un titolo) dovranno essere inviate in formato word e scritte con carattere nero e senza alcuna formattazione del file (l’invio di poesie in formato pdf o di altro genere comporterà l’esclusione automatica dell’opera dal concorso). Per la ricevuta di versamento è ammessa la trasmissione anche in formato pdf o jpg.
Qualsiasi trasmissione di documentazione di poesie e documentazione in file compressi, We Transfer o similare non è ammesso e quindi un arbitrario invio con qualcuna di queste modalità comporterà l’esclusione dal concorso senza che ne sia dato avviso all’interessato.
Si ricorda che la partecipazione al concorso rappresenta tacita accettazione di tutte le norme del regolamento senza possibilità di successive contestazioni.
  
3.0)   QUOTE DI ISCRIZIONE
a quota di iscrizione a copertura delle spese organizzative, di lettura e coordinamento logistico per ogni sezione di partecipazione è stabilità in:
Per una sezione:       € 20,00 (venti/00)
Per due sezioni:        € 32,00 (trentadue/00)
Per tutte le sezioni:  € 40,00 (quaranta/00)           
Si ricorda che la ricevuta di versamento deve essere allegata alla documentazione di iscrizione.
Le modalità di pagamento sono le seguenti:
o    bonifico bancario IBAN: IT76 E076 0111 4000 0009 8520 695 - intestato a Associazione Culturale
o    versamento sul c/c postale nr 98520695 - intestato a Associazione Culturale
  
3.1)    MODALITA’ DI INVIO DOCUMENTAZIONE
La documentazione di iscrizione al concorso deve essere inviata nelle modalità qui di seguito elencate:
-  Ogni poesia in file singolo formato word (vedi art. 2.0)
-  Scheda di adesione compilata in ogni sua parte
-  Copia della ricevuta di pagamento della quota di adesione la cui data di versamento non può essere successiva alla data di scadenza delle iscrizioni (eventuali comunicazioni ricevute direttamente da banche non saranno ritenute valide ai fini dell’iscrizione)
Ai fini dell’ammissione in concorso verrà ritenuto valido solo il primo e unico invio di documentazione, si prega pertanto di fare attenzione alla documentazione prima di inoltrare la documentazione.
Si ricorda che la partecipazione al concorso rappresenta tacita accettazione di tutte le norme del regolamento senza possibilità di successive contestazioni.
  
4.0)    VALUTAZIONE LAVORI
La commissione giudicatrice sarà composta da scrittori, musicisti, critici letterari, critici d’arte, artisti, giornalisti, personalità che esamineranno gli elaborati e sceglieranno i lavori ritenuti migliori.
Il giudizio della commissione sarà insindacabile ed inappellabile, pertanto sia la commissione di giuria che il comitato organizzatore non rilasceranno motivazione alcuna in merito agli esiti del concorso.
La commissione di giuria avrà altresì la facoltà di escludere dal concorso opere ritenute offensive o contrarie alla moralità.
La giuria si riserva inoltre la facoltà di attribuire premi e menzioni speciali per gli autori e le opere che potranno esserne ritenute meritevoli.
I nominativi dei componenti delle commissioni di giuria verranno resi noti attraverso comunicato stampa entro il 15/02/2019.
  
4.1)     COMUNICAZIONE OPERE PREMIATE
L’organizzazione comunicherà opere e nominativi degli autori selezionati per l’assegnazione dei premi con comunicato stampa entro il 28 febbraio 2019. Il comunicato verrà trasmesso per conoscenza a tutti gli iscritti al concorso, sarà pubblicato sul sito dell’associazione e diffuso a giornali e media. Agli autori direttamente interessati all’assegnazione dei premi verrà data comunicazione a mezzo posta ordinaria o elettronica o contatto telefonico; sul comunicato verranno riportate le indicazioni su luogo e orari della cerimonia di premiazione, che avverrà il mese 30 marzo 2019.
L’invito alla cerimonia di premiazione non dà diritto a rimborso spese.
  
4.2)    PREMI
Per la sezione A:
1° classificato: Pubblicazione di una silloge personale dell’autore (con 50 copie omaggio all’autore), trofeo, attestato, pernottamento per due persone per la serata di premiazione.
2° classificato: Pubblicazione di una silloge personale dell’autore (30 copie omaggio all’autore), trofeo, attestato
3°/4°/5° classificato: Pubblicazione di una silloge personale dell’autore (20 copie omaggio all’autore), trofeo, attestato,
dal 6° al 10°: diploma ed eventuali premi offerti da imprese del territorio

Per le sezioni B & C:
1° classificato: Pubblicazione silloge poetica, pernottamento per due persone il giorno della premiazione, trofeo, diploma, premi offerti da imprese del territorio.
2° e 3° classificato: Targa o trofeo, pernottamento per una persona per il giorno della premiazione, diploma, premi offerti da imprese del territorio.
dal 4° al 10°: ricordo della manifestazione, diploma ed eventuali premi offerti da imprese del territorio

La giuria e l’organizzazione, a loro discrezione, potranno assegnare premi e riconoscimenti speciali.

lunedì 26 novembre 2018

Le voci delle donne di Francesca A. Vanni e Ofelia Deville



Le voci delle donne
 di 
Francesca A. Vanni e Ofelia Deville
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi

Le donne non sono vittime di raptus, ma la violenza sui loro corpi comincia molto prima. All'inizio  sono tutte principesse e l'amore per loro è esclusivo, talmente tanto che lentamente vengono isolate dai loro affetti, niente amiche, niente parenti ..solo io e te...poi arrivano gli insulti, la denigrazione, la privazione economica... Passare agli schiaffi e alle pedate è un attimo, tu non vali niente, tu non sei nulla senza di me, io ti posso usare a mio piacimento: sei MIA moglie. Sei un oggetto, una proprietà..
Non ditemi che il femminicidio è un raptus, non lo è mai!
focalizzare il problema soltanto il 25 novembre non è abbastanza, le donne vengono umiliate, denigrate, violentate, stuprate, picchiate e uccise ogni giorno e tutto sempre con la sottovalutazione dei media, della politica e di tutti i settori preposti. Ogni donna uccisa è un nostro fallimento.

Per ricordare tutte le donne uccise dai mariti, fidanzati o ex ho scelto il romanzo di Francesca ed Ofelia che vi narrano attraverso tante storie le varie tipologie dei maltrattamenti che la donna subisce.
Un romanzo scritto a due mani da due donne che sanno parlare della violenza.

Abbiamo la storia di Sara
Sara afferrò senza esitare la mano di Speranza e insieme scomparvero in un lampo di luce.
La vita difficile di Irina che sognando la speranza ha trovato una realtà ben diversa..
Calci nella pancia, calci in faccia, così tanti calci che ben presto Irina non fu più capace di muoversi. Giaceva a terra come una bambola di pezza rotta, respirava rantolando e sentiva in bocca il sapore metallico del sangue. Il cliente fu su di lei senza che nemmeno se ne rendesse conto, facendo scempio del suo corpo.

L'infibulazione di Latisha perché la donna non deve provare piacere, ma è solo un corpo che l'uomo usa per soddisfare le sue voglie. 
....un dolore lancinante le si propagò in tutto il corpo, arrivando dritto al suo piccolo cuore che sembrò scoppiarle nel petto.
Qualcosa di affilato l’aveva tagliata proprio lì, dove nessuno poteva toccarla.
Sentì del liquido caldo bagnarle l’interno delle cosce e pensò che sarebbe morta in quel momento.
Gridò talmente forte da perdere i sensi e quando si risvegliò era di nuovo a casa di sua nonna, con le gambe legate e tenute belle strette da una fascia di lino.

La violenza domestica vissuta da Minako
Stai zitta, troia!- esclamò colpendola con un pugno, e un altro, e un altro ancora –Io mi faccio in quattro per questa famiglia e tu non sei capace di fare niente! Sei solo una stupida vacca, ecco cosa sei, buona solo per essere scopata!--Smettila, mi fai male!- implorò Minako, alzando le braccia per difendersi

Spesso la violenza si abbatte sulle figlie o figli delle mogli o compagna del pedofilo
.... lui era sopra di lei, nudo, le mani strette sul suo piccolo collo. Sally non piangeva, sembrava una bambola rotta con le piccole gambe aperte e il viso arrossato per il pianto... quel bastardo aveva violentato la mia piccolina! Doveva proteggerla, e invece ha fatto scempio del suo corpicino!- esclamò, la voce rotta per l’ira e il dolore

Un romanzo che è un pugno nello stomaco perché racconta la realtà in modo realistico per come è realmente senza addolcimenti o omissioni, perché quella è la realtà e tutti dobbiamo conoscerla per riflettere e cercare tutti insieme delle soluzioni per dire BASTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.


TITOLO: Le voci delle donne
AUTORE: Francesca A. Vanni e Ofelia Deville
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
Sara, Latisha, Irina, Minako, Nancy...
Donne diverse che vivono vite diverse e che, tuttavia, condividono la stessa insopportabile croce.
Sono infatti vittime di violenza, sono persone a cui è stato strappato tutto: la dignità, l’amore, la felicità, l’autostima e spesso anche la vita.
“Le voci delle donne” è un libro scritto a due mani da Francesca A. Vanni e Ofelia Deville, che nasce con l’intento di denunciare il devastante fenomeno della violenza contro le donne che viene perpetrato ogni giorno in tutto il mondo.
È un grido di denuncia, che toccherà il cuore dei lettori.”



L’AUTRICE

Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di Marta B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della scrittura affianca anche quella delle traduzioni.

CONTATTI
Sito internet: www.francescaavanniautrice.it

mercoledì 21 novembre 2018

Donnarumma all'assalto di Ottiero Ottieri

Donnarumma all'assalto 
di
Ottiero Ottieri
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Donnarumma all'assalto è un romanzo diaristico, autobiografico dell'autore Ottiero Ottieri.
Nel libro è un psicologo addetto alla selezione del personale in una grande industria del sud. La selezione non è facile, su l'invio di quarantamila domande ne dovrà scegliere soltanto 100.
La fabbrica dell'Olivetti è stata costruita a Pozzuoli di fronte al mare e vuole essere una fabbrica a misura d'uomo attenta agli operai e alla loro condizione lavorativa.

Così, di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata, nell’idea dell’architetto, in rispetto alla bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno.

Lo stabilimento è sorto come un’officina, un reparto staccato dagli stabilimenti centrali. Piuttosto che allargare questi, nel nord, con un nuovo edificio, la costruzione è stata trasportata nel Mezzogiorno. Non è un capannone: l’architetto ha progettato una delle più belle fabbriche d’Europa, colorata, circondata da un giardino; e intorno ad essa l’infermeria, la biblioteca, la mensa. Vi nasce un mondo unitario, caduto dall’alto nelle sue forme, ma per affondare nella terra e nello spirito di questo paese.


Lui attraverso la psicotecnica dovrà effettuare questa drammatica selezione del personale.
Si scontra da subito con una realtà di persone che non sanno scrivere o leggere, non sanno nulla di meccanica, non sanno cos'è una fabbrica. Ma tutti hanno un bisogno forte di lavorare, di "faticare" perché la fame è tanta, ed è umiliante chiedere soldi, il lavoro invece ti restituisce la dignità che ha tolto a tutti i disoccupati del luogo che sono tanti.

Storie di vite di donne e uomini che stentano ad andare avanti e devono mantenere figli, zii suoceri genitori. Vivono in poche stanze a volte anche in sette otto persone. Stazionano ogni giorno davanti alla portineria con la speranza di essere chiamati ed assunti.

Il selezionatore, dal gruppo dei postulanti che ogni mattina sta fisso in portineria, oggi verso le due, quando tutti eravamo a mangiare, uno si è gettato sotto l’automobile del direttore. […] Uno dei manovali dell’impresa che ha costruito lo stabilimento, e che non sono stati assunti nello stabilimento alla fine dei lavori, si era gettato alle dieci contro l’automobile del direttore. Mezz’ora prima. Per questo i cancelli erano così sgombri. Questi incidenti ripuliscono provvisoriamente la portineria.

Ottieri, deve decidere chi assumere chi no. Un lavoro non facile, in cui deve tenere conto delle esigenze dell'azienda e non dei tanti poveri cristi che reclamano un lavoro e con esso la dignità di essere considerati ancora uomini.

Ottieri annota tutto nel suo diario, date, luoghi e nomi, affinché questa realtà del miracolo economico italiano e della società industriale che sta nascendo e allargandosi non venga dispersa. 

Il suo diario registra sentimenti, impressioni e ci restituisce personaggi dolorosi, come Donnarumma. Persone di cui riporta solo il cognome, perché un selezionatore di personale lavorativo non deve familiarizzare, non deve conoscere i loro problemi non deve fare amicizia. Deve scegliere solo chi è bravo e per questo somministra test a tutti coloro che hanno fatto la domanda. Sono solo dei cognomi su un foglio da compilare.

L'autore affronta il periodo della nascente industrializzazione italiana con precisioni di termini e di realtà, questo non è un romanzo, è un rapporto quasi antropologico di ciò che si vive all'interno di una fabbrica.
Ottieri non si può definire uno scrittore nel senso che tutti conosciamo, l'autore è qualcosa in più. La sua è una testimonianza giornalistica, che sa di saggistica, di antropologia e di psicologia. Tutto racchiuso in ogni suo romanzo.
La sua scrittura è limpida, chiara, lucida e trasporta pedissequamente la realtà vera dell'interno della fabbrica. Nel suo romanzo la finzione o la trasposizione romanzesca non esiste. È un diario vissuto in prima personale tutto il libro è permeato in questa crudele e ignorata realtà operaia, vista con l'occhio di chi ha studiato Marx, ma vuole essere in prima linea per comprendere le dinamiche che s'intrecciano in questi luoghi.

Un romanzo da leggere per comprendere con parole schiette e vere la realtà delle fabbriche, qui non c'è Metello, qui c'è Donnarumma: una persona reale di Pozzuoli.

Scheda Libro
Autore: Ottiero Ottieri
Titolo: Donnarumma all'assalto
Casa editrice: Garzanti






Tracy Chevalier : Strane creature

  Strane creature di Tracy Chevalier Impressioni di Maria Lucia Ferlisi La piccola città marina di Lyme nel Sussex, vede l’arrivo delle sore...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.