Donnarumma all'assalto
di
Ottiero Ottieri
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Donnarumma all'assalto è
un romanzo diaristico, autobiografico dell'autore Ottiero Ottieri.
Nel libro è un psicologo
addetto alla selezione del personale in una grande industria del
sud. La selezione non è facile, su l'invio di quarantamila domande ne
dovrà scegliere soltanto 100.
La fabbrica dell'Olivetti
è stata costruita a Pozzuoli di fronte al mare e vuole essere una
fabbrica a misura d'uomo attenta agli operai e alla loro condizione
lavorativa.
Così, di fronte al
golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata,
nell’idea dell’architetto, in rispetto alla bellezza dei luoghi e
affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno.
Lo stabilimento è
sorto come un’officina, un reparto staccato dagli stabilimenti
centrali. Piuttosto che allargare questi, nel nord, con un nuovo
edificio, la costruzione è stata trasportata nel Mezzogiorno. Non è
un capannone: l’architetto ha progettato una delle più belle
fabbriche d’Europa, colorata, circondata da un giardino; e intorno
ad essa l’infermeria, la biblioteca, la mensa. Vi nasce un mondo
unitario, caduto dall’alto nelle sue forme, ma per affondare nella
terra e nello spirito di questo paese.
Lui attraverso la
psicotecnica dovrà effettuare questa drammatica selezione del
personale.
Si scontra da subito con una realtà
di persone che non sanno scrivere o leggere, non sanno nulla di
meccanica, non sanno cos'è una fabbrica. Ma tutti hanno un bisogno
forte di lavorare, di "faticare" perché la fame è tanta, ed
è umiliante chiedere soldi, il lavoro invece ti restituisce la
dignità che ha tolto a tutti i disoccupati del luogo che sono tanti.
Storie di vite di donne e uomini che stentano ad andare avanti e devono mantenere figli, zii
suoceri genitori. Vivono in poche stanze a volte anche in sette otto
persone. Stazionano ogni giorno davanti alla portineria con la
speranza di essere chiamati ed assunti.
Il selezionatore, dal
gruppo dei postulanti che ogni mattina sta fisso in portineria, oggi
verso le due, quando tutti eravamo a mangiare, uno si è gettato
sotto l’automobile del direttore. […] Uno dei manovali
dell’impresa che ha costruito lo stabilimento, e che non sono stati
assunti nello stabilimento alla fine dei lavori, si era gettato alle
dieci contro l’automobile del direttore. Mezz’ora prima. Per
questo i cancelli erano così sgombri. Questi incidenti ripuliscono
provvisoriamente la portineria.
Ottieri, deve
decidere chi assumere chi no. Un lavoro non facile, in cui deve
tenere conto delle esigenze dell'azienda e non dei tanti poveri
cristi che reclamano un lavoro e con esso la dignità di essere
considerati ancora uomini.
Ottieri annota tutto nel
suo diario, date, luoghi e nomi, affinché questa realtà del
miracolo economico italiano e della società industriale che sta
nascendo e allargandosi non venga dispersa.
Il suo diario registra
sentimenti, impressioni e ci restituisce personaggi dolorosi, come
Donnarumma. Persone di cui riporta solo il cognome, perché un
selezionatore di personale lavorativo non deve familiarizzare, non
deve conoscere i loro problemi non deve fare amicizia. Deve scegliere
solo chi è bravo e per questo somministra test a tutti coloro che
hanno fatto la domanda. Sono solo dei cognomi su un foglio da compilare.
L'autore affronta il
periodo della nascente industrializzazione italiana con precisioni di
termini e di realtà, questo non è un romanzo, è un rapporto quasi
antropologico di ciò che si vive all'interno di una fabbrica.
Ottieri non si può
definire uno scrittore nel senso che tutti conosciamo, l'autore è
qualcosa in più. La sua è una testimonianza giornalistica, che sa
di saggistica, di antropologia e di psicologia. Tutto racchiuso in
ogni suo romanzo.
La sua scrittura è
limpida, chiara, lucida e trasporta pedissequamente la realtà vera
dell'interno della fabbrica. Nel suo romanzo la finzione o la
trasposizione romanzesca non esiste. È un diario vissuto in prima
personale tutto il libro è permeato in questa crudele e ignorata
realtà operaia, vista con l'occhio di chi ha studiato Marx, ma
vuole essere in prima linea per comprendere le dinamiche che
s'intrecciano in questi luoghi.
Un romanzo da leggere
per comprendere con parole schiette e vere la realtà delle
fabbriche, qui non c'è Metello, qui c'è Donnarumma: una persona
reale di Pozzuoli.
Scheda Libro
Autore: Ottiero Ottieri
Titolo: Donnarumma all'assalto
Casa editrice: Garzanti
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