giovedì 12 luglio 2018

IX PREMIO NAZIONALE DI POESIA: “PER NON DIMENTICARE”


Amici lettori e lettrici
dopo la presentazioni di alcune amiche ed amici scrittori, vi propongo la partecipazione ad un concorso di poesia davvero interessante. 

I versi devono parlare di abbandoni e ritorni e per vincere dovete mirare dritti al cuore della giuria. 

Attenzione scade il 27 luglio e il premio è in denaro, somma che potete investire nell'acquisto di libri!!!

Buon lavoro e come al solito.... in Bocca alla Penna.

L’ITALIA DEI PAESI:
LE RADICI TRA ABBANDONI E RITORNI

IX PREMIO NAZIONALE DI POESIA



IL COMUNE DI CORENO AUSONIO  BANDISCE: IL IX CONCORSO NAZIONALE DI POESIA INEDITA
“PER NON DIMENTICARE”

AVENTE PER TEMA L’ITALIA DEI PAESI: TRA ABBANDONI E RITORNI.

Fermo restando il detto vincolo, i partecipanti potranno esprimersi in modo libero e personale.

REGOLAMENTO
I partecipanti dovranno inviare in busta chiusa a mezzo Raccomandata una sola poesia, in 
foglio cartaceo e su qualsiasi supporto in file multimediale word, insieme alla Scheda di 
iscrizione firmata e compilata in ogni sua parte, al seguente indirizzo: Comune di Coreno 
Ausonio – Cultura e Coordinamento Eventi e Manifestazioni – Concorso Nazionale di Poesia, 
Piazza Umberto I, 1 – 03040 Coreno Ausonio (FR) entro il 27 luglio 2018 (farà fede il timbro 
postale). Oppure inviando la poesia in file multimediale word con allegata scansione della 
Scheda di Iscrizione firmata e compilata in ogni sua parte all’indirizzo: 

corenoconcorsopoesia@libero.it 

entro le ore 12:00 del 27 luglio 2018. 

Come ultima soluzione 
presentando tutta la documentazione richiesta presso l’Ufficio Protocollo del Comune di 
Coreno Ausonio sempre entro le ore 12:00 del 27 luglio 2018.
- Non è prevista nessuna tassa di lettura;
- Presidente della Giuria, il cui giudizio è insindacabile, il Prof. Giuseppe Di Siena;
- I diritti relativi alle opere resteranno dell’autore;
- I testi, che devono essere inviati in unica copia, non saranno in nessun caso restituiti;
- La premiazione, che prevede la presenza obbligatoria dei vincitori, avverrà il giorno 8 
settembre 2018 nella sala consiliare del Comune di Coreno Ausonio (FR). Al vincitore 
sarà assegnato il premio di € 500,00 (cinquecento/00), al secondo € 400,00 
(quattrocento/00) e al terzo € 300,00 (trecento/00) offerti dalla Banca Popolare del 
Cassinate.
A carico del Comune le spese di vitto e alloggio e le spese di viaggio dei vincitori del 
concorso.
“Le poesie dei vincitori, con tutte quelle che saranno ritenute valide, verranno inserite in una 
apposita antologia che verrà presentata in concomitanza con la premiazione e la celebrazione 
del Premio – L’ITALIA DEI PAESI: TRA ABBANDONI E RITORNI ”.

Info sul Bando: eventi.corenoausonio@libero.it 

lunedì 9 luglio 2018

Tutti i libri di Mary Fisher

Cari lettori e lettrici
oggi vi propongo un'altra scrittrice di romanzi LGBT: Mary Fischer . Una giovane autrice piena di entusiasmo e voglia di scrivere, fa parte di un collettivo e a volte i romanzi sono scritti a più mani.
I suoi romanzi sono intrisi di azione, avventura, spionaggio.. L'azione si mescola con l'adrenalina, con l'amore, con il romanticismo...
Non ci resta che leggere i suoi romanzi!



TITOLO: Il gatto e il topo + L’enigma di Dylan +Tutto o niente (Trilogia “Un gioco rischioso”)
AUTORE: Mary Fisher
GENERE: LGBt, Azione, Narrativa Contemporanea
PREZZO EBOOK: 2,99 cadauno
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
Dylan Sidle è un agente del NCIS di San Francisco dal passato difficile, impegnato in una missione sotto copertura nella quale sta giocando il tutto e per tutto mettendo a repentaglio la sua vita.
Joel Harmon, primo agente del Dipartimento di Sicurezza degli Stati Uniti, è un eroe pluridecorato e un sogno irraggiungibile per Dylan.
Questo fino a quando, complice una serie di eventi che li vedrà coinvolti, le loro strade finiranno per incrociarsi.
E per entrambi niente sarà più come prima.

ESTRATTO (DAL PRIMO LIBRO)
Plic, plic, plic.
Joel poteva immaginare benissimo il rumore delle gocce che cadevano una dopo l’altra, con lentezza esasperante, attraverso il lungo tubo di plastica trasparente che collegava la sacca della flebo, riempita con una soluzione di acqua e glucosio, alla piccola e sottile cannula inserita nel dorso della sua mano.
Se avesse avuto abbastanza forza se la sarebbe strappata di dosso, si sarebbe alzato in piedi e sarebbe fuggito via.
Se c’era una cosa che l’agente pluridecorato del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti Joel Harmon odiava era stare in ospedale.
E ancora di più, se possibile, detestava l’odore dei medicinali.
Era un uomo d’azione, lui, ed essere confinato in un letto senza poter fare niente era qualcosa di assurdo che eludeva da qualsiasi suo schema mentale.
Joel respirò profondamente per calmarsi.
Se non poteva evadere in grande stile da quella camera bianca e asettica come aveva fatto Clint Eastwood nel famoso film Fuga da Alcatraz, poteva almeno sfruttare bene il suo tempo e pensare.
Cercò per prima di ricordare cosa fosse accaduto e perché si trovava intrappolato in quel cazzo di letto.
-Ti hanno sparato, agente speciale Harmon, ecco che ti è successo.- disse una voce femminile, che l’uomo conosceva molto bene.
Joel voltò lentamente la testa, reprimendo il senso di nausea che lo travolse per un momento.
La donna seduta sulla poltrona accanto al letto gli sorrise.
-Come ti senti?- domandò premurosa.
-Hai una domanda di riserva?- chiese Joel, stupendosi di quanto la sua voce fosse debole.
Berenice sorrise, ridandogli un po’ di buonumore.
Berenice Lane per Joel non era soltanto il suo capo.
Era soprattutto la sua migliore amica, un’impareggiabile collega e anche una bella persona, di quelle che si incontravano raramente in un mondo egoista e spietato come quello in cui vivevano entrambi.

DOVE POTETE TROVARE I LIBRI DI MARY FISHER
-Amazon
-IBS
-Kobo Store


CONTATTI
-https://maryfisherbooks.blogspot.it/
-https://www.facebook.com/I-libri-di-Mary-Fisher-139180480062731
-https://www.wattpad.com/user/MaryFisherAuthor
-https://www.goodreads.com/author/show/17484395.Mary_Fisher

venerdì 6 luglio 2018

Appunti per un naufragio di Davide Enia

Appunti per un naufragio
di
Davide Enia
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

In Sicilia i rapporti tra padre e figlio non sono semplici, sono basati soprattutto sul silenzio, un atteggiamento da maschio, il dialogo è cose da fimmina.

Davie Enia, vuole rompere questo tabù ed è per questo motivo che invita suo padre a unirsi al suo viaggio a Lampedusa.

Il padre dell'autore è un medico cardiologo in pensione, anche con il fratello, medico anche lui, mantiene lo stesso tipo di rapporto: una parola è poca, due sono assaie.

Questo silenzio perdura anche quando suo fratello si ammala di cancro. Fatica non solo ad andarlo a trovare, ma a sentirlo per telefono.

Eppure sono sempre stati uniti,  suo padre sa bene il motivo per cui non riesce ad affrontare il fratello e presto lo scoprirà anche il figlio, che invece sente lo zio quotidianamente.

Una storia intima sul rapporto genitoriale, e sull'approccio con i familiari malati di cancro.

Un dolore privato che s'intreccia con il dolore collettivo dei migranti.

Lampedusa è un luogo dimenticato da tutti, lontano dalla Sicilia e dal resto d'Italia. Improvvisamente i suoi abitanti sono stati travolti dalla tragicità degli eventi.
A Lampedusa, un pescatore mi aveva detto:
 Sai che pesce è tornato? Le spigole
E sai perché le spigole sono tornate in mare? Sai di cosa si nutrono? Ecco

In una giornata con il mare azzurro e tranquillo,  è diventato a chiazze, tante chiazze scure,  tante sagome, piccole e grandi galleggiavano nel mare, vicinissime alle rive. 
Tanti corpi senza vita. 368 corpi galleggiavano inanimate in quel limpido mare azzurro e cristallino.
Il silenzio dei morti ha invaso l'isola. Ma è stato solo un attimo di giusto e dovuto smarrimento.

Poi il senso di umanità è scattato in tutti gli abitanti, in pochi attimi la frenesia di salvare vite ha preso il sopravvento, c'era chi formava catene umane per aiutare i sopravvissuti, chi raccoglieva i morti e li allineava nel molo, chi correva a prendere in casa coperte, acqua...

L'isola si è animata senza alcuna conoscenza di soccorso, ma solo dettata da quel senso di umanità che cerca di salvare vite umane. Quante più è possibile.
Il corpo è un diario in cui è possibile leggere cosa è accaduto negli ultimi giorni di vita. La rigidità di alcuni muscoli racconta una forzata privazione dell'acqua, La presenza di poca carne nella gabbia toracica testimonia la mancata alimentazione per lunghi periodi. Nelle lesioni riportate ci sono segni visibili di una violenza inaudita, patita o prima di salpare, nei carceri libici, o sul barcone stesso...

C'è anche il vecchio custode del cimitero che da degna sepoltura ai morti, e cerca un posto più intimo per le donne, piantando oleandri per dare ombra e riservatezza, perché la pietas per i morti esiste ancora e Lampedusa ne è la prova certa.

Un racconto straziante quello di Davide Enia, a parlare sono gli operatori, gli abitanti, la guardia costiera, i sanitari.. e tutti vivono come in uno stato di guerra.


Un romanzo che vi farà luce sulle verità non dette dei salvataggi, un libro che vi farà piangere e riflettere.

Questo libro contiene verità, non parla per sentito dire, sono parole vere di chi per primo ha prestato soccorso, prima dell'avvento dei giornalisti e dei riflettori che ha portato in primo piano la morte dei trecento disperati che cercavano soltanto una possibilità di vita migliore.

Un resoconto dettagliato e tristemente reale che ci mette di fronte alla morte di tante persone.

Un'emorragia che non ha fine. Che si ripete da prima che i media si accorgessero che i migranti muoiono e che continua, nell'indifferenza, ma solo di chi vive nei luoghi dove avvengono le morti.

Se soltanto si fermassero ad ascoltare le testimonianze di chi vive lì, ed affronta giorno dopo giorno la solidarietà, senza ricevere gloria, ma soltanto perché è la cosa giusta da fare.

L'autore ci mette di fronte a questa realtà senza pietismo, senza enfasi, senza polemiche, ma con un ritmo da cronaca giornalistica.


Ci narra di un dolore, difficile da dimostrare, perché è il dolore dei migranti, il nostro lo è di riflesso, ma sono loro i protagonisti e finora nessuno di loro è stato intervistato, nessuno di loro ha rielaborato il lutto. Ognuno di loro nasconde la propria tragedia nel cuore. A noi spetta il compito di ascoltare il loro dolore e comprenderlo.

Questa è la realtà che vi piaccia o no, se volete vederla o no. I migranti morivano, muoiono e moriranno ancora, finché ci saranno persone che alzano muri e chiudono confini.
Scheda libro
Autor: Davide Enia
Titolo: Appunti per un naufragio
Casa Editrice: Sellerio
Pagine: 211

Sinossi
Lampedusa, da lepas, lo scoglio eroso dalla furia degli elementi, che resiste nella vastità del mare aperto. Oppure Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio, che sconfigge l’oscurità. Su questa isola protesa a sud, tra Africa e Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo.

Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall’altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore stesso, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente.

A partire da una forte esperienza, dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull’isola. E mette a nudo le conseguenze emotive di questa realtà toccante e sconcertante, soprattutto nel rapporto con il padre, medico da poco in pensione, che accetta di recarsi con lui a Lampedusa.

Ritrovarsi assieme a testimoniare il dolore pubblico di quelli che approdano e di coloro che li salvano dalla morte, accanto a quello privato della malattia dello zio, li spinge a reinventare un rapporto, a forgiare un nuovo e inedito dialogo che si sostituisce ai silenzi del passato.

«Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti».


In Appunti per un naufragio emerge la vera storia di persone accomunate dall’esperienza della fragilità della vita, che come una rivelazione spinge ognuno verso un nuovo approdo, verso l’ascolto e la scoperta dell’altro.

giovedì 5 luglio 2018

Un'estate magica di Olivia Hessen


Carissimi lettori e lettrici
vi presento il nuovo libro di Olivia Hessen, un romanzo dedicato all'amore ed all'estate.

Un romanzo da leggere sotto l'ombrellone per chi ama le storie LGBT, adatto anche a chi vuole conoscere questo genere.

Dedicato a tutti coloro che non si fermano alle apparenze ed amano le storie senza confini e senza limiti.

Buona Lettura


TITOLO: Un’estate magica
AUTORE: Olivia Hessen
GENERE: LGBT, Romantico
PREZZO:  /
PREZZO EBOOK: 2,99 euro
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
Cos’è l’amore?
Un’amicizia con qualcosa in più, un colpo di fulmine, qualcosa di leggero e improvviso come una brezza estiva?
Scopritelo con i racconti di Olivia Hessen che vi accompagneranno in un’emozionante estate magica!

ESTRATTO
Jess si diede del cretino per non aver insistito nel cercarlo: perché, per esempio, non era andato nel suo studio?
La sua segretaria, a quell’ora, gli avrebbe già chiarito ogni cosa.
Invece non lo aveva fatto, e lui aveva perso l’uomo della sua vita.
Sì, perché al di là della potente attrazione sessuale, lui e Phil erano proprio anime affini e condividevano persino gli stessi interessi: la buona cucina, il teatro, il vecchio cinema, lo sport, l’amore per la montagna...
Erano fatti l’uno per l’altro, tanti erano gli aspetti che li accomunavano.
Così, con in mano quel foglio stropicciato e umido per le lacrime che vi aveva pianto sopra, Jess si domandava disorientato come fosse stato possibile che si fossero perduti e rifletteva sul fatto che troppo spesso le vite delle persone sono governate dal caso e non dalla ragione.
Perché a volte bastava un evento fortuito, come un foglio di carta portato via da un colpo di vento dispettoso, a costringere l’esistenza a seguire un binario diverso da quello programmato.
Jess rilesse le ultime parole di Phil e prese la sua decisione.

DOVE POTETE TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
-Streetlib(formato epub e kindle)
-Kobostore
-Amazon
-IBS
-https://olivialascrittrice.blogspot.it/




PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.