giovedì 1 marzo 2018

01/03/1873: nascita della macchina da scrivere



Carissimi amici ed amiche

il primo marzo del 1873 la mitica Remington inizia la produzione di macchine da scrivere a New York.

 L'azienda era e continua a essere nota per la produzione di armi, tuttavia a lei dobbiamo la prima produzione di macchine da scrivere, che alleviarono di molto la vita degli scrittori, e non solo.

Pensate che l'idea era nata da un italiano, Giuseppe Ravizza che nel 1835 dall'incontro con l'ing. Conti, costruì un laboratorio in casa sua, ed avviò la costruzione della macchina da scrivere. Per la precisione lui inventò il cembalo scrivano, che era un ausilio della mano nello scrivere.
« Chiamare la meccanica in aiuto all'estesa e importante operazione dello scrivere, sostituire nell'uso generale della mano che traccia le lettere, l'azione d'un meccanismo, in cui le lettere sono già formate perfette e uniformi, invece che operare con una sola mano, operare con ciascuna delle dieci dita, ecco il problema che io mi sono proposto e alla cui soluzione attendo da 19 anni. »
(Giuseppe Ravizza)

Purtroppo, nessuno in Italia valorizzò la sua invenzione, che finì nel dimenticatoio. Idea che venne "ripresa" dalla Remington ed ebbe un successo enorme. All'italiano Ravizza non era stata riconosciuta la partenità dell'invenzione e morì nel 1885, quando negli Stati Uniti la sua "opera" era venduta con notevole successo ed apprezzamenti.

"Nel 1868 l'americano Christopher Latham Sholes (1819 – 1890) brevettò, per conto della Remington, una macchina da scrivere che si basava su principi del tutto identici a quelli della macchina di Ravizza. Siccome il Cembalo scrivano fu esposto anche in Inghilterra, si pensa che l'americano conoscesse la macchina dell'italiano. Inoltre il cembalo scrivano presentava dei congegni in più quali la possibilità di ottenere, a seconda dell'esigenza, le lettere maiuscole o minuscole, cosa che non era presente nella macchina della Remington. Un altro indizio era l'assenza del campanellino che suonava a fine riga, del quale era già dotato il cembalo scrivano. Tutto ciò faceva sospettare che Sholes avesse approfittato dell'invenzione del Ravizza.
Il 29 gennaio 1940, il Podestà di Ivrea, per conto della Soc. An. Olivetti, donò al Museo Civico del Broletto di Novara, un modello del Cembalo scrivano dell'avv. Giuseppe Ravizza con tutti i brevetti attinenti che documentavano la priorità italiana nell'invenzione della macchina da scrivere.[5]"

Grazie a Wikipedia per le notizie che sempre ci fornisce e da cui possiamo attingere.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ravizza

mercoledì 28 febbraio 2018

Akelion di Lileas Masoero

Akelion 
di
 Lileas Masoero 

recensione di
Maria Lucia Ferlisi



Akelion vive nel pianeta Ombra, è il figlio del Re, ma è anche impertinente e cocciuto, il padre decide quindi di punirlo, perché essere figlio del Re non ti proteggere dall'essere un membro del pianeta corretto e disponibile per la comunità. Il padre lo allontana e per punizione lo spedisce sulla terra, luogo popolato dagli essere umani, ma anche da tutti i ribelli e non in linea con il regno del pianeta Ombra.

Akelion non ha gradito la scelta del padre, ma il suo orgoglio gli impedisce di chiedere perdono, e restare nel regno che l'ha visto nascere. Inoltre odia il pianete terra.

"Mi resi conto di essere rimasto immobile ed in silenzio per non so quanto tempo, cercando di metabolizzare la notizia, solo quando una guardia mi si avvicinò informandomi che, dovendo far rispettare il volere del suo Sovrano, avrebbe dovuto scortarmi fin sulla Terra per assicurarsi che non tentassi di disobbedire agli ordini ricevuti."


Costretto a vivere sulla terra deve anche cambiare sembianze, non può mostrarsi con le zanne e gli artigli, e deve stare attento alle sue capacità, in qualità di alieno ad attraversare i limiti temporali e i muri.
"Il nostro Regno è un cosiddetto Pianeta Ombra ed esiste su un diverso piano dimensionale rispetto a quello del Pianeta Madre che, in questo caso, è la Terra e della quale rappresentiamo la parte oscura; come se fossimo, per l'appunto, la sua ombra. E ciò, rende il nostro Mondo totalmente invisibile ai loro occhi.
Nessun terrestre si è mai accorto della nostra presenza e a nessuno di loro è concesso di viaggiare tra i due mondi. Cosa che invece, noi possiamo tranquillamente fare a nostro piacimento."



Akelion adesso è un ragazzino biondo, timido, schivo, e con la paura della vista del sangue. Dopo aver vissuto un po' ad Atlanta ed in Francia, si stabilisce in un college nelle vicinanze di Londra. Dovunque è passato ha lasciato una scia di sangue. Per sopravvivere e riuscire ad attraversare i limiti temporali, deve nutrirsi, di sangue e carne umana. 

Deve stare attento ad occultare i cadaveri squartati, a cui immancabilmente mancano gli organi interni, parti del corpo di cui è particolarmente ghiotto.

Adesso nel college deve stare ancora più attento, le sue vittime le deve cercare lontano, ubriaconi e senzatetto sono le sue prede, e non deve creare nessun collegamento con il college dove vive e studia.


"Con un movimento rapido lo afferrai per la gola e strinsi gli artigli facendoli penetrare nella sua tenera carne, fino a quando caldi rivoli di sangue non iniziarono a colare lungo il suo collo, andando poi a macchiare la camicia sgualcita e alquanto lercia di quel poveraccio.
Dal suo abbigliamento, immaginai che si trattasse di un mendicante e che quindi, difficilmente la sua dipartita avrebbe interessato qualcuno.
Mentre quell'uomo continuava a pronunciare frasi sconnesse supplicandomi, tra uno sproloquio e l'altro, di non fargli del male, l'aroma e la vista del sangue ebbero su di me un effetto alquanto inebriante e senza ulteriori tentennamenti, gli tagliai di netto la gola con gli artigli ed iniziai a nutrirmi, con il corpo ancora caldo tra le mani.
Mi cibai di lui fino a quando non mi sentii completamente sazio e solo allora tornai a guardarmi intorno per accertarmi che nessun altro avesse assistito alla scena. Ma tutto attorno a noi era ancora deserto e silenzioso. "

Non è facile, vivere nella terra ancor meno nel college, soprattutto per l'invidia e l'arroganza di altri studenti, poi per lei: Aurora, la studentessa bionda, con gli occhi azzurri che incantano, ma ha un grande difetto, fa l'investigatrice. 

Questa sua fissazione non aiuta il nostro protagonista, che deve sempre stare attento,  alla sua fame di carne umana che quando arriva gli fa perdere non solo le forze, ma anche la lucidità. 


Infatti non riesce a controllarsi, ed uccide, anche nel college. 
Uccide  e si ciba del corpo di uno studente, antipatico e con il quale aveva fortemente litigato, proprio all'interno del college, luogo che doveva stare al di fuori dei suoi omicidi. 

Ma il problema non è solo l'affascinante ragazza. Nella terra è arrivato suo cugino Kraylos, il quale l'avvisa che la scelta del padre di inviarlo sulla terra non è stata  solo per il suo caratteraccio, o perché non gradisce le imposizioni paterne, ma dovrà scoprire e combattere altri alieni ribelli che vogliono distruggere il pianeta Ombra, e si stanno organizzando, proprio sulla terra.
Il cugino è arrivato insieme con un gatto nero, dotato di parola, non resterà con lui, ma sa che può contare sul suo aiuto.

La permanenza sulla terra per Akelion si complica e di molto.
"L'unica nostra grande piaga erano sempre e solo stati i ribelli. Ma mio padre se n'era sempre occupato egregiamente, esiliando sulla Terra i meno pericolosi ed eliminando quelli più temibili.
“A quanto pare, una fazione di ribelli sembra essere fuggita ai controlli delle spie di tuo padre ed ora stanno preparando un piano d'attacco per rovesciare il Regno ed impossessarsi del trono.”


Riuscirà il nostro alieno a sfuggire all'intuito investigativo di Aurora che indaga su tutti questi corpi smembrati? Riuscirà a salvare il suo pianeta? S'innamorerà di Aurora? Scoprirà il complotto contro lui ed il suo pianeta?

Non ci resta che leggerlo per arrivare al finale di questa storia.

L'autrice è alla prima prova letteraria, ha scelto un fantasy dal sapore horror, con personaggi dal sapore dei lupi mannari,  a cui si aggiungono scene alla Sherlock Holmes, non mancano maghi e gatti parlanti per completare questo fantasy.

Una storia bene scritta, con uno stile lineare e lucido.  La trama risulta ben costruita e ben organizzata.


SINOSSI

Costretto all'esilio sulla Terra dal suo stesso padre, Akelion si ritroverà ad affrontare una moltitudine di difficoltà.

Dall'imparare al cavarsela da solo in una terra straniera, al doversi difendere da misteriosi sicari che sembrano intenzionati a volere la sua morte ad ogni costo.
Una delle poche certezze di Akelion è che nella vita non ci si può mai fidare di nessuno e che l'amicizia vera, in realtà non esiste affatto.

Soprattutto con i terrestri, popolo che lui da sempre disprezza apertamente.
Un vecchio castello ristrutturato in mezzo alla campagna inglese, ora trasformato in un ricco collegio dove avvengono morti inspiegabili. 
Un ragazzo che non è chi dice di essere e una ragazza con la passione per l'investigazione, l'unica che riuscirà a trovare, oltre una traccia per risolvere i casi degli omicidi, anche uno spiraglio per entrare nel cuore del suo misterioso compagno di studi, il quale arriverà a comprendere che forse, la vera amicizia esiste davvero.

Un commissario che forse, sa più cose di quante voglia far intendere. 
Un'antica Organizzazione che, nell'ombra, difende la razza umana da efferati assassini che di umano hanno ben poco. 
Tra omicidi, indagini, alieni, gatti parlanti, maghi e organizzazioni segrete, riuscirà l'amicizia nata tra i due ragazzi, a superare le barriere che dividono i loro due mondi?




SCHEDA LIBRO

Autore: Lileas Masoero
Titolo: Akelion
Casa Editrice: PubMe

Pagine: 366

martedì 27 febbraio 2018

Dottor Marx di Carlo Maria Steiner

Carissimi amici ed amiche lettrici
la casa editrice Felix Krull ha annoverato tra i suoi autori un nuovo nome: Carlo Maria Steiner, autore dalle radici europee, con un romanzo che ci trasporta nei testi classi della letteratura passata.

Il romanzo, forse unico, dell'autore, “Dottor Marx, storia di un umanista alle soglie del diluvio digitale” è in corsa per l'ambito Premio Strega. 

La casa editrice bilingue Felix Krull, dopo essere andata vicino, per ben due volte,  al premio Strega, riuscirà questa volta a raggiungere l'obiettivo del prestigioso premio? 

Visto che da ben 18 anni a vincere è sempre uno scrittore, forse può avere qualche chance.

In anteprima, potete ascoltare il primo capitolo letto dall'autrice Lodovica San Guedoro.
Buon ascolto


https://www.youtube.com/watch?v=j4Ol3egXF0s

lunedì 26 febbraio 2018

Pétronille di Amélie Nothomb

Pétronille di Amélie Nothomb
recensione di 
Ferlisi Maria Lucia
Amélie è una scrittrice affermata, rifugge gli incontro tra letterati, ma ama firmare le copie del suo libro per i lettori, ne rimane, ogni volta, appagata.
Una donna giovane, affermata e amata dal suo pubblico. Oltre a scrivere ama bere, ma solo champagne, di qualità, freddo e mai accompagnato da nessun cibo. Il gusto frizzante e fresco deve restare nella bocca e non deve essere contaminato da null'altro.
Di recente ha intrapreso uno scambio di lettere con una sua lettrice che conosce durante un firma copie , ne rimane colpita, per la giovane età, per la grande cultura, il suo amore per Shakespeare, ma l'adora perché ama bere come lei. Dopo quell'iniziale incontro non la rivede più, e sarà il primo dei tanti lunghi silenzi tra loro due.
"Aveva veramente l'aspetto di un ragazzino di quindi anni: anche i capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo erano quelli di un adolescente".
La rivede dopo un anno, anche lei ha iniziato a scrivere, i romanzi sono ben scritti, ma non riesce ad essere alla stessa altezza dell'amica.
Amélie ha la fama ed il successo, Pétronille non decolla, non tanto come vorrebbe. Tuttavia questo non intacca la loro amicizia.
La loro è un'amicizia diversa dalle solite, sono amiche di bevute, e Amélie si lascia trascinare da questa ragazzina un po' maschiaccio che la diverte e l'affascina per la spontaneità e l'amore per la libertà, in ogni gesto e movimento. Una vita piena di adrenalina, forse anche invidia dalla scrittrice famosa, alla fine lei rimane sempre un po' snob, anche se pazza e diversa dalle altre scrittrici tipiche degli ambienti letterari.
All'improvviso mi sembrò di intravedere un'abitazione incrociata troppo rapidamente, l'adoloscenza di Pétronille- la vera sofferenza di una ragazzina dai gusti assurdamente aristocratici, conquistata agli ideali di estrema sinistra, ma ferita dall'estetica proletaria, i soprammobili di una bruttezza senza complessi, le letture di una stupidità scioccante".
È un'amicizia simile alla passione, ma nessuna delle due vi cede, se non a livello cerebrale. Un amore tra due intelletti.
Lo stile dell'autrice è leggero, brillante, mai noioso, a tratti sfacciato. La storia può sembrare banale, ma alla fine racconta lo scontro tra due mondi, tra due età tra due stili di vita, che s'incontrano, si distaccano in un eterno gioco di contrasti e di lotte.
Un romanzo che ti affascina per la capacità dell'autrice di mescolare la fantasia dei personaggi con la realtà.
Sinossi
La storia di un'amicizia e di una passione. L'amicizia è quella fra due scrittrici, una già affermata e idolatrata dal pubblico e l'altra geniale ma esordiente all'inizio della narrazione: Amélie Nothomb e Pétronille Fanto. Il racconto scandisce i momenti più bizzarri di questo inusuale legame che prende forma e consistenza fra libri, librerie, letteratura e indimenticabili bevute. A unire le due donne infatti, oltre alla scrittura, c'è anche la comune passione per lo champagne.
Scheda Libro
Autore: Amélie Nothomb
Titolo:Pétronille
Casa Editrice: Voland
Pagine: 115

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.