venerdì 2 febbraio 2018

"I Colori del Sangue” di Eugene Pitch


Carissimi amici ed amiche del blog
prima di partire per un piccolo WE, vi segnalo un autore emergente, di cui presto vi darò la recensione.

Si tratta di: Eugene Pitch, un autore che ama e conosce il Giappone e la sua non facile lingua.

Ama la letteratura ed ha voluto anche lui esplorare il mondo degli autori con un romanzo di cui è anche editore, il titolo: I colori del Sangue.

Non mi resta che leggerlo per dirvi come è stata la lettura.
Vi lascio la sinossi.

A presto Maria Lucia



Sinossi:
 I Colori del Sangue” di Eugene Pitch

David fugge da un misterioso passato e vive ora a Londra, in un appartamento fatiscente e lavorando come cameriere in un bar. Il professore è il suo unico amico, un uomo che come lui è appassionato darte, cliente del bar e con cui instaura uninsolita amicizia.
Ray, insieme a sua moglie Miranda, vive alla giornata, lavora come fotografo e per questo motivo viaggia in continuazione.

Coshanno in comune Ray e David? Assolutamente nulla, almeno fino a quando una banda di criminali ben organizzata non decide di farli incontrare, rapendo loro le persone più care e costringendoli a collaborare.
I due dapprima si muovono separatamente, luno inconsapevole dellesistenza dellaltro, poi le loro strade si incrociano e da lì in poi dovranno unire le forze e portare a termine la pericolosa missione. Ma perché questi criminali hanno scelto proprio loro? Riusciranno a salvare le persone prese in ostaggio?

Questo thriller è un viaggio che collega le terre più remote e diverse, stregando il lettore con un mistero che ha origini lontane, anche nel tempo. Absorption - I Colori del Sangue è un romanzo carico di colpi di scena, dove lapparenza inganna.

mercoledì 31 gennaio 2018

"Luce perfetta" di Marcello Fois

"Luce perfetta" di Marcello Fois
recensione di Maria Lucia Ferlisi

Cristian è l'ultimo componente della famiglia Chironi, non ha mai conosciuto il padre, e la madre è mancata troppo presto, vive con la nonna Marianna, a Nuoro. Da sempre è innamorato di Maddalena, ma lei è la promessa sposa del suo migliore amico, un fratello. Si amano di nascosto, con la consapevolezza che nessuno dei due avrà mai il coraggio di confessare il loro amore alle rispettive famiglie.

Cristian intraprende delle amicizie che lo portano vicino ai brigatisti, viene trovato con l'auto carica di munizioni, il suo amico viene arrestato, lui si disperde nelle acque del suo paese. Viene dichiarato morto.

Un altro lutto, un altra tragedia per la famiglia Chironi, ma la stirpe non si è estinta, perché Maddalena è incinta

Nonostante il lutto, il matrimonio tra Domenico e Maddalena viene anticipato per "coprire" la nascita anticipata del figlio. Domenico è ignaro di tutto. Forse.

Marianna ha intuito tutto, sa che il figlio di Maddalena è suo nipote. Ancora menzogne, ancora segreti, continuano a colpire questa famiglia. Domenico si rivela un inetto. Non sa stare al passo dei tempi dell'urbanizzazione della sua città. Non sa gestire il patrimonio dei Chironi. Quell'amore totale per Maddalena è un ricordo lontano... Amore, odio e sete di vendetta, imperversano il resto del romanzo con un finale inaspettato.

La saga della famiglia Chironi è iniziata nel 2009 con “Stirpe”, nel 2012 è stato pubblicato “Il tempo di mezzo”, che ha ricevuto il Premio Strega, e termina con “Luce perfetta”, concludendo la narrazione della famiglia Chironi.

Un romanzo ben scritto che ti invita a leggere anche gli altri due, per comprendere meglio la storia di questa dinastia. Una storia che affascina e ti incolla alle pagine del libro, sia per l'impeccabilità dello stile, sia per il ritmo del romanzo.

L'abilità dell'autore è legata alla sua capacità evocativa, che sa trasmettere, riesce a trasportare il lettore nella Sardegna degli anni 70, ai primi focolai degli anni di Piombo, alle prime urbanizzazioni e allo scempio dei paesaggi naturali.

Trasporta il lettore nei menadri difficili dell'animo umano, nell'invidia, nell'odio, nella sete di vendetta e lo fa con una perfezione che pochi scrittori riescono ad avere.
Vi consiglio di leggere questa saga, iniziando dal primo libro.

Scheda libro
Autore: Marcello Fois
Titolo: Luce perfetta
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 306

Sinossi
"Cristian è intraprendente e deciso, "uno di quegli uomini che, a certe donne particolarmente intuitive, fanno l'effetto di parlare anche quando tacciono". Maddalena è altrettanto tenace, e ha dalla sua la forza di saper immaginare e insieme difendere - il proprio futuro. Sarebbero perfetti l'uno per l'altra, se il loro destino comune non avesse il nome di Domenico. 

Il sentimento che lega Domenico a Cristian "da un punto di vista della linea parentale genetica non ha nessun valore, ma da quello della linea parentale affettiva è quanto basta per dare senso a una vita intera".

Anche se hanno cognomi diversi, infatti, i due ragazzi crescono come fratelli. E quando - passati i furori dell'adolescenza - Nuoro si organizza per apparecchiare la festa di fidanzamento di Domenico e Maddalena (nel frattempo rimasta incinta), diventa chiaro a tutti che per Cristian non c'è più spazio. Se non fosse che lui è un Chironi, appartiene cioè a una famiglia "sempre caduta in piedi, perché il suo destino è di sembrare lì lì per precipitare, ma poi questo non accade mai". 

Tanto che quando si mette in mezzo Mimmíu - padre di Domenico, zio adottivo di Cristian - diventa evidente che la stirpe dei Chironi è troppo ingombrante per poter essere tollerata. Del resto "non si conosce veramente qualcuno finché non lo si può paragonare a se stessi"... "

lunedì 29 gennaio 2018

Premio di Narrativa Breve - Biblioteca di Sommariva del Bosco

Salve carissimi amici ed amiche del blog.
Passato il WE ci ritroviamo in questa settimana di nebbia e freddo. Giornate ideale per scrivere, in attesa dei primi caldi primaverili.
 Allora ecco un concorso adatto per voi, è indetto dalla biblioteca comunale del comune di Sommariva del Bosco, in provincia di Cuneo, ed è dedicato ai racconti brevi.
 Il tema per gli adulti, dai vent'anni in poi,  è libero; scade il 28 febbraio, avete un mese intero per elaborare un bel racconto. Forza, prendete in mano la penna ed iniziate a scrivere.
In bocca alla penna da Maria Lucia.


REGOLAMENTO E BANDO
Art. 1 – Il concorso è riservato a racconti in lingua italiana.
Art. 2–Il concorso si articola in tre sezioni:
–          Iª SEZIONE: aperta ad autori di età compresa tra i 14 anni e i 15 anni compiuti sul tema “AMICI A DUE   O A QUATTRO ZAMPE”
–          IIª SEZIONE: aperta ad autori di età compresa tra i 16 anni e i 20 anni compiuti sul tema “EMOZIONI”
–          IIIª SEZIONE: aperta ad autori di età uguale o superiore ai 21 anni a TEMA LIBERO.
Art. 3 – Le opere dovranno essere inedite, quindi né essere state premiate né segnalate in altri concorsi.
Per testi inediti si intende mai pubblicati in forma cartacea con codice ISBN.
Art. 4 – Ogni  concorrente può partecipare con un solo racconto,  della lunghezza massima di 4 PAGINE.
Art. 5 – Ciascuna opera dovrà essere inviata in nr. 6 copie con carattere Times New Roman corpo 12, interlinea 1, di cui una, in busta chiusa,  con allegato il modulo di partecipazione recante le generalità, l’indirizzo, il nr. telefonico, l’eventuale indirizzo e-mail, la firma dell’autore, nonché l’autorizzazione alla partecipazione da parte di un genitore se l’autore ha meno di 18 anni.
Il racconto non dovrà in alcun punto recare indicazione del nome dell’autore o altro riferimento che consenta il riconoscimento di quest’ultimo, pena l’esclusione dell’elaborato dal  concorso.
Su tutte le copie dovrà essere indicata la sezione a cui si intende concorrere.
Art. 6 – Non è prevista la restituzione del materiale inviato.
Art. 7 – La partecipazione è gratuita.
Art. 8 – Le opere dovranno essere inviate entro il 28 FEBBRAIO 2018 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:
Segreteria del concorso
Premio di narrativa “breve”                                                                                                       
Ufficio di Segreteria del Comune
12048-Sommariva del Bosco (Cuneo)
Per ulteriori informazioni:
telefono 0172-566202 (in orario di ufficio); fax 0172-566229;
I testi trasmessi successivamente a questa data non verranno presi in considerazione.
Art. 9 – Tutti i lavori saranno sottoposti al giudizio di una giuria, che, basandosi sulla propria sensibilità artistica ed umana, terrà in  considerazione la qualità letteraria dello scritto, l’abilità nella composizione, l’originalità del contenuto e la capacità di coinvolgere emotivamente il lettore.
Art. 10 – Le opere saranno valutate in forma anonima a giudizio insindacabile e inappellabile della giuria.
Art. 11 – Saranno premiate le prime tre opere classificate. La giuria si riserva la facoltà di assegnare altri premi o fare segnalazioni, qualora lo dovesse ritenere opportuno. I premi dovranno essere  ritirati dai vincitori o da loro delegati.
Art. 12 – La premiazione si svolgerà in data e luogo da destinarsi ed i partecipanti verranno avvisati in tempo utile.
Art. 13 – La natura e l’entità dei premi saranno determinate successivamente.
Art. 14 – Gli organizzatori si riservano il diritto di pubblicare i racconti premiati, segnalati o di particolare interesse in una eventuale pubblicazione. In questo caso gli autori concedono il diritto di pubblicare il racconto senza pretendere alcun compenso a titolo di diritto d’autore, ma conservano la piena proprietà del racconto.
Art.15 – Il concorso e il suo esito verranno pubblicizzati attraverso la stampa ed altri mezzi di comunicazione.
Art.16 – La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme del presente regolamento ed il loro mancato rispetto comporta l’eliminazione dal concorso.

sabato 27 gennaio 2018

Il giorno della Memoria

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, dedicato a tutte le vittime dell'Olocausto che ha causato la morte di circa sei milioni di ebrei. L'odio razziale ha colpito senza risparmiare alla morte donne o bambini.
Il male si è abbattuto non solo su uomini, donne e bambini ebrei, ma su tutti coloro che venivano considerati essere inferiori.
Essere omosessuale o disabile era sufficiente per essere deportato. Essere pazzo era un altro motivo. Essere semplicemente vicino ad una fila di deportati, e se uno in fila moriva, veniva sostituito e messo in fila al suo posto. Morivano Polacchi e Rom.
Si moriva nei campi di "lavoro". Si pativa il freddo e la fame. Si perdeva la dignità. Non eri più una persona,ma un cumulo di ossa che nella morte trovava la liberazione alla sofferenza lenta e crudele loro inflitta.
Si perdeva la speranza.
Si perché dai racconti dei sopravvissuti abbiamo compreso che l'unico modo per tenersi in vita era legato ad un sottile filo di speranza di riuscire a sopravvivere a quell'orrore.
Non tutti, per fortuna. È grazie a chi non ha perso la speranza, è grazie ha chi ha lottato contro la morte che abbiamo la testimonianza dell'orrore che per anni ha pervaso Europa.
Molte sono le testimonianze ed è importante leggerle e tramandarle. Perché mantenere in vita la memoria degli orrori degli stermini può aiutarci a fermarli. A fare in modo che non succedano più.
Abbiamo il compito di ricordare. Abbiamo il compito di non dimenticare. Abbiamo il compito di vigilare affinché la nostre società non producano altri mostri.
Negare la Storia come alcuni vorrebbero fare è soltanto un modo per generare altre stermini. Ciò non può e non deve accadere, per tutti i milioni di persone ebrei e non che sono stati uccisi, per tutti coloro che sono entrati persone ed sono diventati fumo dei camini di quei terribili forni crematori.
Vi ricordo alcuni testi che potete leggere, per mantenere vivo il ricordo anche voi.












PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.