lunedì 22 gennaio 2018

Lord Byron

Carissimi amici ed amiche benvenuti anche oggi nel mio blog.
Oggi voglio ricordarvi l'anniversario della nascita di un grande poeta. Un poeta che rappresenta la massima espressione nel romanticismo poetico. Un poeta che con la sua melanconia ed inquietudine ha ben rappresentato questa corrente letteraria. 
Il suo nome è: George Gordon Noel Byron, conosciuto come Lord Byron, uno dei massimi poeti inglesi, ma amato in tutto il mondo. 

Il poeta ha amato l'Italia, tanto da partecipare attivamente nella vita politica italiana, partecipò ai moti carbonari nel 1821, fu un accanito anticlericale e lotto contro il Vaticano.
Si innamorò anche di un'italiana, Teresa, sposa diciottenne di un ricco sessantenne, scapparono via insieme e vissero girovagando l'Italia: Venezia, Pisa, Livorno e infine Lerici.
Sia a Pisa che a Lerici ebbe un forte seguito a livello letterario ed i suoi circoli erano molto seguiti, fu seguito dal suo amico poeta Shelley e ne soffrì moltissimo della tragica morte nel 1822, anno in cui morì Allegra la figlia avuta dalla sua prima moglie.

Il poeta riprese a vagabondare e andò a Cefalonia a combattere per l'indipendenza greca, lasciò la compagna Teresa, e nel 1923 combatte anche questa battaglia. 

Si innamorò, non corrisposto, di un quindicenne del luogo. Morì nel 1824 a soli 36 anni. Nella sua pur breve vita ci ha lasciato poesie che toccano l'anima e riescono ad essere versi universali.
"Nel gennaio 1824 si trasferì - chiamato dal patriota Alessandro Mavrocordato - a Missolungi, dove morì, forse in seguito a febbri reumatiche, il 19 aprile; vicino a sé aveva il manoscritto dell'incompleto XVII canto del Don Juan. La salma venne tumulata nella chiesa di St. Mary Magdalene a Hucknall Torkard, non lontano da Newstead Abbey. Il funerale vide un interminabile, spettrale corteo di quarantasette carrozze listate a lutto ma vuote, col solo postiglione: fu l'ultima vendetta dell'aristocrazia verso il poeta ribelle."

Passa radiosa, come la notte tersa
Passa radiosa, come la notte tersa
dai cieli stellati;
il meglio del buio e del fulgore
si incontra nei suoi occhi
addolciti a quella tenera luce
che il cielo nega allo sforzo del giorno.
Un’ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
in parte guastato la grazia senza nome
che si posa sui capelli neri
o illumina il volto con dolcezza,
dove pensieri limpidi
svelano pura e preziosa dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte serena
sorrisi e colori parlano di pacifici giorni,
di un intelletto in armonia con tutto,
di un cuore che ama innocente.

Vi è un piacere nei boschi inesplorati

Vi è un piacere nei boschi inesplorati
e un'estasi nelle spiagge deserte,
vi è una compagnia che nessuno può turbare
presso il mare profondo,
e una musica nel suo ruggito;
non amo meno l'uomo ma di più la natura
dopo questi colloqui dove fuggo
da quel che sono o prima sono stato
per confondermi con l'universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare.

.

venerdì 19 gennaio 2018

Il giardino di Elizabeth di Elizabeth von Arnim

Il giardino di Elizabeth di Elizabeth von Arnim
recensione a cura di
Ferlisi Maria Lucia

Elizabeth scopre che tra le varie proprietà del marito, l'uomo della collera, vi è anche un convento, dall'aspetto un po' lugubre, ma circondato da un bel giardino. La casa è lontana da Berlino, la sua vita diventerebbe scialba e noiosa, senza vita mondana o visite di amiche, ma è proprio questo che l'attira, essere liberi da visite non gradite, e da uscite mondane che non ama particolarmente.

La casa ha bisogno di restauri, come pure il giardino, ma anche se ha paura, va ad abitarvi. Vive solo con una domestica, in un luogo con tante stanze dove ogni passo rimbomba e mette timore, lei dorme con un campanello che suonerà in caso di aiuto, sperando che la domestica lo senta.
"È il giardino il posto in cui vado a cercare rifugio e riparo, non la casa. In casa ci sono  doveri e seccature, servitù da esportare e ammonire, mobili e pasti; ma là fuori i doni del cielo mi si affiancano attorno a ogni passo...,è là che mi rammarico della cattiveria che c'è in me, di quei pensieri egoisti, che sono molto peggiori di quanto sembri"

Il romanzo è un tripudio ai fiori ed alla vegetazione, che su sua espressa decisione viene lasciata molto libera, come dovrebbe essere la vita, non ama la predisposizione dei fiori lineare e meticolosa, ama accostare fiori di diverso tipo. Esegue i lavori con l'aiuto di un giardiniere che vuole licenziarsi per non sottostare ai "capricci" di Elizabeth.

In questo giardino a cui ha ridato colori e vita, riceve l'uomo della collera, e le sue bambine che chiama con il nome dei mesi in cui sono nate: Aprile, Maggio e Giugno.
"questo è il mese dei giorni che scorrono quieti, dei rampicanti che si colorano di rosso, e delle more; dei pomeriggi ricchi e dolci nel giardino che raggiunge la pienezza della maturazione; del tè sotto le acacie anziché sotto i faggi, troppo ombrosi; del fuoco acceso in libreria nella serate rigide."
Il romanzo è autobiografico, la pagine  dedicate al giardino sono di una bellezza ed armonia rare. Questa sorta di diario è un insieme delicato ed elegante di riflessioni sulla donna, sulla libertà, sulle condizioni di lavoro così oppressive dei lavoratori. 

La trama scorre gentilmente come la sua protagonista, ma se leggiamo con attenzione, Elizabeth si pone sempre con un atteggiamento "privilegiato", è una donna ricca, abituata alle comodità e tutto ciò che osserva è filtrato da questo atteggiamento aristocratico. Nonostante il suo sguardo altezzoso, il romanzo risulta cosi elegante e splendido che si legge d'un fiato. Un romanzo che non sente il passare del tempo, è stato scritto nel 1898, risulta ancora attuale e decisamente ci pone di fronte a problematiche mai estinte.

Scheda Libro

Autore : Elizabeth von Arnim
Titolo: Il giardino di Elizabeth
Casa Editrice: Fazi Editore
Pagine: 144

Sinossi

In fuga dall’opprimente vita di città, l’aristocratica Elizabeth si stabilisce nell’ex convento di proprietà del marito, un luogo isolato e carico di storia in Pomerania. A vivacizzare le giornate della signora ci sono le tre figlie – la bimba di aprile, la bimba di maggio e la bimba di giugno –, le amiche Irais e Minora, ospiti più o meno gradite con le quali intrattiene conversazioni brillanti e conflittuali, sempre in bilico fra solidarietà e rivalità femminile, e poi c’è lui, l’Uomo della collera, «colui che detiene il diritto di manifestarsi quando e come più gli piace». Ma soprattutto c’è il giardino, una vera e propria oasi di cui Elizabeth si innamora perdutamente. Estasiata dalla pace e dalla tranquillità del luogo, trascorre le ore da sola con un libro in mano, immersa nei colori, nei profumi e nei silenzi, cibandosi soltanto di insalata e tè consumati all’ombra dei lillà. Mentre le stagioni si susseguono, Elizabeth ritrova se stessa, i suoi spazi, i suoi ricordi e la sua libertà. Una storia che ha molto di autobiografico narrata da una donna più avanti del suo tempo: una donna di mondo coraggiosa e irriverente che parla a tutte le donne di oggi. Uscito per la prima volta nel 1898 in forma anonima, Il giardino di Elizabeth, primo romanzo di Elizabeth von Arnim, ebbe da subito un successo clamoroso. Presentato qui in una versione integrale fino a ora inedita in Italia, è un romanzo del passato che colpisce per la sua modernità.

mercoledì 17 gennaio 2018

Concorso Internazionale di Poesia

Carissimi amici ed amiche
vi comunico l'uscita di un nuovo concorso dedicato agli amanti dei versi: Premio Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2018.

Chi ama scrivere le poesie vi può partecipare e se non vince potrà godersi qualche giorno di assoluto relax, se poi siete devoti di Sant'Antonio, potete recarvi a Padova per farvi visita, visto che la distanza è di pochi KM.

Intanto che riflette su quale scelta optare, se rilassante o religiosa, vi posto tutte le info per la partecipazione.
Buona Giornata.
Maria Lucia



Sezione A
Poesia inedita in lingua italiana
Tema:
libero
Copie:
3 (tre copie) di cui una sola con nome cognome, indirizzo, numero di telefono e nome del Concorso a cui partecipano contestualmente inviare anche 1 copia via email
Lunghezza:
non più di 36 versi (sono ammesse, invece di un’unica poesia, due o più poesie, purché la lunghezza complessiva non superi le 36 righe). Contano anche eventuali righe bianche tra una strofa e l’altra e tra una poesia e l’altra
Opere ammesse:
I testi devono essere in lingua italiana inediti. Non sono ammessi testi che siano già stati premiati ai primi 3 posti in altri concorsi. Possono partecipare autori italiani e stranieri ovunque residenti.
Quote di partecipazione:
Euro 18,00. Per i soci/abbonati a Il Club degli autori la quota è ridotta a Euro 16,00. Estero: La quota di iscrizione è fissata in Euro 25,00. Preferibilmente con versamento sul Conto Corrente postale n. 93423267 intestato a «Associazione Culturale Il Club degli autori – piazza Codeleoncini, 12 – 20077 Melegnano (MI)». (È importante indicare la causale del versamento: «Premio Città di Montegrotto Terme»). Oppure assegno bancario o circolare intestato a Il Club degli autori o a mezzo Bonifico Bancario intestato a Il Club degli autori: Banca Prossima – IBANIT28 X033 5901 6001 0000 0122 471
– Coordinate Bancarie solo per paesi non appartenenti all’Unione Europea: OUR CHARGES YR ACCOUNT a Il Club degli autori – Banca Prossima – IBAN IT28 X033 5901 6001 0000 0122 471 BIC BCITITMX.
Premi:
SEZIONE POESIA – Al 1° classificato: Trofeo del Comune di Montegrotto Terme – Euro 400,00 (al lordo delle ritenute) offerti dal Comune di Montegrotto Terme – Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dallacasa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet www.club.it – Ospitalità per un pernottamento se residente oltre i 50 chilometri – Al 2° classificato: Targa Comune di Montegrotto Terme – Pubblicazione i un Libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’Autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet www.club.it – Al 3° class.: Targa Comune di Montegrotto Terme – Pubblicazione di un Quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’Autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet www.club.it – Dal 4° al 10° class.: Attestato di merito – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet www.club.it – Attestati ai Segnalati dalla Giuria.
PREMIO SPECIALE POESIA DONNA – Tra le Poesie pervenute la Giuria selezionerà inoltre una poesia scritta da una donna per la quale è prevista l’assegnazione dell’esclusivo «Trofeo Donna» appositamente creato per il concorso – Attestato di merito – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet www.club.it
Premiazione:
01 Settembre 2018
La cerimonia di premiazione si terrà nella Saletta IAT (Informazione ed Assistenza Turistica) in Viale Stazione, 60 a Montegrotto Terme (Padova) Sabato 1° settembre 2018. Sono ammesse deleghe. Lo stesso giorno si svolgerà, una delle tappe del concorso Il Giro d’Italia delle Poesie in cornice 2018

martedì 16 gennaio 2018

L'isola dei Demoni di Ilaria Vecchietti

L'isola dei Demoni 
di 
Ilaria Vechhietti
recensione di
Ferlisi Maria Lucia

Elia ha 15 anni, ed  ha un sogno, diventare un guerriero e lottare per difendere Roccia, capitale della Terra. Elia sogna di sconfiggere il Demone Primordiale, ancora non sa che oltre alle armi, bisogna guidare il cuore per comprendere le leggi dell'universo.
Il giovane aspirante guerriero ha già ricevuto il dono della terra, ma non è sufficiente, per essere un guerriero a tutti gli effetti; per questo attraversa la foresta incantata abitata dalle volpi orso, animali alti almeno 3 metri, dotati di una folta pelliccia rossiccia. Riesce anche a dominarne uno che lo stava aggredendo sotto gli occhi increduli di un altro futuro guerriero incontrato lungo il tragitto.
"I taglienti artigli della volpe-orso si fermarono a un soffio dal suo volto mentre continuava a fissare l’animale. Questo inclinò il muso da un lato e rimase qualche istante a osservarlo a sua volta. Poi come se nulla fosse posò le zampe a terra e lentamente ritornò nella foresta, ma prima di scomparire tra i grossi alberi e cespugli si voltò a guardare nuovamente Elia e i due ragazzi notarono una lacrima scendere sul suo muso appuntito. Ha veramente domato una volpe-orso? O è una semplice coincidenza? Chi è questo strano ragazzo? Mille domande si formarono nella mente dello sconosciuto. Sapeva benissimo che un’impresa del genere potevano farla pochi eletti e nonostante l’avesse vista con i suoi occhi non riusciva a crederci, non poteva crederci! Continuando a osservarlo di sottecchi, lo sconosciuto lo affiancò per guardarlo più attentamente. Spiò la sua aura e si meravigliò ancora di vederla così pura come quella di un bambino.
Elia si alzò in piedi sorridendogli compiaciuto di aver salvato l’animale. Poi mettendosi le mani dietro la nuca e intrecciando le dita disse: «Hai visto? Ce l’abbiamo fatta!»."

Finalmente il quindicenne raggiunge Roccia, dove dovrà sostenere diversi esami per raggiungere il quinto livello, il più altro che lo consacrerà Guerriero. Roccia è un labirinto di strade, ma Elia è determinano a raggiungere il palazzo reale dove sosterrà diversi esami. 
Elia riesce a superare le varie prove, a cui viene sottoposto, insieme con altri giovani, riesce anche a beffare una giudicante, con le sue risposte, impreviste, ed lo sguardo che sa guardare oltre il prevedibile. Sa anche essere leale, ed è una delle prove cui i giudicanti tengono molto.

Elia durante le prove conosce una giovane aspirante guerriera, il cui sguardo fiero e sprezzante gli arriva al cuore facendolo innamorare.
Ma non c'è tempo per l'amore a Roccia, si perché l'erede del Demonio è ancora viva e vuole riscattare la sua città, vuole ritornare all'antico splendore, quando i demoni governavano la terra.
"Lei è la Madre di tutti i demoni! Le Antiche Parole narrano che c’è stato un solo demone superiore a lei e in grado di sottometterla, per questo la mia famiglia l’ha sempre relegata all’interno di uno dei suoi membri, senza mai rompere il Sigillo. Nessuno potrebbe controllarla!».
Leandro conosceva bene le Antiche Parole. Era stato il suo maestro a raccontargliele e queste narravano la vera storia di Isola, dall’arrivo degli uomini con i successivi massacri e guerre. Sapeva che Kendraka non era un demone qualunque, si diceva avesse una forza devastante, un’intelligenza straordinaria e che fosse anche in contatto diretto con le Divinità. Con l’arrivo degli umani sulla sua terra – e con ciò che avevano fatto – era diventata però anche subdola, violenta, con un solo scopo nella sua lunga esistenza: vendetta contro il genere umano. Se fosse tornata libera sarebbe iniziata di certo un’altra guerra!"
 Elia e Grigoria entrambi nascondo un passato, entrambi hanno delle capacità straordinarie da sviluppare per diventare ed oltrepassare anche il quinto livello. Devono concentrarsi entrambi per svilupparli. Ma la sete di vendetta di Grigoria riuscirà a cedere alla forza dell'amore? I loro diversi destini sono pronti per unirsi o mettersi l'uno contro l'altro?
            «Per quanto tempo staremo via?» domandò alla fine Elia.
«Tutto quello che servirà. Anni».
Il ragazzo scosse la testa. «No! Non posso andarmene! Prima devo ritrovare Grigoria!».

L'autrice Ilaria vecchietti con la sua scrittura chiara, fluida e precisa ci conduce nei meandri primordiali della terra, quando gli umani si scontravano con le forze potenti della terra, come i Demoni, che da sempre assetati di sangue e vendetta, cercavano di distruggere la Terra. 

La trama è avvincente, incolla il lettore, pagina dopo pagina, a questa storia, ben narrata. La parte descrittiva si sviluppa molto bene, regalandoci immagini e colori precisi, tanto da far sorvolare la fantasia per tutto il tempo della lettura.

Il ritmo è incalzante e avvincente. La scrittura è precisa, attenta e scorrevole.

 Ilaria ha scritto un bel fantasy, complimenti, l'ho letto con piacere.



Scheda Libro
Autore: ILaria Vecchietti
Titolo: L'isola dei demoni
Casa Editrice: Amazon
Pagine: 323

Sinossi

Credete nel destino?
È immutabile o si può cambiare?
Qualunque sia la vostra opinione, sappiate che i destini di un giovane orfano, di una ragazza in cerca di vendetta, del figlio del sovrano del regno, di una principessa esiliata e di un guerriero potentissimo, si intrecciano tra loro e alla profezia più terrificante di Isola.
Riusciranno insieme a svelare i misteri, a portare alla luce la verità e a riconoscere gli amici dai nemici?
E soprattutto sapranno compiere la profezia, salvando il loro mondo e loro stessi?

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.